fabrizio salini

SI SALINI CHI PUÒ! - IL PIANO INDUSTRIALE DELLA RAI È STATO APPROVATO DAL MISE E L’AMMINISTRATORE DELEGATO GODE: “NON PARLEREI DI RIVOLUZIONE MA DI UNA BELLISSIMA RIFORMA CHE SI ISPIRA A QUELLE DI BBC E A FRANCE TV. USCIAMO DALLE LOGICHE VERTICALISTICHE” - “GLI ASCOLTI? MI ASPETTAVO DI PIÙ. FIORELLO?SU RAIPLAY DARÀ VITA AL PRIMO SHOW LIVE MULTIPIATTAFORMA E DAL 4 NOVEMBRE AVRÀ UNA FINESTRA DOPO IL TG1 DELLE 20” - “OGNI NOMINA IN RAI DIVENTA OGGETTO DI DIBATTITO POLITICO E IO…”

Antonella Baccaro per il “Corriere della Sera”

 

FABRIZIO SALINI

Decolla il nuovo piano industriale della Rai firmato dall' amministratore delegato Fabrizio Salini. Ieri il ministero dello Sviluppo economico ha dato il via libera al documento approvato dal consiglio di amministrazione ormai sei mesi fa.

 

Salini, col nuovo piano industriale, ispirato, suppongo, alle sue esperienze internazionali, nasceranno nove direzioni trasversali alle reti, ciascuna delle quali dedicata a un contenuto specifico. Può definirla una rivoluzione?

fabrizio salini bruno vespa teresa de santis foto di bacco

«Non parlerei di rivoluzione ma di una bellissima riforma che s' ispira a quelle già attuate da altri broadcaster , come la Bbc e France Tv. Usciamo dalle logiche verticalistiche, dalle divisioni a compartimenti-stagni, che producevano sovrapposizioni di contenuti e spreco di risorse. Il piano ha anche un obiettivo di efficienza».

 

Cambieranno le vocazioni delle singole reti?

«No, la differenza è che ora dialogheranno tra loro sui contenuti. L' obiettivo di questa fase 2 è dare nuovo slancio a ogni genere. Bisogna rinnovare i linguaggi se vogliamo davvero raggiungere un nuovo pubblico. Questo sta già avvenendo in parte ma possiamo accelerare, dobbiamo dare una linea più marcatamente innovativa capace di incontrare le nuove esigenze del pubblico e di guardare al futuro oltre che al presente».

amadeus fiorello

 

Un esempio di questa innovazione?

«Ho voluto fortemente la direzione Documentari: era un' anomalia non averla per un servizio pubblico . L' intenzione è attirare nuovi talenti e anche quelli che sono andati a altrove».

 

Sarà la direzione Distribuzione a decidere sui contenuti?

«No, non ci sarà un centro decisionale unico ma strutture e direzioni dialogheranno tra loro».

Fa molto discutere la direzione Approfondimenti.

 

fabrizio salini ad rai e la moglie

Che rapporto avrà con le testate giornalistiche?

«Sarà autonoma come le altre. So che questo è un tema sensibile ma voglio assicurare che il rapporto sarà quello che c' è già adesso tra la direzione di rete e i singoli programmi di approfondimento: massima autonomia. Questo modello porterà a una maggiore serenità».

 

francesca fialdini tiberio timperi fabrizio salini casimiro lieto

Presto ci sarà un cda straordinario sul calo di ascolti. Può tracciare un suo bilancio fin qui?

«Il primo semestre non è stato negativo. La Rai ha ceduto una piccolissima fetta di share , meno del competitor però. Ma mi aspettavo di più soprattutto dall' inizio della stagione autunnale. Non parlo solo in termini di ascolti, ma soprattutto di innovazione dei prodotti. Avevo chiesto scelte più coraggiose».

 

Con l' approvazione del piano partirà il valzer delle nuove nomine. Come gestirà le pressioni politiche?

salvini sangiuliano

«Ogni nomina in Rai diventa inevitabilmente oggetto di dibattito politico. Quelle che ho fatto per la corporate sono state criticate da molte forze in campo e forse è una garanzia... Una cosa è certa: continueremo con le nomine interne e la valorizzazione delle persone più adatte. È l' unico modo che conosco per sottrarmi a pressioni e critiche».

 

fabrizio salini marcello foa

Intanto lei gode, grazie alla legge di riforma del 2015, di un potere molto più ampio sulle nomine.

«Non è un potere assoluto.

Né lo vorrei: è un' azienda pubblica e il cda deve avere voce in capitolo».

 

Non cambierebbe niente negli equilibri della governance?

teresa de santis foto di bacco

«Essendo l' attuale ad, qualsiasi cosa dica sembrerà di parte. Ma, insomma, alcune modifiche andrebbero fatte per rendere la Rai più snella. E poi la durata del mandato andrebbe allungata: in tre anni che si può concludere?».

 

carlo freccero

Intanto però è cambiata la maggioranza. Si sente più forte?

«Guardi, anche qui. Affrontiamo le situazioni di volta in volta».

 

La semestrale Rai si è chiusa in pareggio. Chiederà al governo di lasciare alla Rai l' intero incasso del canone?

«Assolutamente sì. Quel gettito è della Rai».

FIORELLO SU RAIPLAY

 

Fiorello sta per firmare?

«Dal 13 novembre Fiorello su RaiPlay darà vita al primo show live su multipiattaforma al mondo che verrà trasmesso per sei settimane, tre volte alla settimana. Intanto dal 4 novembre avrà una finestra dopo il Tg1 delle 20 oltre che in radio. Questa sì, sarà una vera rivoluzione» .

 

Qual è il prossimo talento che vorrebbe in Rai?

«Vorrei che ne emergessero di nuovi grazie al lavoro della Rai» .

fiorello a radio2 social club 3FIORELLO SU RAIPLAY

Ultimi Dagoreport

matteo renzi sergio mattarella elly schlein maurizio landini

DAGOREPORT – IL REFERENDUM ANTI JOBS-ACT PROMOSSO DALLA CGIL DI LANDINI, OLTRE A NON ENTUSIASMARE MATTARELLA, STA SPACCANDO IL PD DI ELLY SCHLEIN - NEL CASO CHE UNA DECINA DI MILIONI DI ITALIANI SI ESPRIMESSERO A FAVORE DELL’ABOLIZIONE DEL JOBS-ACT, PUR NON RIUSCENDO A RAGGIUNGERE IL QUORUM, LANDINI ASSUMEREBBE INEVITABILMENTE UN'INVESTITURA POLITICA DA LEADER DELL'OPPOSIZIONE ANTI-MELONI, EMARGINANDO SIA SCHLEIN CHE CONTE - E COME POTRANNO I RIFORMISTI DEM, I RENZIANI E AZIONE DI CALENDA VALUTARE ANCORA UN PATTO ELETTORALE CON UN PD "LANDINIZZATO", ALLEATO DEL POPULISMO 5STELLE DI CONTE E DE SINISTRISMO AVS DI BONELLI E FRATOIANNI? - A MILANO LA SCISSIONE DEL PD È GIÀ REALTÀ: I RIFORMISTI DEM HANNO APERTO UN CIRCOLO IN CITTÀ INSIEME A ITALIA VIVA E AZIONE. MA BONACCINI DIFENDE ELLY SCHLEIN

sergio mattarella giorgia meloni

DAGOREPORT - L'ARDUO COMPITO DI MATTARELLA: FARE DA ARBITRO ALLA POLITICA ITALIANA IN ASSENZA DI UN’OPPOSIZIONE - IL PRESIDENTE DELLA REPUBBLICA NON VUOLE SOSTITUIRSI A QUEGLI SCAPPATI DI CASA DI SCHLEIN E CONTE, NÉ INTENDE SCONTRARSI CON GIORGIA MELONI. ANZI, IL SUO OBIETTIVO È TENERE IL GOVERNO ITALIANO DALLA PARTE GIUSTA DELLA STORIA: SALDO IN EUROPA E CONTRO LE AUTOCRAZIE – IL PIANO DI SERGIONE PER SPINGERE LA PREMIER VERSO UNA DESTRA POPOLARE E LIBERALE, AGGANCIATA UN'EUROPA GUIDATA DA FRANCIA, GERMANIA E POLONIA E LONTANA DAL TRUMPISMO - LE APERTURE DI ''IO SONO GIORGIA" SUL 25 APRILE E AFD. MA IL SUO PERCORSO VERSO IL CENTRO E' TURBATO DALLL'ESTREMISMO DI SALVINI E DALLO ZOCCOLO DURO DI FDI GUIDATO DA FAZZOLARI...

francesco micheli

DAGOREPORT - IN UNA MILANO ASSEDIATA DAI BARBARI DI ROMA, SI CELEBRA LA FAVOLOSA CAPITALE DEGLI AFFARI CHE FU: IL CAPITALISMO CON IL CUORE A SINISTRA E IL PORTAFOGLIO GONFIO A DESTRA - A 87 ANNI, FRANCESCO MICHELI APRE, SIA PURE CON MANO VELLUTATA E SENZA LASCIARE IMPRONTE VISTOSE, IL CASSETTO DEI RICORDI: “IL CAPITALISTA RILUTTANTE” È IL DIARIO DI BORDO DELL’EX BUCANIERE DELLA FINANZA CHE, SALITO SULL’ALBERO PIÙ ALTO DEL VASCELLO, HA OSSERVATO I FONDALI OSCURI INCONTRATI NEL MARE MAGNUM INSIDIOSO DELL’ECONOMIA, SOMMERSA E SPESSO AFFONDATA - “IO E LEI APPARTENIAMO A ZOO DIVERSI”, FU IL VATICINIO DI CUCCIA – LUI, UNICO TESTIMOME A RACCOGLIERE LO SFOGO DI EUGENIO CEFIS SU QUEL “MATTO” DI CUCCIA CHE NEL GIORNO DELLE SUE CLAMOROSE DIMISSIONI DA MONTEDISON L’AVEVA ACCOLTO CON UN BEFFARDO: “DOTTORE, PENSAVO VOLESSE FARE UN COLPO DI STATO…”

romana liuzzo

DAGOREPORT! UN MOTO DI COMPRENSIONE PER I TELESPETTATORI DI CANALE5 CHE HANNO AVUTO LA SFORTUNA DI INTERCETTARE LA MESSA IN ONDA DELLO SPOT AUTO-CELEBRATIVO (EUFEMISMO) DEL PREMIO “GUIDO CARLI” - CONFUSI, SPIAZZATI, INCREDULI SI SARANNO CHIESTI: MA CHE CAZZO È ‘STA ROBA? - AGGHINDATA CON UN PEPLO IN STILE “VESTALE, OGNI SCHERZO VALE”, PIAZZATA IN UN REGNO BOTANICO DI CARTONE PRESSATO, IL “COMMENDATORE”  ROMANA LIUZZO REGALA 20 SECONDI DI SURREAL-KITSCH MAI VISTO DALL'OCCHIO UMANO: “LA FONDAZIONE GUIDO CARLI VI SARÀ SEMPRE ACCANTO PER COSTRUIRE INSIEME UN MONDO MIGLIORE”. MA CHI È, LA CARITAS? EMERGENCY? L'ESERCITO DELLA SALVEZZA? - VIDEO!

friedrich merz - elezioni in germania- foto lapresse -

DAGOREPORT – LA BOCCIATURA AL PRIMO VOTO DI FIDUCIA PER FRIEDRICH MERZ È UN SEGNALE CHE ARRIVA DAI SUOI "COLLEGHI" DI PARTITO: I 18 VOTI CHE SONO MANCATI ERANO DI UN GRUPPETTO DI PARLAMENTARI DELLA CDU. HANNO VOLUTO MANDARE UN “MESSAGGIO” AL CANCELLIERE DECISIONISTA, CHE HA STILATO UNA LISTA DI MINISTRI SENZA CONCORDARLA CON NESSUNO. ERA UN MODO PER RIDIMENSIONARE L’AMBIZIOSO LEADER. COME A DIRE: SENZA DI NOI NON VAI DA NESSUNA PARTE – DOMANI MERZ VOLA A PARIGI PER RIDARE SLANCIO ALL’ALLEANZA CON MACRON – IL POSSIBILE ANNUNCIO DI TRUMP SULLA CRISI RUSSO-UCRAINA