LA MANNAIA SU MANNHEIMER - DOPO 30 ANNI DI ONORATA CARRIERA, UNA FINE DISONOREVOLE PER L'ISPO, L'ISTITUTO CREATO DAL SONDAGGISTA CHE HA PATTEGGIATO UNA CONDANNA A 1 ANNO E 11 MESI PER FRODE FISCALE, VERSANDO ALL'ERARIO 6,3 MILIONI A (PARZIALE) COPERTURA DELLA MONTAGNA DI SOLDI EVASI
Claudio Plazzotta per "Italia Oggi"
renato mannheimer e francesca colombo foto riccardo schito
Dopo quasi 30 anni di onorata carriera, chiude i battenti Ispo-Istituto per gli studi e le ricerche sulla pubblica opinione srl, società fondata nel 1986 da Renato Mannheimer e messa in liquidazione volontaria lo scorso 30 giugno. L'Istituto non è riuscito a sopravvivere alla tempesta che ha colpito il suo fondatore, il professor Mannheimer, appunto, che nel 2015 ha patteggiato una condanna a un anno e undici mesi per frode fiscale, versando al fisco 6,3 milioni di euro.
ISPO ISTITUTO SONDAGGI DI MANNHEIMER
Già nel 2014 Mannheimer si era dimesso da ogni incarico dalla sua società, e, aveva confessato in una intervista, che viveva della sola pensione da ex professore universitario (3.800 euro al mese) e dell'affitto di un piccolo immobile di sua proprietà. Ispo era andato avanti sotto la presidenza di Luca Cuzzocrea, ma il bilancio 2014 parla chiaro: ricavi crollati a 1,3 milioni di euro, contro i 3,4 mln del 2013, per una struttura di costi, invece, rimasta piuttosto invariata (2,5 mln nel 2014, rispetto ai 2,8 mln del 2013) e una perdita secca di 680 mila euro (341 mila euro di utili, invece, nel 2013).
RENATO MANNHEIMER STA FACENDO UN SONDAGIO
Niente da fare, quindi, per Ispo e per il suo fondatore, quello che era il sondaggista ufficiale del Corriere della Sera e di Bruno Vespa a Porta a Porta, e che poi, per questioni legate a contenziosi col fisco, ha visto sgretolarsi in poco tempo il suo piccolo impero. Da un paio di settimane, quindi, sono a spasso i dipendenti di Ispo, come quelli della controllata Ispo quick, messa in liquidazione volontaria il 29 giugno scorso.
