bagnino bagnomaria panariello

PANARIELLO IS BACK: “DA GIOVANE MI DAVO DA FARE SOPRATTUTTO PER TROMBARE. POI PER FARMI RICONOSCERE PER STRADA, INFINE PER I SOLDI. ORA E’ SOLO QUESTIONE DI SODDISFAZIONE – IL LIBRO, IL FILM FANTASY CHE USCIRA’ AL CINEMA DOPO NATALE: “FARE IL COMICO IN TV OGGI È QUASI IMPOSSIBILE. IL WEB BRUCIA TUTTI” - RENZI? IL DELIRIO DI ONNIPOTENZA CE L' HA SEMPRE AVUTO. QUANDO VENIVA A VEDERE ME, CONTI E PIERACCIONI...” – E PARLA DI SANREMO 2006 - VIDEO

 

 

Andrea Scarpa per “il Messaggero”

 

panariello

I capelli sono tutti bianchi, i sessant' anni non sono lontanissimi (il 30 settembre 2020), le rughe cominciano a vedersi: la voglia di fare di Giorgio Panariello, però, è sempre la stessa del ragazzino alle prime armi. Classe 1960, lo showman fiorentino domani manda nelle librerie Adesso tu (Mondadori), che non è un omaggio a Eros Ramazzotti ma un romanzo vero e proprio. Il quarto.

 

Bisogna chiamarla scrittore? Finora ha venduto 160 mila copie...

«Per carità, nessuna ambizione.Mi piace mettere insieme un po' di pensieri e dar sfogo alla mia natura romantica».

 

Parla d' amore?

panariello cover

«Sì. Per i cani. Non avendo avuto figli, per me sono gli esseri viventi che più vi si avvicinano.Con Adesso tu ho immaginato - fingendo che fosse una figlia vera - il rapporto con una cagnolina, Stella.Con tanto di stupori, gioie e dolori. E distacchi. Di buono c' è che tutti i soldi da me incassati vanno alla Lega per la difesa del cane di cui sono presidente onorario».

 

Libro autobiografico?

«Certo. Adesso ho un piccolo chihuahua a Roma e un meticcio a Prato. Altri tre che ho avuto sono morti in questi anni. E il protagonista, Mario, è un attore teatrale di scarso successo».

A lei è andata bene, però.

giuliano sangiorgi e giorgio panariello

«Sono stato fortunato. Questo tema comunque mi stuzzica molto. Io, per esempio, ho lavorato con tanti artisti bravissimi che non ce l' hanno fatta. Perché? Vorrei saperne di più».

 

Lei perché ce l' ha fatta? Il suo quid qual è?

«Fortuna l' ho già detto. Dedizione. Voglia di migliorare. E anche di realizzarmi. In tre fasi».

 

Che intende dire?

«Nella prima, da giovane, mi davo da fare soprattutto per svoltare con le donne. Trombare. E devo dire che non essendo proprio il più bello del mondo, grazie al successo sono diventato alto, magro, biondo e con gli occhi azzurri. Nella seconda, per farmi riconoscere per strada. Nella terza, per i soldi. Dopo aver raggiunto questi obiettivi, adesso è solo questione di soddisfazione. E quindi voglio cambiare. Osare. Sperimentare».

panariello vaporidis

 

Cosa?

«Ho scritto un film fantasy, L' incredibile Max. Dopo il successo di Lo chiamavano Jeeg Robot di Gabriele Mainetti e La befana vien di notte con Paola Cortellesi mi sono convinto che anche da noi questo genere può crescere».

 

Che cosa racconta?

«La storia di una famiglia - padre in crisi economica e bambini un po' trascurati - e di un vagabondo, Max, interpretato da me, un ex mago che sopravvive rubando con destrezza. Lui entrerà nella loro vita perché a un certo punto il cane dei piccoli sta morendo dal veterinario e a lui viene un infarto. E per caso lo portano proprio lì, dove il medico lo salva trapiantandogli il cuore dell' animale...»

 

E poi?

«Lui scopre di avere l' istinto e i sentimenti di un cane. E grazie a questo riporterà la gioia in famiglia. Ma non è un film americano».

 

panariello bagnomaria

Cioè?

«Zero effetti speciali, punto tutto sulla musica e le luci. E sulla recitazione. Gli attori sono bravissimi. Cominciamo a girare fra poco. Il regista è Gabriele Pignotta».

 

Uscirà a Natale?

«No. Quest' anno ci saranno Checco Zalone e Ficarra e Picone. Meglio dopo».

 

Insomma, prima dei 60 anni dice addio alle vecchie cose?

«Sono stanco di mettere pance finte, parrucche, costumi».

 

Fare il comico in tv oggi è difficile?

«Quasi impossibile. Il web brucia tutti. Chiunque sui social può fare una battuta fulminante, migliore della mia e di tanti altri. Guarda Spinoza...».

 

panariello - renato zero

Dura da mandar giù?

«All' inizio mi lamentavo di tutto e tutti: sgobbo da una vita e questi con due cazzate hanno piu follower di me? Poi ho capito che tutto cambia e mi sono messo al passo con i tempi».

 

Per il successo ha sacrificato troppo?

«Ognuno è quello che è. Io non sono fatto per accasarmi, ma non escludo di diventare padre. Sto bene con i bambini e loro con me. Ce l' ha fatta Carlo Conti...».

 

La sua manager, Barbara Zaggia, è la moglie di Ferdinando Salzano, gran capo della Friends & Partners, la società che di fatto ha allestito i due Sanremo di Baglioni: negli ultimi tempi ha ripensato spesso al suo criticatissimo Festival 2006? Quel flop le brucia ancora?

Panariello Conti Pieraccioni

«Un po', sì. Ma non per gli ascolti. Quanto per le pallottole spuntate che ho avuto. Il Festival stava quasi per passare a Canale 5, c' era la guerra fra case discografiche, radio e tv...Chiesi una mano e dopo la prima serata scapparono tutti. Magari avessi avuto Salzano e Baglioni con me. Io come unico ospite ebbi John Travolta: se lo ricorda che roba?».

 

È la sua macchia professionale?

«No. Però con l' esperienza di oggi farei meno errori».

 

L' errore fatale?

«Per quanto riguarda la vita privata, niente di che. Professionalmente Ma il cielo è sempre più blu del 2004. Non ero pronto per sfidare Maria De Filippi».

 

La sua priorità oggi qual è?

POVIA BLASI PANARIELLO CABELLO

«Dimostrare che anche in Italia un artista può fare tv, cinema, teatro etc. Come Robin Williams, o Jean Reno. Da noi se fai troppa tv non puoi fare cinema e viceversa. Ecco perché faccio il film fantasy, ho girato Pezzi unici per Rai1 con Sergio Castellitto, sogno una commedia musicale tipo Garinei e Giovannini...».

 

Per festeggiare i vent' anni di Torno sabato è vero che ha in mente un nuovo show?

«Ci stiamo lavorando. E in un piccolo teatro, tipo l' Ambra alla Garbatella di Roma, usato in questi giorni da De Gregori, mi piacerebbe fare uno spettacolo di stand up comedy alla Lenny Bruce».

 

Con lo stesso stile?

PANARIELLO

«Sì. Non voglio bestemmiare ma essere un po' corrosivo. Ma senza dire vaffanculo, altrimenti finisco come Beppe Grillo».

 

Matteo Renzi come l' ha visto?

«Come sempre. Il delirio di onnipotenza ce l' ha sempre avuto e gliel' hanno fatta pagare. Ricordo quando veniva a vedere me, Conti e Pieraccioni: ha imparato da noi, è sempre stato un uomo di spettacolo... Come Silvio».

 

L' ha votato?

«Certo. Sono da sempre di centrosinistra».

 

Chi l' ha fatta ridere ultimamente?

«Edoardo Ferrario. Bravissimo».

 

A lei, invece, a questo punto le piacerebbe anche far piangere?

«Sì. E magari prendere anche qualche premio. Con il mio vecchietto triste quando in platea sentivo la gente che tirava su con il naso era una botta. Una bella botta. Mi creda, il meglio deve ancora venire».

giorgio panariello carlo conti leonardo pieraccionipanariello sotto l alberopanariello tutti insieme all improvvisogiorgio panariello e maria de filippi 4panariello e dalilapanariello zero e5ae3a51bpanariello zeroPanariello Twiga PANARIELLO GIORGIO PANARIELLO MASSIMO GILLETTI GILLETTI PANARIELLO CONTI PANARIELLO NON ESISTE CON RENATO ZERO E RAFFAELLA CARRAcarlo conti panariellopanariello con dietro annamaria cancellieriPANARIELLO E KATIA NOVENTA jpegPANARIELLO E RENATO ZERO Giorgio Panariello Giorgio Panariello Giorgio Panariello giorgio panariello con carlo conti b7779eacbarbara d'urso e giorgio panariellopanariello e dalila giorgio panariello e maria de filippi 2giorgio panariello e maria de filippi 1giorgio panariello e maria de filippi 1panariello sotto l albero con emma marronepanariello sotto l albero panariello sotto l albero con il volopanariello

Ultimi Dagoreport

donald trump vladimir putin giorgia meloni

DAGOREPORT - IL VERTICE DELLA CASA BIANCA È STATO IL PIÙ  SURREALE E “MALATO” DELLA STORIA POLITICA INTERNAZIONALE, CON I LEADER EUROPEI E ZELENSKY IN GINOCCHIO DA TRUMP PER CONVINCERLO A NON ABBANDONARE L’UCRAINA – LA REGIA TRUMPIANA: MELONI ALLA SINISTRA DEL "PADRINO", NEL RUOLO DI “PON-PON GIRL”, E MACRON, NEMICO NUMERO UNO, A DESTRA. MERZ, STARMER E URSULA, SBATTUTI AI MARGINI – IL COLMO?QUANDO TRUMP È SCOMPARSO PER 40-MINUTI-40 PER “AGGIORNARE” PUTIN ED È TORNATO RIMANGIANDOSI IL CESSATE IL FUOCO (MEJO LA TRATTATIVA PER LA PACE, COSÌ I RUSSI CONTINUANO A BOMBARDARE E AVANZARE) – QUANDO MERZ HA PROVATO A INSISTERE SULLA TREGUA, CI HA PENSATO LA TRUMPISTA DELLA GARBATELLA A “COMMENTARE” CON OCCHI SPACCANTI E ROTEANTI: MA COME SI PERMETTE ST'IMBECILLE DI CONTRADDIRE "THE GREAT DONALD"? - CILIEGINA SULLA TORTA MARCIA DELLA CASA BIANCA: È STATA PROPRIO LA TRUMPETTA, CHE SE NE FOTTE DELLE REGOLE DEMOCRATICHE, A SUGGERIRE ALL'IDIOTA IN CHIEF DI EVITARE LE DOMANDE DEI GIORNALISTI... - VIDEO

francesco milleri gaetano caltagrino christine lagarde alberto nagel mediobanca

TRA FRANCO E FRANCO(FORTE), C'E' DI MEZZO MPS - SECONDO "LA STAMPA", SULLE AMBIZIONI DI CALTAGIRONE E MILLERI DI CONTROLLARE BANCHE E ASSICURAZIONI PESA L’INCOGNITA DELLA BANCA CENTRALE EUROPEA - CERTO, PUR AVENDO IL 30% DI MEDIOBANCA, I DUE IMPRENDITORI NON POSSONO DECIDERE LA GOVERNANCE PERCHÉ NON HANNO REQUISITI DETTATI DALLA BCE (UNO FA OCCHIALI, L'ALTRO CEMENTO) - "LA STAMPA"  DIMENTICA, AHINOI!, LA PRESENZA DELLA BANCA SENESE, CHE I REQUISITI BCE LI HA TUTTI (E IL CEO DI MPS, LOVAGLIO, E' NELLE MANI DELLA COMPAGNIA CALTA-MELONI) - COSA SUCCEDERÀ IN CASO DI CONQUISTA DI MEDIOBANCA E DI GENERALI? LOR SIGNORI INDICHERANNO A LOVAGLIO DI NOMINARE SUBITO IL SOSTITUTO DI NAGEL (FABRIZIO PALERMO?), MENTRE TERRANNO DONNET FINO ALL'ASSEMBLEA DI GENERALI...

donald trump grandi della terra differenza mandati

FLASH! - FA MALE AMMETTERLO, MA HA VINTO DONALD TRUMP: NEL 2018, AL G7 IN CANADA, IL TYCOON FU FOTOGRAFATO SEDUTO, COME UNO SCOLARO CIUCCIO, MENTRE VENIVA REDARGUITO DALLA MAESTRINA ANGELA MERKEL E DAGLI ALTRI LEADER DEL G7. IERI, A WASHINGTON, ERA LUI A DOMINARE LA SCENA, SEDUTO COME DON VITO CORLEONE ALLA CASA BIANCA. I CAPI DI STATO E DI GOVERNO EUROPEI, ACCORSI A BACIARGLI LA PANTOFOLA PER CONVINCERLO A NON ABBANDONARE L'UCRAINA, NON HANNO MAI OSATO CONTRADDIRLO, E GLI HANNO LECCATO VERGOGNOSAMENTE IL CULO, RIEMPIENDOLO DI LODI E SALAMELECCHI...

pietrangelo buttafuoco alessandro giuli beatrice venezi

DAGOREPORT – PIÙ CHE DELL’EGEMONIA CULTURALE DELLA SINISTRA, GIULI E CAMERATI DOVREBBERO PARLARCI DELLA SEMPLICE E PERENNE EGEMONIA DELL’AMICHETTISMO E DELLA BUROCRAZIA – PIAZZATI I FEDELISSIMI E GLI AMICHETTISSIMI (LA PROSSIMA SARÀ LA DIRETTRICE DEL LATO B VENEZI, CHE VOCI INSISTENTI DANNO IN ARRIVO ALLA FENICE), LA DESTRA MELONIANA NON È RIUSCITA A INTACCARE NÉ LO STRAPOTERE BARONALE DELLE UNIVERSITÀ NÉ LE NOMINE DIRIGENZIALI DEL MIC. E I GIORNALI NON NE PARLANO PERCHÉ VA BENE SIA ALLA DESTRA (CHE NON SA CERCARE I MERITEVOLI) CHE ALLA SINISTRA (I BUROCRATI SONO PER LO PIÙ SUOI)

donald trump giorgia meloni zelensky macron tusk starmer

DAGOREPORT - DOVE DIAVOLO È FINITO L’ATTEGGIAMENTO CRITICO FINO AL DISPREZZO DI GIORGIA MELONI SULLA ‘’COALIZIONE DEI VOLENTEROSI”? - OGGI LA RITROVIAMO VISPA E QUERULA POSIZIONATA SULL'ASSE FRANCO-TEDESCO-BRITANNICO, SEMPRE PRECISANDO DI “CONTINUARE A LAVORARE AL FIANCO DEGLI USA” - CHE IL CAMALEONTISMO SIA UNA MALATTIA INFANTILE DEL MELONISMO SONO PIENE LE CRONACHE: IERI ANDAVA DA BIDEN E FACEVA L’ANTI TRUMP, POI VOLA DA MACRON E FA L’ANTI LE PEN, ARRIVA A BRUXELLES E FA L’ANTI ORBÁN, INCONTRA CON MERZ E FA L’ANTI AFD, VA A TUNISI E FA L’ANTI SALVINI. UNA, NESSUNA, CENTOMILA - A MANTENERE OGNI GIORNO IL VOLUME ALTO DELLA GRANCASSA DELLA “NARRAZIONE MULTI-TASKING” DELLA STATISTA DELLA GARBATELLA, OLTRE AI FOGLI DI DESTRA, CORRONO IN SOCCORSO LE PAGINE DI POLITICA INTERNA DEL “CORRIERE DELLA SERA”: ‘’PARE CHE IERI MACRON SI SIA INALBERATO DI FRONTE ALL’IPOTESI DI UN SUMMIT A ROMA, PROPONENDO SEMMAI GINEVRA. MELONI CON UNA BATTUTA LO AVREBBE CALMATO” - SÌ, C’È SCRITTO PROPRIO COSÌ: “CON UNA BATTUTA LO AVREBBE CALMATO”, MANCO AVESSE DAVANTI UN LOLLOBRIGIDA QUALSIASI ANZICHÉ IL PRESIDENTE DELL’UNICA POTENZA NUCLEARE EUROPEA E MEMBRO PERMANENTE DEL CONSIGLIO DI SICUREZZA DELL'ONU (CINA, FRANCIA, RUSSIA, REGNO UNITO E USA) - RIUSCIRÀ STASERA L’EROINA DAI MILLE VOLTI A COMPIERE IL MIRACOLO DELLA ‘’SIRINGA PIENA E MOGLIE DROGATA’’, FACENDO FELICI TRUMP E MACRON?