il fatto quotidiano, paracaduti

CHE FA LORENZETTO DI NOTTE? LE PULCI AI GIORNALI! - TITOLO DALLA PAGINA FACEBOOK DEL “FATTO QUOTIDIANO”: “VI SIETE MAI CHIESTI COME MAI SUGLI AEREI CI SIANO DEI GIUBBOTTI DI SALVATAGGIO E NON DEI ‘PARACADUTI’?”. PER SFREGIO AI CADUTI SUL LAVORO? – DALLA “GAZZETTA DI MANTOVA”: “SPARITA UN’ANATRA MUTA DALL’AREA DI VALLE”. NEL TESTO SI SPECIFICA CHE “LA ‘FLORA’ DI VALLE ANDRÀ ANCOR PIÙ AD IMPOVERIRSI”. DOVEVA TRATTARSI DI UN UCCELLO CHE AVEVA MESSO RADICI…

KAROL WOJTYLA E JORGE MARIO BERGOGLIO

“Pulci di notte” di Stefano Lorenzetto da “Anteprima. La spremuta dei giornali di Giorgio Dell’Arti” e pubblicato da “Italia Oggi”

(http://www.stefanolorenzetto.it/telex.htm)

 

Secondo L’Osservatore Romano, papa Francesco «ha rivolto “un pensiero grato alla memoria di Giovanni Paolo II, in questi giorni oggetto di illazioni offensive e infondate”».

 

Vabbè che è stipendiato dal Vaticano, ma il direttore Andrea Monda non poteva rispettosamente far notare a Sua Santità, o almeno ai ghost-writer della Segreteria di Stato, che parlare di «illazioni infondate» è una banalità lapalissiana, considerato che illazione significa «supposizione arbitraria, priva di fondamento»?

salvatore baiardo massimo giletti non e l'arena 4

 

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Marco Lillo, vicedirettore del Fatto Quotidiano: «Baiardo nel 2017, dopo che Giuseppe Graviano comincia a parlare di Berlusconi in galera mentre è videoregistrato, ritrova la favella». Alla fine sono riusciti a incarcerare Sua Emittenza, seppure davanti a una telecamera, come sempre.

 

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Per lo scrittore Roberto Saviano, i boss mafiosi «hanno squadre che girano intorno alle loro case e guardiaspalle» (così sul Corriere della Sera). Il sostantivo guardiaspalle non esiste nei dizionari, che registrano invece guardaspalle. Il motivo è semplice.

 

ANDREA MONDA CON PAPA FRANCESCO

La lettera i, considerata epentetica (chiamasi epentesi l’inserzione di un suono non etimologico all’interno di una parola), va omessa perché il vocabolo è composto da un verbo (guardare, cioè vigilare) e da un sostantivo, e non da due sostantivi, come guardia e caccia, per esempio.

 

Poiché la terza persona singolare del presente indicativo del verbo guardare è guarda (senza la i), si scrive guardaspalle, guardacaccia, guardamacchine, guardacoste, guardabarriere, guardaboschi e così via. In diversi casi, molto diffusi, alcuni dizionari ammettono entrambe le grafie, ma non per guardaspalle. Fa eccezione guardiamarina, che non ha nulla in comune con il verbo guardare.

brunello cucinelli foto di bacco (1)

 

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La Repubblica intervista l’imprenditore Brunello Cucinelli e, in un sommario, riporta questa sua frase: «È urgente stringere un nuovo Patto con la natura». Ci ricorda, per favore, quando fu sottoscritto il vecchio Patto? È forse quello violato nel Giardino dell’Eden?

 

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Lorenzo Cremonesi, inviato dal Corriere della Sera a seguire la guerra in Ucraina: «Il più senior tra loro, Olegh, 40 anni di Odessa, ricorda che “terra bruciata” fu fatta dagli ucraini in ritirata da Izyum nel marzo dell’anno scorso». Tralasciando la virgola omessa dopo 40 anni, senior significa già «il più vecchio». Ergo, non può esistere il più più vecchio.

 

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ALDO GRASSO

Incipit di Chiara Galeazzi, colpita a 34 anni da un’emorragia cerebrale, che affida al Foglio un articolo sull’uscita del suo libro, «un resoconto senza eroismi né piagnistei»: «Amazon è il paradiso della fisioterapia. Si trovano bite automodellanti per chi digrigna i denti a metà del prezzo da farmacia». Non sapevamo che il bruxismo fosse un esercizio retribuito. (Bastava capovolgere la frase: «A metà del prezzo da farmacia si trovano bite automodellanti per chi digrigna i denti»).

 

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Aldo Grasso nella rubrica Padiglione Italia, sulla prima pagina del Corriere della Sera: «Nel giro di poche ore Carlo Calenda e Matteo Renzi hanno bruciato un sogno, quello del Terzo polo, il partito dei liberaldemocratici che avrebbe dovuto essere la pietra d’inciampo del populismo di destra e di sinistra».

 

Il Fatto Quotidiano, paracaduti

La pietra d’inciampo (Stolpersteine) è una denominazione registrata dall’artista berlinese Gunter Demnig presso l’Ufficio tedesco brevetti e marchi fin dal 2006, quindi è protetta, dal 2013 anche a livello europeo.

 

Come specifica Lo Zingarelli 2023, è la «targa commemorativa in ottone incorporata nella pavimentazione stradale di una città, posta davanti all’abitazione di una vittima delle deportazioni nei campi di concentramento nazisti per rinnovarne la memoria».Ci pare che non c’entri nulla con Calenda e Renzi, i quali al massimo sono vittime di sé stessi.

 

Maurizio Maggiani

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Titolo dalla pagina Facebook del Fatto Quotidiano: «Vi siete mai chiesti come mai sugli aerei ci siano dei giubbotti di salvataggio e non dei paracaduti?». Per sfregio ai caduti sul lavoro?

 

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In una dolentissima testimonianza sui propri guai di salute, apparsa sulla Stampa, lo scrittore Maurizio Maggiani scrive: «Sarebbe bene ricordare che per buona metà del XIX° secolo i medici d’Occidente, credenti e miscredenti, hanno dibattuto sulla liceità e l’opportunità di anestetizzare il paziente durante la chirurgia».

 

anatra muta

A parte quest’ultima semplificazione (era preferibile scrivere «durante gli interventi chirurgici», perché la forma scelta da Maggiani significa, alla lettera, «durante la branca della medicina che utilizza atti operatori»), i numeri romani non richiedono mai l’esponente (°), essendo già espressioni grafiche dei numerali ordinali. L’esponente si utilizza solo con le cifre arabiche. Quindi si scrive XXI secolo oppure 21° secolo.

 

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Sul Manifesto, in un’erudita recensione della nuova edizione italiana di Immagine e culto di Hans Belting, edita da Carocci, Antonino Tranchina fa morire l’autore il 10 febbraio scorso, ma il tentativo di allungare la vita al grande storico dell’arte tedesco risulta purtroppo vano perché Belting è morto a Berlino il 10 gennaio 2023.

 

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Titolo dalla Gazzetta di Mantova: «Sparita un’anatra muta dall’area di Valle». Nel testo si specifica che «la flora di Valle andrà ancor più ad impoverirsi». Doveva trattarsi di un uccello che aveva messo radici.

 

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