fabrizio moro

MAGARI MORO - IL CANTAUTORE A NUDO CON TUTTE LE SUE FRAGILITÀ: ''FINO AL TOUR ANDRÒ IN DEPRESSIONE. SONO IPOCONDRIACO, MI FACCIO LE ANALISI PRIMA DI OGNI CONCERTO. ALLE MEDIE ERO BULLIZZATO. ORA SONO UN DURO. IL MATRIMONIO HA SENSO SOLO DA VECCHI, COME CULMINE DI UNA VITA INSIEME. NON RIESCO A RENDERE PARTECIPE DELLA MIA VITA LAVORATIVA LA DONNA CHE HO ACCANTO''. POI L'ALCOLISMO ADOLESCENZIALE, LE DIPENDENZE, QUANDO DISSERO CHE ERA FINITO

Nina Verdelli per www.vanityfair.it

 

Non ci vuole molto a capire che sotto la catena al collo e i pantaloni in pelle, sotto la durezza sbandierata, la pelle tatuata e il chewing-gum masticato con noia, si nasconde un uomo buono. Basta vedere come, alla fine del nostro servizio fotografico, abbraccia la stylist posandole la testa sulla spalla. Le chiede scusa cinquantamila volte per i venti minuti di ritardo con cui è arrivato sul set. «La mattina è sempre un problema», racconta Fabrizio Moro (Mobrici all’anagrafe) sistemandosi i capelli arruffati, spie di battaglie notturne.

fabrizio moro

 

«Vado a letto all’una e non prendo sonno. Nemmeno se sono stravolto. Devo per forza leggere o guardare un film. Ultimamente sono in fissa con Il trono di spade: mi fa staccare il cervello, mi porta in un altro mondo».

 

Il mondo reale per il 44enne romano è piuttosto affollato. Da quando l’anno scorso ha vinto il Festival di Sanremo in coppia con Ermal Meta, il cantautore non si è fermato un attimo: 130 concerti, tra cui l’Eurovision a Lisbona, una separazione, un trasloco, un disco uscito da poco, stampato da poco sul lato destro del collo. «Mia sorella Romina fa la tatuatrice, io sono la sua cavia preferita», confessa. Poi inclina leggermente la testa, sposta il cappuccio della felpa e mostra l’ultimo capolavoro: Figli di nessuno.

 

Chi sono oggi i «figli di nessuno»?

«Le persone che hanno sogni più grandi di quelli che potrebbero permettersi».

Per esempio?

«Me stesso. Rocky Balboa, il mio eroe. Ilaria Cucchi».

Anni fa aveva scritto una canzone sui maltrattamenti subiti da Stefano.

«Nel 2011, ma l’hanno censurata perché dicevo la verità sulla sua morte».

 

Ora, però, il film Sulla mia pelle ha dato una spinta per riaprire il caso.

«È la dimostrazione che, se fatta con coraggio, l’arte può cambiare le cose».

C’è mai stata una sua canzone che ha contribuito a cambiare le cose?

fabrizio moro e ultimo due romani da san basilio

«Sarei presuntuoso a dirlo».

 

Lo sia, solo per questa risposta.

«Pensa, con cui ho vinto Sanremo Giovani nel 2007. L’ho scritta dopo aver visto la miniserie televisiva Paolo Borsellino, con Giorgio Tirabassi nel ruolo del giudice. Il testo è stato inserito nei libri di scuola: se oggi i bambini sanno qualcosa in più sulle stragi di mafia è anche un po’ merito mio».

 

La passione civile è presente anche nel suo ultimo disco: Me’ nnamoravo de teè un inno all’Italia di Berlinguer, Pasolini e Pertini.

«Erano persone credibili, che hanno fatto del bene al nostro Paese. Infatti erano rispettati anche da esponenti del fronte opposto. Alla camera ardente per Berlinguer c’era persino un uomo di estrema destra come Almirante. Al contrario, i politici di oggi sembrano personaggi usciti da un talent show».

 

Deluso da questo governo?

«Deluso dalla politica: manca un’idea di collettività. Ognuno di noi avrebbe l’impulso di combattere, ma poi non agisce perché si guarda intorno e vede che nessun altro lo fa. Siamo tanti Don Chisciotte arresisi ancora prima di iniziare la battaglia».

Alle elezioni europee voterà?

«Certo, è l’unico modo che ci è rimasto per cambiare le cose».

Un tempo si scendeva in piazza.

«L’ho fatto anch’io. Alle superiori partecipavo spesso alle manifestazioni. Mica per saltare la scuola: protestavo per rabbia».

 

Rabbia verso cosa?

fabrizio moro

«Mi sentivo incompreso. Ero un ragazzino troppo sensibile e troppo ambizioso. Puntavo in alto ma non avevo i mezzi per concretizzare i miei sogni. Padre operaio, madre casalinga, non potevo neanche dedicarmi interamente alla musica: dovevo lavorare. Ero frustrato: non avevo nulla».

Ora che ha tutto, si è placata la rabbia?

«Si è trasformata. In grinta, credo. Un po’ di inquietudine rimane ma, in questo momento, sono abbastanza felice».

Che cosa occorre per eliminare quell’«abbastanza»?

«Impossibile per me: mi tengo sempre a un centimetro dalla felicità, altrimenti ho paura di perdere gli stimoli».

 

Altre paure?

«Le malattie: sono un vero ipocondriaco. Faccio gli esami del sangue prima di ogni concerto. Chiamo il medico continuamente, anche di notte se avverto qualcosa di strano».

Cerca i sintomi su Internet?

«Per carità: se googlo “febbre, mal di testa, raffreddore” esce che sto per morire. Ho affrontato questo problema con vari psicoanalisti. Non è servito a niente».

Mai provata la meditazione?

«Inutile: per meditare devi svuotare la testa. Appena ci provo mi si affolla ancora di più. Per questo faccio fatica ad addormentarmi».

 

A che ora si sveglia?

«Alle otto. Poi rimango nel letto fino alle 9.30».

Quindi non accompagna i suoi figli a scuola.

«Non spessissimo. Ora, poi, che non vivo con Libero, Anita e la loro mamma è più difficile».

sanremo bacio fabrizio moro dj jad

In Arresto cardiaco canta: «Se avessi saputo sarei migliorato e mi sarei anche andato a sposare». Tornasse indietro si sposerebbe?

«Assolutamente no: per me il matrimonio ha senso solo da vecchi, come culmine di una vita insieme. Con la mia ex compagna non ero sposato, ma mi sentivo ugualmente legato a lei».

 

Che cosa è andato storto?

«Il lavoro per me è importantissimo, ma non riesco a rendere partecipe la persona che mi sta accanto. Non sono quello che scrive una canzone e corre a farla ascoltare alla fidanzata. Non sono quello che scende dal palco e le racconta le emozioni provate lassù».

Le va di raccontarle a noi?

«È un grande momento di collettività, come una bellissima cena tra amici. Mi pesa stare lontano dal palco. Infatti sono già preoccupato perché questa sarà la prima estate in undici anni in cui non canterò. Riprendo il tour a ottobre. Credo che, fino ad allora, sprofonderò nella depressione».

 

Dove andrà a deprimersi?

«In Sardegna».

Con una nuova compagna?

«No, sono single».

Single in pace o single in cerca?

«È complicato: quando una donna è carina con me non so mai se sia perché le interesso o perché sono famoso».

 

A lei che tipo di donna interessa?

«Una forte, che sappia prendersi cura di me».

Ha mai cantato in privato a una ragazza per fare colpo?

«Mai».

Perché?

Fabrizio Moro LaPresse

«Perché mi imbarazzo. Ora per fortuna non capita più ma, quando in passato mi trovavo a suonare in locali con solo 80 spettatori, andavo in panico. Salivo sul palco e facevo finta di trovarmi di fronte a 5 mila persone, almeno mi saliva l’adrenalina».

 

Ansioso fin da bambino?

«Fragile, come mia madre».

Suo padre, invece?

«Era un uomo chiuso. A otto anni ha lasciato la Calabria per andare a lavorare a Roma. Ma la mentalità provinciale non l’ha mai abbandonato. Lui era il padre, noi i figli: interazione zero».

Parla al passato perché non c’è più?

«No, perché da quando è diventato nonno è cambiato. Con i miei bambini si scioglie. Libero ha 10 anni ed è un fan sfegatato di Cristiano Ronaldo: guardano insieme i video dei suoi goal. Anita ne ha 6 e ama la musica: lui la ammira ballare e cantare».

 

È cambiato anche con lei?

«No, non è ancora riuscito a dirmi “bravo”. Nel contempo, però, sono cambiato io».

Come?

«Alle medie ero bullizzato. Ora sono un duro».

Che cosa ha innescato la trasformazione?

«Le sconfitte».

Tra queste rientra l’«alcolismo adolescenziale» di cui canta in Figli di nessuno?

«Sì, non mi vergogno ad ammetterlo».

 

In Per me troviamo anche allusioni esplicite all’eroina, quando parla di «ago spiazzato, sorriso di gioia coi buchi fra i denti». Autobiografico pure questo?

ermal meta e fabrizio moro

«No, però diciamo che, in quegli anni, non ho curato abbastanza il mio corpo. In ogni caso, uscire dal tunnel delle dipendenze è stata una delle due molle che mi hanno fatto scoprire quanta forza avessi dentro».

L’altra molla?

«Nel 2000 partecipo a Sanremo. Ero assolutamente inconsapevole di dove fossi e di cosa accadesse intorno a me. Arrivo tra gli ultimi. La Ricordi rompe il contratto. Comincio un lungo pellegrinaggio di casa discografica in casa discografica portando le mie nuove canzoni. Mi ripetono tutti la stessa cosa: sei finito».

Come ha reagito?

«Mi sono ribellato alla sconfitta. Non ho mollato. E ho vinto».

fabrizio moro

 

Ultimi Dagoreport

ignazio la russa matteo salvini giorgia meloni maurizio lupi

DAGOREPORT: HOMO HOMINI “LUPI” - DIVENTATO UN BRAVO SOLDATINO DELLA FIAMMA, PER LA SERIE "IN POLITICA NON SI SA MAI...", IL MODERATISSIMO CIELLINO MAURIZIO LUPI SI BARCAMENA TRA I FRATELLI LA RUSSA E I FRATELLI D'ITALIA - ALLE LUSINGHE DI CANDIDARLO NEL 2027 A SINDACO DI MILANO DI 'GNAZIO, ORA AGGIUNGONO LE COCCOLE DELLA DUCETTA CHE SI E' SCAPICOLLATA ALL’ASSEMBLEA DEL NANO-PARTITO FONDATO DAL SOSIA DELLA FIGLIA DI FANTOZZI - ESSI': SE PASSA LA NUOVA LEGGE ELETTORALE, CON SOGLIA DEL 40%, ANCHE L’1% DI “NOI MODERATI” POTREBBE SERVIRE ALLA MELONA PER DE-SALVINIZZARE LA MAGGIORANZA... - VIDEO

antonio angelucci tommaso cerno alessandro sallusti

FLASH – UCCI UCCI, QUANTI SCAZZI NEL “GIORNALE” DEGLI ANGELUCCI! NON SI PLACA L’IRA DELLA REDAZIONE CONTRO L’EDITORE E I POCHI COLLEGHI CHE VENERDÌ SI SONO ZERBINATI ALL'AZIENDA, LAVORANDO NONOSTANTE LO SCIOPERO CONTRO IL MANCATO RINNOVO DEL CONTRATTO NAZIONALE E PER CHIEDERE ADEGUAMENTI DEGLI STIPENDI (ANCHE I LORO). DOPO LO SCAMBIO DI MAIL INFUOCATE TRA CDR E PROPRIETÀ, C’È UN CLIMA DA GUERRA CIVILE. L’ULTIMO CADEAU DI ALESSANDRO SALLUSTI, IN USCITA COATTA (OGGI È IL SUO ULTIMO GIORNO A CAPO DEL QUOTIDIANO). AL NUOVO DIRETTORE, TOMMASO CERNO, CONVIENE PRESENTARSI CON L'ELMETTO DOMANI MATTINA...

elly schlein giuseppe conte giorgia meloni rocco casalino

DAGOREPORT - QUESTA VOLTA, ROCCO CASALINO HA RAGIONE: ELLY SCHLEIN SULLA QUESTIONE ATREJU “HA SBAGLIATO TUTTO” - LA GRUPPETTARA DEL NAZARENO, CHIEDENDO UN FACCIA A FACCIA CON GIORGIA MELONI, HA DIMOSTRATO DI ESSERE ANCORA UNA VOLTA UN’ABUSIVA DELLA POLITICA. HA SERVITO SUL PIATTO D’ARGENTO ALLA DUCETTA L’OCCASIONE DI FREGARLA, INVITANDO ANCHE GIUSEPPE CONTE PER UN “THREESOME” IN CUI LA PREMIER AVREBBE SPADRONEGGIATO – IN UN CONFRONTO A TRE, CON ELLY E PEPPINIELLO CHE SI SFANCULANO SULLA POLITICA INTERNAZIONALE, DAL RIARMO ALL’UCRAINA, E FANNO A GARA A CHI SPARA LA “PUTINATA” O LA “GAZATA” PIÙ GROSSA, LA DUCETTA AVREBBE VINTO A MANI BASSE – QUEL FURBACCHIONE DI CONTE NON SI TIRA INDIETRO: NONOSTANTE LA DEM SI SIA SFILATA, LUI CONFERMA LA SUA PRESENZA AL DIBATTITO: "MI DISPIACE DEL FORFAIT DI ELLY, PER ME È IMPORTANTE CHE CI SIA UN CONFRONTO E POTEVAMO FARLO ANCHE INSIEME. POTEVAMO INCALZARE LA PREMIER..."

alessandro giuli beatrice venezi gianmarco mazzi

DAGOREPORT - A CHE PUNTO SIAMO CON IL CASO VENEZI? IL GOVERNO, CIOÈ IL SOTTOSEGRETARIO ALLA CULTURA GIANMARCO MAZZI, HA SCELTO LA STRATEGIA DEL LOGORAMENTO: NESSUN PASSO INDIETRO, “BEATROCE” IN ARRIVO ALLA FENICE DI VENEZIA NEI TEMPI PREVISTI, MENTRE I LAVORATORI VENGONO MASSACRATI CON DISPETTI E TAGLI ALLO STIPENDIO. MA IL FRONTE DEI RESISTENTI DISPONE DI UN’ARMA MOLTO FORTE: IL CONCERTO DI CAPODANNO, CHE SENZA L’ORCHESTRA DELLA FENICE NON SI PUÒ FARE. E QUI STA IL PUNTO. PERCHÉ IL PROBLEMA NON È SOLO CHE VENEZI ARRIVI SUL PODIO DELLA FENICE SENZA AVERE UN CURRICULUM ADEGUATO, MA COSA SUCCEDERÀ SE E QUANDO CI SALIRÀ, NELL’OTTOBRE 2026 - CI SONO DUE VARIABILI: UNA È ALESSANDRO GIULI, CHE POTREBBE RICORDARSI DI ESSERE IL MINISTRO DELLA CULTURA. L’ALTRA È LA LEGA. ZAIA SI È SEMPRE DISINTERESSATO DELLA FENICE, MA ADESSO TUTTO È CAMBIATO E IL NUOVO GOVERNATORE, ALBERTO STEFANI, SEMBRA PIÙ ATTENTO ALLA CULTURA. IL PROSSIMO ANNO, INOLTRE, SI VOTA IN LAGUNA E IL COMUNE È CONTENDIBILISSIMO (LÌ LO SFIDANTE DI SINISTRA GIOVANNI MANILDO HA PRESO UNO 0,46% PIÙ DI STEFANI)

emmanuel macron friedrich merz giorgia meloni donald trump volodymyr zelensky vladimir putin

DAGOREPORT – ET VOILA', ANCHE SULLA SCENA INTERNAZIONALE, IL GRANDE BLUFF DI GIORGIA MELONI È STATO SCOPERTO: IL SUO CAMALEONTISMO NON RIESCE PIÙ A BARCAMENARSI TRA IL TRUMPISMO E IL RUOLO DI PREMIER EUROPEO. E L'ASSE STARMER-MACRON-MERZ L'HA TAGLIATA FUORI – IL DOPPIO GIOCO DELLA "GIORGIA DEI DUE MONDI" HA SUPERATO IL PUNTO DI NON RITORNO CON LE SUE DICHIARAZIONI A MARGINE DEL G20 IN SUDAFRICA, AUTO-RELEGANDOSI COSÌ AL RUOLO DI “ORBAN IN GONNELLA”,  CAVALLO DI TROIA DEL DISGREGATORE TRUMP IN EUROPA - DITE ALLA MELONA CHE NON È STATO SAGGIO INVIARE A GINEVRA IL SUO CONSIGLIERE DIPLOMATICO, FABRIZIO SAGGIO… - VIDEO

barigelli cairo

DAGOREPORT - PANDEMONIO ALLA "GAZZETTA DELLO SPORT"! IL DIRETTORE DELLA “ROSEA” STEFANO BARIGELLI VIENE CONTESTATO DAL COMITATO DI REDAZIONE PER LE PRESSIONI ANTI-SCIOPERO ESERCITATE SUI GIORNALISTI – LA SEGRETARIA GENERALE FNSI DENUNCIA: “I COLLEGHI DELLA 'GAZZETTA' CHE VOGLIONO SCIOPERARE VENGONO RINCORSI PER I CORRIDOI DAI LORO CAPIREDATTORI E MINACCIATI: ‘NON TI FACCIO FARE PIÙ LA JUVENTUS…” - BARIGELLI AVREBBE RECLUTATO UNA VENTINA DI GIORNALISTI PER FAR USCIRE IL GIORNALE SABATO E DIMOSTRARE COSI' ALL’EDITORE URBANETTO CAIRO QUANTO CE L’HA DURO – LA VICE-DIRETTRICE ARIANNA RAVELLI AVREBBE PURE DETTO IN MENSA A BARIGELLI: “STIAMO ATTENTI SOLO CHE NON CI SPUTTANI DAGOSPIA...” - VIDEO