1- ANCHE PIERDUDY SI PREPARA A UNA BRILLANTE CARRIERA GIUDIZIARIA, IN OSSEQUIO ALLA TRADIZIONE DELLA FAMIGLIA. MA STATE TRANQUILLI: L'INCHIESTA MEDIATRADE PER EVASIONE FISCALE RISCHIA LA PRESCRIZIONE. LE CARTE AVRANNO VIAGGIATO CON TRENITALIA… 2- COME SEMPRE, SILVIO BANANONI DIMOSTRA IL PROPRIO GRANDE SENSO DELLO STATO E PASSA SUBITO AGLI AVVERTIMENTI: "SOLO NAPOLITANO PUO' BLOCCARE LA MATTANZA" (TRADOTTO: MA COME, MI SONO DIMESSO IN CAMBIO DI UN SALVACONDOTTO GIUDIZIARIO ED ECONOMICO SU MEDIASET E ORA MI RITROVO INGABBIATO IN TRIBUNALE?) 3- E' ANDATO A FARE "UNA LECTIO MAGISTRALIS' A PALERMO (MA DE CHE?), L'ILLUMINATO EDITORE DI ‘’REPUBBLICA’’, E HA CHIARITO UNA VOLTA DI PIÙ' QUALI SONO GLI ORDINI IMPARTITI AI SUOI DIPENDENTI: "IL GOVERNO MONTI, UNA GENIALITA' POLITICA DEL PRESIDENTE NAPOLITANO, MERITA SOSTEGNO E LA RIFORMA PENSIONISTICA E' UN CAPOLAVORO". UN PO' S'ERA CAPITO, CHE IL GIORNALE-PARTITO DI LARGO FOCHETTI ERA DIVENTATO RIGOROSAMENTE GOVERNATIVO. IMMAGINIAMO LA SODDISFAZIONE DEI SUOI PROFESSIONISTI ISCRITTI AL FAMOSO ORDINE DEI GIORNALISTI. QUI, PIÙ CHE ALTRO, ABBIAMO L'ORDINE ‘’AI’’ GIORNALISTI

A cura di MINIMO RISERBO e PIPPO IL PATRIOTA

1- DIO, PATRIA E MAZZETTA...
"La corruzione sta dilagando". La Corte dei Conti: ci costa 60 miliardi l'anno. Iva evasa al 36%. La denuncia dei giudici a vent'anni da Tangentopoli. Slitta la legge anti-tangenti" (Repubblica, p. 1). Ma Lorsignori prendono tempo, "per lavorare meglio" (come sulle tv): "La nuova legge contro le tangenti: 'Dateci 15 giorni' (Corriere, p. 3) Il ministro Severino, avvocato di parecchi pezzi grossi: "Faremo le nostre proposte". Di patteggiamento?

"Ma quanti giudici contabili indagati o vicini alle cricche. Accuse di corruzione e inchieste insabbiate: i guai di una casta costosa e molto chiacchierata". Sul Giornale, Gian Marco Chiocci si sottrae al corteo degli adulatori della Corte dei Conti (p. 7) ed esercita un minimo di memoria. Sostituendosi per un giorno a Travaglio.

2- DIO, PATRIA E TASSETTA...
"Ici, dalla Chiesa 600 milioni, ecco la stretta sugli immobili. Le stime dei Comuni. Ue: un progresso sensibile". Repubblica (p. 6) ricorda i conventi diventati alberghi con l'ultimo Giubileo, "gli oltre 800 istituti in Italia con rette fino a 7 mila euro" e le 2.000 cliniche, molte delle quali "gia' in lite con i Comuni" per le esenzioni.

Poi apri il Corriere di don Flebuccio de Bortoli e Abramo Bazoli ed ecco il ritorno sulla terra: "Vertice in Vaticano. L'Ici resta fuori" (p. 12). Anche la dignita' e' restata fuori, se e' per questo. La Stampa di Mariopio Calabresi invece ci rassicura: "Ma il Vaticano non ostacolera' Monti. Armonia al vertice' (p. 9). "Armonia al vertice" e' proprio grande giornalismo. E per il Cetriolo Quotidiano, "Ici alla Chiesa e alle associazioni, arrivano i primi altola' a Monti. All'anniversario del Concordato l'argomento e' rimasto tabu'" (Perniconi, p.7). Ah, ecco.

3- DIO, PATRIA E SUPPOSTA...
"Giovani e lavoro, persi 80 mila posti. Tra i 18 e i 29 anni calo del 2,5%. Licenziamenti, spunta l'ipotesi dell'arbitrato" (Corriere, p. 5). "Incubo spread, si rischia una manovra bis. Gli interessi sul debito restano alti nonostante le promesse del premier e i proclami ottimistici" (Giornale, p. 9)

4- LA BAVA SEPARATA DALLE NOTIZIE (T'ADORIAM MONTI DIVINO)...
Importante "Retroscena" sulla Stampa dei Lingotti in fuga: "La ricetta di Merkel-Monti. Documento comune sull'Ue. L'incontro tra Roma e Berlino punta a rafforzare il fronte che le lega a Bruxelles". Incipit (auto)ironico: "Con Mario Monti i tedeschi si sono illanguiditi subito". Fotazza della Cul.Inc. e di Montimer in amorosa conversazione, impreziosita dalla didascalia: "Una nuova intesa" (p. 11).

Ci apre il cuore anche questo "Il Retroscena" del Messaggero: "E Palazzo Chigi adotta il modello De Gasperi. Con il Vaticano "nessuna interferenza e confini ben definiti" (p. 2 e non P2, fare attenzione).

5- DIO, PATRIA E FILIALI SVIZZERE...
"Capitali all'estero, Berna apre a Roma. Il governo cerca un'intesa simile a quelle con Gran Bretagna e Germania. Il premier ne parlera' oggi con la Merkel. "Gli italiani sono tornati al vizio del nero in Svizzera". I banchieri del Ticino: l'effetto Tremonti e' finito, i soldi scudati rientrano qui" (Stampa, p. 6). Attraverso gli spalloni o sempre tramite banca?

6- DIO, PATRIA E PETROLIERA...
"Scambiati per pirati e uccisi dai 'maro'" italiani. Morti due pescatori nell'Oceano indiano. New Delhi protesta: 'Violate le norme internazionali" (Repubblica, p. 17). Per noi invece e' tutto normale. Insomma, più' o meno. Paolo Brera scrive che 'i nuclei del San Marco per contrastare la pirateria sono composti da quattro cinque militari specializzati e sono impegnati spesso nel Mare arabico e nel Corno d'Africa: li istitui', tra le polemiche, il governo Berlusconi, autorizzando la presenza sui mercantili di militari armati o di contractors privati disarmati".

Ma bene, poi lo Stato partecipa agli utili dell'armatore, in questo caso la Fratelli D'Amato? Repubblica cade anche nella trappola della sciatteria, andando a chiedere un commento a un ex pollariano ospite fisso dei peggio programmi tv: "Sono nuclei addestrati di un corpo d'elite - spiega Andrea Margelletti del Cesi - e non sono mai stati accusati di uso disinvolto delle armi. I comandanti del nucleo e della nave sono sicuri che quello colpito sia proprio un altro peschereccio".

Ma questi opinionisti dell'ovvio sono addetti di stampa di chi? E questi "centri studi" chi li finanzia e come si mantengono? Saranno sicuramente pie e degne e rigorose istituzioni, ma i giornalisti dovrebbero abituarsi a spiegare ai propri lettori che cosa sono e come campano.

Sul Corriere (p. 16), almeno Marco Nese svela che "le compagnie navali che li utilizzano pagano 500 euro al giorno per ogni militare, somme utilizzate per l'addestramento".

7- DI PADRE IN FIGLIO...
Anche PierDudy si prepara a una brillante carriera giudiziaria, in ossequio alla tradizione della famiglia. "Mediatrade: "Processate Berlusconi", ma l'inchiesta rischia la prescrizione. I pm: evasione fiscale, a giudizio anche Piersilvio e il produttore Agrama" (Repubblica, p. 14). Stralcio romano di un'inchiesta milanese, rallentato durante il tragitto. Le carte avranno viaggiato con Trenitalia.

Come sempre, Silvio Bananoni dimostra il proprio grande senso dello Stato e passa subito agli avvertimenti: "E il Cavaliere chiede aiuto al Quirinale: "Solo Napolitano puo' bloccare la mattanza". L'ex premier teme l'accerchiamento delle procure. E invita Monti a accelerare sulla riforma della giustizia. Settimana prossima decisiva per il processo Mills. "Ghedini e' pessimista", racconta l'ex Sire di Hardcore" (Repubblica, p. 15). Con tutto quello che gli saranno costati Nosferatu Ghedini, il Gran Maestro Longo e Previtiello Perroni, tanto valeva farsi difendere NEI processi, e non DAI processi.

Sulla Stampa, "Berlusconi anti-pm: 'Mi trattano da delinquente". L'ex premier rilancia la riforma della giustizia" (p. 13). Ecco, trovera' sicuramente qualche pisquano che sara' lieto di "dialogare" e riformare la giustizia con cotanto esperto delle aule di giustizia. In fondo, su questi temi anche il Banana e' un "tecnico".

8- A CHI LA BANCA? ALLA PATRIA!...
Stampa e tv hanno ancora le lacrime agli occhi (per la gioia) di quanto ha speso Unicredit per lanciare gli spot patriottici dell'aumento di capitale, ma oggi tocca registrare qualche minima delusione. "Unicredit, il conto dei posti. Abu Dhabi il primo socio. Aabar al 6,5%, cresce il pacchetto Capital Research. L'ingresso degli arabi in consiglio e le scelte delle fondazioni" (Corriere, p. 33). Ancora gli Arabi? Ma vuoi vedere che prima o poi torna Geronzone?

9- POLIZZA, PATRIA E FAMIGLIA (LIGRESTI)...
"Fonsai, le Coop vanno avanti ma la Consob setaccia i bilanci. Axa interessata all'Italia. Patto Palladio-Sator aperto a terzi" (Repubblica, p. 29). "Fonsai, si muove anche l'Isvap" (Stampa, p. 33). Nooooooo, perfino l'Isvaaaaap? Ben alzati, piccini.

10- IL CREDITO AI SOLITI NOTI...
"Bankitalia multa Bpm. Il faro sui crediti a Ligresti e Caltagirone. Una sanzione di 647 mila euro. Agli ex manager Ponzellini, Dalau e Chiesa sanzione da 63 mila euro" (Corriere, p. 33). Ma ce li avranno tutti questi soldi?

11- LOMBROSIANI PER SEMPRE...
Ritagliare e rimirare il santino pubblicato a pagina 23 dal Corriere dei sindaci e dei patti di sindacato. Vi si contempla Nevone che illustra le meraviglie del Colosseo allo Scarparo Rifatto. Titolo entusiasta: "Colosseo, ok il contratto per il restauro".

12- L'IPOCRISIA IN REDAZIONE...
Su Repubblica, meritoria inchiesta su come cambiano le rotte della prostituzione: "Chip sottopelle e abusi dei nuovi clan sulle schiave del sesso" (pp. 22-23). "Bene, ma come la illustriamo?", si saranno detti i cervelloni del desk con l"art director? Ecco andate a vedere cosa hanno partorito: due belle gambe issate su scarpe rosa tacco 12 con piedino smaltato e lacci alla schiava fino al ginocchio. Più' che trasmettere un senso di orrore o tristezza, sembra una sfilata di moda.

13- ...E IL PADRONE IN REDAZIONE...
E' andato a fare "una lectio magistralis' a Palermo (ma de che?), l'illuminato editore di Repubblica, e ha chiarito una volta di più' quali sono gli ordini impartiti ai suoi dipendenti: "Il governo Monti, una genialita' politica del presidente Napolitano, merita sostegno e la riforma pensionistica e' un capolavoro, probabilmente la migliore in Europa" (Repubblica, p. 26).

Un po' s'era capito, che il giornale-partito di Largo Fochetti era diventato rigorosamente governativo. Immaginiamo la soddisfazione dei suoi professionisti iscritti al famoso ordine dei giornalisti. Qui, più, che altro, abbiamo l'ordine AI giornalisti. Ma poi giornalisti "professionisti" o dipendenti? Nella nostra infinita miseria, non abbiamo mai capito come le due cose possano coincidere veramente.

14- CHAPEAU!...
"Fornero sulle donne in tv: offesa per come sono trattate. Il ministro: troppi cattivi esempi, non la guardo da mesi" (Corriere, p. 21).

 

CORTE DEI CONTIchiocci vaticano DISOCCUPAZIONEmerkel monti Tarcisio Bertone lbl32 andrea margelletti mo tizianaberlusconi silvio e piersilvioLONGO E GHEDINI big ulp04 cesare previtiROBERTO MENEGUZZONAGEL E SIGNORA

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