LA CARFAGNA QUOTIDIANA: “NON ERO A VIA DEL CORSO A ROMA”

Riceviamo e pubblichiamo:

Lettera 1
Egregio D'Agostino
registro che, piuttosto che prendere atto della realtà, preferisce continuare con la sua opera diffamatoria, attribuendo alla mia persona "fatti determinati" che non hanno alcun riscontro nella realtà. La invito pertanto ai sensi dell'art. 8 della L. 47/48 a smentire quanto pubblicato: lunedì 11 marzo 2013 non ero a via Del Corso, a Roma.
Cordiali saluti
Mara Carfagna

Lettera 2
A cosa e a chi serve Chiara Geloni visto i risultati imbarazzanti ottenuti in termini elettorali dal Pd? Appurato che solo per questo dovrebbe dimettersi da youdem, non sarebbe il caso che restituisse il suo statosferico stipendio fagocitato con i soldi del finanziamento pubblico ai partiti?
honeybump

Lettera 3
Caro Dago,
ma questa università dell'Alabama, dove si è laureata Marta Grande? Perché si è laureata lì e non in Italia? Quanto ci ha studiato? Come si è pagata gli studi? Che voti ha preso? Se Giannino è stato rivoltato come un calzino, par-condiciare anche la grillina no? Per quanto tempo ha fatto l'interprete? Che cosa ha interpretato? E via dicendo.
Saluti, Millo ce rosica.

Lettera 4
Dago,
i Cardinali nel Conclave non posso comunicare con l'esterno; per evitare che lo facciano pare abbiano 'schermato' il luogo. In altre parole , il Vaticano tratta i suoi massimi esponenti come scolaretti alla maturità.
Bye
Luigi A

Lettera 5
Vedo che vi danno fastidio le bugie e le sgamate senza guardare in faccia a nessuno.
Ma come fa Roberta Lombardi a dire che m5s è il primo partito alla camera? Hanno preso meno voti perchè il ministero dell'interno si è dimenticato di sommare i voti degli italiani all'estero (al PD 288.092 e a Grillo 95.041).

Per cui in totale Pd voti 8.932.615 e M5S 8.784.499, non è una piccola differenza.
I Grillini non possono non saperlo: il PD ci ha preso 5 seggi e loro 1. Ora non è che uno vuole essere puntiglioso ma se "chi è primo" diventa l'argomento per ottenere una poltrona alla camera, la verità, su cui è calata inspiegabilmente e omertosamente una coltre di fumo, andrebbe rimarcata.
Non capisco il silenzio del PD su un argomento, per carità non decisivo, ma comunque di rilievo democratico.

Lettera 6
Caro Dago, scusa ma un malato con problemi di pressione e di conseguenza cardiaci, puo' vedere un match di calcio importante e adrenalinico di Champions League a eliminazione diretta, della sua squadra del cuore ci cui è pure presidente? Lo staff dei medici non gli ha paventato un rischio e di conseguenza un legittimo impedimento??
Elledi61

Lettera 7
Dago darling, peccato che "Facciamolo", una delle tante raccolte-firme della corazzata firmificio "La Repubblica", termini in "o". Se ci fosse una "a" al posto di "o", si potrebbe pensare che la cosa che si deve fare sia qualcosa di sessuale (sono influenzata in questo dal più brutto film di Marylin Monroe: "Let's make love") , tipo una salutare scopata (in tutti i sensi) generale o una "partouze particulière" tra le/i raffinate/i seguaci del Verbo di Largo Fochetti (e annessi & connessi, preti rossi e toghe rosse incluse). Così al maschile, e dato lo spirito del tempo, si potrebbe pensare a un inchiappetamento collettivo (in vista dei matrimoni gay), magari al Colosseo o al Circo Massimo, come pare s'usava ancora in tempi non troppo lontani, quando cioé c'erano c'era la prima repubblica e la dolce vita.
Natalie Paav

Lettera 8
Come mai il Barca a San Siro era in... barca e ieri sera era di nuovo marziano?? Semplice: Berlusconi ha barattato con il Barca la qualifica al Camp Nou in cambio di una vittoria a San Siro proprio la settimana delle elezioni nazionali e in Lombardia! Conclusione: invece di guardare il calcio... guarderemo il wrestling. E' più autentico!!

Lettera 9
Dai, sù, di che razza di incertezze si blatera; nel 2014 ci saranno i mondiali di calcio in Brasile, ergo, e sottolineo "ergo", il Papa sarà brasiliano.
Ci vuole così poco, per capirlo...
P.s.
Per la finale Brasile-Germania, sarà uno spasso seguire alla tv i due commentatori d'eccezione (Scherer e Ratzinger; il primo, tra l'altro, pare sia teutonico d'origine...).
Giuseppe Tubi

Lettera 10
Caro Dago,
nonostante che negli ultimi tempi 47 mila imprese siano fallite e 7 milioni di persone hanno difficoltà ad arrivare a fine mese, Bersani non vuole rinunciare ai 48 milioni di euro dovuti alla legge sui finanziamenti ai partiti. Sarebbe opportuno ricordargli che un referendum popolare aveva bocciato con il 90% degli elettori il finanziamento ai partiti e, grazie all'inciucio Bersani/Berlusconi, fu riproposto con la formula rimborso spese. Culatello si è arroccato su alcune posizioni che fanno perdere consensi al partito e permettono a Grillo di sbeffeggiarlo. Se non è all'altezza di gestire la situazione perchè non cede il timone a Renzi?
Cordiali saluti.
Annibale Antonelli

Lettera 11
Ciao Dago,
quest'anno elezione ad alta tecnologia ed anti-intrusione. Blindati i palazzi, bonificate le cimici, bloccate le interferenze e segnali wi-fi. Rimane un dubbio: Non è che adesso al Conclave (a parte radio Maria), non arrivi più il segnale dello Spirito Santo?...
(Gluca)

Lettera 12
Gentile redazione di Dagospia,
sotto gli stimoli dei "grillini", sembra che si voglia abolire il finanziamento pubblico sostituendolo (almeno in parte) con quello proveniente da soggetti privati (che farebbero delle vere e proprie donazioni, dunque). Quanto denaro potrebbero raccogliere i partiti in questo modo?

Quanti elettori sarebbe pronti a finanziare ad esempio: lo stipendio della Geloni, le segretarie della Bindi o le fatture del telefonino di Maria Rosaria Rossi?
Io penso che sarebbero molto pochi e questa è la ragione per cui il finanziamento pubblico rimarrà in vigore ancora per qualche secolo.
Condoglianze all'Italia.
Il Samurai

Lettera 13
Caro DAGO, dissentire da te mi dispiace quanto fare un complimento a Terzi di sant'Agata, ma stavolta l'Italia a non restituire gli ostaggi (perchè di questo si tratta) ha fatto benissimo, non bene. Visto sopratutto che là rischiano la pena di morte, cosa che legittima il rifiuto di consegnarli;chi sa di diritto internazionale puo' confermare. Poi un'osservazione per chi sa di cose di mare e di armi: posto che il fucile d'assalto AR70 che avevano in dotazione i maro' ha una portata utile di 300 metri con mire metalliche, che cazzo ci faceva una barca di pescatori (?) a meno di 300 metri da una nave in manovra?

Il comandante in seconda della LEXIE ha confermato che i colpi dei marò furono di avvertimento, che il peschereccio aveva a bordo gente armata e che, allontanatosi, fu intercettato dalla guardia costiera indiana con cui vi fu scambio di colpi. Quanto alle irate reazioni dell'India, finirà a tarallucci e vino come con la Turchia quando quell'aquila di D'Alema diede asilo politico al terrorista Ocalan (sempre per il principio della pena di morte) per poi mandarlo a farsi arrestare in Kenia.
Sauti BLUE NOTE

Lettera 14
Caro Dago,
Nonostante il rancore che nutrono versus il Cavaliere e i tanti processi intentatigli,,i PM rossi non sono ancora arrivati al punto di chiederne l'arresto. Ora qualche esponente del PD li sollecita a farlo e presto qualcuno, magari in cambio di futuri seggi, obbedirà Mussari e Penati, intanto, anche se gli scandali che li riguardano, e riguardano il PD, sono i due più grossi della storia d'Italia, possono stare tranquilli, così come tranquilli saranno quei giudici che hanno letteralmente rovinato Del Turco, i quali probabilmente faranno carriera fino in Cassazione, come accadde ai carnefici di Enzo Tortora. Le Toghe Rosse, infine, potranno continuare a passare verbali e intercettazioni a Ranl Xerox Travaglio, tanto poi per violazione di segreto istruttorio cprocessano e ondannano solo e sempre lui, il Cavaliere..
Salve
Natalino Russo Seminara

Lettera 15
Caro Roberto ma in che Italia viviamo? Il pdl va al colle perché i giudici di Milano , quelli di Napoli non infieriscano sul banana di Arcore. Ma Napolitano non gli può dire che il 70 per cento degli italiani pretendono giustizia e che la giustizia e' uguale per tutti ma chi e' il nano Pinocchio di Arcore oltre che un grande corruttore evasore fiscale che ha contatti con la mafia vedi stalliere e Dell'Utri.

Ma perché gli italiani la società civile le associazioni di volontariato i cattolici gli intellettuali i lavoratori i pensionati i senza lavoro per una politica del magna magna che dura da quando quel poco onorevole di Berlusconi e' in politica. Tra l'altro in politica per i propri interessi oggi per non andare in galera. Basta non ne possiamo più e pensare che se sparisse dalla scena in un attimo tornerebbe la calma il dialogo e finalmente dopo 20 anni anche un po' di sana politica. Grazie

Lettera 16
Caro Dago,
se uno ha fiducia nella Sanità pubblica, perchè per farsi operare al cuore se ne va negli Stati Uniti ? E per un bruciore degli occhi, invece di un Ospedale pubblico lombardo, (la Sanità lombarda è un'eccellenza !!! Tuonava a quei tempi il Celestino...), perchè se ne va in una clinica privata foraggiata col denaro, quello sì pubblico ? Essendo poi un presunto "statista", non dovrebbe dare lui l'esempio per primo?

Per la cronaca (e non è una barzelletta), ieri un mio collega (quindi persona normale) è venuto al lavoro dopo essere stato al Pronto Soccorso. Gli hanno riscontrato uno stacco parziale della retina, e l'hanno rispedito a casa dicendogli di non fare sforzi e di tenersi sotto controllo per quindici giorni, durante i quali, se dovesse riscontrare ancora problemi, deve recarsi urgentemente in Ospedale per subire un'operazione.
Mah, siamo proprio un Paese strano...
Recondite Armonie

 

Mara Carfagna CHIARA GELONI MARTA GRANDE CONCLAVESILVIO BERLUSCONI ODILO PEDRO SCHERER jpeg

Ultimi Dagoreport

simone canettieri giorgia arianna meloni

DAGOREPORT - MASSÌ, CON I NEURONI SPROFONDATI NELLA IRRITABILITÀ PIÙ SCOSSA, ARIANNA MELONI AVEVA URGENTE BISOGNO, A MO’ DI SOLLIEVO, DELL’ARTICOLO DI DEBUTTO SUL “CORRIERONE” DI SIMONE CANETTIERI - MESSA DALLA SORELLA GIORGIA A CAPO DELLA SEGRETERIA DI FDI, ARIANNA NON NE HA AZZECCATA UNA - ALLA PARI DI QUALSIASI ALTRO PARTITO DI MASSA, OGGI FDI SI RITROVA ATTRAVERSATO DA UNA GUERRIGLIA INTESTINA FATTA DI COLPI BASSI, RIPICCHE E SPUTTANAMENTI, INTRIGHI E COMPLOTTI – DALLA SICILIA (CASINO CANNATA-MESSINA) A MILANO (AFFAIRE MASSARI-LA RUSSA), FINO AL CASO GHIGLIA-RANUCCI, DOVE IL FILO DI ARIANNA SI È ATTORCIGLIATO PERICOLOSAMENTE INTORNO AL COLLO - CHE LA SORELLINA NON POSSIEDA LA ‘’CAZZIMMA’’ DEL POTERE, FATTA DI SCALTREZZA E ESPERIENZA, SE N'E' AMARAMENTE ACCORTA ANCHE LA PREMIER. E PUR AMANDOLA PIÙ DI SE STESSA, GIORGIA L’AVREBBE CHIAMATA A RAPPORTO PER LE SCELTE SBAGLIATE: SE IL PARTITO VA AVANTI COSÌ, RISCHIA DI IMPLODERE… - VIDEO

carlotta vagnoli flavia carlini

COME SIAMO POTUTI PASSARE DA ELSA MORANTE E MATILDE SERAO A CARLOTTA VAGNOLI? È POSSIBILE CHE SI SIA FATTO PASSARE PER INTELLETTUALI DELLE FEMMINISTE INVASATE CHE VERGAVANO LISTE DI PROSCRIZIONE ED EVOCAVANO METODI VIOLENTI E LA GOGNA PUBBLICA DIGITALE PER “FARE GIUSTIZIA” DEI PROPRI NEMICI? LA CHIAMATA IN CORREITÀ DEL SISTEMA EDITORIALE CHE HA UTILIZZATO QUESTE “VEDETTE” LETTERARIE SOCIAL DA MILIONI DI FOLLOWER PER VENDERE QUALCHE COPIA IN PIÙ – VAGNOLI PUBBLICA PER EINAUDI, FLAVIA CARLINI HA VERGATO UN ROMANZO INCHIESTA SULL’ITALIA DEL GOLPE INFINITO PER SEM (FELTRINELLI) . MA SULLA BASE DI COSA? BASTA AVERE UN MINIMO SEGUITO SOCIAL PER ESSERE ACCREDITATI COME SCRITTORI O DIVULGATORI?

silvia salis giorgia meloni elly schlein matteo renzi

DAGOREPORT - IN ITALIA, DOPO TANTI OMETTI TORVI O INVASI DI VANITÀ, SI CERCANO DONNE FORTI. DONNE COL PENSIERO. DONNE CHE VINCONO. E, NATURALMENTE, DONNE IN GRADO DI COMANDARE, CAPACI DI TENER TESTA A QUELLA LADY MACBETH DELLA GARBATELLA CHE DA TRE ANNI SPADRONEGGIA L’IMMAGINARIO DEL 30% DEGLI ELETTORI, ALIAS GIORGIA MELONI - IERI SERA ABBIAMO ASSISTITO ATTENTAMENTE ALLA OSPITATA DI SILVIA SALIS A “OTTO E MEZZO”, L’EX LANCIATRICE DI MARTELLO CHE DALLA LEOPOLDA RENZIANA E DAL CONI DELL’ERA MALAGÒ HA SPICCATO IL VOLO NELL’OLIMPO DELLA POLITICA, SINDACO DI GENOVA E SUBITO IN POLE COME LEADER CHE SBARACCHERÀ ELLY SCHEIN E METTERÀ A CUCCIA LA CRUDELIA DE MON DI COLLE OPPIO - DOPO MEZZ’ORA, PUR SOLLECITATA DA GRUBER E GIANNINI, CI SIAMO RITROVATI, ANZICHÉ DAVANTI A UN FUTURO LEADER, DAVANTI A UNA DONNA CHE DAREBBE IL PREMIO NOBEL PER LA LETTERATURA ALL'AUTORE DE "IL MANUALE DELLA PERFETTA GINNASTICATA" - ECCITANTE COME UN BOLLETTINO METEO E LA PUBBLICITÀ DI TECHNO-GYM, MELONI PUO' DORMIRE SONNI TRANQUILLI - VIDEO

john elkann donald trump

DAGOREPORT – ITALIA, BYE BYE! JOHN ELKANN NON NE PUÒ PIÙ DI QUESTO DISGRAZIATO PAESE CHE LO UMILIA SBATTENDOLO PER 10 MESI AI "SERVIZI SOCIALI", COME UN BERLUSCA QUALSIASI, E STUDIA LA FUGA NEGLI STATI UNITI - PRIMA DI SPICCARE IL VOLO TRA LE BRACCIA DEL SUO NUOVO IDOLO, DONALD TRUMP, YAKI DEVE LIBERARSI DELLA “ZAVORRA” TRICOLORE: CANCELLATA LA FIAT, TRASFORMATA IN UN GRUPPO FRANCESE CON SEDE IN OLANDA, GLI RESTANO DUE GIORNALI, LA FERRARI E LA JUVENTUS – PER “LA STAMPA”, ENRICO MARCHI È PRONTO A SUBENTRARE (MA PRIMA VUOLE SPULCIARE I CONTI); PER “REPUBBLICA”, IL GRECO KYRIAKOU È INTERESSATO SOLO ALLE REDDITIZIE RADIO, E NON AL GIORNALE MANGIASOLDI E POLITICAMENTE IMPOSSIBILE DA GOVERNARE) - DOPO IL NO DI CARLO FELTRINELLI, SAREBBERO AL LAVORO PER DAR VITA A UNA CORDATA DI INVESTITORI MARIO ORFEO E MAURIZIO MOLINARI – SE IL CAVALLINO RAMPANTE NON SI TOCCA (MA LA SUA INETTA PRESIDENZA HA SGONFIATO LE RUOTE), PER LA JUVENTUS, ALTRA VITTIMA DELLA SUA INCOMPETENZA, CI SONO DUE OPZIONI IN BALLO…

italo bocchino giorgia arianna meloni

DAGOREPORT – PER QUANTO SI SBATTA COME UN MOULINEX IMPAZZITO, ITALO BOCCHINO NON RIESCE A FARSI AMARE DALLA FIAMMA MAGICA DI GIORGIA MELONI: LUI SI PRODIGA NELL'OSPITATE TELEVISIVE CON LODI E PEANA ALLA STATISTA DELLA SGARBATELLA, MA È TUTTO INUTILE: TROPPO CHIACCHIERATO E CON UN GIRO DI AMICIZIE DISCUTIBILI, L'EX DELFINO DI FINI NON ENTRA A ''PA-FAZZO CHIGI'' – LE SUE DICHIARAZIONI SIBILLINE SUL CASO GHIGLIA NON L’HANNO AIUTATO: HA SPECIFICATO, NON A CASO, CHE IL SUO INCONTRO CON  IL COMPONENTE DEL GARANTE DELLA PRIVACY ALLA SEDE DI FDI È DURATO “VENTI MINUTI AL MASSIMO”, METTENDO IN DIFFICOLTÀ ARIANNA MELONI – SE È TANTO "IMPRESENTABILE", PERCHÉ NON LO CACCIANO DA DIRETTORE EDITORIALE DEL "SECOLO D'ITALIA"? SAREBBE UN GIOCO DA RAGAZZI ESTROMETTERLO. MA QUANTI SEGRETI CONOSCE L’EX SANCHO PANZA DI FINI, APPASSIONATO DI INTELLIGENCE E VICINO A LOBBISTI CONSIDERATI IMPRESENTABILI DALLA FIAMMA MAGICA DELLA MELONA? - VIDEO

giovambattista fazzolari roberto carlo mele

FLASH – I DAGO-LETTORI HANNO FATTO IL LORO DOVERE: HANNO SCOPERTO L'IDENTITÀ DELL’UOMO CHE DUE GIORNI FA ERA ATTOVAGLIATO CON GIOVAMBATTISTA FAZZOLARI DA “VITTI”, A PIAZZA SAN LORENZO IN LUCINA. SI TRATTEREBBE DI ROBERTO CARLO MELE, ESPONENTE DI SPICCO DI FRATELLI D’ITALIA (FIGURA NELL'ESECUTIVO DEL PARTITO COME SEGRETARIO AMMINISTRATIVO). COME “FAZZO”, DEVE AMARE MOLTO LA RISERVATEZZA, VISTO CHE ONLINE NON SI TROVANO SUE FOTO – ANCHE “L’UOMO PIÙ INTELLIGENTE” CHE CONOSCE GIORGIA MELONI (PENSA GLI ALTRI), SEMPRE RESTIO AI SALOTTI, HA FATTO IL SUO INGRESSO UFFICIALE NELLA ROMANELLA POLITICA DEL “FAMOSE DU’ SPAGHI”…