CIANCARELLA E LO SCIOPERO DEI GIORNALISTI DI “FINANZA & MERCATI” - IL COLLABORATORE DI “REPUBBLICA” CLAUDIO STRINATI PIZZICA “REPUBBLICA” - NAPOLITANO PRENDE LA LAUREA DOPO I 28 ANNI: UN ALTRO SFIGATO - METTETE FONSAI IN LIQUIDAZIONE COATTA - CHI HA PAGATO PER LA SEDE DI SANT' EGIDIO A WASHINGTON? - ANCHE GIANNINI INIZIA A FARE LE PULCI A PASSERA…

Riceviamo e pubblichiamo:

Lettera 1
Caro direttore,
grazie per aver dato rilievo (il 23 gennaio scorso) allo sciopero dei giornalisti di Finanza&Mercati e delle altre testate di Editori PerlaFinanza (Srl in concordato preventivo) e per aver messo in evidenza come i giornalisti non abbiano ancora ricevuto le retribuzioni di fine anno, mentre l'editore di fatto (Danilo Coppola) si compiace di far sapere di aver ottenuto il dissequestro delle sue auto di lusso.

L'unica cosa che non ho capito (http://www.dagospia.com/rubrica-2/media_e_tv/1-gli-schettino-della-virgola-a-forza-di-rimirare-estasiati-i-monti-mario-venerd-34682.htm)
è l'accenno alla "feroci divisioni interne", visto che l'adesione agli scioperi del 19 e del 20 gennaio è stata unanime, perfino con la partecipazione dei colleghi grafici e amministrativi.

Quanto al mio stipendio (ovviamente lordo) è sempre rimasto lo stesso da quando, oltre che caporedattore, ero anche vicedirettore del mensile Monthly Logistic. Io non l'ho mai nascosto e i colleghi ne erano informati da quando una parte di loro, per due volte consecutive e nonostante la mia indisponibilità, hanno ritenuto di eleggermi tra i componenti del Comitato di redazione.

Incarico che ho accettato solo per evitare che la redazione restasse senza rappresentanza sindacale in un momento molto difficile per tutti. Ma, al tempo stesso, incarico a disposizione dei colleghi in qualsiasi momento; non a disposizione dell'azienda, che - lo so bene - farebbe volentieri a meno di avermi come fastidioso rappresentante dei giornalisti, insieme ai colleghi Marco Frojo e Andrea Fiorini (almeno altrettanto "fastidiosi") con i quali compongo il Comitato di redazione.
Cordiali saluti.
Angelo Ciancarella

Lettera 2
Su Repubblica del 26 gennaio - giornale peraltro con cui collaboro da anni - mi vedo citato, nell' articolo Dopo la pensione la super-consulenza: ecco l'Eldorado dei boiardi di Stato di Carmelo Lopapa, accanto a Luciano Marchetti e a Giuseppe Proietti, entrambi ex dirigenti Mibac in pensione, lasciando intendere che anche io sia un "ex" e soprattutto che goda di privilegi e incarichi non ben giustificati.

Non sono, come è scritto nell'articolo, l'"ex sovrintendente del polo museale capitolino", che è una dicitura imprecisa, ma sono stato fino al 2009 Soprintendente del Polo Museale Romano, che è statale e non comunale. Non sono in pensione, non avendo ancora raggiunto il limite di età previsto dalla legge, ma sono in servizio, dal 1974, nei ruoli del Ministero per i Beni e le Attività Culturali come funzionario storico dell' arte.

Quando è cessato il mio incarico al Polo Museale romano, sono stato nominato "dirigente generale di staff" con funzioni di studio e ricerca, alle dipendenze del Segretario Generale del Ministero per i Beni e le Attività Culturali. Non sono quindi "rimasto da consulente nello staff del direttore generale del Mibac Mario Resca" , essendo suo pari grado, anche se è certamente vero che Resca è un collega con cui ho collaborato e collaboro condividendo con lui vari impegni.
Claudio Strinati

Lettera 3
Gentilissimo DIRETTORE,
.....sono in impaziente.....ATTESA di un blitz della finanza a Napoli-Reggio Calabria e Palermo.......come dite a Roma...mah...faccè...ridè...!!!
Alex

Lettera 4
Gentile redazione di Dagospia,
Mi piacerebbe tanto dire alla Ministro Severino che il "grado di civilta' di un Paese" lo si giudica prima di tutto dalla certezza della pena. La percentuale di reati che rimangono impuniti è altissima. Da molti anni, ormai, chi commette scippi, furti, rapine, piccolo spaccio di droga non rischia pressochè nulla.

Così accade anche a chi uccide guidando un veicolo in stato di ebbrezza o sotto l'effetto di droga: in moltissimi Tribunali gli omicidi colposi cadono in prescrizione!
E poi: basta con questi vomitevoli indulti/indultini/amnistie!
Da più di venti anni si cerca di risolvere così il problema (certamente grave) del sovraffollamento delle carceri, perchè diavolo non si è provveduto a costruire nuove carceri in questo lasso di tempo?
Distinti saluti.
Il samurai

Lettera 5
Dotto', oggi Laurea all'ultraventottenne Napolitano...un altro sfigato...
FRANK63 SEMPREEVVIVALARAVETTO

Lettera 6
Caro Dago,
Giovedì scorso operaio sardo sfancula Castelli e domenica è ospite dall'Annunziata su Raitre. Ieri, i cassaintegrati Sigma Tau bloccano bus della Roma, parlano con Totti e conquistano tutti i quotidiani. Due casi di come la comunicazione in tempi di crisi funziona e le tute blu la sanno usare.
Ciao
L.

Lettera 7
Caro Dago, il presidente Napolitano ha ricevuto la laurea honoris causa dall' Università di Bologna. Nasce spontaneo un pensiero : chi c' è a Bologna? Prodi! E Prodi di chi è il mentore? Di Mario Monti! E chi ha ha conferito a Monti l'incarico di formare il Governo? Napolitano! E il cerchio si chiude. Renor

Lettera 8
Gentile redazione di Dagospia,
leggo ora la notizia che non ci sara' OPA neppure su Premafin!
Piuttosto che arrivare a questo eccesso di sfacciataggine, sarebbe stato meglio mettere Fonsai in liquidazione coatta.
Distinti saluti.
Il samurai

Lettera 10
A coloro che,anche all'interno delle gerarchie vaticane ,santificano il cattolicissimo Scalfaro (quasi fosse una Madre Teresa di Novara),vorrei ricordare se sommiamo gli stipendi ricevuto come parlamentare, sottosegretario, ministro,presidente della camera,presidente della repubblica ,otteniamo quasi una manovra finanziaria; e siccome i cammelli non passano dalle crune degli aghi ,il suo destino finale è chiarissimo..........
Sanranieri

Lettera 11
E ci credo che, indignato, proclamava a reti unificate che non ci sarebbe stato al gioco dello sfascio... dopo aver vissuto sulle spalle degli italiani fin dal 46 ci mancava solo che fosse contento che gli rompessero il giocattolo. Qui in Italia ce ne liberiamo solo quando crepano... immagino che abbiano anche una legge ad personam che dia la pensione di reversibilità ai figli, oltre che ai conviventi...
Distinti saluti
Mauro

Lettera 14
Caro Dago,
meno male che Massimo Giannini incomincia a fare le pulci ed a turbare i sonni di Passera... anche se costui, in intimità con la sua bella signora, guardando verso il basso potrà esclamare giulivo:"Giovanna, S'Alza!!". Beato lui.
serpico48

Lettera 15
Ieri sera la Cancellieri, da Fazio, ha parlato di merito, meritocrazia, sistema più giusto , ha detto che cambieranno le cose, che verrà premiato solo chi se lo merita.....bla bla bla.....
Ma, come mai nessun commento da parte di dagospia su questo? se l'ho perso chiedo scusa...Vogliamo vedere chi è al ministero degli interni per merito? Oggi inizia il figlio di Pisanu....è lì per merito?
Complimenti per tutto siete sempre i migliori!
Francesca

Lettera 16
Cancellieri - Cittadinanza - Finalmente un ministro che dice quello che pensano tutti.
Con buona pace di Fini, Napolitano, la chiesa e tutti i buonisti dementi.
Gli italiani non sono un popolo da colonizzare, da ridurre a minoranza.
La Cancellieri merita rispetto, l'unica di questa compagine di governo.
Vittorio pietrosanti

Lettera 17
Terremoto Nord Italia: non dite a Bossi che le Padania fa parte della "placca nordafricana"...!!!
a mandolfo (StC)

Lettera 18
Caro Dago,
in occasione della morte dell'ex presidente Luigi Scalfaro sento e leggo solo parole di grande ipocrisia. Mi domando perché la morte di un personaggio viene ricordata, molto spesso, con affermazioni che chi le dice non ha mai provato nei suoi confronti e non avrebbe mai fatto quando l'interessato era in vita? Le affermazioni odierne di personaggi di spicco sarebbero da confrontarle con quelle fatte dagli stessi in occasione del ribaltone del governo Berlusconi. Non sarebbe stato molto meglio tacere?
Annibale Antonelli

Lettera 19
Caro Dago,
volevo consigliare a tutti i miei compatrioti (incazzati e non) la visione del documentario di Fernando Solanas "Il diario del saccheggio" che ricostruisce minuziosamente la storia dell' Argentina fino al recente crack nazionale.
Io l'ho visto appena tornato da un periodo passato a Buenos Aires per capire meglio ciò che mi trovavo davanti per le strade (un sacco di pentole assordanti e rabbia)
e, mi ha impressionato l'incredibile somiglianza della storia di quel paese con il nostro.
Compreso il loro vecchio (ma recente) presidente Menem che come "personaggio" politico ha aperto il solco in cui poi si è sviluppato il "personaggio" Berlusconi (personaggio inteso come intrattenitore delle masse più che politico).

Non vorrei ripetere la solita retorica sul nostro futuro "argentino" (o greco) ma, sarà un caso, un grandissima parte della popolazione argentina è di origine italiana.
Come si dice, buon sangue non mente.
Dal bunker d'isolamento
saluti
M.V.

 

 

Finanza e Mercati 23 Novembre7r21 danilo coppola moANNA MATTEI E CLAUDIO STRINATI MARIO RESCA E SIGNORA PAOLA SEVERINO E MARITO PAOLO DI BENEDETTO NAPOLITANO RICEVE LA LAUREA HONORIS CAUSA A BOLOGNAMARIO MONTI GIULIANO PISAPIA ROBERTO FORMIGONI GIORGIO NAPOLITANO ALLA SCALA PER LA PRIMA DEL DON GIOVANNI scalfaro berlusconiCORRADO PASSERA MASSIMO GIANNINI fabio fazio chetempochefa002 lapcarlos menem cecilia bolocco

Ultimi Dagoreport

giorgia meloni ignazio la russa matteo salvini antonio tajani

DAGOREPORT – LE REGIONALI SONO ANDATE A FINIRE COME NON VOLEVA, SALTELLANDO FUNICULÌ-FUNICULÀ, GIORGIA MELONI: LA "STATISTA DELLA SGARBATELLA", CHE RISCHIA DI NON TORNARE A PALAZZO CHIGI TRA DUE ANNI, ACCELERA SULLA DOPPIETTA PREMIERATO-LEGGE ELETTORALE, MA NON TUTTO FILA LISCIO A PALAZZO CHIGI: SALVINI E TAJANI SPUTERANNO SANGUE PUR DI OPPORSI ALL’INDICAZIONE DEL NOME DEL PREMIER SULLA SCHEDA ELETTORALE, CHE FINIREBBE PER CANNIBALIZZARLI - LA LEGA È CONTRARISSIMA ANCHE AL PREMIO DI MAGGIORANZA ALLA COALIZIONE (CON LA SOGLIA AL 40%, LA LEGA DIVENTEREBBE SACRIFICABILE) – ALTRA ROGNA: IGNAZIO LA RUSSA SCENDE IN CAMPO IN MODALITÀ SCASSA-MELONI: HA RINFOCOLATO LA POLEMICA SU GAROFANI E SE NE FOTTE DEI DIKTAT DELLA DUCETTA (FIDANZA SINDACO DI MILANO? NO, MEJO LUPI; PRANDINI GOVERNATORE DELLA LOMBARDIA? NO, QUELLA È ROBA MIA)

francesco de tommasi marcello viola daniela santanche ignazio leonardo apache la russa davide lacerenza pazzali

DAGOREPORT - CHE FINE HANNO FATTO LE INCHIESTE MILANESI SULLA SANTANCHE', SUL VISPO FIGLIO DI LA RUSSA, SUL BORDELLO DELLA "GINTONERIA" AFFOLLATA DI POLITICI, IMPRENDITORI E MAGISTRATI, OPPURE SULL'OSCURA VENDITA DELLA QUOTA DI MPS DA PARTE DEL GOVERNO A CALTAGIRONE E COMPAGNI? - A TALI ESPLOSIVE INDAGINI, LE CUI SENTENZE DI CONDANNA AVREBBERO AVUTO UN IMMEDIATO E DEVASTANTE RIMBALZO NEI PALAZZI DEL POTERE ROMANO, ORA SI AGGIUNGE IL CASO DEL PM FRANCESCO DE TOMMASI, BOCCIATO DAL CONSIGLIO GIUDIZIARIO MILANESE PER “DIFETTO DEL PREREQUISITO DELL’EQUILIBRIO” NELL’INDAGINE SUL CASO DI ALESSIA PIFFERI – MA GUARDA IL CASO! DE TOMMASI È IL PM DELL’INCHIESTA SUI DOSSIERAGGI DELL’AGENZIA EQUALIZE DI ENRICO PAZZALI, DELICATISSIMA ANCHE PER I RAPPORTI DI PAZZALI CON VERTICI GDF, DIRIGENTI DEL PALAZZO DI GIUSTIZIA MILANESE E 007 DI ROMA - SE IL CSM SPOSASSE IL PARERE NEGATIVO DEL CONSIGLIO GIUDIZIARIO, LA CARRIERA DEL PM SAREBBE FINITA E LE SUE INDAGINI SUGLI SPIONI FINIREBBERO NEL CESTINO - LA PROCURA DI MILANO RETTA DA MARCELLO VIOLA, CON L'ARRIVO DELL'ARMATA BRANCA-MELONI, E' DIVENTATA IL NUOVO ''PORTO DELLE NEBBIE''?

giorgia meloni regionali de luca zaia salvini conte stefani decaro fico

DAGOREPORT: COME SI CAMBIA IN 5 ANNI - PER CAPIRE COME SIA ANDATA DAVVERO, OCCORRE ANALIZZARE I VOTI ASSOLUTI RIMEDIATI DAI PRINCIPALI PARTITI, RISPETTO ALLE REGIONALI DEL 2022 - LA LEGA HA BRUCIATO IL 52% DEI VOTI IN VENETO. NEL 2020 LISTA ZAIA E CARROCCIO AVEVANO OTTENUTO 1,2 MILIONI DI PREFERENZE, QUESTA VOLTA SOLO 607MILA. CONSIDERANDO LE TRE LE REGIONI AL VOTO, SALVINI HA PERSO 732MILA VOTI, IL 47% - TONFO ANCHE PER I 5STELLE: NEL TOTALE DELLE TRE REGIONI HANNO VISTO SFUMARE IL 34% DELLE PREFERENZE OTTENUTE 5 ANNI FA – IL PD TIENE (+8%), FORZA ITALIA IN FORTE CRESCITA (+28,3%), FDI FA BOOM (MA LA TENDENZA IN ASCESA SI È STOPPATA) – I DATI PUBBLICATI DA LUIGI MARATTIN....

luca zaia matteo salvini alberto stefani

DAGOREPORT – DOPO LA VITTORIA DEL CENTRODESTRA IN VENETO, SALVINI NON CITA QUASI MAI LUCA ZAIA NEL SUO DISCORSO - IL “DOGE” SFERZA VANNACCI (“IL GENERALE? IO HO FATTO L'OBIETTORE DI COSCIENZA”) E PROMETTE VENDETTA: “DA OGGI SONO RICANDIDABILE” – I RAS LEGHISTI IN LOMBARDIA S’AGITANO PER L’ACCORDO CON FRATELLI D’ITALIA PER CANDIDARE UN MELONIANO AL PIRELLONE NEL 2028 - RICICCIA CON PREPOTENZA LA “SCISSIONE” SUL MODELLO TEDESCO CDU-CSU: UN PARTITO “DEL TERRITORIO”, PRAGMATICO E MODERATO, E UNO NAZIONALE, ESTREMISTA E VANNACCIZZATO…

luca zaia roberto vannacci matteo salvini

NON HA VINTO SALVINI, HA STRAVINTO ZAIA – IL 36,38% DELLA LEGA IN VENETO È STATO TRAINATO DA OLTRE 200 MILA PREFERENZE PER IL “DOGE”. MA IL CARROCCIO DA SOLO NON AVREBBE COMUNQUE VINTO, COME INVECE CINQUE ANNI FA: ALLE PRECEDENTI REGIONALI LA LISTA ZAIA PRESE DA SOLA IL 44,57% E IL CARROCCIO IL 16,9% - SE SALVINI PIANGE, MELONI NON RIDE: NON È RIUSCITA A PRENDERE PIÙ VOTI DELLA LEGA IN VENETO E IN CAMPANIA È TALLONATA DA FORZA ITALIA (11,93-10,72%). PER SALVINI E TAJANI SARÀ DIFFICILE CONTRASTARE LA RIFORMA ELETTORALE - PER I RIFORMISTI DEL PD SARÀ DURA DARE UN CALCIO A ELLY SCHLEIN, AZZERATE LE AMBIZIONI DI GIUSEPPE CONTE COME CANDIDATO PREMIER - "LA STAMPA": "IL VOTO È LA RIVINCITA DELLA ‘LEGA NORD’ SU QUELLA SOVRANISTA E VANNACCIANA: LA SFIDA IDEOLOGICA DA DESTRA A MELONI NON FUNZIONA. IL PARTITO DEL NORD COSTRINGERÀ SALVINI AD ESSERE MENO ARRENDEVOLE SUI TAVOLI DELLE CANDIDATURE. SUL RESTO È LECITO AVERE DUBBI…”