antonello venditti

E QUESTA NOTTE E' ANCORA...VODKA! COME PASSO' LA SUA "NOTTE PRIMA DEGLI ESAMI" ANTONELLO VENDITTI? A UBRIACARSI CON L'INSEGNANTE DI RIPETIZIONI - VENDITTI: "CANTO 'LA MATEMATICA NON SARÀ MAI IL MIO MESTIERE', MA FECI UN FIGURONE ALL’ORALE DI QUELLA MATERIA, ANCHE GRAZIE AL PROF DI RIPETIZIONI CHE, LA SERA PRIMA DELL'ESAME ORALE, MI PORTÒ A FIRENZE...E CI UBRIACAMMO" - "TRA QUEI 'QUATTRO RAGAZZI CON LA CHITARRA' UNO ERA DE GREGORI, CHE PER ME È UN FRATELLO SIAMESE..." - DOMANI INIZIA LA MATURITA': SE VOLETE FARE COME VENDITTI, SINCERATEVI DI REGGERE L'ALCOL: VIDEO!

 

Matteo Cruccu per il "Corriere della Sera" - Estratti

 

antonello venditti

Accenna l’attacco al piano, all’interno della grande villa a Colle Romano, tranquillo compound fuori a nord della sua Capitale. E subito scorrono istantanee di banchi e professori, di veglie agitate senza sonno. Se c’è un brano nella sua sterminata produzione che ne contiene mille altri, questi è «Notte prima degli esami»: Antonello Venditti lo sa. Dal 17 giugno, insieme a tante altre, il cantautore la porterà in giro per l’Italia, partendo da Caracalla.

 

(...)

 

Come nacque?

«Mi sono messo al piano e magicamente una mattina mi è arrivata. Tutta d’un botto.

Tornavo a Roma dopo quattro anni di esilio, mi riconciliai con la città».

 

Cos’era successo?

«Mi ero separato da mia moglie Simona Izzo, avevo paura del pubblico e caddi in depressione. Lucio Dalla mi trovò casa in Brianza. E in alcuni momenti pensai al suicidio».

 

Addirittura?

«Con la macchina. L’unica cosa che mi era rimasta. Ma desistetti».

giusva fioravanti

 

E poi?

«E poi fu Lucio a dirmi di ritornare. Scrissi alla velocità della luce “Ci vorrebbe un amico”, “Grazie Roma”. E “Notte prima degli esami”».

 

Questa, ma anche «Giulio Cesare» o «Compagno di scuola»: perché i suoi anni del liceo sono cosi fondamentali?

«Fino a 18 anni, la mia vita è stata solo quello. Poca vita sociale, mia madre professoressa di latino e greco: uscivo di casa, andavo a scuola, tornavo a casa, una vita circolare».

 

È vero che sua madre la bullizzava, diceva che era «grasso come un maiale»?

«Era una buona persona, ma le mancava proprio l’empatia. Essere sovrappeso ha condizionato tutti gli anni del liceo: pesavo 94 chili. Fino a 16 anni praticamente non ho vissuto. Poi ebbi un incidente, finii in ospedale e in due mesi ne persi 30».

 

E suo padre?

antonello venditti simona izzo

«Faceva il viceprefetto, non c’era mai, ma all’occasione era il braccio violento di mamma.

Una situazione complicata».

 

Il bullismo oggi passa attraverso i social?

«Ne so qualcosa, la storia secondo cui avrei offeso una disabile è nata li, sui social». [...]

 

Torniamo alla canzone: ma lei se la ricorda davvero la sua prima notte degli esami?

«Ricordo quella prima degli orali: la matematica non sarà mai il mio mestiere, come cantai, ma feci un figurone all’orale proprio di matematica, anche grazie al prof di ripetizioni che la sera prima mi portò a Firenze, probabilmente ad ubriacarci».

 

I quattro amici con la chitarra: oramai si sa, uno era De Gregori. Chi è per lei?

«Un fratello siamese. O gemelli allattati dalla stessa lupa, come dice lui. Ci conosciamo da 55 anni. Per certi versi siamo lo yin e lo yang, lui più riservato, io meno, ma ci completiamo».

adriana faranda

 

Parlando di altri cantautori: Rino Gaetano che lei produsse per primo?

«È stato molto sottovalutato. Era un personaggio eterodosso perché aveva un linguaggio giornalistico mentre noi forse eravamo più complessi. Voleva farsi accettare a tutti i costi, specie da me e da Francesco, pure troppo».

 

Altro eterodosso, Battisti.

«Non lo consideravamo molto: non scriveva i testi. Era simpatico però, un romanaccio. E lontano dalle dispute ideologiche: non era lui quello di destra, ma Mogol, le braccia tese sono roba sua».

 

E De André?

«Era più interessato a De Gregori che a me. E Francesco si sentiva suo figlio artistico.

Io no».

 

Di Dalla abbiamo detto, le ha salvato la vita.

«Sapeva mettere in relazione mondi molto diversi. Ed era molto curioso».

antonello venditti lucio dalla

 

Chi era invece la Claudia della canzone?

«La mia fidanzata di allora, la prima: perdemmo insieme la verginità. L’amore, il sesso la prima volta può essere un atto violento. Ma, appunto, non potevo farle male».

 

L’ha più rivista?

«No».

 

E oggi come va con l’amore?

«Sto con Anna, un amore fondato sulla stima. Quand’ero giovane il concetto di stima mi sembrava l’antiamore, oggi è il fondamento della nostra storia che non esclude il sesso, ma la completa».

 

 

Avete quasi trent’anni di differenza: le pesano?

«No».

 

claudio ranieri antonello venditti

Le famose «bombe delle sei» rimangono un mistero.

«E lo rimarranno: c’e chi dice fossero spinelli e chi bombe vere. Non lo svelerò ora».

 

Altre bombe vere lei però se le ricorda.

«Piazza Fontana. come fosse ieri. Ero sulla mia 500, a Roma, mi fermai impietrito». [...]

antonello venditti foto mezzelani gmt 050antonello vendittiachille lauro e antonello venditti 1antonello venditti al festival di sanremosebino nela antonello venditti foto di bacco (3)antonello venditti roberto gualtieri cerimonia di consegna della lupa capitolinaantonello venditti concerto caracallalucio dalla antonello vendittiANTONELLO VENDITTI antonello venditti antonello venditti foto mezzelani gmt41simona izzo antonella venditti novella 2000ANTONELLO VENDITTI ALBUM CUOREvideo di scuse di Antonello Vendittiantonello venditti antonello venditti antonello venditti foto mezzelani gmt 051antonello venditti

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