il gladiatore ii oceania napoli new york

CIAK, MI GIRA  - “OCEANIA 2” SBANCA IL BOTTEGHINO ITALIANO CON 2 MILIONII 736MILA EURO. NULLA RESISTE A QUESTA FURIA. IL TOTALE DEL GRUPPETTO DEI CINQUE INSEGUITORI SI FERMA A MENO DELLA METÀ. “IL GLADIATORE II” DI RIDLEY SCOTT, CON TUTTO IL VANNACCISMO POSSIBILE, INCASSA 379 MILA EURO. “NAPOLI-NEW YORK”, FAVOLA NAPOLETANA DI GABRIELE SALVATORE CON PIERFRANCESCO FAVINO CHE EDUARDEGGIA È TERZO CON 347 MILA EURO – VIDEO

 

 

Marco Giusti per Dagospia

 

Oceania 2

Oltre le aspettative. “Oceania 2” della Disney, che in tutto il mondo si chiama Moana 2, ma da noi c’è l’idea che il pubblico confonda il titolo di un film per bambini con il biopic di una pornostar morta da trent’anni, ieri sbanca il botteghino italiano con 2 milioni 736 mila euro portando al cinema 359 mila spettatori in 570 sale per un totale, in 4 giorni, di 5 milioni 360 mila euro.

 

WICKED - PARTE I

In America, dove ha incassato venerdì 54 milioni di dollari, il maggior incasso nel Black Friday di sempre, “Frozen 2” ne fece solo 125, si avvia a un weekend tra i 395 e i 425 milioni di dollari con i cinque giorni del Thanksgiving.

 

Al secondo posto “Wicked – Parte 1” arriverà a 164 milioni di dollari nel weekend, ma ha già incassato la bellezza di 214 milioni che diventano 350 globali. “Oceania 2” è primo in tutto il mondo. Solo in Cina è secondo, con 1, 3 milioni di dollari, dietro la commedia sociale femminista di Shanghai “Her Story” di Shao Yihui, descritto come una sorta di anti-Barbie cinese, che in due settimane ha già incassato 41 milioni di dollari.

 

 

il gladiatore ii 16

Ma, Cina a parte, nulla resiste a questa furia. In Italia il totale del gruppetto dei cinque inseguitori si ferma a meno della metà dell’incasso di "Oceania 2". “Il gladiatore II” di Ridley Scott, con tutto il vannaccismo possibile, incassa 379 mila euro con 46 mila spettatori in 378 sale per un totale di 8 milioni 20 mila euro.

 

“Napoli-New York”, favola napoletana di Gabriele Salvatore con Pierfrancesco Favino che eduardeggia anche mentre prende il caffè è terzo con 347 mila euro, 48 mila spettatori in 412 sale per un totale di 1 milione 771 mila euro.

 

 

 

 

gabriele salvatores pierfrancesco favino - napoli new york

“Il ragazzo dai pantaloni rosa” di Margherita Ferri è quinto con 286 mila euro 39 mila spettatori in 428 sale per un totale di 6 milioni 578 mila euro. “Wicked” con Ariana Grande e Cynthia Erivo, musical e prequel di “Oz”, è quinto con 263 mila euro, 32 mila spettatori in 356 sale e un totale di 2 milioni 320 mila euro.

 

Più giù troviamo “Giurato numero 2” di Clint Eastwood con Toni Colette e Nicholas Hoult con 213 mila euro , 28 mila spettatori e un totale di 2 milioni 728 mila euro, “Una terapia di gruppo” di Paolo Costella con Claudio Bisio e Margherita Buy, rara commedia rimasta in sala e non finita da subito nel tritacarne dello streaming, è settima con 102 mila euro, 13 mila spettatori in 317 sale e un totalino di 778 mila euro. Neanche un milione.

 

james franco francesco di napoli hey, joe

“The Strangers 1”, thriller in tre parti di Renny Harlin è ottavo con 74 mila euro e un totale di 128 mila euro, “Freud: L’ultima analisi” con Anthony Hopkins come Freud e Matthew Goode come lo scrittore C.S.Lewis, l’autore delle Cronache di Narnia, è nono con 69 mila euro e un totale in tre giorni di 112 mila euro. La new entry “Il corpo”, giallo diretto da Vincenzo Alfieri con Giuseppe Battiston e Claudia Gerini remake di un giallo spagnolo, “El cuerpo”, è 11° con 50 mila euro.

 

 

 

 

 

 

anora 8

A scendere troviamo "Berlinguer: La grande ambizione” di Andrea Segre, 36 mila euro e un totale di 3, 4, “Piccole cose come queste” di Tim Mielants con Cillian Murphy, 33 mila euro, “The Substance” di Coralie Fargeat, 14° con 25 mila euro e un totale di 2, 5 milioni, “Parthenope” di Paolo Sorrentino, 15° con 21 mila euro e un totale di 7, 3 milioni, l’ottimo “Hey, Joe” di Claudio Giovannesi con James Franco e la strepitosa Giulia Ercolini che andrebbe subito candidata al David, 17 mila euro e un totale di 29 mila euro.

 

le deluge – gli ultimi giorni di maria antonietta

 Poco, per un film che offre un’immagine perfetta della Napoli degli anni ’50 e ’70, grazie a un lavoro serissimo di recupero storico. Mi ha detto Ciro Ippolito che i locali per i marinai americani erano esattamente come li vediamo nel film e anche i bassi. Al 17° posto abbiamo “Anora” di Sean Baker con Mikey Madison 16 mila euro e un totale di 529 mila euro, “Le deluge – Gli ultimi giorni di Maria Antonietta” di Gianluca Jodice con Melanie Laurent è 18° con 14 mila euro. “Queer” di Luca Guadagnino, uscito per la A24 in America ma solo in poche sale di New York e Los Angeles, si sta muovendo molto bene. Ha incassato 147 mila euro venerdì. “Parthenope”, invece, uscirà a gennaio in Francia con la Pathé e a febbraio in America, sempre con la A24. 

Oceania 2 Oceania 2 Oceania 2 Oceania 2 francesco di napoli james franco hey, joeanora 7

 

Ultimi Dagoreport

igor taruffi elly schlein

DAGOREPORT - QUALCUNO DICA A ELLY SCHLEIN CHE STA AFFONDANDO IL PD! - NON SOLO TOSCANA E UMBRIA, DALLA CAMPANIA ALLA SICILIA FINO ALLA PUGLIA, SI MOLTIPLICANO I PROBLEMI SUI “TERRITORI” - A FINIRE NEL MIRINO LO “SPICCIAFACCENDE” DI ELLY, IGOR TARUFFI, RESPONSABILE ORGANIZZAZIONE DEL NAZARENO. DOVE C’È LUI, C’È CASINO, VISTA LA SUA PROPENSIONE A SALVAGUARDARE I CACICCHI FEDELI ALLA MIGLIORE ALLEATA DEL GOVERNO MELONI - IN SUO SOCCORSO È ARRIVATO ANCHE IL BERSANIANO NICO STUMPO CHE NON RIESCE AD EVITARE I PASTICCI CHE "LO STRATEGA IN VERSIONE PIZZICAGNOLO" TARUFFI COMBINA A CAUSA DELLA SCARSA CONOSCENZA DELLE REGOLE E DELLE DIVERSE REALTA’ LOCALI. E PER LA PRIMA VOLTA…

giorgia meloni ursula von der leyen donald trump dazi matteo salvini

DAGOREPORT – LA LETTERINA DELL’AL CAFONE DELLA CASA BIANCA È UNA PISTOLA PUNTATA ALLA TEMPIA DEI LEADER EUROPEI, CUI È RIMASTA UNA SOLA VIA DI USCITA, QUELLA COSIDDETTA “OMEOPATICA”: RISPONDERE AL MALE CON IL MALE. LINEA DURA, DURISSIMA, ALTRIMENTI, ALLE LEGNATE DI TRUMP, DOMANI, ALL’APERTURA DELLE BORSE, SI AGGIUNGERANNO I CALCI IN CULO DEI MERCATI. LA CINA HA DIMOSTRATO CHE, QUANDO RISPONDI CON LA FORZA, TRUMP FA MARCIA INDIETRO - SE LA “GIORGIA DEI DUE MONDI” ORMAI È RIMASTA L’UNICA A IMPLORARE, SCODINZOLANTE, “IL DIALOGO” COL DAZISTA IN CHIEF, NEMMENO LE CIFRE CATASTROFICHE SULLE RIPERCUSSIONI DELLE TARIFFE USA SULLE  AZIENDE ITALIANE, TANTO CARE ALLA LEGA, HA FERMATO I DEMENZIALI APPLAUSI ALLA LETTERA-RAPINA DA PARTE DI MATTEO SALVINI – ASCOLTATE JOSEPH STIGLITZ, PREMIO NOBEL PER L’ECONOMIA: “TRUMP NON AGISCE SECONDO ALCUN PRINCIPIO ECONOMICO, NON CONOSCE LO STATO DI DIRITTO, È SEMPLICEMENTE UN BULLO CHE USA IL POTERE ECONOMICO COME UNICA LEVA. SE POTESSE, USEREBBE QUELLO MILITARE’’

steve witkoff marco rubio sergei lavrov

RUBIO, IL TAJANI STARS AND STRIPES – IL SEGRETARIO DI STATO AMERICANO NON TOCCA PALLA E SOFFRE IL POTERE DI STEVE WITKOFF, INVIATO DI TRUMP IN MEDIO ORIENTE CHE SE LA COMANDA ANCHE IN UCRAINA. IL MINISTRO DEGLI ESTERI USA PROVA A USCIRE DALL’ANGOLO PARLANDO DI “NUOVA IDEA” DELLA RUSSIA SUI NEGOZIATI IN UCRAINA. MA IL MINISTRO DEGLI ESTERI DI PUTIN, LAVROV, SUBITO VEDE IL BLUFF: “CONFERMIAMO LA NOSTRA POSIZIONE” – TRUMP AVEVA OFFERTO DI TUTTO A WITKOFF, MA L’IMMOBILIARISTA NON HA VOLUTO RUOLI UFFICIALI NELL’AMMINISTRAZIONE. E TE CREDO: HA UN CONFLITTO DI INTERESSE GRANDE QUANTO UN GRATTACIELO...

diletta leotta ilary blasi stefano sala pier silvio berlusconi

FLASH – IL BRUTALE AFFONDO DI PIER SILVIO BERLUSCONI SU ILARY BLASI E DILETTA LEOTTA (“I LORO REALITY TRA I PIÙ BRUTTI MAI VISTI”), COSÌ COME IL SILURAMENTO DI MYRTA MERLINO, NASCE DAI DATI HORROR SULLA PUBBLICITÀ MOSTRATI A “PIER DUDI” DA STEFANO SALA, AD DI PUBLITALIA (LA CONCESSIONARIA DI MEDIASET): UNA DISAMINA SPIETATA CHE HA PORTATO ALLA “DISBOSCATA” DI TRASMISSIONI DEBOLI. UN METODO DA TAGLIATORE DI TESTE BEN DIVERSO DA QUELLO DI BABBO SILVIO, PIÙ INDULGENTE VERSO I SUOI DIPENDENTI – A DARE UNA MANO A MEDIASET NON È LA SCURE DI BERLUSCONI JR, MA LA RAI: NON SI ERA MAI VISTA UNA CONTROPROGRAMMAZIONE PIÙ SCARSA DI QUELLA CHE VIALE MAZZINI, IN VERSIONE TELE-MELONI, HA OFFERTO IN QUESTI TRE ANNI…

giorgia meloni elly schlein luca zaia vincenzo de luca eugenio giani elly schlein elezioni regionali

PER UNA VOLTA, VA ASCOLTATA GIORGIA MELONI, CHE DA MESI RIPETE AI SUOI: LE REGIONALI NON VANNO PRESE SOTTOGAMBA PERCHÉ SARANNO UN TEST STRADECISIVO PER LA MAGGIORANZA – UNA SPIA CHE IL VENTO NON SPIRI A FAVORE DELLE MAGNIFICHE SORTI DELL’ARMATA BRANCA-MELONI È IL TENTATIVO DI ANTICIPARE AL 20 SETTEMBRE IL VOTO NELLE MARCHE, DOVE IL DESTRORSO ACQUAROLI RISCHIA DI TORNARE A PASCOLARE (IL PIDDINO MATTEO RICCI È IN LEGGERO VANTAGGIO) – IL FANTASMA DI LUCA ZAIA IN VENETO E LE ROGNE DI ELLY SCHLEIN: JE RODE AMMETTERE CHE I CANDIDATI DEL PD VINCENTI SIANO TUTTI DOTATI DI UN SANO PEDIGREE RIFORMISTA E CATTO-DEM. E IN CAMPANIA RISCHIA LO SCHIAFFONE: SI È IMPUNTATA SU ROBERTO FICO, IMPIPANDOSENE DI VINCENZO DE LUCA, E SOLO UNA CHIAMATA DEL SAGGIO GAETANO MANFREDI LE HA FATTO CAPIRE CHE SENZA LO “SCERIFFO” DI SALERNO NON SI VINCE…