QUALCUNO DICA A GUBITOSI/TARANTOLA CHE IERI BERSANI LI HA LICENZIATI - CHI È QUELLA BELLA STANGONA CHE FASSINO FA VENIRE APPOSITAMENTE DA ROMA PER OCCUPARSI DELLA VIOLENZA SULLE DONNE? - 2014. SI AVVICINA L'ANNO HORRIBILIS IN CUI ‘’LA STAMPA’’ DIRÀ ADDIO ALLA CARTA - TRE FILM IN PREPARAZIONE SU CORONA - MORANDI RIGETTO’ L’ARMATA RUSSO DI CUTUGNO – IL “BADANTE” DI BALOTELLI - GIARDA E FORNERO PRANZO TÊTE-À-TÊTE - SHAMPOO E MASSAGGI PER I DUE DIRETTORI - ADDIO ALLE PAPA-SCARPE ROSSE…

1. Chi è quella bella stangona minigonnata che il sindaco Fassino fa venire a Torino appositamente da Roma per occuparsi della violenza sulle donne? Ah saperlo....

2. 2014. Si avvicina l'anno horribilis in cui la Stampa di Calabresi finirà nel limbo dei virtuali, e dirà addio alla carta. Per adesso se ne parla solo nelle segrete stanze direzionali...

3. TRE FILM SU CORONA
Roberto Alessi per "Novella 2000" - Fabrizio Corona è in carcere, per un po' sarà costretto a fermare il suo spirito autodistruttivo che l'ha messo nei guai mentre altri delinquenti scorrazzano in Ferrari davanti ai locali dove un tempo "regnava" Corona, certi finalmente di non essere messi in ombra. Intanto a Roma sono già in ballo tre progetti per film ispirati al suo personaggio.

Pare siano in lizza Alessandro Siani, il popolarissimo comico Giovanni Vernia, che lo imita a Zelig, ma pare che il progetto che brucerà tutti sul tempo è un biopic, un film biografia, che vedrebbe nei panni del duro de' duris il suo amico Walter Nudo, che ha due vantaggi: primo, conosce bene Corona; secondo, ha lo stesso numero di tatuaggi di Fabrizio. Tutti soldi risparmiati in truccatori e in tempo di crisi anche quelli servono

4. ORGOGLIO D'ALESSIO
Da "Novella 2000" - «Come definirei questo Festival? Più che radical chic direi "Radica di noci"». Così Gigi D'Alessio, che con la compagna Anna Tatangelo non si è perso una puntata della kermesse canora, raccontando a Sorrisi chi erano i suoi artisti preferiti (tifava per i Modà) non ha celato una mini polemica sui gusti di Fabio Fazio.

5. L'ARMATA DI CUTUGNO
Da "Novella 2000" - «Rivincita? Direi proprio di sì». Toto Cutugno ha rivelato a Sorrisi che già lo scorso anno aveva proposto a Gianni Morandi di partecipare al Festival con il coro dell'Armata rossa, ricevendo un secco no. «Mi hanno detto che sarebbe stata un'esibizione troppo politica», racconta Toto che invece quest'anno, con Fazio, è riuscito nell'impresa.

6. "SIR" BALOTELLI
Da "Novella 2000" - Giuseppe Sapienza, l'uomo che gestisce la comunicazione del Milan, è colui che affiancherà Mario Balotelli, marcandolo di giorno e soprattutto di notte, in questa sua nuova avventura rossonera. L'idea del patron Adriano Galliani è quella di trasformare Mario in un "baronetto".

7. Romana Liuzzo per "il Giornale" - Rigatoni all'amatriciana, spaghetti con le vongole, spi¬gola al vapore e bocconcini di pollo con patate al forno. Al menù del ristorante della Ca¬mera (semi deserto in questi giorni) non hanno saputo resi¬stere due ministri uscenti, El¬sa Fornero e Piero Giarda, se¬duti allo stesso tavolo. Chissà se tra un boccone e l'altro, li ha colti un piccolo rimorso per disoccupati e esodati.

8. Romana Liuzzo per "il Giornale" - Due ex direttori del Messaggero frequentano casualmente lo stesso barbiere: Liborio in via Ripetta, in pieno centro storico romano. Sono Roberto Napoletano attualmente direttore del Sole24Ore e Mario Orfeo, direttore del Tg1, giovane e in gamba, con una gavetta alle spalle di tutto rispetto. Momento di meritato relax con shampoo e piccolo massaggio in testa.

9. Da "il Giornale" - La loro espressione è volutamente seria e accigliata. Proprio per segnare la distanza dal sorrisetto ironico e sardonico che accompagnava il video omofobo di Alberto Romano Pedrina e Raffaele Zanon, i due esponenti padovani di FdI. Così, con un contro-video, Giorgia Meloni e Guido Crosetto leader di Fratelli d'Italia hanno chiesto scusa a chi si è sentito offeso da quella frase («non votate con il culo») con la quale i due candidati veneti del partito avevano chiuso il loro filmato-provocazione.

Già subito dopo la diffusione del video la Meloni aveva chiesto scusa e chiesto la rimo¬zione del filmato (scomparso da Youtube). «Se dei cretini fanno un video idiota tutti parlano di noi- dicono attraver¬so i cartelli Meloni e Crosetto - . Quel video offensivo non ci rappresenta né rappresenta FdI». E Giuliano Ferrara a La zanzara su Radio24 azzarda: «Crosetto è gay!», salvo poi svelare su Twitter che si trattava di uno scherzo.

Da "Libero" - Grillo: «Ci vada la figlia della Forneroa lavorare a 500 euro al mese in un call center». Replica della sciura Elsa: «Questa è una vigliaccata. Fino a prova contraria io non ho mai avuto nella mia vita una Ferrari Testarossa, lui sì». E poi l'auto blu è partita a tutto gas.

10. (ANSA) - "Non è un giudizio sulle persone ma noi restiamo critici sulla governance e resto fermo sul fatto questo meccanismo non consente una gestione industriale di una grandissima azienda". Pier Luigi Bersani, a '28 minuti' su Radio2, risponde così su un avvicendamento dei vertici di viale Mazzini in caso di vittoria del centrosinistra. "Bisogna consentire che ci sia un azionista, il Tesoro, un amministratore delegato e una gestione coerente perché il duopolio ha addormentato le prospettive industriali di tutti".

11. Da "06blog.it" - Il Campidoglio ha appena reso noto che l'ottava edizione del Roma Film Festival, si farà, mettendo a tacere i dubbi paventati da Nicola Zingaretti in corsa per la poltrona al centrosinistra alla Regione Lazio, da lunedì 8 a domenica 17 novembre 2013, mentre le date del Mercato - The Business Street e della Fabbrica dei progetti - New Cinema Network saranno dal 13 al 17 novembre 2013. Ben 5 giorni prima dell'inizio del Festival di Torino.

Come nelle edizioni precedenti, il fulcro dei dieci giorni di proiezioni e incontri del il festival cinematografico diretto da Marco Müller, dal red carpet al Villaggio del Cinema, sarà ospitato negli spazi dell'Auditorium Parco della Musica. In tutte le sale dell'imponente struttura realizzata da Renzo Piano, grazie ad una speciale convenzione, resa possibile dall'accordo firmato questa mattina in Campidoglio, dal sindaco di Roma Capitale, Gianni Alemanno, i tre enti che operano presso l'Auditorium - la Fondazione Cinema per Roma, presieduta da Paolo Ferrari, l'Accademia Nazionale di Santa Cecilia, guidata da Bruno Cagli, e la Fondazione Musica per Roma, diretta da Aurelio Regina

12. Dal "Corriere della Sera" - Tra gli indumenti che dopo il 28 febbraio Ratzinger non userà più ci sono anche le scarpe rosse. Quei mocassini lisci, senza cuciture e dal colore vistoso gli fecero conquistare il primato di uomo che «indossava l'accessorio dell'anno» secondo la rivista americana Esquire. Le scarpe furono realizzate dall'artigiano Adriano Stefanelli.

 

 

piero fassino napolitano mario calabresi elkann FABRIZIO CORONA IN MANETTELoredana Berte Gigi DAlessio belen cutugno Sanremo GIARDA E FORNERO d ae ae bcb f f daa CROSETTO PRENDE IN BRACCIO GIORGIA MELONI jpegGUBITOSI E TARANTOLA jpegMARCO MULLER FOTO ANDREA ARRIGA scarpe papa ratzinger prada

Ultimi Dagoreport

giorgia meloni ursula von der leyen donald trump dazi matteo salvini

LA LETTERINA DELL’AL CAFONE DELLA CASA BIANCA È UNA PISTOLA PUNTATA ALLA TEMPIA DEI LEADER EUROPEI, CUI È RIMASTA UNA SOLA VIA DI USCITA, QUELLA COSIDDETTA “OMEOPATICA”: RISPONDERE AL MALE CON IL MALE. LINEA DURA, DURISSIMA, ALTRIMENTI, ALLE LEGNATE DI TRUMP, DOMANI, ALL’APERTURA DELLE BORSE, SI AGGIUNGERANNO I CALCI IN CULO DEI MERCATI. LA CINA HA DIMOSTRATO CHE, QUANDO RISPONDI CON LA FORZA, TRUMP FA MARCIA INDIETRO - SE LA “GIORGIA DEI DUE MONDI” ORMAI È RIMASTA L’UNICA A IMPLORARE, SCODINZOLANTE, “IL DIALOGO” COL DAZISTA IN CHIEF, NEMMENO LE CIFRE CATASTROFICHE SULLE RIPERCUSSIONI DELLE TARIFFE USA SULLE  AZIENDE ITALIANE, TANTO CARE ALLA LEGA, HA FERMATO I DEMENZIALI APPLAUSI ALLA LETTERA-RAPINA DA PARTE DI MATTEO SALVINI – ASCOLTATE JOSEPH STIGLITZ, PREMIO NOBEL PER L’ECONOMIA: “TRUMP NON AGISCE SECONDO ALCUN PRINCIPIO ECONOMICO, NON CONOSCE LO STATO DI DIRITTO, È SEMPLICEMENTE UN BULLO CHE USA IL POTERE ECONOMICO COME UNICA LEVA. SE POTESSE, USEREBBE QUELLO MILITARE’’

steve witkoff marco rubio sergei lavrov

RUBIO, IL TAJANI STARS AND STRIPES – IL SEGRETARIO DI STATO AMERICANO NON TOCCA PALLA E SOFFRE IL POTERE DI STEVE WITKOFF, INVIATO DI TRUMP IN MEDIO ORIENTE CHE SE LA COMANDA ANCHE IN UCRAINA. IL MINISTRO DEGLI ESTERI USA PROVA A USCIRE DALL’ANGOLO PARLANDO DI “NUOVA IDEA” DELLA RUSSIA SUI NEGOZIATI IN UCRAINA. MA IL MINISTRO DEGLI ESTERI DI PUTIN, LAVROV, SUBITO VEDE IL BLUFF: “CONFERMIAMO LA NOSTRA POSIZIONE” – TRUMP AVEVA OFFERTO DI TUTTO A WITKOFF, MA L’IMMOBILIARISTA NON HA VOLUTO RUOLI UFFICIALI NELL’AMMINISTRAZIONE. E TE CREDO: HA UN CONFLITTO DI INTERESSE GRANDE QUANTO UN GRATTACIELO...

diletta leotta ilary blasi stefano sala pier silvio berlusconi

FLASH – IL BRUTALE AFFONDO DI PIER SILVIO BERLUSCONI SU ILARY BLASI E DILETTA LEOTTA (“I LORO REALITY TRA I PIÙ BRUTTI MAI VISTI”), COSÌ COME IL SILURAMENTO DI MYRTA MERLINO, NASCE DAI DATI HORROR SULLA PUBBLICITÀ MOSTRATI A “PIER DUDI” DA STEFANO SALA, AD DI PUBLITALIA (LA CONCESSIONARIA DI MEDIASET): UNA DISAMINA SPIETATA CHE HA PORTATO ALLA “DISBOSCATA” DI TRASMISSIONI DEBOLI. UN METODO DA TAGLIATORE DI TESTE BEN DIVERSO DA QUELLO DI BABBO SILVIO, PIÙ INDULGENTE VERSO I SUOI DIPENDENTI – A DARE UNA MANO A MEDIASET NON È LA SCURE DI BERLUSCONI JR, MA LA RAI: NON SI ERA MAI VISTA UNA CONTROPROGRAMMAZIONE PIÙ SCARSA DI QUELLA CHE VIALE MAZZINI, IN VERSIONE TELE-MELONI, HA OFFERTO IN QUESTI TRE ANNI…

giorgia meloni elly schlein luca zaia vincenzo de luca eugenio giani elly schlein elezioni regionali

PER UNA VOLTA, VA ASCOLTATA GIORGIA MELONI, CHE DA MESI RIPETE AI SUOI: LE REGIONALI NON VANNO PRESE SOTTOGAMBA PERCHÉ SARANNO UN TEST STRADECISIVO PER LA MAGGIORANZA – UNA SPIA CHE IL VENTO NON SPIRI A FAVORE DELLE MAGNIFICHE SORTI DELL’ARMATA BRANCA-MELONI È IL TENTATIVO DI ANTICIPARE AL 20 SETTEMBRE IL VOTO NELLE MARCHE, DOVE IL DESTRORSO ACQUAROLI RISCHIA DI TORNARE A PASCOLARE (IL PIDDINO MATTEO RICCI È IN LEGGERO VANTAGGIO) – IL FANTASMA DI LUCA ZAIA IN VENETO E LE ROGNE DI ELLY SCHLEIN: JE RODE AMMETTERE CHE I CANDIDATI DEL PD VINCENTI SIANO TUTTI DOTATI DI UN SANO PEDIGREE RIFORMISTA E CATTO-DEM. E IN CAMPANIA RISCHIA LO SCHIAFFONE: SI È IMPUNTATA SU ROBERTO FICO, IMPIPANDOSENE DI VINCENZO DE LUCA, E SOLO UNA CHIAMATA DEL SAGGIO GAETANO MANFREDI LE HA FATTO CAPIRE CHE SENZA LO “SCERIFFO” DI SALERNO NON SI VINCE…

marina pier silvio berlusconi giorgia meloni

NULLA SARÀ COME PRIMA: PIER SILVIO BERLUSCONI, VESTITO DI NUOVO, CASSA IL SUO PASSATO DI RAMPOLLO BALBETTANTE E LANCIA IL SUO PREDELLINO – IN UN COLPO SOLO, CON IL COMIZIO DURANTE LA PRESENTAZIONE DEI PALINSESTI, HA DEMOLITO LA TIMIDA SORELLA MARINA, E MANDATO IN TILT GLI OTOLITI DI GIORGIA MELONI, MINACCIANDO LA DISCESA IN CAMPO. SE SCENDE IN CAMPO LUI, ALTRO CHE 8%: FORZA ITALIA POTREBBE RISALIRE (E MOLTO) NEI SONDAGGI (IL BRAND BERLUSCONI TIRA SEMPRE) – NELLA MILANO CHE CONTA IN MOLTI ORA SCOMMETTONO SUL PASSO INDIETRO DI MARINA DALLA GESTIONE “IN REMOTO” DI FORZA ITALIA: D'ALTRONDE, LA PRIMOGENITA SI È MOSTRATA SEMPRE PIÙ SPESSO INDECISA SULLE DECISIONI DA PRENDERE: DA QUANTO TEMPO STA COGITANDO SUL NOME DI UN SOSTITUTO DI TAJANI?