MEGLIO IL PENE DELLE PENNE - NON C’È BISOGNO DI SACCHEGGIARE IL PORNO-BESTSELLER “CINQUANTA SFUMATURE DI GRIGIO” DOVE E. L. JAMES FA ESERCIZI DI CONIUGAZIONE CON IL VERBO “GEMERE”. ANCHE GLI SCRITTORI DI SERIE A TRA LE LENZUOLA FALLISCONO - DA PHILIP ROTH AD HAROLD BRODKEY, DA CARRÈRE A BALLARD, LE PEGGIORI PAGINE DEL SESSO ESTREMO (MEJO UN FILM PORNO)…

Mariarosa Mancuso per "la Lettura - Corriere della Sera"

Stendhal odiava le descrizioni. Le giudicava una fatica inutile e insinuava che i romanzieri popolari come Walter Scott avessero un segretario pagato apposta per abbozzare i paesaggi di Ivanhoe e altre saghe. Alle prese con la prima notte di passione tra Julien Sorel (giovane povero che grazie al mestiere di precettore penetra nelle case dei ricchi) e Madame de Rênal, se la cava con un punto. Il giovanotto visita nottetempo la signora, lei si ritrae, lui si getta ai suoi piedi, lei scoppia in singhiozzi.

Qui piazza il punto malandrino, va a capo, e da artista del pettegolezzo informa il lettore: «Qualche ora dopo, quando Julien uscì dalla camera di Madame de Rênal, si sarebbe potuto dire, in stile da romanzo, che non aveva più nulla da desiderare». Sappiamo tutto quel che dobbiamo sapere, e apprezziamo il tocco di perfidia che il narratore astuto riserva agli sventurati che nelle scene di sesso si tuffano incuranti del pericolo.

Non c'è bisogno di saccheggiare il porno-bestseller Cinquanta sfumature di grigio (appena uscito da Mondadori), dove E. L. James fa esercizi di coniugazione con il verbo «gemere» e ha un debole per il sesso a tre: il sadico, la masochista, e l'importuna «dea interiore» della masochista, che a volte approva le cinghiate, a volte con uno scatto d'orgoglio si dissocia. Anche gli scrittori di serie A tra le lenzuola falliscono.

ARCHIVIO DEL SURREALISMO - RICERCHE SULLA SESSUALITÀ
Molto prima che le femministe inventassero i gruppi di autocoscienza, André Breton, Antonin Artaud, Paul Eluard e Max Ernst si riunivano per parlare di maschi e di femmine. Lo fecero in varie serate, dal 1928 al 1932, dimostrando che gli scatenamenti erotici appartenevano più all'arte che alla vita. Breton fa da maestro di cerimonie, chiede «quante volte?», interroga i compagnucci sulle donne che fingono (tutti giurano che a loro non è mai capitato), sulle ammucchiate, sul sesso solitario. Riferisce bizzarre teorie in circolazione, e subito le confuta.

«Un imbecille dice che dal punto di vista sessuale si possono distinguere tre categorie di donne: le clitoridee, le vaginali, le uterine. Io credo che il godimento della donna per mezzo dell'azione delle labbra e della lingua sia molto raro. È un mezzo molto precario se non entrano in gioco altri modi d'azione».
Cento volte meglio Jean-Jacques Rousseau, che nelle Confessioni ricorda le sue prime sculacciate.

«La signorina Lambercier si spingeva talvolta fino al punto di infliggerci il castigo che si dà ai bambini, quando l'avevamo meritato. Per molto tempo si limitò alla minaccia, e questa minaccia di un castigo per me del tutto nuovo mi spaventava moltissimo; ma poi che l'ebbi sperimentato, lo trovai meno terribile, in realtà, di quanto me l'ero aspettato, e ancora più strano è come quel castigo mi affezionasse a colei che me l'aveva inflitto. Ma la seconda volta fu anche l'ultima: la signorina Lambercier, essendosi indubbiamente resa conto, da qualche indizio, che il castigo non otteneva il suo scopo, dichiarò di rinunciarvi e che la affaticava troppo».

HAROLD BRODKEY,STORIE IN MODO QUASI CLASSICO
Un critico spiritoso disse che Il lamento di Portnoy sta agli sbattimenti solitari come Moby Dick sta alle balene. Eppure anche Philip Roth è finito - complice il sex toy di gomma verde in L'umiliazione - tra i candidati del Bad Sex Award assegnato ogni anno dalla «Literary Review» (l'idea è di Auberon Waugh, figlio di Evelyn). Harold Brodkey viaggia accompagnato dalla definizione di «Marcel Proust americano». Parola di Harold Bloom: gli deve essere sfuggito il racconto Innocenza, dove il narratore si affanna - con raffinata punteggiatura e scarso risultato - su una signorina di nome Orra.

«Mi vedevo come una trireme romana, la mia lingua la prua, bronzo, che la fendeva; lei era il Mediterraneo. Una ciurma di schiavi - Dio che strazio - spingeva i remi, lunghe pale che metaforicamente e ritmicamente riaffioravano sul pelo dell'acqua, coperti di gigli dalla vita breve. La festosa e smisurata nave, tutto me ingobbito sul piccolo mare di Orra, non proprio ingobbito: infatti lungo disteso; la sponda del letto alla mia vita o giù di lì, le mie gambe fuori, i piedi puntati sul pavimento, la sfarzosa barca avanzava leccando, in una scia di gorgoglii e mezzi mulinelli».

Aggravante: va avanti per venti pagine fitte (tempo di lettura, un'oretta). Per pari opportunità, c'è Rapimento di Susan Minot: a pagina 68 - su 127 - la povera Kay china tra le gambe di Benjamin «si fermò per prendere fiato, sentiva le guance doloranti come non mai».

EMMANUEL CARRÈRE, FACCIAMO UN GIOCO
Per conquistare le ragazzine i maschi di parecchie generazioni si sono atteggiati a poeti, più o meno maledetti. Per un gioco erotico con la fidanzata, Emmanuel Carrère ha coinvolto i lettori di «Le Monde» (600 mila almeno, ma il passaparola deve aver esaurito l'edizione del 20 luglio 2002). Gli avevano chiesto di scrivere un racconto sul viaggio, immaginò una storia interattiva: «Salirai sul treno diretto a La Rochelle, comprerai il giornale, farai tutte le porcate che ti dico di fare». E così le altre lettrici, pensava speranzoso lo scrittore.

«Cerco di immaginarmi il tuo sorriso, il sorriso di una donna mentre legge, sola sul treno, una lettera porno che è indirizzata a lei, ma nello stesso tempo viene letta da migliaia di altre donne, le quali, suppongo, in cuor loro si dicono che hai una bella fortuna».
Aveva sbagliato i suoi calcoli sul potere di seduzione della letteratura, e la fidanzata lo lasciò.

JAMES GRAHAM BALLARD, CRASH
Ballard sa raccontare benissimo i paradisi condominiali nati con le migliori intenzioni, chiusi da una sbarra, e poi degenerati (nell'Eden serve un serpente, e se non è previsto dal progetto qualcuno prima o poi lo introdurrà). Sa raccontare altrettanto bene - in Millennium People - le rivolte dei benestanti che alzano barricate con le Volvo e bruciano «libri e quadri, giocattoli e video educativi». Memorabile - anche nel senso che letto una volta non vogliamo sapere altro - la perversione del sesso automobilistico. Niente a che fare con i sedili reclinabili, però.

«Era ossessionato dal numero e dalla ripetizione di ferite e impatti - dal cromo morente e dal cedimento delle paratie antiurto delle sue auto che si scontravano frontalmente in collisioni complesse ripetute all'infinito come in una sequenza al rallentatore; dalle ferite identiche inflitte ai due corpi; dall'immagine del parabrezza frantumantesi come ghiaccio attorno al viso di lei nell'istante in cui essa ne sfondava la superficie come un'Afrodite emergente dalla morte; dalle fratture multiple delle cosce nel momento dell'impatto contro la leva del freno a mano, e, soprattutto, dalle ferite ai genitali di entrambi: l'utero di lei trafitto dal becco araldico dello stemma del fabbricante; il seme di lui sparso fino all'ultima goccia sulle scale luminose registranti in eterno la temperatura e il livello definitivi dei carburanti».

STANLEY ELKIN, IL SANGUE DEGLI ASHENDEN
«Si muoveva avanti e indietro nel tepore sciropposo dell'animale, in quell'estatica unione trascendente che gli impediva di capire dove fosse il suo arnese e dove cominciasse l'orsa».

Sì, sì, il giovane Brewster Ashenden - bello, intelligente, nonché erede di quattro fortune - si sta dando da fare con un'orsa. Va detto a sua discolpa che è stata lei a provocarlo. Lui stava solo passeggiando, in un parco da miliardari che aveva ordinato al giardiniere di riprodurre quadri famosi: La zingara addormentata del doganiere Rousseau (con le due cacche secche di leone), la Caccia al cervo di Cranach, Mosca cieca di Fragonard. Finiti i dipinti, entra in un bosco vero senza accorgersene. Nei preliminari, si sloga una mano. Mentre l'orsa sprofonda nella tristezza post coito, Brewster constata i danni. Stanley Elkin sta tra i postmoderni americani degli anni 70. Quindi può concedersi il chiaro di luna - già ucciso dai futuristi - con la scusa della citazione.

«Gli abiti gli pendevano addosso come brandelli di pelle morta. Percepì nel cervello vaghi sintomi di astinenza. Si voltò verso il chiaro di luna e vide che il suo pene afflosciato sembrava emerso da un bagno di sangue. Su un organo eretto quel sangue avrebbe potuto passare inosservato o apparire come un tenue rossore, ma sul pisello moscio era orrido, umido, denso come vernice. Raccolse nel palmo della mano un po' di quel liquido gocciolante. - Buon Dio, - mormorò scuotendo la testa, - non solo ho chiavato un'orsa, ho anche stuprato una vergine!».

 

philip roth NEL SESSANTOTTO philip roth harold brodkey E L james E L JAMES AUTRICE DI CINQUANTA SFUMATURE DI GRIGIO

Ultimi Dagoreport

elly schlein giorgia meloni giuseppe conte matteo salvini elezioni

DAGOREPORT - COME FAR FUORI IL NEMICO PIÙ INTIMO E VIVERE FELICI? È LA DOMANDA CHE TORMENTA DA UN PEZZO GLI OTOLITI DI GIORGIA MELONI APPENA SI APPALESA LA SILHOUETTE SOVRAPPESO DI MATTEO SALVINI - RIPOSTO IN CANTINA IL PREMIERATO, BRUCIATO IL VOTO ANTICIPATO, CHE FARE? ALLE MENINGI DEI FAZZOLARI E DEI LA RUSSA È SPUNTATA LA RIFORMA ELETTORALE CHE NON SOLO PENALIZZEREBBE LA LEGA A FAVORE DI FRATELLI D'ITALIA MA TOGLIEREBBE DI MEZZO LE CHANCE DI VITTORIA DI UN’OPPOSIZIONE MIRACOLATA IN “CAMPO LARGO” - E QUI ARRIVA IL BELLO: COME FAR INGOIARE A PD-ELLY IL ROSPO DI UNA LEGGE ELETTORALE CHE LI PENALIZZA? C'EST FACILE! SE QUEEN GIORGIA VUOLE ASFALTARE SALVINI, ANCHE LA DUCETTA DEL NAZARENO SOGNA DI TOGLIERSI TRA I PIEDI QUELLA QUOTIDIANA ROTTURA DI COJONI DI GIUSEPPE CONTE…

elly e alessandro onorato, goffredo bettini e dario franceschini, matteo renzi , ernesto maria ruffini schlein giuseppe conte

DAGOREPORT - ‘’AAA CERCASI UN CENTRO DI GRAVITÀ PERMANENTE’’. IN VISTA DELLE ELEZIONI 2027, ANCHE LA DUCETTA DEL NAZARENO, ELLY SCHLEIN, HA CAPITO CHE NON BASTA UN’ALLEANZA CON CONTE E FRATOIANNI PER RIMANDARE NELLE GROTTE DI COLLE OPPIO IL GOVERNO MELONI. PER SPERARE DI VINCERE, OCCORRE DAR VITA A UN NUOVO ULIVO PRODIANO CAPACE DI FEDERARE LE VARIE ANIME DEI CENTROSINISTRATI, AL PARI DELLA DESTRA DOVE SI SFANCULANO DA MANE A SERA MA ALLA FINE IL COLLANTE DEL POTERE È PIÙ FORTE DELLA LORO EGOLATRIA – IL PRIMO A METTERSI IN MOTO È STATO MATTEO RENZI CHE, DA ABILISSIMO MANOVRATORE QUAL È, SI È TRASFORMATO IN UN ARIETE MEDIATICO DELL’OPPOSIZIONE – ALLA DISPERATA RICERCA DEL CENTRO PERDUTO, DOPO SALA E RUFFINI, OGGI SCENDE IN CAMPO ALESSANDRO ONORATO, ASSESSORE AL TURISMO DEL CAMPIDOGLIO, CHE MIRA A FEDERARE UNA RETE RIFORMISTA FORMATA DALLE PRINCIPALI REALTÀ CIVICHE DI CENTROSINISTRA PRESENTI IN ITALIA PER TOGLIERE L'ESKIMO A "FALCE E MART-ELLY''...

donald trump benjamin netanyahu iran israele stati uniti khamenei fordow

DAGOREPORT – COME MAI TRUMP HA PERSO LA PAZIENZA, IMPRECANDO IN DIRETTA TV, SULLE "VIOLAZIONI" DELLA TREGUA IN MEDIO ORIENTE DA PARTE DI NETANYAHU? "NON SANNO COSA CAZZO STANNO FACENDO. DOBBIAMO FAR CALMARE ISRAELE, PERCHÉ STAMATTINA SONO ANDATI IN MISSIONE"? - È EVIDENTE IL FATTO CHE IL “CESSATE IL FUOCO” CON L’IRAN NON RIENTRAVA NEI PIANI DI BIBI NETANYAHU. ANZI, IL PREMIER ISRAELIANO PUNTAVA A PORTARE A TERMINE GLI OBIETTIVI DELL’OPERAZIONE “RISING LION” (DOVE SONO FINITI 400 CHILOGRAMMI DI URANIO?), MA È STATO COSTRETTO AD ACCETTARLO DA UN TRUMP IN VENA DI PREMIO NOBEL PER LA PACE. D’ALTRO CANTO, ANCHE A TEHERAN LA TREGUA TRUMPIANA NON È STATA PRESA BENE DALL’ALA OLTRANZISTA DEI PASDARAN… – VIDEO

elly schlein gaetano manfredi giorgio gori stefano bonaccini pina picierno vincenzo de luca matteo ricci

DAGOREPORT - MENTRE ASSISTIAMO A UNO SPAVENTOSO SVALVOLAMENTO GLOBALE, IN ITALIA C’È CHI SI CHIEDE: ‘’COME SI FA A MANDARE A CASA LA SPERICOLATA ELLY SCHLEIN?’’ - ANCHE SE HA UN IMPATTO MEDIATICO PIÙ TRISTE DI UN PIATTO DI VERDURE LESSE, LA FANCIULLA COL NASO AD APRISCATOLE HA DIMOSTRATO ALTE CAPACITÀ DI TESSERE STRATEGIE DI POTERE, PRONTA A FAR FUORI IL DISSENSO DELL’ALA CATTO-DEM DEL PD - SE IL CENTRO RIFORMISTA HA LA MAGGIORANZA DEGLI ISCRITTI DEL PD, HA PERMESSO DI AVERE UN RISULTATO IMPORTANTE ALLE EUROPEE E FA VINCERE CON I SUOI CANDIDATI LE PROSSIME REGIONALI, PERCHÉ NON TIRA FUORI UN LEADER ALTERNATIVO AL SINISTRISMO FALCE & MART-ELLY? -  LIQUIDATO BONACCINI, ORMAI APPIATTITO SULLA SCHLEIN, SCARTATO DECARO PRIVO DEL CORAGGIO PER SPICCARE IL VOLO, SULLA RAMPA DI LANCIO CI SONO IL SINDACO DI NAPOLI, GAETANO MANFREDI, MA SOPRATTUTTO GIORGIO GORI. L’EUROPARLAMENTARE ED EX SINDACO DI BERGAMO È IN POSSESSO DEL FISICO DEL RUOLO PER BUCARE LO SCHERMO E IL MELONISMO PAROLAIO. A PARTE LE GELOSIE INTERNE DEI RIFORMISTI, LA BASE, CON LA GRUPPETTARA ELLY AL COMANDO, OGGI È TALMENTE RADICALIZZATA CHE RIUSCIRÀ AD INGOIARE UN EX MANAGER DI MEDIASET SULLA PRIMA POLTRONA DEL NAZARENO?

alessandro giuli

DAGOREPORT - MA COME SCEGLIE I COMPONENTI DELLE COMMISSIONI L’INFOSFERICO MINISTRO DELLA CULTURA, ALESSANDRO GIULI? I DIRETTORI DI CINQUE MUSEI STATALI (MUSEI REALI DI TORINO, GALLERIA DELL’ACCADEMIA E BARGELLO DI FIRENZE, COLOSSEO, MUSEO NAZIONALE ROMANO E MUSEO ARCHEOLOGICO DI NAPOLI) SARANNO SELEZIONATI DA UNA COMMISSIONE FORMATA DALLA STRAGRANDE MAGGIORANZA DA GIURISTI - PEGGIO CI SI SENTE SE SI PENSA CHE I TRE CANDIDATI PER CIASCUN MUSEO SCELTI DA QUESTA COMMISSIONE GIURISPRUDENZIALE SARANNO POI SOTTOPOSTI AL VAGLIO FINALE DEL LAUREANDO MINISTRO…

FLASH! – SE URBANO CAIRO NON CONFERMA MENTANA ALLA DIREZIONE DEL TGLA7 ENTRO IL PROSSIMO 30 GIUGNO, CHICCO ALZA I TACCHI E SE NE VA – IL CONTRATTO SCADE A FINE 2026 MA A LUGLIO C’E’ LA PRESENTAZIONE DEI PALINSESTI – PARE CHE QUESTA VOLTA NON CI SIA DI MEZZO IL DIO QUATTRINO, BENSI’ QUESTIONI DI LINEA POLITICA (GIA' NEL 2004 MENTANA FU PRATICAMENTE “CACCIATO” DAL TG5 DOPO UN VIOLENTISSIMO SCAZZO CON SILVIO BERLUSCONI E I SUOI “DESIDERATA”, E FU SOSTITUITO DAL SUO VICE MIMUN…)