burroughs ginsberg

METTI A CONFRONTO PER 3 GIORNI GINSBERG E BURROUGHS, I DUE MOSTRI SACRI DELLA CONTROCULTURA AMERICANA, E LEGGERAI UN LIBRO INTERESSANTE – CON GINSBERG CHE FA NOTARE CHE LE DROGHE OGGI ILLEGALI NON LO ERANO PRIMA DEL 1914: “LA RICETTA ORIGINALE DELLA COCA-COLA CONTENEVA COCAINA. GLI AMERICANI NON AVEVANO GROSSI PROBLEMI CON COCAINA, OPPIO, EROINA O MARIJUANA. LE DROGHE ERANO A BUON MERCATO, C'ERA POCA CRIMINALITÀ... LE PRIME LEGGI CHE PROIBIRONO L'USO DELLE DROGHE ERANO RAZZISTE, FINALIZZATE A IMPEDIRE CHE I CINESI USASSERO L'OPPIO E I NERI E GLI ISPANICI CONSUMASSERO MARIJUANA E COCAINA”

Giuseppe Culicchia per la Stampa

 

GINSBERG-BURROUGHS cover

Quando scoprii Allen Ginsberg avevo 17 anni. Era il 1982 e i Clash avevano appena pubblicato Combat Rock, dove in un brano intitolato Ghetto Defendant alla voce di Joe Strummer si univa, a tratti sovrapponendosi, quella del più grande poeta della Beat Generation. Incuriosito, corsi a comprarmi Jukebox all'idrogeno, l'antologia di poesie tradotta da Fernanda Pivano, e me ne innamorai. William Burroughs invece mi venne consigliato da un amico: «Leggiti Pasto nudo. Non te ne pentirai». Era vero.

 

Pochi anni dopo, scoprii che anche Burroughs aveva collaborato con una delle band che amavo, i Nirvana di Kurt Cobain, in un brano intitolato The Priest they called him. Burroughs veniva chiamato il Prete per il modo di vestire austero: apparteneva del resto alla generazione precedente rispetto a quella dei beat, e aveva un'aura maledetta non solo per via dell'omicidio della moglie Joan avvenuto il 6 settembre 1951 (i due volevano riprodurre la scena per cui era diventato famoso Guglielmo Tell, evidentemente senza riuscirci; lui fu condannato per omicidio colposo ad appena due anni) ma anche a causa di quella faccia da tossico capace di spingersi in territori preclusi ai più.

 

GINSBERG-BURROUGHS

Oggi che Silvia Albesano ha tradotto per il Saggiatore Non nascondermi la tua pazzia, i due Mostri Sacri della controcultura americana della seconda metà del Novecento tornano a parlarci grazie a questo incredibile volume che raccoglie le loro conversazioni registrate su undici nastri da 90 minuti suddivisi in lato A e lato B.

 

GINSBERG-BURROUGHS

Nastri che in origine erano il materiale dell'intervista con Burroughs commissionata a Ginsberg dall'Observer Magazine di Londra, in occasione dell'uscita nel 1991 del film di David Cronenberg tratto proprio da Pasto nudo: pellicola girata a Tangeri - dove Burroughs si era rifugiato dopo aver ucciso la moglie - che richiese ben cinque stesure della sceneggiatura prima che l'autore del libro si ritenesse soddisfatto. I due si ritrovano a Lawrence, nel Kansas, dove nel 1981 Burroughs si è trasferito da New York, diventata troppo cara per le sue tasche.

giuseppe culicchia 2

 

Da allora sono passati undici anni, e quando Ginsberg mette piede in casa dell'amico non sa esattamente che cosa ne uscirà fuori. Al suo arrivo, scopre che Burroughs è alle prese con un rito di esorcismo: uno sciamano navajo deve liberarlo dallo Spirito del Male che si sarebbe insediato in lui fin dall'infanzia, influenzando in modo negativo tutte le sue azioni, dall'omicidio della moglie ai deliri letterari e non. In teoria, trattandosi di un articolo per una rivista, Ginsberg dovrebbe osservare il limite di battute indicatogli dal direttore.

Ginsberg

 

Ma lui e Burroughs non si vedono da un po'. Risultato: l'intervista dura per ben tre giorni, e oggi noi abbiamo la possibilità di godere di un dialogo un po' più interessante di quello che sta andando in scena tra Trump e Biden, pur imbattendoci qua e là nei medesimi argomenti. Vedi le pagine in cui i due discutono della violenza che da sempre caratterizza l'America, e della diffusione delle armi tra gli abitanti: «Hanno lasciato che la situazione degenerasse sempre più», fa Burroughs, riferendosi al fatto che già all'epoca negli Usa ci sono più armi che persone, «e ora strillano che devono fare qualcosa.

 

allen ginsberg jack kerouac

E invece non fanno altro che aggravare ulteriormente il problema». Poi però, visto che da parte sua è un noto collezionista e ha discreti trascorsi nel settore, spiega all'amico: «Beh, un fucile da caccia o una carabina possono essere trasformati facilmente in una pistola. Non devi far altro che scorciare il calcio e la canna, e hai un'arma magari un po' bizzarra ma decisamente letale».

 

 

 

 

 

 

 

Burroughs

 

Ginsberg fa notare che le droghe oggi illegali non lo erano prima del 1914: «La ricetta originale della Coca-Cola conteneva cocaina. Gli americani non avevano grossi problemi con cocaina, oppio, eroina o marijuana. Le droghe erano a buon mercato, c'era poca criminalità... le prime leggi che proibirono l'uso delle droghe erano razziste, finalizzate a impedire che gli operai cinesi usassero l'oppio e i neri e gli ispanici consumassero marijuana e cocaina».

 

ginsberg

 I due discorrono dei demoni presenti nei dipinti di Burroughs e della fatwa che invoca l'assassinio di Rushdie, interagiscono con lo sciamano Mel che evoca Crazy Horse e ricordano i tempi del Greenwich Village e di Jack Kerouac, con Ginsberg che rammenta come Gregory Corso vivesse di espedienti vendendo bottigliette di liquore. Quando Ginsberg insinua che Burroughs si è fatto influenzare più da Céline che da Henry Miller, l'altro ammette che Céline era in effetti «grandioso».

 

BURROUGHS 3

Poi però sostiene che per lui l'influenza maggiore è stata quella di Denton Welch. A un tratto scatta una sessione di tiro a segno con le numerose pistole possedute da Burroughs, che però confessa di amare soprattutto i suoi gatti. Ciò che colpisce è che i due non hanno mai paura di dire quello che pensano, e non solo perché la situazione è rilassata e si vogliono bene.

 

Del resto, quando l'editore Lawrence Ferlinghetti pubblicò Urlo di Ginsberg fu processato per oscenità: salvo poi venire assolto da un giudice che riconobbe come censurare il poema avrebbe comportato una limitazione anticostituzionale della libertà d'espressione. Chissà cosa accadrebbe oggi che i giudici stanno su Twitter.

burroughs e la moglie joan

 

Burroughs KerouacBurroughsBurroughsBurroughsBurroughsBurroughs

burroughs

la moglie di burroughs

ginsbergginsbergginsbergWilliam Burroughs e John Giorno William Burroughs, Laurie Anderson e John Giorno nel loft di Giorno a New York City nel 1980 john giorno keith haring William Burroughs john giorno William Burroughs HaringWilliam Burroughs john giornoBURROUGHS 6BURROUGHS 1ginsberg460GINSBERGallen ginsberg by richard avedonGinsberg e john giorno

Ultimi Dagoreport

emanuele orsini romana liuzzo luiss sede

FLASH! – IL PRESIDENTE DI CONFINDUSTRIA, EMANUELE ORSINI, HA COMINCIATO IL "RISANAMENTO" DELL’UNIVERSITÀ "LUISS GUIDO CARLI" ALLONTANANDO DALLA SEDE DELL’ATENEO ROMANO LO SPAZIO OCCUPATO DALLA "FONDAZIONE GUIDO CARLI" GUIDATA DALL’INTRAPRENDENTE ROMANA LIUZZO, A CUI VENIVA VERSATO ANCHE UN CONTRIBUTO DI 350 MILA EURO PER UN EVENTO ALL’ANNO (DAL 2017 AL 2024) - ORA, LE RESTA SOLO UNA STANZETTA NELLA SEDE LUISS DI VIALE ROMANIA CHE SCADRÀ A FINE ANNO – PRIMA DELLA LUISS, LA FONDAZIONE DELLA LIUZZO FU "SFRATTATA" DA UN PALAZZO DELLA BANCA D’ITALA NEL CENTRO DI ROMA...

rai giampaolo rossi gianmarco chiocci giorgia meloni bruno vespa scurti fazzolari

DAGOREPORT - RIUSCIRÀ GIAMPAOLO ROSSI A DIVENTARE IL CENTRO DI GRAVITÀ DELL’INDOMABILE BARACCONE RAI? - IL “FILOSOFO” DEL MELONISMO HA TENUTO DURO PER NON ESSERE FATTO FUORI DAL FUOCO AMICO DEL DUPLEX SERGIO-CHIOCCI. A “SALVARE” IL MITE ROSSI ARRIVÒ IL PRONTO SOCCORSO Di BRUNO VESPA, CON IL SUO CARICO DI MEZZO SECOLO DI VITA VISSUTA NEL FAR WEST DI MAMMA RAI - A RAFFORZARE LA SUA LEADERSHIP, INDEBOLENDO QUELLA DI CHIOCCI, È INTERVENUTA POI LA FIAMMA MAGICA DI PALAZZO CHIGI, “BRUCIANDO” IN PIAZZA IL DESIDERIO DI GIORGIA DI ARRUOLARLO COME PORTAVOCE - L’OPERAZIONE DI ROSSI DI ESSERE IL BARICENTRO IDEOLOGO E PUNTO DI RIFERIMENTO DI TELE-MELONI, SI STA SPOSTANDO SUI TALK-SHOW E L’INTRATTENIMENTO, A PARTIRE DALLA PROBABILE USCITA DI PAOLO DEL BROCCO, DA UNA DOZZINA DI ANNI ALLA GUIDA “AUTONOMA” DELLA CONSOCIATA RAI CINEMA, IN SCADENZA AD APRILE 2026 - IL NOME CHE SCALPITA PER ANDARLO A SOSTITUIRE, È UN AMICO FIDATO DI ROSSI, L’ATTUALE DIRETTORE DEL DAY-TIME, LO SCRITTORE-POETA-CANTANTE-SHOWMAN ANGELO MELLONE - MENTRE A RAI FICTION...

roberto vannacci matteo salvini giorgia meloni

DAGOREPORT - UNO SPETTRO SI AGGIRA MINACCIOSO PER L'ARMATA BRANCA-MELONI: ROBERTINO VANNACCI - L’EX GENERALE DELLA FOLGORE STA TERREMOTANDO NON SOLO LA LEGA (SE LA VANNACCIZZAZIONE CONTINUA, ZAIA ESCE DAL PARTITO) MA STA PREOCCUPANDO ANCHE FRATELLI D’ITALIA - IL RICHIAMO DEL GENERALISSIMO ALLA DECIMA MAS E ALLA PACCOTTIGLIA DEL VENTENNIO MUSSOLINIANO (“IO FASCISTA? NON MI OFFENDO”)  ABBAGLIA LO “ZOCCOLO FASCIO” DELLA FIAMMA, INGANNATO DA TRE ANNI DI POTERE MELONIANO IN CUI LE RADICI POST-MISSINE SONO STATE VIA VIA DEMOCRISTIANAMENTE “PETTINATE”, SE NON DEL TUTTO SOTTERRATE - IL PROGETTO CHE FRULLA NELLA MENTE DI VANNACCI HA COME TRAGUARDO LE POLITICHE DEL 2027, QUANDO IMPORRÀ A SALVINI I SUOI UOMINI IN TUTTE LE CIRCOSCRIZIONI. ALTRIMENTI, CARO MATTEO, SCENDO DAL CARROCCIO E DO VITA AL MIO PARTITO - INTANTO, SI È GIÀ APERTO UN ALTRO FRONTE DEL DUELLO TRA LEGA E FRATELLI D’ITALIA: LA PRESIDENZA DEL PIRELLONE…

berlusconi john elkann

FLASH! – “AHI, SERVA ITALIA, DI DOLORE OSTELLO...”: DA QUALE FANTASTICA IPOCRISIA SPUNTA LA FRASE “MESSA IN PROVA” PER LIQUIDARE IL PATTEGGIAMENTO DI JOHN ELKANN, CONDANNATO A 10 MESI DI LAVORO DAI SALESIANI? - QUANDO TOCCÒ AL REIETTO SILVIO BERLUSCONI DI PATTEGGIARE CON LA GIUSTIZIA, CONDANNATO A UN ANNO DI LAVORO PRESSO UN OSPIZIO DI COLOGNO MONZESE, A NESSUNO VENNE IN MENTE DI TIRARE FUORI LA FRASE “MESSA IN PROVA”, MA TUTTI TRANQUILLAMENTE SCRISSERO: “SERVIZI SOCIALI”…

bomba doha qatar trump netanyahu epstein ghislaine maxwell

DAGOREPORT - COME MAI DONALD TRUMP,  PRESIDENTE DELLA PIÙ GRANDE POTENZA PLANETARIA, NON È NELLE CONDIZIONI DI COMANDARE SUL PREMIER ISRAELIANO BENJAMIN NETANYAHU? - COME E' RIUSCITO "BIBI" A COSTRINGERE L’IDIOTA DELLA CASA BIANCA A NEGARE PUBBLICAMENTE DI ESSERE STATO PREAVVISATO DA GERUSALEMME DELL'ATTACCO CONTRO ALTI ESPONENTI DI HAMAS RIUNITI A DOHA? - DATO CHE IL QATAR OSPITA LA PIÙ GRANDE BASE AMERICANA DEL MEDIO ORIENTE, COME MAI LE BOMBE SGANCIATE VIA DRONI SUI VERTICI DI HAMAS RIUNITI A DOHA SONO RIUSCITE A PENETRARE IL SISTEMA ANTIMISSILISTICO IRON DOME ('CUPOLA DI FERRO') DI CUI È BEN DOTATA LA BASE AMERICANA? - TRUMP ERA STATO OVVIAMENTE AVVISATO DELL’ATTACCO MA, PUR CONTRARIO A UN BOMBARDAMENTO IN CASA DI UN ALLEATO, TUTTO QUELLO CHE HA POTUTO FARE È STATO DI SPIFFERARLO ALL’EMIRO DEL QATAR, TAMIN AL-THANI - SECONDO UNA TEORIA COMPLOTTISTICA, SOSTENUTA ANCHE DAL MOVIMENTO MAGA, NETANYAHU AVREBBE IN CASSAFORTE UN RICCO DOSSIER RICATTATORIO SUI SOLLAZZI SESSUALI DI TRUMP, FORNITO ALL’EPOCA DA UN AGENTE DEL MOSSAD ''SOTTO COPERTURA'' IN USA, TALE JEFFREY EPSTEIN...