IL CINEMA DEI GIUSTI - “TU CHE SEI BISESSSUALE, È VERO CHE GLI UOMINI SUCCHIANO IL CAZZO MEGLIO DELLE DONNE?”

Marco Giusti per Dagospia

"Voi coppie gay come siete etero!". Certo, non è che l'arrivo di Francesco, il nuovo papa argentino e gesuito, ma omofobo e contrario alle nozze gay, sia il massimo (o forse sì?) per l'uscita di questa deliziosa, divertentissima commedia di Pedro Almodovar, "Gli amanti passeggeri", che esce in tutto il mondo più o meno nelle stesse date.

Fortunatamente, però, siamo ben lontani dai temi dei preti pedofili di "La mala educacion". Non c'è nessun dramma, a parte quello della situazione base, visto siamo su un aereo con destinazione Città del Messico che si ritrova da subito in avaria, a causa di un carrello inceppato, e che gira a vuoto sopra il cielo di Toledo (metafora politica della Spagna, dell'Italia, dell'Europa..) alla ricerca di uno scalo d'emergenza dove atterrare.

Non c'è però da preoccuparsi perché, sul modello dei vecchi "Airport" o degli "Aeroplani più pazzi del mondo", passeggeri e personale di bordo sono tutti più svitati e fuori controllo di Denzel Washington in "Flight". A cominciare dai tre steward gaissimi capitanati da Joserra, il grande Javier Camara, fidanzato con lo sposatissimo comandante Alex, Antonio de la Torre, sorpreso però proprio da Joserra a farsi fare una megapompa dal suo secondo, il bel Benito, Hugo Silva ("tu sei proprio una frociona!").

I tre steward cercano, a modo loro, di tranquillizzare i passeggeri della prima classe, visto che quelli della seconda sono stati pesantemente addormentati. Così i tre passano da un gran numero coreografato di "I'm so excited" delle Pointer Sisters a un micidiale cocktail, l'Agua de Valencia, rinforzato con una bella dose di mescalina tirata fuori dal culo di un bel passeggero ("per passare la frontiera il culo è la cosa più sicura!"), che farà sballare un po' tutti scatenando le già poco represse pulsioni sessuali dei presenti.

Sì, perché, come in tutti i film di Almodovar, ogni personaggio, anche il più piccolo, è caratterizzato da storie personali, manie, stravaganze che in vario modo finiscono per coinvolgere un po' tutti gli altri muovendo così la storia e la drammaturgia. C'è la non giovanissima Norma, Cecilia Roth, passata da piccola star del porno a Dominatrix dei 600 uomini più influenti di Spagna ("C'è anche il Numero 1... Il Re"), l'ambiguo Dottor Mas, José Luis Torrijo, che deve vedersela con i suoi troppi intrallazzi politici e una figlia finita nel bondage, la vergine Bruna, Lola Duenas, che riuscirà a scatenarsi solo in classe economica aprendo la patta a un giovane passeggero arabo e che sente aria di morte nell'aereo ("prima pensavo che fossero le scorregge"), l'attore playboy Ricardo, Guillermo Toledo, che ha lasciato una confusa situazione sentimentale a casa che darà il via a una specie di film nel film molto buneliano con le bellissime Paz Vega e Blanca Suarez protagoniste.

Per non parlare dei due buffi steward che lavorano con Joserra, uno grasso e cattolico e l'altro magro e baffuto, che finirà per scatenarsi col secondo di bordo, Benito. O delle apparizioni di Antonio Banderas e Penelope Cruz. Almodovar ritrova la grande vena comica di certi suoi primi film, la chiude dentro la fotografia perfetta di José Luis Alcaine e delle scenografie apertamente finte, mixa satira sociale, politica, alcool, mescalina, una scelta musicale pazzesca che va da "Malaguena salerosa" suonata da Luis Bonfà, "Para Elisa" dei Los Destellos e "Skyes over Cairo" del gruppo inglese tarantiniano Django, Django e aggiunge sesso. Tanto.

Scritto e esibito. Una goccia di sperma cade dalla bocca di uno steward. Mentre stanno per tentare l'atterraggio di fortuna nell'aeroporto di La Mancha, Benito chiede al comandante: "Tu che sei bisesssuale, , è vero che gli uomini succhiano il cazzo meglio delle donne?". Adorabile Almodovar! Non spreca neanche un attimo del suo tempo senza regalarci una battuta, una trovata, un'invenzione, mentre il suo aereo non trova una via d'uscita. Come noi. Imperdibile. Dal 21 marzo in sala. Proprio il film della Santa Pasqua...

 

Pedro Almodovar ne Gli amanti passeggeri ALMODOVAR GLI AMANTI PASSEGGERI gli amanti passeggeri

Ultimi Dagoreport

donald trump giorgia meloni keir starmer emmanuel macron

DAGOREPORT - DIMENTICATE SCAZZI E VAFFA, DOMANI A ROMA TRA MACRON E MELONI SOLO BACI E ABBRACCI – SE L’EUROPA A TRAZIONE “VOLENTEROSI” HA BISOGNO DELL’ITALIA, DALL’ALTRA LA DUCETTA HA CAPITO DI ESSERE FINITA NEL VICOLO DELL’IRRILEVANZA - ACCANTONATI I SOGNI DI DIVENTARE LA REGINA DELLA DESTRA EUROPEA, MERZ E MATTARELLA LA SPINGONO VERSO IL PPE, USCENDO DAL GRUPPO DESTRORSO DI ECR - MACRON E MELONI SONO AMBEDUE ALLE PRESE CON L’ULTRA DESTRA DI MARINE LE PEN E DI MATTEO SALVINI (MA IL SECONDO SIEDE A PALAZZO CHIGI) - IL RENDEZ-VOUS DI DOMANI DOVRÀ RASSICURARE LA SORA GIORGIA CHE NON SARÀ PIÙ ESCLUSA DAI TAVOLI DEI NEGOZIATI SULL’UCRAINA, COME È SUCCESSO A TIRANA - SECONDO: ASSICURARSI L’INSOSTITUIBILE PRESENZA DELL’UNICO ALLEATO EUROPEO DOTATO DI POTENZA NUCLEARE ALLA CONFERENZA DEL 7 LUGLIO A ROMA SULLA RICOSTRUZIONE DELL’UCRAINA. SENZA MACRON, SAREBBE NON SOLO UN FALLIMENTO TOTALE, MA INUTILE - IL PRAGMATICO MERZ SI STAGLIA SEMPRE PIÙ COME IL LEADER PER ECCELLENZA DELL’UNIONE EUROPEA: MERCOLEDÌ È ATTESO A WASHINGTON. DI SICURO NON SI RIPETERÀ IL PESTAGGIO SUBITO DA ZELENSKY: A FAR COMPAGNIA A MUSK CON UN OCCHIO NERO QUESTA VOLTA SAREBBE IL CALIGOLA DI MAR-A-LAGO - VIDEO

massimo martinelli azzurra francesco gaetano caltagirone guido boffo roberto napoletano

FLASH! – MISTERO BOFFO! È DURATO APPENA UN ANNO GUIDO BOFFO ALLA DIREZIONE DE “IL MESSAGGERO”, CHE SARÀ AFFIDATA AD INTERIM AL DIRETTORE EDITORIALE MASSIMO MARTINELLI – BOFFO FU UNA SCELTA DI AZZURRA CALTAGIRONE, IN BARBA A PAPÀ CALTARICCONE – ALLA SCADENZA, ESATTAMENTE DOPO UN ANNO, IL CONTRATTO DI BOFFO NON È STATO RINNOVATO – NEL CUORE DI CALTA C’È IL RITORNO DI ROBERTO NAPOLETANO, ATTUALE DIRETTORE DE “IL MATTINO” DI NAPOLI, ALTRO QUOTIDIANO DEL GRUPPO CALTAGIRONE…

antonio tajani matteo salvini giorgia meloni

DAGOREPORT - IL PRANZO DEI VELENI È SERVITO: LUNEDÌ A PALAZZO CHIGI SONO VOLATI PIATTI E BICCHIERI TRA I TRE CABALLEROS DEL GOVERNO - MELONI E TAJANI HANNO MESSO ALL’ANGOLO IL "PATRIOTA" TRUMPUTINIANO SALVINI, ACCUSANDOLO DI SABOTARE L'ESECUTIVO CON LE SUE POSIZIONI ANTI-EUROPEE E GLI ATTACCHI A MATTARELLA SUL CODICE ANTI-MAFIA DEL PONTE DELLO STRETTO – QUANDO SONO ARRIVATI I RISULTATI DELLE COMUNALI, CON LA DEBACLE DEL CENTRODESTRA, "IL TRUCE" DELLA LEGA E' PARTITO ALL'ATTACCO, INCOLPANDO LA ''GIORGIA DEI DUE MONDI'' (COLLE OPPIO E GARBATELLA) PER LA SCONFITTA A GENOVA: SE NON AVESSE CONVINTO BUCCI A LASCIARE LA POLTRONA DI SINDACO DI GENOVA PER CORRERE PER LA PRESIDENZA DELLA REGIONE LIGURIA (STOPPANDO IL LEGHISTA RIXI), IL SINDACO SAREBBE RIMASTO AL CENTRODESTRA. A QUEL PUNTO, SI E' SVEGLIATO TAJANI CHE HA RICORDATO A ENTRAMBI CHE SENZA I VOTI DI CLAUDIO SCAJOLA OGGI CI SAREBBE IL PD DI ANDREA ORLANDO ALLA REGIONE LIGURIA…

benjamin netanyahu matteo salvini giorgia meloni

DAGOREPORT – QUANTO POTRÀ DURARE IL SILENZIO IMBARAZZATO E IMBARAZZANTE DI GIORGIA MELONI DI FRONTE AI 50MILA MORTI DI GAZA? LA DUCETTA NON VUOLE SCARICARE NETANYAHU PER NON LASCIARE A MATTEO SALVINI LA "PRIMAZIA" DEL RAPPORTO CON "BIBI". MA ANCHE PER NON IRRITARE LA POTENTE COMUNITÀ EBRAICA ITALIANA, STORICAMENTE PENDENTE A DESTRA – ORMAI ANCHE URSULA VON DER LEYEN E ANTONIO TAJANI (NON CERTO DUE CUOR DI LEONE) CONDANNANO LE STRAGI NELLA STRISCIA CON PAROLE DURISSIME: “AZIONI ABOMINEVOLI” – ANCHE LA POPOLAZIONE ISRAELIANA VUOLE SFANCULARE “BIBI”, COME STA FACENDO GIÀ TRUMP, CHE NEI GIORNI SCORSI HA ATTACCATO LA CORNETTA IN FACCIA A SEMPRE PIÙ IN-GAZATO PREMIER ISRAELIANO (OGGI HA RIVELATO DI AVERGLI "DETTO DI NON ATTACCARE L'IRAN")

andrea orcel castagna fazzolari meloni milleri caltagirone giuseppe giovanbattista giorgia giancarlo giorgetti

DAGOREPORT - IL GARBUGLIO DEL SUPER RISIKO BANCARIO SPACCA NON SOLO LA FINANZA MILANESE (DUELLO UNICREDIT-INTESA) MA STA FACENDO DERAGLIARE ANCHE IL GOVERNO DI DESTRA-CENTRO -GONG! OGGI È ANDATO IN SCENA UN PESANTISSIMO SHOWDOWN TRA MELONI, CHE È FAVOREVOLE AD APERTURE SUL GOLDEN POWER A UNICREDIT SULL’OPERAZIONE BANCO BPM CON TAJANI SOSTENITORE INDEFESSO DEL LIBERO MERCATO, E LA LEGA DI SALVINI CHE È PRONTA A FAR CADERE IL GOVERNO PUR DI NON MOLLARE IL “SUO” BANCO BPM A UNICREDIT - OGGI, ARMATO DI BAZOOKA, È SCESO IN CAMPO IL MINISTRO DELL’ECONOMIA, GIANCARLO GIORGETTI. INCALZATO DAI CRONISTI SULLE POSSIBILI APERTURE DEL GOVERNO ALLE PRESCRIZIONI DEL GOLDEN POWER APPLICATE ALLA BANCA DI ORCEL, L’ECONOMISTA DI CAZZAGO È SBOTTATO COME UN FIUME IN PIENA: “SE CI FOSSE IL MINIMO DISALLINEAMENTO (CON MELONI), NON CI SAREBBE UNA MINACCIA DI DIMISSIONI, MA LE DIMISSIONI STESSE. NON SI ANNUNCIANO LE DIMISSIONI, LE SI DANNO…”

donald trump zelensky vladimir putin russia ucraina

DAGOREPORT - TRUMP STREPITA MA NON COMBINA UN CAZZO – ZELENSKY PROPONE UN INCONTRO A TRE CON IL TYCOON E PUTIN MA NESSUNO LO CONSIDERA: PUTIN SI CHIAMA FUORI (“SOLO DOPO ACCORDI SPECIFICI”). E IL TYCOON? NON VUOLE UN INCONTRO DIRETTO CON PUTIN PERCHE', IL MOLTO PROBABILE BUCO NELL'ACQUA, SAREBBE L'ENNESIMA CONFERMA DELLA SUA INCAPACITA' DI RISOLVERE LA CRISI UCRAINA. LUI, CHE PRIMA DELLE ELEZIONI DICEVA “PORTERÒ LA PACE IN 24 ORE”, E A PIU' DI QUATTRO MESI DALL’INSEDIAMENTO SI RITROVA CON I DRONI E I MISSILI RUSSI CHE MARTELLANO PIÙ CHE MAI KIEV...