rosanna lambertucci

ANDREOTTI E "IL DEMONE" DELLA CEFALEA, LE CENE CON MONICA VITTI E LA CORTE DI ALAIN DELON CHE LA ACCOLSE IN ACCAPPATOIO – ROSANNA LAMBERTUCCI MEMORIES: "PARLAVO DI DIETE, MA MANGIAVO MALISSIMO PER VIA DELLO STRESS. LA MIA TRASMISSIONE “PIU’ SANI, PIU’ BELLI, È STATO IL PRIMO REALITY IN TV.RITA LEVI MONTALCINI VENNE DA ME E PER LA PRIMA VOLTA SI PARLÒ SERIAMENTE DI ALZHEIMER IN TV. CON IL PROFESSOR VERONESI ABBIAMO FATTO LA PRIMA AUTOPALPAZIONE AL SENO IN DIRETTA TELEVISIVA. MARZULLO? IPOCONDRIACO" – I 4 ABORTI SPONTANEI, UN POSSIBILE RITORNO IN RAI. E SUL CASO DELLE TELEPROMOZIONI... - VIDEO

 

Roberta Scorranese per il “Corriere della Sera”

 

Rosanna Lambertucci, ma che bella casa.

rosanna lambertucci

«Era di Alida Valli, ma venga, si affacci: guardi che bel giardino nel cuore dei Parioli».

 

Ricco, ma raccolto.

«Quando la casa venne comprata da Guido Alberti, proprietario del liquore Strega, con Maria Bellonci qui organizzarono le prime edizioni del premio».

 

Una casa piena di fotografie.

«Ho molti ricordi. Perché ho conosciuto migliaia e migliaia di persone».

 

Nel salotto di «Più sani e più belli», durato sedici anni in Rai, dal 1981 si sono alternati scienziati e personaggi di cinema e tv.

«Rita Levi Montalcini venne da me e per la prima volta si parlò seriamente di Alzheimer in tv. Lei disse che sarebbe stata la malattia del futuro e ora guardiamoci intorno: aveva ragione».

Venne anche Gigi Marzullo.

«Ipocondriaco. Molti di questi personaggi svelavano le loro fragilità nel programma più seguito degli anni Ottanta e Novanta, assieme alla Domenica Sportiva . Gigi raccontò con semplicità le sue paure, anche Simona Ventura lo fece».

 

Poi magari arrivava il luminare internazionale, in una specie di altalena scientifica?

rosanna lambertucci rita levi montalcini giulio andreotti

«Be', Christian Barnard nel mio salotto venne a raccontare il primo trapianto di cuore al mondo. Fu da me che gli italiani capirono davvero che cosa aveva fatto quell'uomo, perché lo spiegava con parole semplici, accessibili».

 

Umberto Veronesi era presenza ricorrente.

«Di più. Lei lo sa che io e il professor Veronesi abbiamo fatto la prima autopalpazione al seno in diretta televisiva? Non le nascondo che ero preoccupata: avremmo mostrato seni nudi nella fascia protetta, poteva scoppiare un putiferio, non le dico quanto quello spazio tv facesse gola. Ebbene, non accadde nulla. Tutto fu così professionale, rispettoso dei parametri scientifici e soprattutto rigoroso, che tutti ne parlarono come un grande esempio di invito alla prevenzione.Oggi se ne discute molto, ma non era così in quegli anni. Per Veronesi era un punto fermo».

 

rosanna lambertucci alain delon

Una delle tante foto in questa casa la ritrae con Giulio Andreotti. Perché?

«Mi vanto di averlo avuto nella mia trasmissione non per parlare di politica, ma per confessare il suo vero demone: la cefalea. Ne soffriva da decenni, era in cura dal professor Sicuteri a Firenze, non sapeva come uscirne. Quando arrivavano gli attacchi di mal di testa doveva isolarsi e per un politico come lui non era una cosa da poco. Mi confidava le sue paure, ci si frequentava».

 

Lei parla spesso di Monica Vitti come di una persona cara. Eravate legate?

«Ci si trovava a cena e sapesse come cantava bene. Posso dire una cosa a proposito di suo marito, Roberto Russo?».

Certo.

«Quando si misero insieme ricordo che ci fu una valanga di pettegolezzi: "ah, ma è più giovane di lei", e così via. Bene, questo signore le è stato accanto per anni e anni e, credetemi, non è facile assistere un malato di Alzheimer in casa».

 

Queste foto ci parlano di lei come di una donna bellissima e ancora oggi in forma. Dica la verità: in quanti l'hanno corteggiata?

rosanna lambertucci alain delon 5

«Eh. Tanti».

 

Ma uno che ha davvero fatto pazzie per lei?

«A Parigi avevo conosciuto Alain Delon».

Ah.

«Ma ero sposata ancora con Alberto Amodei e nostra figlia Angelica era piccola».

 

Va bene, ma lui era sempre Alain Delon.

«Fu molto galante e mi promise che se fosse venuto a Roma ci saremmo incontrati. Feci una festa per il mio compleanno in un famoso hotel di Roma e lo invitai. Non solo venne alla festa ma prese anche una suite in quell'albergo. Mi fece gli auguri e mi invitò da lui per un aperitivo».

E lei?

«Ci andai, ma portai con me mia figlia».

No!

rosanna lambertucci 7

«Sì, ero una donna fedele. Mi ricordo che ci accolse avvolto in un accappatoio bianco, con dei piedi nudi bellissimi. Grande uomo».

 

Angelica, la sua unica figlia. Lei l'ha sempre definita come un «regalo della vita».

«Lo è stata. Perché vede, io ho avuto quattro aborti spontanei e due bambine nate e sopravvissute appena due giorni. La maternità per me è stata un cammino molto travagliato».

 

Rosanna, che cosa spinge una donna a riprovare a restare incinta quando ha già vissuto quattro aborti consecutivi?

«È difficile rispondere. Io non ho nulla contro l'interruzione di gravidanza, premetto. Però non avevo paura. Era come se avessi avuto una voce dentro di me che mi suggeriva di provare ancora. Pensi che io sono viva grazie a mio padre. O, meglio, grazie alla morte di mio padre. Tragico ma vero».

 

Racconti.

rosanna lambertucci 6

«Papà morì in un incidente stradale. Quando arrivò all'ospedale di Latina non si accorsero che aveva una emorragia interna. Ora, in una delle mie tante gravidanze finite male, fu questo pensiero a salvarmi, perché eravamo in vacanza non lontani da Latina e io mi svegliai di notte in un lago di sangue. Distacco della placenta. Mio marito voleva andare a Roma, ma io dissi: no, fermiamoci all'ospedale di Latina. Il ginecologo capì subito che mi stavo dissanguando e mi operarono d'urgenza. Non sarei arrivata a Roma».

 

Suo marito. Per lunghi anni un dirigente Rai. Vi siete conosciuti in televisione?

«Ci siamo visti in Rai ma poi ci siamo innamorati su un aereo per New York, viaggio aziendale. Al ritorno avevamo già deciso di sposarci. Ci siamo separati molti anni dopo, ma il legame è rimasto sempre vivo.

 

Tanto è vero che quando Alberto è stato colpito da un'emorragia cerebrale che lo ha immobilizzato in buona parte del corpo, io ho lasciato tutto e mi sono dedicata a lui. Due anni terribili e bellissimi: insieme imparavamo di nuovo a mangiare e a camminare. Non è detto che le cose più importanti della vita siano sempre quelle felici. A volte anche il dolore diventa un ricordo prezioso».

rosanna lambertucci 5

 

E quella donna giovane e molto bella, sorridente in una foto un po' ingiallita, chi è?

«È mia madre, andata in sposa a quindici anni e rimasta vedova a trentotto. Si risposò con Achille Gallucci, capo della Procura di Roma. Nacque grazie a lui la mia decisione di studiare legge e pochi sanno che io sono laureata in Giurisprudenza e che mai avrei pensato di condurre una trasmissione sul benessere».

 

La sua famiglia possedeva un grissinificio.

«Non solo. In tempi in cui non si parlava dei grassi saturi, loro avevano inventato un grissino che si chiamava Scrocchiarello e che, appunto, era privo di grassi. Non lo sapevo, ma sin da bambina mi stavo avvicinando al mondo della sana alimentazione».

 

Però lei ha trascorso lunghi anni praticamente reclusa in Rai, sempre in diretta, con ritmi di vita infernali.

rosanna lambertucci 44

«E infatti anche se in trasmissione si parlava delle diete e dell'alimentazione sana, io mangiavo malissimo. Mescolavo pizza e pane, patate e pasta. Oggi mangio di tutto ma separando i mondi animali o unendoli a quello vegetale. Una regola semplicissima, ma essenziale».

 

Lei ha fatto della dieta un «reality», vero?

«Possiamo dire la prima forma di reality in tv, perché i nostri specialisti seguivano un gruppo di persone che si sottoponevano a diete personalizzate in un percorso lungo, circa nove mesi, raccontando tutto in televisione. Ancora oggi c'è un signore, Luigi Baffo, che mi ringrazia perché ha perso 43 chili, mai ripresi».

 

Poi però l'idillio con la Rai si ruppe.

«Ci fu quella - dolorosissima per me - vicenda delle telepromozioni». Eravamo nel 1996, Mani Pulite aveva rivoluzionato il Paese. Lei e molti altri personaggi televisivi veniste accusati di aver preso dei soldi in più per promuovere «meglio» certi prodotti. Tutto finì con patteggiamenti e addii.

 

lambertucci andreotti

«Ma pensi lei: dicevano che facendo la pubblicità di alcuni prodotti esibivamo sorrisi più smaglianti. Assurdo. Dissero che erano tangenti, ma ci rendiamo conto? In ogni caso, ne uscii del tutto, ma quella vicenda fu sconvolgente per me. Lasciai l'Italia, mi trasferii a Parigi. Avevo bisogno di cambiare paese, aria, persone».

 

E a Parigi che cosa fece?

«Studiai. La Francia era all'avanguardia sulle ricerche specifiche dell'alimentazione. Dalle infiammazioni fino allo studio sulle funzioni dell'intestino. Oggi sappiamo che lì c'è una specie di secondo cervello, perché se stiamo male, se viviamo sotto pressione o se abbiamo un problema psicologico, le cose si riverberano lì. La pancia gonfia non dipende, o non solo, da quello che mangiamo, ma da come lo mangiamo».

 

E oggi, che cosa fa Rosanna Lambertucci?

rosanna lambertucci foto di bacco

«Conduco una trasmissione sul circuito video di ItalPresse, in cui intervisto numerosi medici. Uso i social per tenermi in contatto con il pubblico. Continuo a scrivere i miei libri, ormai con Mondadori dal 1985. Vado in tv ma solo a parlare di quello che so. Vado volentieri al tavolo di Alberto Matano, per capirci, ma ho detto di no a Signorini, che mi avrebbe voluto al Grande Fratello Vip . Non ho tempo, devo tenermi aggiornata sulle ricerche che riguardano la salute».

 

rosanna lambertucci peppino di capri

Le piacerebbe riavere uno spazio suo in Rai?

«Sì ma mi creda: non è per "tornare e basta". Vorrei mettere a frutto la mia esperienza come giornalista che da anni si occupa di questi temi. E comunque non per fare cose che non mi competono. Perché se tu sai condurre un programma di salute ma in tv ci vai per cantare, ci sarà sempre qualcuno più bravo di te a cantare. È facile, si chiama coerenza. Sennò io, donna e anche carina, come avrei conquistato una tale longevità televisiva parlando di scienza? E adesso, prima che lei vada, posso offrirle qualcosa?»

Un succo di frutta?

«Macché, prendiamoci una patatina fritta. Un peccato di gola ci vuole sempre».

patrizia pellegrino rosanna lambertucci foto di baccomonica vitti la supertestimone rosanna lambertucci augusta ianniniadriano aragozzini e rosanna lambertucci Elena Bonelli e Rosanna Lambertucci rosanna lambertucci rita dalla chiesamarisa e mario stirpe con rosanna lambertuccirosanna lambertucci foto andrea arrigarosanna bove e rosana lambertucciaugusta iannini berta zezza rosanna lambertuccirosanna lambertuccirosanna lambertuccirossana lambertucci foto di baccoantonella martinelli rosanna lambertuccirosanna lambertucci mario di cosmo foto di bacco

Ultimi Dagoreport

sergio mattarella quirinale

DAGOREPORT - DIRE CHE SERGIO MATTARELLA SIA IRRITATO, È UN EUFEMISMO. E QUESTA VOLTA NON È IMBUFALITO PER I ‘’COLPI DI FEZ’’ DEL GOVERNO MELONI. A FAR SOBBALZARE LA PRESSIONE ARTERIOSA DEL PRESIDENTE DELLA REPUBBLICA SONO STATI I SUOI CONSIGLIERI QUIRINALIZI - QUANDO HA LETTO SUI GIORNALI IL SUO INTERVENTO A LATINA IN OCCASIONE DEL PRIMO MAGGIO, CON LA SEGUENTE FRASE: “TANTE FAMIGLIE NON REGGONO L'AUMENTO DEL COSTO DELLA VITA. SALARI INSUFFICIENTI SONO UNA GRANDE QUESTIONE PER L'ITALIA”, A SERGIONE È PARTITO L’EMBOLO, NON AVENDOLE MAI PRONUNCIATE – PER EVITARE L’ENNESIMO SCONTRO CON IL GOVERNO DUCIONI, MATTARELLA AVEVA SOSTITUITO AL VOLO ALCUNI PASSI. PECCATO CHE IL TESTO DELL’INTERVENTO DIFFUSO ALLA STAMPA NON FOSSE STATO CORRETTO DALLO STAFF DEL COLLE, COMPOSTO DA CONSIGLIERI TUTTI DI AREA DEM CHE NON RICORDANO PIU’ L’IRA DI MATTARELLA PER LA LINEA POLITICA DI ELLY SCHLEIN… - VIDEO

andrea orcel gaetano caltagirone carlo messina francesco milleri philippe 
donnet nagel generali

DAGOREPORT - BUM! ECCO LA RISPOSTA DI CALTAGIRONE ALLA MOSSA DI NAGEL CHE GLI HA DISINNESCATO LA CONQUISTA DI GENERALI - L’EX PALAZZINARO STA STUDIANDO UNA CONTROMOSSA LEGALE APPELLANDOSI AL CONFLITTO DI INTERESSI: È LEGITTIMO CHE SIA IL CDA DI GENERALI, APPENA RINNOVATO CON DIECI CONSIGLIERI (SU TREDICI) IN QUOTA MEDIOBANCA, A DECIDERE SULLA CESSIONE, PROPRIO A PIAZZETTA CUCCIA, DI BANCA GENERALI? - LA PROVA CHE IL SANGUE DI CALTARICCONE SI SIA TRASFORMATO IN BILE È NELL’EDITORIALE SUL “GIORNALE” DEL SUO EX DIPENDENTE AL “MESSAGGERO”, OSVALDO DE PAOLINI – ECCO PERCHÉ ORCEL HA VOTATO A FAVORE DI CALTARICCONE: DONNET L’HA INFINOCCHIATO SU BANCA GENERALI. QUANDO I FONDI AZIONISTI DI GENERALI SI SONO SCHIERATI A FAVORE DEL FRANCESE (DETESTANDO IL DECRETO CAPITALI DI CUI CALTA È STATO GRANDE ISPIRATORE CON FAZZOLARI), NON HA AVUTO PIU' BISOGNO DEL CEO DI UNICREDIT – LA BRUCIANTE SCONFITTA DI ASSOGESTIONI: E' SCESO IL GELO TRA I GRANDI FONDI DI INVESTIMENTO E INTESA SANPAOLO? (MAGARI NON SI SENTONO PIÙ TUTELATI DALLA “BANCA DI SISTEMA” CHE NON SI SCHIERERÀ MAI CONTRO IL GOVERNO MELONI)

giorgia meloni intervista corriere della sera

DAGOREPORT - GRAN PARTE DEL GIORNALISMO ITALICO SI PUÒ RIASSUMERE BENE CON L’IMMORTALE FRASE DELL’IMMAGINIFICO GIGI MARZULLO: “SI FACCIA UNA DOMANDA E SI DIA UNA RISPOSTA” -L’INTERVISTA SUL “CORRIERE DELLA SERA” DI OGGI A GIORGIA MELONI, FIRMATA DA PAOLA DI CARO, ENTRA IMPERIOSAMENTE NELLA TOP PARADE DELLE PIU' IMMAGINIFICHE MARZULLATE - PICCATISSIMA DI ESSERE STATA IGNORATA DAI MEDIA ALL’INDOMANI DELLE ESEQUIE PAPALINE, L’EGO ESPANSO DELL’UNDERDOG DELLA GARBATELLA, DIPLOMATA ALL’ISTITUTO PROFESSIONALE AMERIGO VESPUCCI, È ESPLOSO E HA RICHIESTO AL PRIMO QUOTIDIANO ITALIANO DUE PAGINE DI ‘’RIPARAZIONE’’ DOVE SE LA SUONA E SE LA CANTA - IL SUO EGO ESPANSO NON HA PIÙ PARETI QUANDO SI AUTOINCORONA “MEDIATRICE” TRA TRUMP E L'EUROPA: “QUESTO SÌ ME LO CONCEDO: QUALCHE MERITO PENSO DI POTER DIRE CHE LO AVRÒ AVUTO COMUNQUE...” (CIAO CORE!)

alessandro giuli bruno vespa andrea carandini

DAGOREPORT – CHI MEGLIO DI ANDREA CARANDINI E BRUNO VESPA, GLI INOSSIDABILI DELL’ARCHEOLOGIA E DEL GIORNALISMO, UNA ARCHEOLOGIA LORO STESSI, POTEVANO PRESENTARE UN LIBRO SULL’ANTICO SCRITTO DAL MINISTRO GIULI? – “BRU-NEO” PORTA CON SÉ L’IDEA DI AMOVIBILITÀ DELL’ANTICO MENTRE CARANDINI L’ANTICO L’HA DAVVERO STUDIATO E CERCA ANCORA DI METTERLO A FRUTTO – CON LA SUA PROSTRAZIONE “BACIAPANTOFOLA”, VESPA NELLA PUNTATA DI IERI DI “5 MINUTI” HA INANELLATO DOMANDE FICCANTI COME: “E’ DIFFICILE PER UN UOMO DI DESTRA FARE IL MINISTRO DELLA CULTURA? GIOCA FUORI CASA?”. SIC TRANSIT GLORIA MUNDI – VIDEO

banca generali lovaglio francesco gaetano caltagirone philippe donnet alberto nagel milleri

DAGOREPORT - DA QUESTA MATTINA CALTAGIRONE HA I SUDORI FREDDI: SE L’OPERAZIONE DI ALBERTO NAGEL ANDRÀ IN PORTO (SBARAZZARSI DEL CONCUPITO “TESORETTO” DI MEDIOBANCA ACQUISENDO BANCA GENERALI DAL LEONE DI TRIESTE), L’82ENNE IMPRENDITORE ROMANO AVRÀ BUTTATO UN PACCO DI MILIARDI PER RESTARE SEMPRE FUORI DAL “FORZIERE D’ITALIA’’ - UN FALLIMENTO CHE SAREBBE PIÙ CLAMOROSO DEI PRECEDENTI PERCHÉ ESPLICITAMENTE SOSTENUTO DAL GOVERNO MELONI – A DONNET NON RESTAVA ALTRA VIA DI SALVEZZA: DARE UNA MANO A NAGEL (IL CEO DI GENERALI SBARRÒ I TENTATIVI DI MEDIOBANCA DI ACQUISIRE LA BANCA CONTROLLATA DALLA COMPAGNIA ASSICURATIVA) - PER SVUOTARE MEDIOBANCA SOTTO OPS DI MPS DEL "TESORETTO" DI GENERALI, VA BYPASSATA LA ‘’PASSIVITY RULE’’ CONVOCANDO  UN’ASSEMBLEA STRAORDINARIA CHE RICHIEDE UNA MAGGIORANZA DEL 51% DEI PRESENTI....