MAKE HOLLYWOOD GREAT AGAIN – TRUMP AVREBBE CONTATTATO IL SUO AMICO LARRY ELLISON, PROPRIETARIO DI PARAMOUNT (CHE STA PER ACQUISTARE WARNER BROS.), PER FAR RIVIVERE LA SAGA CINEMATOGRAFICA DI “RUSH HOUR” – SECONDO I RUMORS, IL COATTO DELLA CASA BIANCA POTREBBE ANCHE COMPARIRE IN UN CAMEO NEL NUOVO FILM – “THE DONALD” È UN GRANDE FAN DELLE PELLICOLE CON PROTAGONISTI JACKIE CHAN E CHRIS TUCKER E VUOLE REINTRODURRE UN PO’ DI MACHISMO VECCHIO STILE A HOLLYWOOD, CHE È DIVENTATO TROPPO “WOKE”... - VIDEO
Estratto dell’articolo di Iacopo Luzi per www.lastampa.it
La guerra in Ucraina, la crisi a Gaza, i dazi al mondo intero, l’alto costo della vita negli Stati Uniti, la rivalità con la Cina: il piatto del presidente Donald Trump sembra già di per sé molto pieno. Eppure, per il tycoon di New York ci sarebbe spazio anche per una nuova ed estremamente importante sfida: far rivivere la saga cinematografica di Rush Hour. […]
Larry Ellison, il maggiore azionista della Paramount Skydance […] sarebbe stato contattato dal comandante in capo americano per far rivivere la trilogia, ricordata con molto affetto dal presidente, che racconta le avventure di due poliziotti amici con Chris Tucker e Jackie Chan. I tre film, usciti tra il 1998 e il 2007, mescolavano comicità fisica, arti marziali e gag sugli stereotipi razziali e specie il primo, “Mine Vaganti”, era stato un vero successo al botteghino.
Nonostante la saga, negli anni, abbia perso popolarità, un quarto film di Rush Hour sembra sia una parte centrale di un progetto del secondo mandato di Trump: il sogno di reintrodurre un po' di mascolinità vecchio stile nella cultura di Hollywood, un luogo che secondo il repubblicano è diventato troppo “woke” negli ultimi anni.
Larry Ellison, uno dei più importanti sostenitori finanziari di Trump, che possiede la Paramount, è sul punto di prendere il controllo della Warner Bros,con la sua enorme biblioteca (inclusi i diritti di RushHours, ndr) e la sua vasta abilità cinematografica. Realizzare Rush Hours 4, anche solo per compiacere il capriccio di Trump, sarebbe fattibile.
Secondo il produttore cinematografico Dallas Sonnier, l’acquisizione della Warner Bros da parte di Ellison «darà vita a un'ondata di film classicamente maschili con eroi mentalmente forti,tradizionali, coraggiosi e sicuri di sé. Forse anche un po' arroganti, ma dediti all'onore e al dovere. E poi, naturalmente, qualche esplosione, sparatoria, elicotteri, scazzottate e inseguimenti in auto!».
Senza contare che un nuovo film darebbe lavoro a Brett Ratner, che ha diretto le prime tre pellicole ed è stato accusato di violenza sessuale nel 2017, accuse che ha negato. Grazie a un accesso privilegiato, Ratner è la persona che ora ha diretto un documentario da 40 milioni di dollari su Melania Trump per Amazon ed è molto vicino al presidente.
Inoltre, Arthur Sarkissian, il produttore del franchise Rush Hour, dirige la società di produzione che ha realizzato “The Man You Don’t Know”, un ritratto di Trump presentato in anteprima a Mar-a-Lago nel2024.Anche i due protagonisti di Rush Hour hanno mostrato delle simpatie nei confronti di The Donald. Jackie Chan, nel 2016, ha detto: «Dategli solo la possibilità di provare a cambiare l'America e il mondo. È un uomo d'affari... Penso che sappia come gestir e questo tipo di cose».
In un'intervista con Piers Morgan nel 2018, ChrisTucker ha eluso le domande sui suoi sentimenti nei confronti del repubblicano, affermando di aver incontrato Trump una volta e di "sperare che faccia del bene".
[…] Non stupirebbe vedere un possibile cameo del presidente nell’eventuale nuova pellicola.
In tutto ciò, lo sforzo di Trump per riportare in vita Rush Hour rappresenta la volontà dell’attuale presidente di influenzare anche la cultura degli Stati Uniti, non solo la sua politica ed economia, cavalcando un sentimento anti-woke e di astio verso il “politicamente corretto”, che è cresciuto negli ultimi anni in una fetta del popolo statunitense. La stessa che ha votato per lui nel 2024.
rush hour 2 colpo grosso al drago rosso 3
[…] Tuttavia, se Trump convincesse Ellison a realizzar e una nuova puntata di Rush Hour, il cui umorismo razziale sarebbe risultato sgradito qualche anno fa– ma oggi, forse, molto meno – potrebbe rappresentare uno dei capisaldi della sua influenza culturale come presidente nel suo secondo mandato. E poco importerebbe a Trump se il film risultasse un successo oppure no.
donald trump beve coca-cola
rush hour 3 missione parigi 3
rush hour 3
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rush hour 2 colpo grosso al drago rosso 2
rush hour 3 missione parigi 1
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DONALD TRUMP PARLA AL CELLULARE
DONALD TRUMP
donald trump con la visiera
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