2021divanogiusti2406

IL DIVANO DEI GIUSTI - NON C’È NIENTE DI MEGLIO, IN QUESTE CALDISSIME SERATE ESTIVE, DELLE GELIDE E MISTERIOSE SERIE AMBIENTATE IN QUALCHE SPERDUTO VILLAGGIO ISLANDESE. COME IL FONDAMENTALE E BELLISSIMO “KLATA” – TOTALMENTE IRRIVERENTE NEL RICORDO DI QUANDO LO VIDI A CANNES “SHORTBUS – DOVE TUTTO È PERMESSO” DI JOHN CAMERON MITCHELL,  STORIA DI UN BEL CLUB DI SCOPATORI NEWYORKESI DI OGNI RAZZA E SESSO. ALL’EPOCA SEMBRÒ MOLTO SPINTO, MAGARI OGGI NON È PIÙ COSÌ – VIDEO

 

 

 

 

Il divano dei giusti 24 giugno

Marco Giusti per Dagospia

katla 3

 

Non c’è niente di meglio, in queste prime caldissime serate estive, oltre alle partite ovviamente, delle gelide e misteriose serie ambientate al Polo Nord o al Polo Sud o in qualche sperduto villaggio islandese.

 

the head 3

Nel fondamentale e bellissimo “Katla”, diretto da Baltasar Kormakur che lo ha ideato assieme a Sigurion Kjartansson, appena uscito su Netflix in tutto il mondo, l’azione si svolge in un minuscolo villaggio praticamente sommerso dalle continue eruzioni del vulcano, assistiamo ai drammi e alle angosce di una comunità composta da vulcanologi, geologi, medici, che hanno tutti perso qualcuno o tra i ghiacci che possono aprirsi improvvisamente, o in mare, o in mille altri modi.

 

katla 4

C’è anche la proprietaria dell’albergo Vik, una arzilla signora che fa le carte e predice sventure ai passanti. Mentre i geologi notano strane attività del vulcano, iniziano a apparire, nere come la pece, piene di fumo e colle laviche, persone che sono morte o scomparse anni prima.

 

Non sono zombi. Sembrano proprio le persone reali che ricompaiono come se nulla fosse dopo incredibili assenze e nulla ricordano.

 

l’amore probabilmente

Ma se alla triste Grima di Guoron Yr Eyfjoro, ricompare la sorella scomparsa tra i ghiacciai un anno prima, ancora più strano è il caso della svedese Gunhild, Aliette Opheim, che si vede apparire il proprio doppio a ventanni dalla sua fuga a Oppsala.

 

E’ chiaramente un mistery, forse un filo più giallo, anche la bella serie nippo-americana HBO decisamente claustrofobica “The Head”, diretta da Jorge Dorado, ideata da David e Alex Pastor e David Troncoso, costruita sul modello di “The Thing” di John Carpenter, viene citato esplicitamente, e ambientata in una base artica del Polo Sud, la Polaris VI. Tutto è ricostruito con paurosi flashback.

 

bangkok dangerous

 

Già nella prima puntata, infatti, abbiamo capito che nella base qualcuno o qualcosa ha compiuto un vero e proprio massacro.

 

Sembra che sia sopravvissuta solo una dottoressa, Maggie, Katharine O’Donnelly, oltre tutto ferita, mentre altri due membri della squadra sono misteriosamente scomparsi. Joahan, Alexandre Willaume, marito di una delle donne scomparse nel nulla, Anneke, si fa raccontare prima da Maggie poi da un altro sopravvissuto, Arthur, John Lynch, parte della storia, che prende il via proprio dalla testa, the head, staccata dal corpo del tecnico delle comunicazioni che trovano all’esterno a meno trenta gradi.

 

Da qui la caccia all’assassino e i colpi di scena alla fine di ogni puntata. Ma l’assassino, o gli assassini possono essere anche i due sopravvissuti, come insegnano tutti i grandi mistery.

 

din don – una parrocchia per due

In chiaro stasera in prima serata c’è pochino. Se amate i film di Bruce Lee non perdetevi il fondamentale e divertente “I tre dell’operazione Drago” di Robert Clouse con Bruce Lee, appunto, John Saxon, Jim Kelly e Ahna Capri, Iris alle 21. Anche se diretto dal geniale Sam Raimi, non è una storia per tutti i gusti quella di “Gioco d’amore” con Kevin Costner, Kelly preston, John C. Reilly, La5 alle 21, 10, in quanto tutta ambientata nel mondo, per noi ancora ignoto, del baseball americano.

la viaccia

 

Non male "Broken City" di Alan Hughes, solido thriller politico con Mark Whalberg, un Russell Crowe cattivo e gonfio d'alcol, Jeffrey Wright e una Catherina Zeta Jones ancora parecchio figa. A dispetto di quanto hanno scritto i critici americano il film è piuttosto piacevole, e almeno non dura tre ore.

bubu

 

Potete sempre rivedervi “Mi presenti i tuoi?” con Robert de Niro e Ben Stiller, Italia 1 alle 21, 20, o “Gran Torino” di e con Clint Eastwood, Rete 4 alle 21, 20, Visti e stravisti. Tanto vale buttarsi sulla commedia trashiona della coppia romanissima Enzo Salvi e Maurizio Battista “Din Don – Una parrocchia per due” diretto da Claudio Norza, Cine 34 alle 21. Ci sono anche Giorgia Wurth, Emy Bergamo e due colossi come Maurizio Mattioli e Salvatore Misticone.

 

shortbus – dove tutto e?? permesso

Salvi e Battista stanno girando in questi giorni il secondo episodio. La storia vede un vero prete e un finto prete. Mi sembra una delle migliori offerte della serata. E non scherzo. In seconda serata si va di replica.

 

Rifanno pure il terribile “Ti stimo fratello” di e con Giovanni Vernia, Cine 34 alle 22, 55. Offerte più interessanti sono “Parkland” di Peter Landesman, Rai Movie alle 23, ricostruzione di quel che accadde subito dopo la morte di John F. Kennedy in quel di Dallas. Ci sono Paul Giamatti, Billy Bob Thornton, Jackie Weaver.

 

 

l'aldila e tu vivrai nel terrore

Certo, i film costruiti sul subito dopo non funzionano mai, è come vedere solo il dopo-partita quando arrivi tardi. Bellissimo e totalmente irriverente nel ricordo di quando lo vidi a Cannes “Shortbus – Dove tutto è permesso” di John Cameron Mitchell,  Cielo alle 23, 15, storia di un bel club di scopatori newyorkesi di ogni razza e sesso. All’epoca sembrò molto spinto, magari oggi non è più così.

 

Su Iris passa alle 23, 30 l’action tailandese “Bangkok Dangerous” di Danny e Ovxide Pang con Pawait Mongkolpist. Magari è meglio di tante commedie italiane di serie Z e di tanti action americani terrificanti.

gioco d’amore

 

Per fortuna nella notte arrivano i grandi film. Come “L’aldilà E tu vivrai nel terrore” diretto da Lucio Fulci, scritto da Dardano Sacchetti con Catriona MacCall, David Warbeck, Veronica Lazar, Sarah Kellar alias Cinzia Monreale nel ruolo della sua vita, Cine 34 alle 00, 45. E’ grazie a questo finto horror all’inglese, ambientato nelle paludi della Louisiana, in un albergo maledetto che nasconde una delle sette porte dell’inferno, che Fulci diventa un vero e proprio autore di culto, con recensioni positive su “Positif” e perfino su “Panorama” da Tullio Kezich, nemico da sempre del cinema di genere italiano.

 

gioco d’amore 1

Scrive Kezich: “Si nota tuttavia che fra banalità dei contenuti e il cattivo gusto sanguinolente riesce a farsi spazio una scrittura cinematografica efficace e perfino elegante. Merito di Lucio Fulci, milite ignoto del cinema popolare, attivo da oltre un ventennio per un complesso di circa quaranta titoli… risvegliati da qualche puntuale segnalazione francese, c’è da scommettere che i matarazziani lo riscopriranno presto”.

 

shortbus – dove tutto e?? permesso

I matarazziani erano allora i fan di Matarazzo e del cinema popolare, in pratica una serie di critici che comprendeva Sergio Germani, Alberto Farassino, Enrico Ghezzi, Roberto Turigliatto, Tatti Sanguinetti, Carlo Freccero e il sottoscritto.

 

Come sentì la parola matarazziani, Lino Micciché, critico trinariciuto del tempo, mise mano alla pistola. “Per carità, adesso non mettiamoci anche a rivalutare Lucio Fulci…”. Ah! Ah! E infatti andò proprio così. Anche se Fulci non amava molto il finale, imposto dai noleggiatori tedeschi, anche se Dardano Sacchetti aveva a che ridere sulla regia di Fulci, il film è oggi considerato un superclassico in tutto il mondo. E nessuno sa più chi siano Fulci e Kezich.

 

 

gosford park

Stasera in seconda serata, Rai Uno all’1, 30, arriva anche l’ottimo “Bubù” di Mauro Bolognini, tratto dal romanzo di Charles Louis Philippe e riscritto addirittura dal sofisticato Giovanni Testori, all’epoca molto legato ai fratelli Bolognini, al punto che si inventò il titolo del folle western “Ciakmull” solo per amore del coprotagonista.

 

L’azione, per problemi di soldi e di ricostruzioni, è spostata dalla Parigi di inizio secolo alla Torino di inizio secolo, fra sifilide, mignotte e papponi. Il cast cerca di ricomporre quello che decretò il successo di “Metello”, cioè la coppia Ottavia Piccolo e Massimo Ranieri. Ma il vero protagonista è Antonio Falsi, bel ragazzo che non diventerà mai una star.  Per fortuna che c’è un grandissimo Gigi Proietti che tutti notammo incantati.

mi presenti i tuoi?

 

Per i fan di Bolognini segnalo su Prime l’arrivo, o il ritorno di “La viaccia”, grande film di prostituzione tratto dal romanzo di Mario Pratesi, sceneggiato da Vasco Pratolini con Massimo Franciosa e Pasquale Festa Campanile con una bellissima e giovanissima Claudia Cardinale, Jean-Paul Belmondo, Pietro Germi, Romolo Valli con un bianco e nero meraviglioso di Leonida Barboni.

 

bangkok dangerous

Su Iris all’1, 35 passa anche il fondamentale “Gosford Park” di Robert Altman, con Albert Finney, Maggie Smith, Michael Gambon, Kristin Scott-Thomas, decisamente superiore a qualsiasi serie che arriverà dopo sullo stesso tema, cioè ricchi padroni inglesi e camerieri. Su Cine 34 alle 4,05 passa pure un raro film di Giuseppe Bertolucci che mise in luce la bravissima Sonia Bergamasco, “L’amore probabilmente”.

the head

 

Ricordo che la intervistammo a Stracult, Rai Due, pensando, giustamente, che sarebbe diventata una sorta di grande star italiana. Oggi, e la chiudo qui, credo che non esista nemmeno più in Rai un programma dedicato al cinema.

l'aldila e tu vivrai nel terrore 3ciakmullshortbus – dove tutto e' permessobruce lee i tre dell’operazione drago 1 the head 2katla 2l'aldila e tu vivrai nel terrore 2parkland broken city 1la viaccia gosford park 1shortbus – dove tutto e' permesso 2bruce lee i tre dell’operazione drago the head 1katla bubu broken city

Ultimi Dagoreport

alessandro giuli lucia borgonzoni manuela cacciamani mazzi rampelli giulio base film albatross 2025albatross angelo mellone perla tortora paolo petrecca alma manera

DAGO-CAFONAL! - DAI FRATELLI WARNER DI HOLLYWOOD AI FRATELLI D’ITALIA DI CINECITTÀ, IL CIAK È A DESTRA! - E VOILÀ! DOMANI SUGLI SCHERMI DEL BELPAESE ARRIVA "ALBATROSS", IL NUOVO IMMAGINARIO CAPOLAVORO DI GIULIO BASE, MARITATO TIZIANA ROCCA - ALL’ANTEPRIMA ROMANA, GOVERNO IN PRIMA FILA: TAPPETO ROSSO PER IL MINISTRO GIULI-VO DEL “PENSIERO SOLARE”; AVANTI I DIOSCURI RAI, ROSSI E MELLONE, FATE LARGO AL “GABBIANO SUPREMO” DI COLLE OPPIO, FABIO RAMPELLI, CON MOLLICONE DI SCORTA - NEL FOYER DEL CINEMA SI SBACIUCCHIANO PAOLO PETRECCA, DIRETTORE DI RAI SPORT, E L’AMATA ALMA MANERA - SE LUCIA BORGONZONI TIMBRA IL CARTELLINO PER LA LEGA, A TENERE ALTO IL PENNONE DI FORZA ITALIA C’È MAURIZIO GASPARRI, NEL '70 SEGRETARIO PROVINCIALE DEL FRONTE DELLA GIOVENTÙ – PER I DUE PRODUTTORI, PAOLO DEL BROCCO (RAI CINEMA) E GENNARO COPPOLA (COMPAGNO DI MANUELA CACCIAMANI, PRESIDENTE DI CINECITTA'), ‘STO “ALBATROSS” DI GIULIO BASE DEVE SUSCITARE VERAMENTE “GRANDE ATTENZIONE” VISTO CHE IL 18 GIUGNO SCORSO SAREBBE AVVENUTA UNA PROIEZIONE PRIVATA DEL FILM ALLA PRESENZA DI IGNAZIO LA RUSSA E DI SISTER ARIANNA MELONI…

cetrioloni per l italia - meme by edoardo baraldi giorgia meloni economia crisi soldi

DAGOREPORT - GIORGIA MELONI PUÒ FARE TUTTE LE SMORFIETTE CHE VUOLE MA A NATALE RISCHIA DI TROVARE SOTTO L'ALBERO UN'ITALIA IN GRANDE DIFFICOLTA' ECONOMICA. E SE I CITTADINI TROVERANNO LE TASCHE VUOTE, ANCHE IL PIU' INCROLLABILE CONSENSO PUO' SGRETOLARSI - IL POTERE D'ACQUISTO AUMENTA DELLO 0,9% ORA, MA NEGLI ULTIMI ANNI È CROLLATO DEL 20% - DA UN LATO L'INFLAZIONE TORNA A CRESCERE, DALL'ALTRO IL PIL CALA. E DAL 2026, CON LA FINE DEL PNRR, CHE HA "DROGATO" IL PRODOTTO INTERNO LORDO, LA SITUAZIONE NON POTRÀ CHE PEGGIORARE. SENZA CONSIDERARE L'EFFETTO TSUNAMI DEI DAZI DI TRUMP SU OCCUPAZIONE ED EXPORT - SE CI FOSSE UN'OPPOSIZIONE DECENTE, MARTELLEREBBE OGNI GIORNO SU QUESTI TEMI: SALARI DA FAME, TASSE CHE CONTINUANO A SALIRE, ECONOMIA CHE RISTAGNA. MA LA PRIORITÀ DI SCHLEIN SONO I GAY UNGHERESI E QUELLE DI CONTE E' FARE IL CANDIDATO PREMIER DEL CAMPO LARGO...

matteo salvini giorgia meloni antonio tajani

DAGOREPORT - MALGRADO UN’OPPOSIZIONE SINISTRATA E SUPERCAZZOLARA, L’ESTATE DELLA DUCETTA È  MOLESTATA DA BRUTTI PENSIERI - SE IN EUROPA CERCA DI DEMOCRISTIANIZZARSI, IN CASA LA MUSICA CAMBIA. SE PRENDE UNA SBERLA ALLE REGIONALI D’AUTUNNO, LA PREMIER TEME CHE UNA CADUTA POSSA TRASFORMARSI NELL’INIZIO DELLA FINE. COME È ACCADUTO AL PD DI RENZI, ALLA LEGA DI SALVINI, AL M5S DI DI MAIO. DI COLPO, DALL’ALTARE ALLA POLVERE - ECCO IL PESANTE NERVOSISMO PER LE CONTINUE “STONATURE” DEL TROMBONISTA SALVINI, CHE VEDE LA SUA LEADERSHIP MESSA IN PERICOLO DAL GENERALISSIMO VANNACCI. OPPURE QUELLE VOCI DI UN CAMBIO DI LEADERSHIP DI FORZA ITALIA, STANCHI LOS BERLUSCONES DI VEDERE TAJANI COL TOVAGLIOLO SUL BRACCIO AL SERVIZIO DELLA SORA GIORGIA. OCCORRE UN NUOVO MARINAIO AL TIMONE PER CAMBIARE ROTTA: ETTORE PRANDINI, PRESIDENTE DELLA COLDIRETTI? - QUESTA È LA CORNICE IN CUI SI TROVA OGGI IL GOVERNO MELONI: TUTTO È IN MOVIMENTO, NULLA È CERTO…

ferragni city life

CHE CRASH! DA CASA FERRAGNI ALL’INSEGNA DI GENERALI, LA CADUTA DELLA MILANO CITY LIFE - LETTERA A DAGOSPIA DI PIERLUIGI PANZA: ‘’SI È PASSATI DALLA MILANO INDUSTRIALE A QUELLA DEI CREDULONI DEL PANDORO, PER FINIRE ALLA CADENTE MILANO FINANZIARIA ORA CHE MPS VUOL PRENDERSI MEDIOBANCA PER PRENDERSI GENERALI - NEL BANDO PER CITY LIFE L’ACCORDO IMPONEVA CHE “IL 50% DELL’AREA FOSSE DESTINATA A VERDE PUBBLICO”. ECCOME NO! RENZO PIANO PRESENTÒ UN PROGETTO METÀ VERDE E METÀ CON UN GRATTACIELO E QUALCHE CASA. LO BOCCIARONO. SI SPALANCARONO COSÌ LE PORTE AD ALTRI ARCHISTAR: LIBESKIND, HADID E ISOZAKI. E COSÌ CITY LIFE È DIVENTATA UN NON-LUOGO, UN DUBAI SHOPPING MALL DIVENUTO UTILE ALLA COLLETTIVITÀ GRAZIE AL COVID, PERCHÉ LÌ CI FACEVANO LE VACCINAZIONI...

mediobanca mediolanum massimo doris nagel

MEDIOSBANCA! – BANCA MEDIOLANUM ANNUNCIA LA VENDITA DELLA SUA QUOTA DEL 3,5% IN MEDIOBANCA A INVESTITORI ISTITUZIONALI. E A NAGEL, ALLE PRESE CON L’OPS DI MPS, VIENE MENO IL PRIMO SOCIO DELL'ACCORDO DI CONSULTAZIONE TRA AZIONISTI – ERA UNA MOSSA PREVISTA DAL MOMENTO CHE L’EVENTUALE FUSIONE MEDIOBANCA-BANCA GENERALI TRASFORMEREBBE IL CORE BUSINESS DI PIAZZETTA CUCCIA NELLA GESTIONE DEL RISPARMIO, ANDANDO A SBATTERE CON L’IDENTICA ATTIVITÀ DELLA BANCA DI DORIS E BERLUSCONI….

mattarella nordio meloni giorgia carlo sergio magistrati toghe giudici

DAGOREPORT - MENTRE ELLY SCHLEIN PENSA DI FARE OPPOSIZIONE VOLANDO A BUDAPEST A SCULACCIARE ORBAN PER I DIRITTI DEI GAY UNGHERESI, GIORGIA MELONI E I SUOI FRATELLI D’ITALIA SI RITROVANO DAVANTI UN SOLO "NEMICO": LA COSTITUZIONE - SE DALLA CORTE DEI CONTI ALLA CASSAZIONE C'E' IL MATTARELLO DI MATTARELLA, LA MUSICA CAMBIA CON LA RIFORMA DELLA GIUSTIZIA DI NORDIO - UNA VOLTA CHE IL PARLAMENTO APPROVERÀ LA “SEPARAZIONE DELLE CARRIERE” DI GIUDICI E PM, S’AVANZA IL RISCHIO CHE LE PROCURE DIPENDERANNO DAL MINISTERO DI GIUSTIZIA - ULTIMA SPES È IL REFERENDUM CONFERMATIVO CHE PER AFFONDARE UNA LEGGE DI REVISIONE COSTITUZIONALE NON  STABILISCE UN QUORUM: È SUFFICIENTE CHE I VOTI FAVOREVOLI SUPERINO QUELLI SFAVOREVOLI - ECCO PERCHE' IL GOVERNO MELONI HA LA COSTITUZIONE SUL GOZZO...