lady oscar chiara valerio

PER NIENTE CHIARA: SI CAPISCE DA SOLA - "REPUBBLICA" IN PIENO DELIRIO NON-SENSE DA' SPAZIO ALLA SUPERCAZZOLE DI CHIARA VALERIO, CONSIGLIERA DI ELLY SCHLEIN, SULL'EROINA GENDER DI FUMETTI E CARTONI ANIMATI, LADY OSCAR, UNA DONNA CHE IL PADRE AVREBBE VOLUTO UOMO, ADDESTRATA COME UN SOLDATO - UNA COLATA DI ELUCUBRAZIONI IN CUI CHIARA VALERIO SE LA CANTA E SE LA SUONA, IN UN CRESCENDO DI FUMOSITA' - CHIARA, MA CI VOLEVI DIRE CHE TE SAREBBE PIACIUTO TIRARE DI SCIABOLA CON LADY OSCAR?

 

 

chiara valerio

Chiara Valerio per la Repubblica - Estratti

 

Un uomo ha cinque figlie, un enorme palazzo, una moglie, bella e sempre un poco dolente – ma potrebbe essere l'estetica del tempo – una vecchia governante e presto anche il di lei nipote rimasto orfano. L'uomo possiede cavalli, carrozze, forse ha avuto o ha un'amante o due, di certo dà ordini, è un generale della Guardia reale.

 

(...)

Il generale apre la porta di scatto, allunga ancora la falcata, dovrebbe forse ringraziare la sua signora, le levatrici, il dottore – quanta gente c'è– ma si avvicina alla culla dalla quale il vagito arriva forte, imperioso, imperativo. Si sporge pensando di vedere qualcosa e invece non vede niente. Quando non vedi niente, è una donna. Il generale François Augustin Reynier, cavaliere e conte de Jarjayes, ha avuto la sua sesta figlia. 

chiara valerio

Vorrebbe essere felice, ma non può. 

 

Così parla, supera le urla di sua figlia, il silenzio degli astanti, la fatica di sua moglie e dice rivolto alla culla, come a sé stesso, Ti chiamerò Oscar, sarai il mio figlio maschio. 

 

Madamigella Oscar – così tutti la chiamano – viene educata per prendere il posto di suo padre, d'altronde si passano troni e terreni perché non passare i gradi militari di padre in figlio.

 

Madamigella Oscar è vestita come un giovin signore. Siamo negli anni Settanta del Settecento, anzi, proprio nel 1770, Oscar ha quindici anni e comanda la Guardia Reale.

 

Il suo cavallo è bianco. Con lei è cresciuto André Grandier, nipote della fantesca di casa de Jarjayes, hanno tirato di spada insieme, Oscar è bionda, André è bruno, il cavallo di André è scuro, sembra un attendente, in realtà André è una dama di compagnia, dolce, accudente, protettivo.

 

CHIARA VALERIO CON SCATOLINO A PIU LIBRI PIU LIBERI

André è innamorato di Oscar, lo sa, accetta di non poter essere ricambiato, conosce le regole di una società dove la cultura è la natura e contro natura è impossibile andare. 

 

Il sesso, e il genere dei personaggi è determinato dal loro ruolo in una società piena di regole, impossibilità, divieti, il volto è la maschera, la maschera è il volto.

 

Nel frattempo, lontano dai campi di battaglia, o così si augura la madre che la manda in sposa al delfino di Francia, si avvicina a Parigi Maria Antonietta Giuseppa Giovanna di Asburgo-Lorena. 

 

Maria Antonietta ha studiato le regole, i divieti, le impossibilità e le occasioni della corte di Francia. Conosce tutto. In teoria.

 

stefano jossa cover

C'è una sorta di ineluttabilità nei comportamenti di questi tre quindicenni – e di tutti coloro che ruotano intorno, come in un ballo, quasi sempre in un ballo, o in quegli scontri di campo aperto che possono somigliare a sanguinosi balli – che potremmo chiamare destino o anche forza di gravità. 

 

Se fosse stata una storia non a fumetti, forse la predominanza della cultura sulla natura, forma che determina sostanza, sarebbe stato meno chiara, invece essendo un anime, è chiaro che i disegni mostrano Oscar più alta di tutte le donne ma più bassa degli uomini: chi è buono più alto di chi è misero, chi è coraggioso con un portamento più eretto di chi è vile.

 

Le uniche incertezze possibili sembrano frivole e lo sono: che significherà il certo sguardo di una certa persona a una certa festa? 

 

(...)

chiara valerio con la compagna marcella libonati 1.

Una donna cresciuta come un uomo e vestita da ufficiale, che disprezza le lesbiche, e come unico obiettivo ha quello di proteggere la regina di Francia, che si accorge di essere innamorata di Fersen e di dover fuggire da quei sentimenti, potrà mai essere accompagnata da qualcuno che non le stia gerarchicamente sopra o sotto, ma accanto? Struggente interrogativo, ma basti ricordare che il tradimento della propria natura, porta alla morte. Ma che cos'è la propria natura? 

 

Nel mondo costruito da Riyoko Ikeda è il tradimento della propria posizione nel mondo, perché natura e cultura coincidono. Gli eroi nazionali hanno caratteristiche di simbolo e, come ha scritto Stefano Jossa (Un paese senza eroi, Laterza, 2013), noi non ne abbiamo, né Jacopo Ortis, né Pinocchio.

 

Mi pare inoltre che per la nostra realtà politica gli eroi siano i martiri. L'eroismo del martire non unisce, separa.

 

chiara valerio fotografata dalla compagna, marcella libonati

L'eroismo del martire non salva, crea sensi di colpa o di inadeguatezza. Nonostante San Sebastiano alla colonna dica il contrario, il martire non è sexy, deve rinunciare a tutto per poter vincere. 

 

Laddove l'eroe dona, il martire chiede conto. L'eroe resta umano, il martire diventa santo. Quando la patria sarà quel luogo non di geografia ma il luogo dove si è fedeli a sé stessi e dunque agli altri, e in cui cultura significhi capacità civile di rapportarsi al prossimo, la prima eroina, il primo eroe sarà Lady Oscar. Il nostro attuale primo ministro, Giorgia Meloni, lo sa, appartiene alla generazione di chi ha potuto vedere il cartone animato e leggere il manga di Riyoko Ikeda. 

  

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