
IL CINEMA DEI GIUSTI – BANG! QUESTO “TESTA O CROCE?”, SCRITTO E DIRETTO DA ALESSIO RIGO DE RIGHI E MATTEO ZOPPIS, CI RISVEGLIA TUTTA UNA SERIE DI VECCHIE PASSIONI. È UN CURIOSO, VITALE, ASSOLUTAMENTE ORIGINALE WESTERN ITALIANO, PERCHÉ AMBIENTATO IN ITALIA, NEL LAZIO, MA COSTRUITO CON MOLTI RIFERIMENTI AL WESTERN CLASSICO E SPAGHETTI - ALLA FINE È UN UN PO’ SCOMBINATELLO, MA PIENO DI BRIO, DI BELLE LUCI, DI INQUADRATURE INTELLIGENTI E ALLA FINE DIVERTENTE. E ALESSANDRO BORGHI SAREBBE DAVVERO PERFETTO COME DJANGO… - VIDEO
Marco Giusti per Dagospia
alessandro borghi in testa o croce? 2.
Fan di Alessandro Borghi, di Sartana e del “Re Granchio” questo è il vostro film. E poi non mi dire che non si possono fare western in Italia. Quando Buffalo Bill arrivò in Italia all’inizio del secolo non sapeva, evidentemente, che avrebbe dato il via a una serie ricchissima di western italiani. A cominciare proprio dal muto.
Bang! L’arrivo quindi di questo ultimo, davvero curioso, vitale, assolutamente originale western italiano, perché ambientato in Italia, nel Lazio, ma costruito come molti riferimenti al western classico e spaghetti, “Testa o croce?” scritto e diretto da Alessio Rigo de Righi e Matteo Zoppis, lo stesso duo che ci aveva dato “Re Granchio”, un film che ha un culto tutto suo, prodotto da Tommaso Bertani. Stefano Centini, Olivia Musini, ci risveglia tutta una serie di vecchie passioni.
nadia tereszkiewicz alessandro borghi testa o croce?
Anche perché Alessandro Borghi sarebbe davvero perfetto come Django, ha gli occhi e il fisico giusto, anche se parla volutamente romano come se fosse in un film di Sergio Citti. E con lui troviamo, oltre alla bravissima protagonista femminile Nadia Tereszkiewicz (“Mon crime”) e al Buffalo Bill di John C. Reilly, che porta un po’ di Altman e di Paul Thomas Anderson all’operazione, addirittura Gianni Garko, alias il Sartana ufficiale, in un ruolo importante di padrone cattivo.
Come se non bastasse nel film tante strade anche diverse portano a situazioni classiche da spaghetti western, si tocca perfino il Tortilla western con l’argentino rivoluzionario.
nadia tereszkiewicz e alessandro borghi in testa o croce?
Tutto parte dall’arrivo di Buffalo Bill in Italia. C’è una promessa sposa non proprio convinta, la Rosa di Nadia Tereskiewicz, che spara al futuro marito, figlio del boss sartanesco Gianni Garko, e scappa con il vaccaro Santino, cioè Borghi, come se fossimo in un western americano anche se non si sa bene verso dove. Non fa una grinza.
La fuga di Rosa e Santino però prende una brutta piega. Lui finisce ricercato come bandito con tanto di taglia di 1000 scudi sulla sua testa, mentre un divertito Buffalo Bill è pronto a dargli la caccia col suo scrivano al fianco. Quando Santino finisce in carcere insieme a un brutto ceffo, Gabriele Silli, verrà salvato come fossimo in “Quien sabe?” di Damiano Damiani da un argentino fuori di testa, Peter Lanzani, che lo convince di essere un capopopolo.
Il collegamento con il cinema argentino è uno dei lati più affascinanti dei film di Rigo de Righi e Zoppis. Il finale però non ve lo dico. Diciamo che i due registi inseriscono nel loro cinema, favolistico, che i fan del “Re Granchio” apprezzeranno di sicuro, dentro un soggetto tipico da western italiano coi banditi in fuga, molte citazioni da Corbucci a Peckinpah, e qualche tarantinata in più.
Alla fine è un film un po’ scombinatello, ma pieno di brio, di belle luci, di inquadrature intelligenti e alla fine divertente. Assieme a “le città di pianura” di Francesco Sossai rappresenta la parte più sana del giovane cinema italiano. In sala.
nadia tereszkiewicz in testa o croce?
alessandro borghi in testa o croce?
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john c. reilly testa o croce? 2
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