albatross film giulio base tiziana rocca gennaro coppola manuela cacciamani alessandro giuli del brocco

IL CINEMA DEI GIUSTI – “ALBATROSS” DI GIULIO BASE È UN DISASTRO NON SOLO PER GLI INCASSI DEL PRIMO GIORNO (2.610 EURO, 408 SPETTATORI IN BEN 106 SALE, PIÙ O MENO 4 A SALA): È BRUTTO PERCHÉ NON PUOI SPIEGARE LA STRAGE DI BOLOGNA, VISTE DA DESTRA, BUTTANDOLA IN CACIARA ("È TUTTA UN'OPERA DEI SERVIZI SEGRETI; "È LA RISPOSTA A USTICA"). NON PUOI DIRE CHE I RAGAZZI DEL FRONTE DELLA GIOVENTÙ E I MILITANTI DI SINISTRA ERANO LA STESSA COSA. QUELLA È LA NARRAZIONE CHE VUOLE FAR PASSARE LA DESTRA DI POTERE MELONIANA - QUANDO LA DESTRA GUARDA AL CINEMA NON PUÒ CHE FARE DISASTRI. AVETE CINECITTÀ, AVETE LA RAI, AVETE I SOLDI, MA NON SIETE IN GRADO DI FARE UN FILM - VIDEO

 

Marco Giusti per Dagospia

 

giulio base e il cast di albatross

Disastro pesante, come era ben prevedibile, malgrado le anteprime con La Russa, Arianna Meloni, Giuli, Rossi e i vecchi camerati del Fronte della Gioventù dei bei tempi, per l’imbarazzante “Albatross”, prodotto da Gennaro Coppola, compagno di Manuela Cacciamani, ad di Cinecittà, scritto e diretto da Giulio Base con Francesco Centeramo nel ruolo di Alberigo Grilz, militante del Fronte della Gioventù triestino e poi reporter di guerra che troverà la morte a 34 anni in Mozambico.

 

Ventesimo posto in classifica con 2.610 euro di incasso, 408 spettatori in ben 106 sale, più o meno 4 a sala.

 

albatross di giulio base 2

E’ proprio quello che ci vuole per il nostro cinema. Come ai tempi del Barbarossa leghista di Martinelli, dove venne inserito  Umberto Bossi tra gli attori con un effetto visivo da ridere, anteprima glamour a Castello Sforzesco alla presenza di Bossi e di tutta la crema del leghismo italiano, budget di 8 milioni di euro, fra Rai Cinema, Rai Fiction, Ministero e Banca di Sondrio, incassò meno di un milione.

 

Quando la destra italiana guarda al cinema non può che fare disastri. Lo sappiamo. Leggo le dichiarazioni di Base, «È un film politico, per certa intellighenzia non avrei dovuto farlo.

albatross di giulio base 1

Invece è stato giusto: basta cercare spettri neri, io sono un partigiano della riconciliazione».

 

Ora, purtroppo ho visto il film. E non è brutto da riderci su, anche se la ricostruzione dei comunisti occhialuti e barbuti con le camicie a quadrettoni o del giornalista “cattivo” di sinistra, interpretato dallo stesso Base, vestito con le giacche di velluto a coste, la cravatta sulla camicia a quadrettoni (ancora…), la barbetta, fa ridere, come fanno ridere il Circolo Polare Artico e il Mozambico ricostruiti a Foggia o alla Selva di Fasano.

 

albatross di giulio base 3

E’ brutto perché i personaggi ripetono tre o quattro volte che cercano la verità come se fossimo in uno sketch.

Ma soprattutto perché non puoi spiegarmi le bombe della strage di Bologna, viste da destra, buttandole in caciara (“… è tutta un’opera dei servizi segreti”, “è la risposta a Ustica”).

 

Non puoi dirmi che i ragazzi del Fronte della Gioventù e i militanti di sinistra, che non erano comunisti come si vede qui, erano la stessa cosa. Quella è la narrazione che vuole far passare la destra di potere meloniana.

albatross di giulio base 8

 

Che vuole, a distanza di 40-50 anni, avere le stesse cose. A cominciare dai festival di cinema di sinistra (Torino in mano a Base e al coniuge Tiziana Rocca), dalla Biennale (ma Buttafuoco è più furbo di Base e Giuli e sa che ha un futuro solo se non si espone più di tanto), dalla Rai, già fin troppo melonizzata con tanto di Pino Insegno in prima serata (estiva).

albatross di giulio base 5

 

Ma al cinema, non scherziamo, il massimo che la destra di La Russa e Meloni può avere è questa nostalgia per le vignette, orrende, de “La voce della Fogna”, il tentativo di fare i “partigiani della riconciliazione” (ma chi te lo ha chiesto? Sembra uno slogan alla ''Poltrone e sofà''), magari la rielaborazione della pagina wikipedia di Grilz, che è davvero molto pesante.

 

Il nostro cinema, quello che abbiamo fatto finora, è davvero nato col Neorealismo, con la fine della guerra, con Rossellini.

albatross di giulio base 4

Non esiste un cinema di destra da riprendere. Tutto quello che abbiamo girato in questi 80 anni si muove tra Neorealismo e Commedia all’italiana, che è nata con “Roma città aperta” (la padellata di Fabrizi) e proseguita con Amidei, Emmer, Sonego.

 

Qualsiasi cosa si faccia nel cinema di destra è una sorta di goffa parodia del cinema di sinistra, compresi gli stereotipi morettiani. Avete Cinecittà, avete la Rai, avete i soldi, ma non siete in grado a fare un film.  Punto. 

albatross di giulio base 7albatross di giulio base 6

alessandro giuli (3)giulio base gennaro coppolamaurizio gasparri giulio basepaolo del brocco alessandro giulifabio rampelli gloria sabatini alessandro giuli emanuele merlino (2)tiziana rocca giulio base

lucia borgonzoni manuela cacciamani federico mollicone (2)manuela cacciamanibossi nobile lombardo nel barbarossa

 

Ultimi Dagoreport

antonio tajani giorgia meloni neri nero bambini immigrati migranti matteo salvini

DAGOREPORT – AH, TAJANI DELLE MERAVIGLIE! RICICCIARE PER L'ENNESIMA VOLTA LO IUS SCHOLAE E, DOPO UN BATTAGLIERO RUGGITO, RINCULARE SUBITO A CUCCIA (''NON E' LA PRIORITA'"), E' STATO UN FAVORE FATTO A GIORGIA MELONI, DETERMINATA A SEMINARE ZIZZANIA TRA LE FILE LEGHISTE SPACCATE DA VANNACCI, PER CUI UNA PROPOSTA DI LEGGE PER LA CITTADINANZA AI RAGAZZI CHE COMPLETANO GLI STUDI IN ITALIA, E' PEGGIO DI UNA BESTEMMIA SULL'ALTARE - IL MINISTRO DEGLI ESTERI (SI FA PER DIRE: SUGLI AFFARI INTERNAZIONALI DECIDE TUTTO LA STATISTA DELLA GARBATELLA), UNA VOLTA APPOGGIATO IL BIANCO TOVAGLIOLO SUL BRACCIO, SI E' PRESTATO COSI' A SPARARE UN AVVISO A MATTEO SALVINI: SI PREGA DI NON TIRARE TROPPO LA CORDA, GRAZIE!

volodymyr zelensky donald trump vladimir putin

DAGOREPORT – OGGI DONALD TRUMP CHIAMERÀ VOLODYMYR ZELENSKY E GLI PRESENTERÀ “L’OFFERTA” DI PUTIN: “MAD VLAD” VUOLE IL RICONOSCIMENTO DELLE ZONE ATTUALMENTE OCCUPATE DAI SUOI SOLDATI (OLTRE ALLA CRIMEA, CHE CONSIDERA RUSSA DAL 2014). IL PIANO DEL TYCOON È CONVINCERE L’EX COMICO UCRAINO A DARE L’OK, E POI TORNARE DA PUTIN E FINIRE LA GUERRA. CON UNA SOTTESA MINACCIA: SE, NONOSTANTE LE REGIONI ANNESSE, MOSCA CONTINUASSE IL CONFLITTO, A QUEL PUNTO GLI USA SAREBBERO PRONTI A RIEMPIRE DI ARMI KIEV PER FARE IL CULO A STELLE E STRISCE ALLO ZAR DEL CREMLINO - MA QUANTO CI SI PUO' ANCORA FIDARE DELLE PROMESSE DI TRUMP, VISTE LE CAZZATE CHE HA SPARATO FINORA? 

vincent bollore john elkann andrea pignataro

CHE NELLA TESTA DI JOHN ELKANN FRULLI L’IDEA DI VENDERE “LA REPUBBLICA”, NON È UN MISTERO. GIÀ UN ANNO FA SI SPETTEGOLÒ DI TRATTATIVE A TORINO CON UNA CORDATA DI IMPRENDITORI E BANCHE MILANESI - ELKANN, COSÌ CHIC E COSÌ SNOB, AVREBBE GRADITO LA PRESENZA NELLA CORDATA DI UN NOME INTERNAZIONALE. ED ECCO SPUNTARE L’IMPOSSIBILE: VINCENT BOLLORÉ, PATRON DI VIVENDI E DELLA DESTRA OLTRANZISTA FRANCESE – L’ULTIMA INDISCREZIONE ACCREDITA UNA VOGLIA DI CARTA AL BOLOGNESE ANDREA PIGNATARO, SECONDO MILIARDARIO D’ITALIA - VERO, FALSO, INVEROSIMILE? QUELLO CHE È CERTO È CHE LA CRISI MONDIALE DELL’INDUSTRIA AUTOMOBILISTICA STA DIVENTANDO UN ‘’DRAMMA ECONOMICO’’, CON MINACCIA DI CHIUDERE LE FABBRICHE STELLANTIS, E LA LINEA ANTI-GOVERNATIVA DI “REPUBBLICA” È UNA FONTE DI GUAI, NON ESSENDO PER NULLA GRADITA (EUFEMISMO) DAI “VENDI-CATTIVI” DELLA FIAMMA MAGICA DI PALAZZO CHIGI….

alessandro giuli lucia borgonzoni manuela cacciamani mazzi rampelli giulio base film albatross 2025albatross angelo mellone perla tortora paolo petrecca alma manera

DAGO-CAFONAL! - DAI FRATELLI WARNER DI HOLLYWOOD AI FRATELLI D’ITALIA DI CINECITTÀ, IL CIAK È A DESTRA! - E VOILÀ! DOMANI SUGLI SCHERMI DEL BELPAESE ARRIVA "ALBATROSS", IL NUOVO IMMAGINARIO CAPOLAVORO DI GIULIO BASE, MARITATO TIZIANA ROCCA - ALL’ANTEPRIMA ROMANA, GOVERNO IN PRIMA FILA: TAPPETO ROSSO PER IL MINISTRO GIULI-VO DEL “PENSIERO SOLARE”; AVANTI I DIOSCURI RAI, ROSSI E MELLONE, FATE LARGO AL “GABBIANO SUPREMO” DI COLLE OPPIO, FABIO RAMPELLI, CON MOLLICONE DI SCORTA - NEL FOYER DEL CINEMA SI SBACIUCCHIANO PAOLO PETRECCA, DIRETTORE DI RAI SPORT, E L’AMATA ALMA MANERA - SE LUCIA BORGONZONI TIMBRA IL CARTELLINO PER LA LEGA, A TENERE ALTO IL PENNONE DI FORZA ITALIA C’È MAURIZIO GASPARRI, NEL '70 SEGRETARIO PROVINCIALE DEL FRONTE DELLA GIOVENTÙ – PER I DUE PRODUTTORI, PAOLO DEL BROCCO (RAI CINEMA) E GENNARO COPPOLA (COMPAGNO DI MANUELA CACCIAMANI, PRESIDENTE DI CINECITTA'), ‘STO “ALBATROSS” DI GIULIO BASE DEVE SUSCITARE VERAMENTE “GRANDE ATTENZIONE” VISTO CHE IL 18 GIUGNO SCORSO SAREBBE AVVENUTA UNA PROIEZIONE PRIVATA DEL FILM ALLA PRESENZA DI IGNAZIO LA RUSSA E DI SISTER ARIANNA MELONI…

cetrioloni per l italia - meme by edoardo baraldi giorgia meloni economia crisi soldi

DAGOREPORT - GIORGIA MELONI PUÒ FARE TUTTE LE SMORFIETTE CHE VUOLE MA A NATALE RISCHIA DI TROVARE SOTTO L'ALBERO UN'ITALIA IN GRANDE DIFFICOLTA' ECONOMICA. E SE I CITTADINI TROVERANNO LE TASCHE VUOTE, ANCHE IL PIU' INCROLLABILE CONSENSO PUO' SGRETOLARSI - IL POTERE D'ACQUISTO AUMENTA DELLO 0,9% ORA, MA NEGLI ULTIMI ANNI È CROLLATO DEL 20% - DA UN LATO L'INFLAZIONE TORNA A CRESCERE, DALL'ALTRO IL PIL CALA. E DAL 2026, CON LA FINE DEL PNRR, CHE HA "DROGATO" IL PRODOTTO INTERNO LORDO, LA SITUAZIONE NON POTRÀ CHE PEGGIORARE. SENZA CONSIDERARE L'EFFETTO TSUNAMI DEI DAZI DI TRUMP SU OCCUPAZIONE ED EXPORT - SE CI FOSSE UN'OPPOSIZIONE DECENTE, MARTELLEREBBE OGNI GIORNO SU QUESTI TEMI: SALARI DA FAME, TASSE CHE CONTINUANO A SALIRE, ECONOMIA CHE RISTAGNA. MA LA PRIORITÀ DI SCHLEIN SONO I GAY UNGHERESI E QUELLE DI CONTE E' FARE IL CANDIDATO PREMIER DEL CAMPO LARGO...