giornali quotidiani

CHE FA LORENZETTO DI NOTTE? LE PULCI AI GIORNALI! - NEL PRESENTARE SULLA “STAMPA” I PALINSESTI RAI, MICHELA TAMBURRINO, FORSE SUGGESTIONATA DALLA CRISI ENERGETICA PROVOCATA DALLA RUSSIA, TRASFORMA ALBERTO MATANO IN ALBERTO METANO - TITOLINO DI UNA DIDASCALIA DALLA “REPUBBLICA”: “CON RONALD ‘REGAN’”. DIDASCALIA: “ELISABETTA ACCANTO A ‘REGAN’ DURANTE UN DISCORSO NEGLI USA”. DÀI, RIPROVATECI, CHE MAGARI ALLA TERZA VI ESCE RONALD REAGAN…

“Pulci di notte” di Stefano Lorenzetto da “Anteprima. La spremuta dei giornali di Giorgio Dell’Arti” e pubblicato da “Italia Oggi”

(http://www.stefanolorenzetto.it/telex.htm)

 

gabriele muccino foto di bacco (2)

Il coltissimo Mephisto Waltz torna a colpire su Domenica del Sole 24 Ore: «Basta aspettare un momento ed ecco il miracolo, tutto torna a galla, tutto “ritorna in mente” (Lucio Battisti, 1970)».

 

Spiace dover contraddire il luciferino maestro, ma nel brano Mi ritorni in mente (testo di Mogol) il verso «ritorna in mente» non figura. Senza contare che la canzone uscì nel 1969, non nel 1970.

 

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La Repubblica - Tubo innocente

Gabriele Muccino entra a gamba tesa nell’intervista con cui Francesco Totti per la prima volta ha raccontato ad Aldo Cazzullo sul Corriere della Sera la rottura con la moglie Ilary Blasi. Il regista se la prende con l’avvocata Annamaria Bernardini de Pace, che difende l’ex calciatore: «Il legale di Totti io l’ho conosciuto bene.

 

L’ho avuta come controparte in un divorzio orribile che ha rovinato un figlio e seminato veleno per 5 anni. (...) Un divorzio portato avanti a forza di denunce penali totalmente pretestuose e inventate: 8 in tutto. (...)

 

la regina elisabetta nancy e ronald reagan e billy graham

Erano la tattica e la strategia che questa nota avvocatessa romana adotta schiacciando vite di persone che si sono amate come fossero noci». Ma quanto si amano le noci!

 

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Titolino di una didascalia dalla Repubblica: «Con Ronald Regan». Didascalia: «Elisabetta accanto a Regan durante un discorso negli Usa». Dài, riprovateci, che magari alla terza vi esce Ronald Reagan.

 

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Renzi con bin Salman nell’opera di Harry Greb apparsa a Roma

Emiliano Fittipaldi e Giovanni Tizian su Domani, a proposito di un incontro segreto svoltosi ad Atene fra Matteo Renzi e il principe saudita Mohammed bin Salman: «Di cosa si è parlato durante i pranzi a tavola con il principe accusato di aver dato l’ordine di aver ammazzato giornalisti dissidenti (su tutti Jamal Khashoggi, ucciso dai sauditi su ordine, dice la Cia, di bin Salman), politici e imprenditori nel bel mezzo della crisi energetica e della guerra tra Russia e Ucraina?».

 

RENZI BIN SALMAN MEME

Dall’italiano accidentato, rileviamo un eccesso di ordine ma, soprattutto, scopriamo che bin Salman, oltre ai giornalisti dissidenti, avrebbe fatto ammazzare politici e imprenditori. Se ne possono conoscere i nomi?

 

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Andrea Monda, direttore dell’Osservatore Romano, intervista il presidente della Conferenza episcopale italiana, cardinale Matteo Maria Zuppi, facendosi assistere nel compito da Roberto Cetera.

 

Nelle risposte, di una prolissità esasperante (la prima conta 2.708 caratteri, 300 in più dell’«Addio monti» manzoniano), figurano le seguenti espressioni: «La pandemia (e con la pandemia della guerra) ci ha investito»; «La polarizzazione come risposta (falsa) alla complessità»; «Cominciando da se stessi (non dall’altro)»; «Una formazione culturale (non catechetica)».

 

Libero - Grano saraceno trasformato in cereale

Tralasciando il senso del primo inciso – «(e con la pandemia della guerra)» – piuttosto esoterico, piacerebbe sapere come sia possibile parlare fra parentesi. Sua eminenza strizzava l’occhio agli intervistatori? Tracciava ogni volta nell’aria due semicerchi con gli indici? Dava un colpetto di tosse? Nel dubbio, propendiamo per la seguente spiegazione: Zuppi ha prudentemente fornito le risposte per iscritto. Al suo posto avremmo fatto lo stesso.

 

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Sul sito della Repubblica, Vera Mantengoli intervista l’agente di polizia Alberto Crispo, che a Venezia ha salvato una ragazza che stava per suicidarsi lanciandosi nel vuoto dall’alto di un’impalcatura della chiesa degli Scalzi (l’ha afferrata all’ultimo istante per una mano): «Non è stato facile capire il percorso, evitare gli attrezzi e salire, ma quando sono arrivato in cima l’ho vista seduta di schiena con le mani appoggiate sul tubo innocente».

 

estee lauder

Premesso che nessun tubo è colpevole, si trattava di un tubo Innocenti, dal cognome di Ferdinando Innocenti, l’ingegnere honoris causa che lo progettò negli anni Trenta, quando ebbe dal Vaticano l’incarico di realizzare gli impianti d’irrigazione dei giardini nella residenza estiva pontificia di Castel Gandolfo. Innocenti nel 1947 riconvertì la sua fabbrica e avviò la produzione della Lambretta.

 

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estee lauder nel 1966

«Estee Lauder. Su le vendite dei cosmetici già dal 2023», titola in prima pagina Verità & Affari. Il nome senza accento è ripetuto nel richiamo nonché nel titolo e nel testo di Giuliano Longo all’interno, per un totale di ben 9 volte. Segno che chi ha passato l’articolo ignora l’esatta identità dell’imprenditrice statunitense che fondò l’azienda di cosmetici e profumi: Estée Lauder (vero nome: Josephine Esther Mentzer).

 

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Nel presentare sulla Stampa i palinsesti Rai, Michela Tamburrino, forse suggestionata dalla crisi energetica provocata dalla Russia, trasforma Alberto Matano in Alberto Metano.

 

Poi si sofferma su «“un talent di parole usando il vocabolario dell’era digitale” e sfide colte», qualificandolo quale «omaggio dichiarato a Luciano Rispoli e a Gianni Minà». Il riferimento a Rispoli ci è chiaro, non altrettanto quello a Minà.

 

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«Grano saraceno, l’impatto su cuore e fegato: ciò che devi sapere sul più antico dei cereali», titola il sito di Libero. Lo svarione è ripetuto da Susanna Barberini nel filmato che accompagna la notizia, riportato anche nel testo sottostante: «Il grano saraceno è un cereale straordinario che fa parte della nostra alimentazione da secoli».

alberto matano foto di bacco (1)

 

In realtà il grano saraceno è il nome comune del Fagopyrum esculentum e del Fagopyrum tataricum, vegetali che appartengono alla famiglia delle Poligonacee, mentre i cereali – come grano, riso, granturco, orzo, avena, segale – sono piante erbacee delle Poacee o Graminacee. Viene associato ai cereali solo per una convenzione commerciale.

 

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Mario Cianflone prova la cabrio Mercedes Amg SL 63 per i lettori del Sole 24 Ore: «Quando è chiusa sembra di stare su una coupé poi basta aprirla e si spalanca il mondo della guida in topo down». Una fognatura d’auto? Divertente anche il refuso nella scheda che accompagna l’articolo: «Peso Odm: 1.970 mm». Da quando il peso in ordine di marcia delle auto viene misurato in metri anziché in chilogrammi?

 

 

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