titane

IL DIVANO DEI GIUSTI - OCCHIO CHE IN SECONDA SERATA PASSA LO SCATENATISSIMO, ESTREMO, MA ANCHE SENTIMENTALE E IRONICO “TITANE”. SESSO, SANGUE E OLIO DI MOTORE. IDENTITÀ DI GENERE E AMORE. MATERNITÀ E PATERNITÀ. SOLO CHE PER QUANTO RIGUARDA LA MATERNITÀ, L’EROINA DEL FILM È INCINTA DI UNA CADILLAC E VOMITA OLIO PER MOTORE. NON SO SE SIA UN CAPOLAVORO, MA CERTO FECE COLPO QUANDO USCÌ, SOPRATTUTTO AL PUBBLICO PIÙ GIOVANE… - VIDEO

Marco Giusti per Dagospia

titane

 

Che vediamo stasera? Occhio che in seconda serata, su Rai4 alle 22, 45 passa lo scatenatissimo, estremo, ma anche sentimentale e ironico “Titane” di Julia Ducournau con Agathe Rousselle, Vincent Lindon, Nathalie Boyer, Myriem Akheddiou, Dominique Frot, Palma d’Oro a Cannes un paio d’anni fa, il film di una nuova generazione. Sesso, sangue e olio di motore. Identità di genere e amore. Maternità e paternità.

vincent lindon titane

 

Solo che per quanto riguarda la maternità, l’eroina del film, la Alexia sexy di Agathe Rousselle, è incinta di una Cadillac e vomita olio per motore. E per quel che riguarda la paternità, il padre in crisi del film, un Vincent Lindon meraviglioso capo dei pompieri, è alla ricerca di un figlio perduto 25 anni prima, e allora va bene come figlio anche Alexia travestita da uomo, col naso rotto e i capelli rasati.

 

titane di julia ducournau 3

Non so se “Titane” fosse un capolavoro, ma certo fece colpo quando uscì, soprattutto al pubblico più giovane. Allo spettatore meno giovane non sfuggono però le relazioni con veri capolavori come “Crash” di David Cronenberg e “Tetsuo” di Shinya Tsukamoto, di fatto non si inventa un linguaggio nuovo, è un po' una Gaspar Noé femmina, ma è certo un ottimo esempio di libertà creativa post-pandemica.

Titane 2

 

Offriva a un pubblico meno rilassato un po’ di montagne russe, un po’ di manga esportato, e una trama moderna, la ricerca dell’identità di genere, la ricerca dell’amore paterno o materno, in una salsa diversa da quella delle minestre riscaldate da festival, firmate da Almodovar e Moretti. “Titane” apriva una strada magari non proprio nuovissima, ma sicuramente di gran divertimento per riportare i ragazzi al cinema senza i genitori.

eyes wide shut scena hot

 

In prima serata abbiamo, su Iris alle 21, 20, l’ultimo film di Stanley Kubrick, “Eyes Wide Shut”, variazione sul racconto di Schnitzler, con Tom Cruise, Nicole Kidman, Sydney Pollack, Leelee Sobieski, Rade Serbedzija, dove almeno c’è la migliore scena di nudo di tutta la carriera di Nicole Kidman, soprattutto quella che lei ha cercato sempre di replicare in tutte i film e le serie di questi ultimi anni.

 

Inaugurò Venezia, alla presenza dei due protagonisti, ricordo Nicole Kidman che esibiva degli occhiali alla Kubrick e cazziava in continuazione Tom Cruise come fossero stati Franca Valeri e Alberto Sordi, ma c’erano anche la vedova del regista e le figlie. La vedova aveva riempito di terribili quadri di gatti le pareti della casa dove gira nuda Nicole Kidman.

eyes wide shut

 

Se non guardate lei (lo so, è difficile) e guardate i quadri dei gatti vi rendete conto della follia della scena e di cosa poteva essere la vita di Kubrick. In molti avevano qualcosa da dire su “Eyes Wide Shut”, ho sentito anche che non lo aveva diretto tutto lui, ma io lo trovai bellissimo, a parte la festa orgiastica che trovavo un po’ cafona e buon modello per le ricostruzioni dei casi di Chi l’ha visto? Certo.

eyes wide shut

Mi mancavano sia Harvey Keitel, cacciato dal set, sembra, perché aveva allungato le mani su Nicole Kidman, sia Jennifer Jason Leigh, che non aveva voluto rigirare scene che aveva ripetuto già mille volte e venne così sostituita da Leelee Sobieski. Non era la stessa cosa. Keitel venne invece sostituito da Sydney Pollack. Che non era affatto male come attore.

 

Alternative? Su Cine 34 alle 21 passa uno dei migliori film di Ficarra e Picone, qui anche registi assieme a Giambattista Avellino, “Il 7 e l’8”, con Eleonora Abbagnato, Barbara Tabita, Andrea Tidona. Rai Movie alle 21, 10 passa “La ragazza della palude” diretto da Olivia Newman con Daisy Edgar-Jones, David Strathairn, Eric Ladin, Harris Dickinson, Garret Dillahunt, soporifero mélo con una ragazza che cresce da sola nella palude e viene incolpata dell’omicidio di un bulletto, ma lei ha sempre amato un altro.

the war

 

Su Tv2000 alle 21, 10, il drammatico “The War” di Jon Avnet con Kevin Costner, Elijah Wood, Lexi Randall, Mare Winningham, Donald Sellers, dove due ragazzini vedono il ritorno del padre dalla guerra in Vietnam come un horror. Sembra sia bruttissimo. Sarà meglio il thriller “3 Days to Kill” di McG con Kevin Costner, spia in missione con malattia terminale Hailee Steinfeld, Amber Heard, Connie Nielsen, Scott Burn, Richard Sammel? No. E’ bruttissimo anche questo.

 

la llorona

Mediaset Italia 2 alle 21, 15 propone un ottimo horror, “La Llorona” di Michael Chaves con Linda Cardellini, Raymond Cruz, Patricia Velasquez, Marisol Ramirez, Sean Patrick Thomas, ambientato nella Los Angeles del 1973. Fece un incasso clamoroso quando uscì. Su L7Cinema alle 21, 15 passa “Broken City” di  Allen Hughes solido thriller politico con Mark Whalberg, un Russell Crowe cattivo e gonfio d'alcol, Jeffrey Wright e una Catherina Zeta Jones ancora parecchio figa. A dispetto di quanto hanno scritto i critici americano il film è piuttosto piacevole, e almeno non dura tre ore.

un poliziotto alle elementari

 

Molto carino “Un poliziotto alle elementari” di Ivan Reitman con Arnold Schwarzenegger, Penelope Ann Miller, Linda Hunt, Carrol Baker, Cathy Moriarty, Canale 27 alle 21, 15. E’ il film preferito di Schwarzenegger. Durante le riprese i bambini, che lo adoravano, gli fecero una festa di compleanno a sorpresa… Su Rai4 alle 21, 20 trovate l’horror “Last Straw” di Alan Scott Neal con Jessica Belkin, Taylor Kowalski, Jeremy Sisto, Glen Gould, Jack DiFalco, Tara Raani.

 

 Vi dico la storia. In un paesino americano, la cameriera di un diner si trova in mezzo a cittadini impazziti con furia omicida. Più o meno zombi. Vabbé. Ma leggo buone critiche. Su Rai 2 alle 21, 20 troviamo “The Equalizer 2” diretto dallo specialista Antoine Fuqua con Denzel Washington, Melissa Leo, Bill Pullman, Ashton Sanders, Pedro Pascal. Italia 1 alle 21, 25 passa invece “Fast & Furious Presents: Hobbs & Shaw” di David Leitch con Dwayne Johnson, Jason Statham, Vanessa Kirby, Idris Elba, Helen Mirren, Eiza González.

SCAPPO A CASA

 

Passiamo alla seconda serata con il divertente “Scappo a casa” di Enrico Lando con Aldo Baglio, Jacky Ido, Fatou N'Diaye, Angela Finocchiaro, Hassani Shapi, Cine 34 alle 23, 10. Inizia come campione di politicamente scorretto. “Fratello? Fratello un cazzo!” – “Scarafaggio della minchia!” – “Questi qui ci infestano con la negritudine!” Ovviamente non siamo di fronte a un film razzista. Anzi. E’ proprio il contrario.

SCAPPO A CASA

L’idea è proprio quella di prendere il prototipo dell’elettore salviniano, doverosamente maschio bianco razzista e suprematista, sbatterlo senza un documento e senza un euro in tasca in un territorio totalmente fascista e razzista, diciamo l’Ungheria di Viktor Orbán, e vedere come farà a ritornare a casa.

 

Anche perché questo italiano medio del nord di tendenza salviniana è interpretato da Aldo secondo le più comiche regole del terrone, addirittura siciliano, trapiantato al nord. Un terrone, per giunta ignorantissimo, che è sicuramente più vicino a un tunisino che a un biondo lombardo-veneto. Lui, Aldo, era andato con una Porsche non sua a Budapest con l’idea di spassarsela con escort, pillole e alberghi cafoni.

SCAPPO A CASA

 

E’ bastato l’incontro con due ladri e due poliziotti maneschi, per farlo diventare, senza più documenti, soldi e parrucchino biondo, un migrante tunisino da rinchiudere in un centro accoglienza pronto a essere rimandato subito indietro sul modello salviniano. Insieme a un gruppetto di altri profughi capitanati dal medico Mugambi, Jackie Ido, è ovvio che Aldo tenterà la fuga e il ritorno avventuroso in Italia con ogni mezzo.

panic room

 

 Nel viaggio incontrerà razzisti di ogni tipo, altri poliziotti poco simpatici, pure Angela Finocchiaro in un ruolo addirittura da cattiva, ma anche la bella Babelle, Fatou N’diaye. Si sentirà, grazie a una magica pozione, anche lui nero e davvero migrante. E, ovviamente, capirà come stanno davvero le cose. La7 Cinema alle 23, 15 passa invece il bel thriller di David Fincher “Panic Room” con Jodie Foster, Kristen Stewart, Forest Whitaker, Dwight Yoakam, Jared Leto, Ann Magnuson.

 

quei bravi ragazzi 1

Su Rai Due alle 23, 30 parte la saga “Smetto quando voglio” di  Sydney Sibilia con Edoardo Leo, Valeria Solarino, Valerio Aprea, Paolo Calabresi, Libero De Rienzo. Allora fu un successo e lanciò la stella del giovane regista. Forse non andavano girati i due sequel. Iris alle 0, 25 ripropone “Quei bravi ragazzi” di Martin Scorsese con Robert De Niro, Ray Liotta, Joe Pesci, Lorraine Bracco, Paul Sorvino, Frank Sivero.

 

Rete 4 alle 0, 55 scarta dalla naftalina un thriller vecchio e ignoto, “Rapimento alla Casa Bianca” di Armand Mastroianni con Mariel Hemingway, Doug Savant, Gregory Harrison, Monica Keena. Torna “Femmina” di Giuseppe Ferlito con una Monica Guerritore bomba sexy di trent’anni fa che gira per Roma nuda sotto un cappottone maschile e ogni tanto mostra tutto.

femmina 1

 

”Avevo voglia di mettermi in gioco senza sovrastrutture, di essere semplicemente me stessa anche nelle poche scene in cui appaio svestita. Soltanto un corpo nudo che cerca un altro corpo”. Lei nel film è pazza d’amore per il bel trucidone Roberto Farnesi e pronta a cornificare il marito Alberto Di Stasio. Progetta anche di ucciderlo.

 

 La7Cinema all’1, 20 propone il divertente giallo-comico “Invito a cena con delitto”, divertissment di Neil Simon diretto da Robert Moore con Peter Sellers, Truman Capote, Alec Guinness, Peter Falk, James Coco, David Niven, Alec Guinness, Elsa Lanchester, Maggie Smith, James Coco, Eileen Brennan, James Cromwell.

 

invito a cena con delitto

Leggo che Neil Simon era sul set ogni giorno della lavorazione per possibili riscritture. Sembra che il primo giorno della lettura copione con Neil Simon e tutte queste star del cinema fosse il vero capolavoro. Peter Sellers fece l’imitazione, non richiesta, di Alec Guinness. Ma non venne capita. Mirna Loy non accettò il suo ruolo e dopo il suo rifiuto se ne andò anche Katherine Hepburn. Ma vennero fatti moltissimi tagli…

Il paese del melodramma

Rai Movie all’1, 50 passa l’ultimo film del mio amico Francesco Barilli, “Il paese del melodramma”. Autore di alcuni dei film di genere più interessanti e personali degli anni ’70, “Il sorriso della signora in nero”, “Pensione paura”, già protagonista come attore di “Prima della rivoluzione” di Bernardo Bertolucci e “La parmigiana” di Valerio Zurlini,

 

sopravvissuto con la pubblicità al mondo del cinema romano che non lo ha mai amato, ritroviamo l’indomabile Francesco Barilli, ormai ottantenne, alle prese con un nuovo lungometraggio, un piccolo horror autoriale ambientato nel mondo dell’opera, “Il paese del melodramma”, girato interamente nella sua città, Parma, dove è tornato a vivere da qualche anno.

 

il paese del melodramma

Certo, non è più la Parma dei Barilli, dei Bertolucci né dei Pietro Bianchi né dei fratelli Bazzoni, quella dove si muove col bastone il vecchio Barilli, ultimo rimasto di un mondo che è davvero più vicino a Giuseppe Verdi che al cinema moderno. E a Giuseppe Verdi, che lo stesso Barilli ha interpretato, qualcuno si rivolgerà alla fine del film, preferendolo perfino a Dio come possibile salvatore in grado di compiere miracoli.

 

Nel film c’è un giovane talentuoso cantante d’opera, Luca Magri, che, in preda all’alcol dopo la morte di moglie e figlia, non sa più cosa farsene della sua vita. Vede addirittura la Morte Secca con tanto di capelli lunghi e grande falce, interpretata da un redivivo Luc Merenda (in gran forma devo dire, malgrado il ruolo) gironzolare per Parma. E’ proprio la Morte che gli chiede di cantare nel Macbeth che si sta per mettere in scena al Regio di Parma.

Il paese del melodramma

 

In cambio di cosa? Il cantante ha perso tutto. Cosa altro può offrire? A stento il vecchio padre, Barilli, stesso, cerca di fermare il suo declino nell’alcol. “Il paese del melodramma” è un piccolo film girato in tre settimane con un budget limitato. Con qualche soldo in più sarebbe venuto meglio.

 

Ma almeno Barilli sa dove mettere la macchina da presa, si permette piccole citazioni cinematografiche (da dove è presa la sigaretta accesa sempre dalla parte sbagliata?), si permette di offrire un ruolo da attore a un critico di genere come Davide Pulici, è un prete perfetto, e sa dialogare con l’opera e con Verdi.

pensione amore servizio completo

 

Rai Due alle 2, 45 propone “La vita che verrà”, commedia irlandese diretta da Phyllida Lloyd con Clare Dunne, Harriet Walter, Conleth Hill, Ericka Roe, Cathy Belton, Rebecca O'Mara. Piuttosto raro il poliziottesco “Sangue di sbirro” di Alfonso Brescia con George Eastman, Jack Palance, Jenny Tamburi, Ugo Bologna. Purtroppo, mai visto. Cine 34 alle 4, 10 ripropone lo sporcaccione “Pensione amore serVizio completo” di Luigi Russo con Christian Borromeo, Loredana Del Santo sempre nuda, Marina D'Aunia, Clara Colosimo, Cine 34 alle 4, 10.

 

Chiudo con il più grande musical che si sia mai girato in Italia, “Carosello napoletano” di Ettore Giannini con Paolo Stoppa, Sophia Loren, Giacomo Rondinella, Clelia Matania, Léonide Massine, Rai Movie alle 5. Ma darlo una volta in un orario normale, no?

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