woody allen

FUORI DALLE P-ALLEN - CONTRATTO STRACCIATO E LIBRO RINVIATO AL MITTENTE. NEGLI STATI UNITI, AL TERMINE DI UN BRACCIO DI FERRO CHE DURAVA DA QUATTRO GIORNI, LA EDITRICE HACHETTE HA DOVUTO PIEGARE LA TESTA DI FRONTE A PROTESTA E SCIOPERI, E CANCELLARE I PIANI DI PORTARE IN LIBRERIA L'AUTOBIOGRAFIA DI WOODY ALLEN - IN ITALIA PERÒ IL VOLUME, DAL TITOLO “A PROPOSITO DI NIENTE”, ARRIVERÀ COMUNQUE CON “LA NAVE DI TESEO”

Flavio Pompetti per “il Messaggero”

 

woody allen 3

Contratto stracciato e libro rinviato al mittente. Al termine di un braccio di ferro che durava da quattro giorni, la editrice Hachette ha dovuto piegare la testa di fronte alla crescente protesta, e cancellare i piani di portare in libreria l'autobiografia: A propos of nothing di Woody Allen. In Italia però il volume, dal titolo A proposito di niente, arriverà comunque con La Nave di Teseo, come annunciato ieri sera dal Direttore generale della casa editrice, Elisabetta Sgarbi.

 

Il titolo con il quale il regista intendeva bollare le accuse di pedofilia che lo inseguono da decenni, ha finito comunque per ritorcersi contro di lui: il manoscritto non ha al momento un compratore negli Usa, e la sua uscita è compromessa da quanto è accaduto. La goccia che ha fatto traboccare il vaso è stato lo sciopero interno dei dipendenti dell'azienda nella centrale newyokese del Rockfeller Center, dove si trova anche la Time Warner, acquisita dal gruppo francese. Almeno 75 di loro si sono astenuti dal lavoro giovedì e sono scesi in strada a manifestare in pubblico il loro dissenso per la scelta editoriale.

 

woody allen 1

I DIRITTI

Le tensioni erano iniziate martedì, quando la casa aveva annunciato di aver acquistato i diritti di pubblicazione del libro al quale Allen ha lavorato nel corso dell'ultimo anno e mezzo, e di voler portare il volume in libreria il nove di aprile. L'operazione è sembrata un blitz mediatico, con l'obiettivo di evitare il polverone di polemiche che si è invece immediatamente sollevato. Il primo a manifestare rabbia e frustrazione per quanto stava avvenendo è stato il figlio Ronan Farrow, negli ultimi anni assurto al ruolo di nemesi del patrigno.

 

woody allen, mia farrow e i figli

Ronan, a sua volta un famoso giornalista ed opinionista newyorkese vincitore di un premio Pulitzer, è da sempre schierato al fianco della sorella Dylan, la quale accusa Woody di averla molestata a diverse riprese nel 1992, nel periodo in cui si stava separando da Mia Farrow, e quando lei era una bambina di sette anni. Ronan è anche l'artefice della complessa inchiesta giornalistica e della raccolta di testimonianze che ha portato due anni fa alla denuncia degli abusi sessuali commessi dal produttore cinematografico Harvey Weinstein nel corso della sua carriera.

 

woody allen e soon yi previn

L'articolo è stato anche una sorta di evento fondativo per il movimento #MeToo che è scaturito in seguito alla denuncia. Appena appresa la notizia dell'accordo stipulato dal padrigno, Ronan ha disdetto il patto che lo legava alla Hachette per la pubblicazione del suo prossimo lavoro: un'inchiesta dal titolo Catch and kill sulla pratica diffusa in certi ambienti del mondo dell'editoria di raccogliere dossier con notizie infamanti nei confronti di persone celebri, con il solo scopo di tenerle nel cassetto in cambio dell'amicizia e di favori da parte dell'accusato.

 

mia e ronan farrow

Il figlio di Allen aveva comunicato sui social il suo profondo dispiacere per quanto stava accadendo: «I miei editori mi avevano tenuto nascosta la trattativa in atto, mentre continuavano a lavorare al mio progetto aveva scritto su Twitter Io stavo appunto scrivendo come i ricchi e famosi riescono a tenere nascosti i crimini sessuali che a volte commettono, grazie al loro potere e all'influenza che hanno nel mondo dei media. Mia sorella in particolare non è mai stata contattata da Allen o dai suoi collaboratori per raccontare la sua versione dei fatti che il patrigno ha cercato di contraddire nella sua biografia. Una versione che lei difende da tre decenni e che ha incontrato verifiche anche recenti».

autografia di woody allen

 

LE SOLUZIONI

«È stato difficile prendere una decisione si legge nel comunicato con il quale la Hachette ha annunciato ieri la rescissione dal contratto Noi consideriamo il rapporto con i nostri autori molto importante, non cancelliamo un accordo facilmente, né ci tiriamo indietro di fronte a libri che hanno un contenuto controverso. Ma in questo caso, dopo una lunga concertazione interna con i nostri collaboratori, dobbiamo riconoscere che non c'è la possibilità di portare il libro di Allen in libreria con i nostri caratteri». Il regista non ha espresso nessun commento al diffondersi della notizia, né sua sorella e produttrice Letty Aronson ha accettato di rilasciare dichiarazioni.

 

woody allen

Per Allen restano solo due possibili soluzioni al momento: trovare in tempi brevi un altro editore e distributore del libro negli Stati Uniti, o decidere di portarlo in mercato a sue proprie spese. Le strade della finanza si sono ristrette negli ultimi anni per il prolifico creatore di film memorabili, e la distribuzione delle sue opere, al cinema come altrove, è ostacolata ogni volta dal muro di proteste di chi aderisce alla condanna di Dylan e di Ronan e lo ritiene un molestatore impunito.

Ultimi Dagoreport

salvini rixi meloni bignami gavio

DAGOREPORT - I FRATELLINI D’ITALIA CI SONO O CI FANNO? SULLA QUESTIONE PEDAGGI, CI FANNO: FINGONO DI CASCARE DAL PERO DI FRONTE ALL’EMENDAMENTO LEGHISTA CHE AUMENTA IL COSTO DELLE AUTOSTRADE, MA SAPEVANO TUTTO DALL’INIZIO. QUELLO DEL CARROCCIO È STATO UN BALLON D’ESSAI PER VEDERE COSA SAREBBE SUCCESSO. MA DI FRONTE ALL’INDIGNAZIONE DI CONSUMATORI E OPPOSIZIONE LA MELONI HA ORDINATO LA RETROMARCIA – ORA IL CETRIOLONE PASSA AI CONCESSIONARI: CHE DIRANNO I VARI TOTO, BLACKSTONE, MACQUARIE E GAVIO DI FRONTE AL FORTE DIMAGRIMENTO DEI LORO DIVIDENDI? – I PIANI ECONOMICI FINANZIARI BLOCCATI E I MOLTI INCROCI DI GAVIO CON IL GOVERNO: HA APPENA VENDUTO 250MILA AZIONI DI MEDIOBANCA, FACENDO UN FAVORE, INDIRETTO A “CALTA” E ALLA SCALATA AL POTERE FINANZIARIO MILANESE PROPIZIATA DALLA FIAMMA MAGICA…

trump zelensky meloni putin

DONALD TRUMP È STATO CHIARO CON ZELENSKY: SE CEDE LE QUATTRO REGIONI OCCUPATE DAI RUSSI A PUTIN, USERÀ IL SUO SÌ PER MINACCIARE MOSCA. SE “MAD VLAD” NON ACCETTA DI CHIUDERE SUBITO IL CONFLITTO, ARMERÀ FINO AI DENTI KIEV – IL TYCOON PUTINIZZATO FINGE DISTANZA DALLO ZAR DEL CREMLINO: "VUOLE ANDARE FINO IN FONDO, CONTINUARE A UCCIDERE, NON VA BENE...". MA È SCHIACCIATO SULLE PRETESE DI MOSCA: HA PROMESSO A PUTIN CHE L’UCRAINA INDIRÀ ELEZIONI UN ATTIMO DOPO IL CESSATE IL FUOCO – LA RISATA DA VACCARO DEL CALIGOLA DI MAR-A-LAGO DI FRONTE ALLA CONFERENZA PER LA RICOSTRUZIONE BY GIORGIA MELONI: MA COSA VUOI RICOSTRUIRE SE C’È ANCORA LA GUERRA?

antonio tajani giorgia meloni neri nero bambini immigrati migranti matteo salvini

DAGOREPORT – AH, TAJANI DELLE MERAVIGLIE! RICICCIARE PER L'ENNESIMA VOLTA LO IUS SCHOLAE E, DOPO UN BATTAGLIERO RUGGITO, RINCULARE SUBITO A CUCCIA (''NON E' LA PRIORITA'"), E' STATO UN FAVORE FATTO A GIORGIA MELONI, DETERMINATA A SEMINARE ZIZZANIA TRA LE FILE LEGHISTE SPACCATE DA VANNACCI, PER CUI UNA PROPOSTA DI LEGGE PER LA CITTADINANZA AI RAGAZZI CHE COMPLETANO GLI STUDI IN ITALIA, E' PEGGIO DI UNA BESTEMMIA SULL'ALTARE - IL MINISTRO DEGLI ESTERI (SI FA PER DIRE: SUGLI AFFARI INTERNAZIONALI DECIDE TUTTO LA STATISTA DELLA GARBATELLA), UNA VOLTA APPOGGIATO IL BIANCO TOVAGLIOLO SUL BRACCIO, SI E' PRESTATO COSI' A SPARARE UN AVVISO A MATTEO SALVINI: SI PREGA DI NON TIRARE TROPPO LA CORDA, GRAZIE!

volodymyr zelensky donald trump vladimir putin

DAGOREPORT – OGGI DONALD TRUMP CHIAMERÀ VOLODYMYR ZELENSKY E GLI PRESENTERÀ “L’OFFERTA” DI PUTIN: “MAD VLAD” VUOLE IL RICONOSCIMENTO DELLE ZONE ATTUALMENTE OCCUPATE DAI SUOI SOLDATI (OLTRE ALLA CRIMEA, CHE CONSIDERA RUSSA DAL 2014). IL PIANO DEL TYCOON È CONVINCERE L’EX COMICO UCRAINO A DARE L’OK, E POI TORNARE DA PUTIN E FINIRE LA GUERRA. CON UNA SOTTESA MINACCIA: SE, NONOSTANTE LE REGIONI ANNESSE, MOSCA CONTINUASSE IL CONFLITTO, A QUEL PUNTO GLI USA SAREBBERO PRONTI A RIEMPIRE DI ARMI KIEV PER FARE IL CULO A STELLE E STRISCE ALLO ZAR DEL CREMLINO - MA QUANTO CI SI PUO' ANCORA FIDARE DELLE PROMESSE DI TRUMP, VISTE LE CAZZATE CHE HA SPARATO FINORA?