1. SALLUSTI ARRESTATO PER EVASIONE E INCARCERATO A SAN VITTORE! 2. ARRESTATO NELLA SEDE DEL “GIORNALE”, È STATO PORTATO NELL’ABITAZIONE DELLA SANTADECHE’ PER SCONTARE LA CONDANNA A UN ANNO E DUE MESI DI DETENZIONE DOMICILIARE. MA HA VIOLATO SUBITO GLI OBBLIGHI DOMICILIARI USCENDO DI CASA ALLE 12.45 ED È STATO COSÌ PORTATO DA AGENTI DELLA DIGOS IN QUESTURA (IL VIDEO DELL’ARRESTO) 3. SALLUSTI, PRIMO DIRETTORE A FINIRE IN GALERA, VERRÀ PROCESSATO PER DIRETTISSIMA IN TRIBUNALE A MILANO. PER IL REATO DI EVASIONE SI RISCHIANO DA UNO A TRE ANNI DI RECLUSIONE

VIDEO – L’ARRESTO DI SALLUSTI -  http://www.video.mediaset.it/video/tgcom24/ultimi_arrivi/361055/larresto-di-sallusti.html

 

FACEBOOK - Gian Marco Chiocci: “manette in redazione, Sallusti arrestato. Colleghi e politici che godete in silenzio, vergognatevi. Orgoglioso di avere un direttore con due palle così”.

Repubblica.it

Il direttore del Giornale Alessandro Sallusti finisce in carcere per evasione. Arrestato in diretta tv nella sede del suo quotidiano per scontare la condanna a un anno e due mesi di detenzione domiciliare, è stato portato nella sua abitazione per scontare la pena. Ma ha violato subito gli obblighi domiciliari uscendo di casa alle 12.45 ed è stato così portato da agenti della DigosIn questura.

Il giudice di sorveglianza Guido Brambilla ha infatti disposto la possibilità di uscire di casa solo dalle 10 alle 12. Il direttore ha così messo subito in pratica il proposito annunciato alle telecamere del Tgcom24, mentre gli agenti lo portavano via dalla redazione: "Evaderò dai domiciliari e andrò in carcere. Tornerò qui a lavorare, mi arresteranno e andrò definitivamente a San Vittore. La prossima riunione al Giornale la farò da evaso". Sallusti verrà processato per direttissima in tribunale a Milano. Per il reato di evasione si rischiano da uno a tre anni di reclusione.

L'arresto al Giornale. A nulla è valso l'appello di Alessandro Sallusti, che aveva pregato le forze dell'ordine di non "violare" la sede de Il Giornale e aveva proposto ai magistrati uno "scambio": "Io mi consegno a San Vittore se la polizia non viene in redazione". Agenti di polizia, invece, sono entrati nella sede quotidiano via Negri a Milano per arrestare il direttore del quotidiano,

condannato a un anno e due mesi e per il quale il giudice di sorveglianza ha disposto, su richiesta della Procura della Repubblica, la detenzione domiciliare. L'arresto è stato ripreso in diretta dalle telecamere di Tgcom24.

Sallusti ha passato la notte nella sede de Il Giornale lavorando in attesa degli eventi, raggiunto nel frattempo dalla compagna Daniela Santanché. Il direttore ha poi proposto uno "scambio" alle forze dell'ordine: "Voi non violate la sede de Il Giornale - aveva scritto su Twitter - io mi consegno a San Vittore e poi fate quel che volete".

"La mia è una provocazione politica - ha aggiunto successivamente- mi costituisco io perché non voglio che venga violata la sede di un quotidiano. Qualcuno potrebbe dire 'ma se stai li' dentro ti sottrai alla penà. E allora io esco. Però non vado a casa. Vado a San Vittore. Che mi registrino lì. Poi mi porteranno dove vogliono".

Ma gli agenti sono arrivati lo stesso e lo hanno portato via tra gli applausi dei colleghi. Due funzionari della polizia gli hanno notificato il provvedimento di arresti domiciliari. Prima di lasciare la redazione per andare a casa con gli agenti, Sallusti ha dichiarato ai microfoni di Tgcom24: "Non sono entrati al Giornale, sono entrati nei giornali. Peccato che sia finita così". "E' una ferita - ha proseguito - per tutti noi. Non si esegue l'arresto di un giornalista all'interno di un giornale. Se questa categoria.. Beh dovrebbe avere un sussulto, no?".

No ai domiciliari. Ieri, in una conferenza stampa, Sallusti ha detto no ai domiciliari. "Rifiuto la sentenza, ma come cittadino italianone prendo atto e chiedo di essere mandato in carcere", ha detto. "O dicono - ha spiegato - che non sono un delinquente abituale oppure mi mandino in carcere. Le scorciatorie della magistratura per pulirsi la coscenza non mi stanno bene".

Nel frattempo la direzione del quotidiano è stata affidata a Nicola Porro che ha accettato. "Il Giornale resta in buone mani a prescindere da quello che succederà" ha concluso Sallusti, che intanto è andato in riunione come se fosse una giornata qualunque. "C'è un giornale da fare, io aspetto così, lavorando".

Attraverso i suoi legali Sallusti è intenzionato a chiedere al giudice del tribunale di Sorveglianza Guido Brambilla la revoca del provvedimento che ne impone gli arresti domiciliari. L'istanza, a quanto si apprende da fonti legali, sarà depositata dopo la notifica formale del provvedimento. L'istanza di revoca vanificherebbe la sospensione dell'ordine di carcerazione e ripristinerebbe la situazione precedente al provvedimento giudiziale.

 

 

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