les vêpres siciliennes regia di valentina carrasco

LA SCALA CHIAMA, L’OPERA DI ROMA RISPONDE – MATTIOLI: STASERA AL COSTANZI L’ATTESO DEBUTTO DEI “VESPRI SICILIANI”, PER LA PRIMA VOLTA INTEGRALI (CON IL BALLETTO) E NELL’ORIGINALE FRANCESE - DIRETTA DA DANIELE GATTI, LA REGIA DI VALENTINA CARRASCO - "LA PRIMA DELLA SCALA È UNA CORAZZATA MEDIATICA CHE AFFONDA OGNI CONCORRENZA. MA L’OPERA DI ROMA, IN QUESTI ANNI, È STATO IL TEATRO ITALIANO PIÙ STIMOLANTE" – FUORTES: "NELLA SCORSA STAGIONE L’INCASSO AL BOTTEGHINO E’ STATO DI 15 MLN" - VIDEO

Alberto Mattioli per www.lastampa.it

 

Les Vêpres siciliennes di Verdi, alias I vespri siciliani

La prima della Scala è una corazzata mediatica che, quanto a visibilità, affonda ogni concorrenza. Però è da non perdere, martedì 10 dicembre alle 18 (diretta su Rai Radio3, in tivù su Rai5 il 5 marzo), quella dell’Opera di Roma, in questi ultimi anni probabilmente il teatro italiano più stimolante dopo essere stato per anni il più bolso. Ci sono diverse buone ragioni per non farsela sfuggire.

 

La prima è la scelta stessa del titolo inaugurale, Les Vêpres siciliennes di Verdi, alias I vespri siciliani (1855), finalmente eseguiti nel francese originale e anche integrali, quindi comprensivi anche delle Quattro stagioni, il «divertissement» di danza che all’Opéra di Parigi era assolutamente «de rigueur». Non è uno dei sempreVerdi più classici, ma è un’opera fondamentale nella produzione di Verdi che si rappresenta troppo poco e quasi sempre sfigurata dalla traduzione e dai tagli.

 

Les Vêpres siciliennes regia di valentina carrasco

 

Secondo elemento di interesse, ovviamente, la direzione di Daniele Gatti. alla sua prima «prima» da direttore musicale del teatro. Ai suoi ordini, una compagnia che comprende tre soliti e solidi noti come John Osborn (Henri), Roberto Frontali (Guy de Montfort) e Michele Pertusi (Jean Procida) e una grande promessa in attesa di consacrazione come il soprano Roberta Mantegna (Hèlène). In questa stagione, Gatti dirigerà in tutto quattro titoli a Roma: gli altri sono I Capuleti e i Montecchi di Bellini a gennaio e The Rake’s Progress e Oedipus Rex di Stravinskij a ottobre. È uno dei rari direttori che valgono sempre il viaggio.

verdi

 

Terzo, lo spettacolo, che si avvale delle scene di Richard Peduzzi (dunque muri, si suppone), storico scenografo di Chéreau. I costumi sono di Luis F. Carvalho, le luci di Peter van Praet, la regia di Valentina Carrasco, nota a Roma per una Carmen molto apprezzata a Caracalla due estati fa. Classico Grand Opéra di derivazione meyerbeeriana, i Vespri sono un’operona che impegna al completo tutte le forze del teatro: orchestra, coro, corpo di ballo e anche gli allievi della Scuola di ballo.  

 

daniele gatti

A margine della presentazione dell’opera, il sovrintendente del teatro, Carlo Fuortes, ha annunciato che l’incasso del botteghino nella stagione appena terminata ammonta a circa 15 milioni di euro: «È dunque più che raddoppiata la cifra che, nel 2013, ammontava a meno di 7 milioni: e questo a parità dei prezzi, che non sono mai aumentati. Ciò vuol dire una maggiore presenza e gradimento da parte del pubblico. Agli spettatori che vengono in teatro, noi guardiamo come al nostro vero azionista». Il contributo pubblico «pesa» ancora per il 64%, ma sono dati molto incoraggianti che confermano il buon lavoro fatto all’Opera in questi anni.

 

 

daniele gatti carlo fuortes

Les Vêpres siciliennes regia di valentina carrascoLes Vêpres siciliennes regia di valentina carrascoLes Vêpres siciliennes regia di valentina carrascoLes Vêpres siciliennes regia di valentina carrascoVALENTINA CARRASCO Les Vêpres siciliennes regia di valentina carrascoLes Vêpres siciliennes regia di valentina carrasco

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