junior cally amadeus

''NON SI GIUDICA UN ARTISTA DAL PASSATO''. MOGOL DIFENDE JUNIOR CALLY - ALLORA CANCELLIAMO JIMI HENDRIX CHE SPARA ALLA SUA DONNA IN ''HEY JOE'', I MISOGINI STONES E LED ZEPPELIN, IL SULTANO PRINCE, L'INTERA SCENA RAP AMERICANA, IL VASCO SESSISTA E RAZZISTA DI ''COLPA D'ALFREDO'' - JUNIOR, GENITORI POVERISSIMI, INFANZIA IN UN REPARTO D'ONCOLOGIA, DISTURBO OSSESSIVO COMPULSIVO…

1. «NON SI GIUDICA UN ARTISTA DAL PASSATO»

Federico Vacalebre per ''Il Messaggero''

 

Se lo chiedessimo a Mogol che cosa ne pensa di una «ipotesi di valutazione etica del repertorio» dei cantanti in gara a Sanremo? E se lo chiedessimo al presidente della Siae, che, per inciso, oltre all' autore dei successi di Battisti, e tanti altri, ha vinto per quattro volte (Al di là nel 61, Uno per tutte nel 63, Se piangi se ridi nel 65 e Se stiamo insieme nel 91) il Festival, piazzandosi al secondo posto (dopo Vito Pallavicini) come autore con il maggior numero di canzoni iscritte in gara (44)?

junior cally

 

«Non conosco Junior Cally, non so chi sia, non ho ascoltato il pezzo con cui Amadeus l' ha voluto in gara, No grazie, tantomeno quello sotto accusa, Gioia, e mi fa rabbrividire il solo fatto che il titolo faccia rima con troia», premette Giulio Rapetti, prima di entrare nella questione:

 

«Mi preoccupa sentir parlare di commissione etica per le canzoni. Un direttore artistico sceglie i cantanti in base ai brani che gli vengono proposti, tenendo in mente che cosa c' è alle spalle di ogni singolo artista, certo, ma senza commissioni speciali. Se ci sono frasi non potabili non ammette il pezzo, ma, certo, non lo esclude per quello che ha fatto, detto, addirittura cantato in passato l' aspirante concorrente. Sanremo dovrebbe essere il Festival della canzone, non del personaggio, o delle polemiche fine a se stesso, non dimentichiamolo».

 

 

JUNIOR CALLY CON AMADEUS 1

2. JUNIOR CALLY, "GALEOTTO" FU IL BRANO E CHI LO SCRISSE

Stefano Mannucci per ''il Fatto Quotidiano''

 

 

Tanto vale processare tutti.

Con effetto retroattivo. Perché il crucifige nei confronti di Junior Cally, il trapper reo di aver inneggiato a una sorta di femminicidio narrativo, dovrebbe innescare una reazione a catena in cui in troppi finirebbero condannati in via definitiva, pure i semidei di rock, metal e soul.

 

Jimi Hendrix che spara alla sua donna in Hey Joe, i misogini Stones e Led Zeppelin, il sultano Prince, l' intera scena rap Usa (che negli Ottanta Tipper Gore, moglie di Al, tentò di censurare con la sponda dell' establishment dem), il Vasco sessista e razzista di Colpa d' Alfredo o Piero Ciampi, che spaccava il naso alla partner e lo cantava.

 

junior cally

 E come dichiarare prescritti i reati autorali di almeno tre dei partecipanti al prossimo Sanremo, il Masini di Bella stronza (1995), Achille Lauro o quegli innocui pazzerelli dei Pinguini Tattici Nucleari, che tre anni fa in Irene dedicavano a una ragazza versi come "questa sera la faccia te la strapperei via, così faresti paura al mondo ma resteresti sempre mia", e "le mie mani Brigate Rosse accarezzano te che sei Aldo Moro"?

 

Si dirà: ma non sono brani scelti da Amadeus. Neppure quello di Junior Cally: gli incriminati Strega e Giada sono noti da tempo, mentre alla kermesse è approdato No, grazie. Qui l' artista rappa: "Spero si capisca che odio il razzista/ che pensa al Paese ma è meglio il mojito/ e pure il liberista di centro sinistra/ che perde partite e rifonda il partito". E viene il sospetto che l' occhio dell' uragano innescato da un blogger cattolico sia in queste barre, con Bongiorno e Salvini (a sua volta infilzato da un boomerang, "lo fai a casa tua", nel tweet anti-rapper) a raccogliere l' indignazione trasversale per spingere il presidente Rai Foa a chiedere la cacciata di Cally da un Festival che vive di polemiche incendiarie e summit convulsi.

junior cally 2

 

Il regolamento vieta l' espulsione in corsa di un artista, la priorità è afferrare il timone, mentre il cast perde un pezzo al giorno, vedi Salmo e Monica Bellucci.

Cally si è già scusato: "Non sono un gangster". A questo punto, sarà comunque beatificato come un martire della libertà artistica, con enorme giovamento per download e tour. Lui, il 29enne pronto a togliersi all' Ariston la maschera da supereroe per mostrare il suo vero volto, "la mia faccia da cazzo", precisava nel video di Tutti con me, dove il rito era stato già compiuto.

 

junior cally 4

La "faccia da cazzo" è di Antonio Signore, 29enne di Focene, litorale a nord di Roma, il paesino ("dove ero l' unico a non drogarsi", giura) che soccombe nel clash sociale con la riccanza di Fregene. La storia del suo alter-ego, Antonio la racconta nell' autobiografia Il principe (Rizzoli). In cui si scopre che prima del successo (due album dirompenti come Ci entro dentro e Ricercato, roba da vetta delle classifiche) era stato un bambino con gli occhi pieni di terrore per gli anni trascorsi in un reparto di oncologia dove altri piccoli gli morivano intorno. Sentiva parlare di una diagnosi di sospetta leucemia causata da un vaccino e si chiedeva: "A che serve andare a scuola se devo morire?".

 

junior cally 5

Riconobbe in sé i segni del disturbo ossessivo compulsivo. Una notte, davanti al letto, vide materializzarsi una figura che voleva dialogare con lui: l' altra parte di se stesso, quella sicura e immune da dolori e sentimenti, che lo esortava ad accettarlo in "una stanza solitaria al centro del suo petto", come in una labirintica gestalt psicoanalitica dove le due identità si fondevano e si confrontavano incessantemente. Antonio che perseguiva il fallimento tra rabbia e rinuncia agli studi, succube di una ragazza, Livia, di quelle che da adolescente diresti irraggiungibili: lei lo avrebbe voluto "perbene" e disposto a rinunciare allo sfogo del rap.

 

Antonio che quantificava la povertà della famiglia - il padre lavavetri, la madre donna delle pulizie - ma che sciupava i giorni tra risse, sale giochi, sesso rapido, alcol e tentazioni fuorilegge.

JUNIOR CALLY

 

Il fratello di un amico finisce dentro per omicidio, lui si becca sei mesi con la condizionale per furto d' auto: i genitori lo scoprono ascoltando Dedica. Antonio che si tatua sul braccio una bara con il numero 2727 per annullare la maledizione di chi gli aveva predetto la morte a 27 anni. Antonio che incontra un altro amore totalizzante, Viola, capelli rossi come la Strega che un personaggio da fumetto come Junior Cally fa a pezzi simbolicamente in quel brano scandaloso. Eccolo il bad boy, il pregiudicato a vita del rap che fa paura per il suo linguaggio inopportuno e scorretto. Politicamente scorretto.

JUNIOR CALLY CON AMADEUSjunior cally 1junior cally 3junior cally

Ultimi Dagoreport

elly e alessandro onorato, goffredo bettini e dario franceschini, matteo renzi , ernesto maria ruffini schlein giuseppe conte

DAGOREPORT - ‘’AAA CERCASI UN CENTRO DI GRAVITÀ PERMANENTE’’. IN VISTA DELLE ELEZIONI 2027, ANCHE LA DUCETTA DEL NAZARENO, ELLY SCHLEIN, HA CAPITO CHE NON BASTA UN’ALLEANZA CON CONTE E FRATOIANNI PER RIMANDARE NELLE GROTTE DI COLLE OPPIO IL GOVERNO MELONI. PER SPERARE DI VINCERE, OCCORRE DAR VITA A UN NUOVO ULIVO PRODIANO CAPACE DI FEDERARE LE VARIE ANIME DEI CENTROSINISTRATI, AL PARI DELLA DESTRA DOVE SI SFANCULANO DA MANE A SERA MA ALLA FINE IL COLLANTE DEL POTERE È PIÙ FORTE DELLA LORO EGOLATRIA – IL PRIMO A METTERSI IN MOTO È STATO MATTEO RENZI CHE, DA ABILISSIMO MANOVRATORE QUAL È, SI È TRASFORMATO IN UN ARIETE MEDIATICO DELL’OPPOSIZIONE – ALLA DISPERATA RICERCA DEL CENTRO PERDUTO, DOPO SALA E RUFFINI, OGGI SCENDE IN CAMPO ALESSANDRO ONORATO, ASSESSORE AL TURISMO DEL CAMPIDOGLIO, CHE MIRA A FEDERARE UNA RETE RIFORMISTA FORMATA DALLE PRINCIPALI REALTÀ CIVICHE DI CENTROSINISTRA PRESENTI IN ITALIA PER TOGLIERE L'ESKIMO A "FALCE E MART-ELLY''...

donald trump benjamin netanyahu iran israele stati uniti khamenei fordow

DAGOREPORT – COME MAI TRUMP HA PERSO LA PAZIENZA, IMPRECANDO IN DIRETTA TV, SULLE "VIOLAZIONI" DELLA TREGUA IN MEDIO ORIENTE DA PARTE DI NETANYAHU? "NON SANNO COSA CAZZO STANNO FACENDO. DOBBIAMO FAR CALMARE ISRAELE, PERCHÉ STAMATTINA SONO ANDATI IN MISSIONE"? - È EVIDENTE IL FATTO CHE IL “CESSATE IL FUOCO” CON L’IRAN NON RIENTRAVA NEI PIANI DI BIBI NETANYAHU. ANZI, IL PREMIER ISRAELIANO PUNTAVA A PORTARE A TERMINE GLI OBIETTIVI DELL’OPERAZIONE “RISING LION” (DOVE SONO FINITI 400 CHILOGRAMMI DI URANIO?), MA È STATO COSTRETTO AD ACCETTARLO DA UN TRUMP IN VENA DI PREMIO NOBEL PER LA PACE. D’ALTRO CANTO, ANCHE A TEHERAN LA TREGUA TRUMPIANA NON È STATA PRESA BENE DALL’ALA OLTRANZISTA DEI PASDARAN… – VIDEO

elly schlein gaetano manfredi giorgio gori stefano bonaccini pina picierno vincenzo de luca matteo ricci

DAGOREPORT - MENTRE ASSISTIAMO A UNO SPAVENTOSO SVALVOLAMENTO GLOBALE, IN ITALIA C’È CHI SI CHIEDE: ‘’COME SI FA A MANDARE A CASA LA SPERICOLATA ELLY SCHLEIN?’’ - ANCHE SE HA UN IMPATTO MEDIATICO PIÙ TRISTE DI UN PIATTO DI VERDURE LESSE, LA FANCIULLA COL NASO AD APRISCATOLE HA DIMOSTRATO ALTE CAPACITÀ DI TESSERE STRATEGIE DI POTERE, PRONTA A FAR FUORI IL DISSENSO DELL’ALA CATTO-DEM DEL PD - SE IL CENTRO RIFORMISTA HA LA MAGGIORANZA DEGLI ISCRITTI DEL PD, HA PERMESSO DI AVERE UN RISULTATO IMPORTANTE ALLE EUROPEE E FA VINCERE CON I SUOI CANDIDATI LE PROSSIME REGIONALI, PERCHÉ NON TIRA FUORI UN LEADER ALTERNATIVO AL SINISTRISMO FALCE & MART-ELLY? -  LIQUIDATO BONACCINI, ORMAI APPIATTITO SULLA SCHLEIN, SCARTATO DECARO PRIVO DEL CORAGGIO PER SPICCARE IL VOLO, SULLA RAMPA DI LANCIO CI SONO IL SINDACO DI NAPOLI, GAETANO MANFREDI, MA SOPRATTUTTO GIORGIO GORI. L’EUROPARLAMENTARE ED EX SINDACO DI BERGAMO È IN POSSESSO DEL FISICO DEL RUOLO PER BUCARE LO SCHERMO E IL MELONISMO PAROLAIO. A PARTE LE GELOSIE INTERNE DEI RIFORMISTI, LA BASE, CON LA GRUPPETTARA ELLY AL COMANDO, OGGI È TALMENTE RADICALIZZATA CHE RIUSCIRÀ AD INGOIARE UN EX MANAGER DI MEDIASET SULLA PRIMA POLTRONA DEL NAZARENO?

alessandro giuli

DAGOREPORT - MA COME SCEGLIE I COMPONENTI DELLE COMMISSIONI L’INFOSFERICO MINISTRO DELLA CULTURA, ALESSANDRO GIULI? I DIRETTORI DI CINQUE MUSEI STATALI (MUSEI REALI DI TORINO, GALLERIA DELL’ACCADEMIA E BARGELLO DI FIRENZE, COLOSSEO, MUSEO NAZIONALE ROMANO E MUSEO ARCHEOLOGICO DI NAPOLI) SARANNO SELEZIONATI DA UNA COMMISSIONE FORMATA DALLA STRAGRANDE MAGGIORANZA DA GIURISTI - PEGGIO CI SI SENTE SE SI PENSA CHE I TRE CANDIDATI PER CIASCUN MUSEO SCELTI DA QUESTA COMMISSIONE GIURISPRUDENZIALE SARANNO POI SOTTOPOSTI AL VAGLIO FINALE DEL LAUREANDO MINISTRO…

FLASH! – SE URBANO CAIRO NON CONFERMA MENTANA ALLA DIREZIONE DEL TGLA7 ENTRO IL PROSSIMO 30 GIUGNO, CHICCO ALZA I TACCHI E SE NE VA – IL CONTRATTO SCADE A FINE 2026 MA A LUGLIO C’E’ LA PRESENTAZIONE DEI PALINSESTI – PARE CHE QUESTA VOLTA NON CI SIA DI MEZZO IL DIO QUATTRINO, BENSI’ QUESTIONI DI LINEA POLITICA (GIA' NEL 2004 MENTANA FU PRATICAMENTE “CACCIATO” DAL TG5 DOPO UN VIOLENTISSIMO SCAZZO CON SILVIO BERLUSCONI E I SUOI “DESIDERATA”, E FU SOSTITUITO DAL SUO VICE MIMUN…)

meloni macron merz starmer trump iran usa attacco bombardamento

DAGOREPORT – GIORGIA MELONI STA SCOPRENDO CHE VUOL DIRE ESSERE PRESIDENTE DEL CONSIGLIO DI UN PAESE CHE NON HA MAI CONTATO UN TUBO: PRIMA DI PROCEDERE AL BOMBARDAMENTO DEI SITI IRANIANI, TRUMP HA CHIAMATO IL PREMIER BRITANNICO, KEIR STARMER, E POI, AD ATTACCO IN CORSO, HA TELEFONATO AL TEDESCO MERZ. MACRON È ATTIVISSIMO COME MEDIATORE CON I PAESI ARABI: FRANCIA, REGNO UNITO E GERMANIA FANNO ASSE NEL GRUPPO "E3", CHE TIENE IL PALLINO DEI NEGOZIATI CON L'IRAN  – L’AFFONDO DI RENZI: “LA POLITICA ESTERA ITALIANA NON ESISTE, MELONI E TAJANI NON TOCCANO PALLA”. HA RAGIONE, MA VA FATTA UN’INTEGRAZIONE: L’ITALIA È IRRILEVANTE SULLO SCACCHIERE GLOBALE, INDIPENDENTEMENTE DA CHI GOVERNA...