“PARLA CON LEI” - SILENZIO TOMBALE DEL DG RAI SUL VOTO DEL CDA CHE SAREBBE ANDATO CONTRO LA SUA INDICAZIONE - SERENA E PROCACCI FURIOSI: “OCCUPAZIONE POLITICA” – DITE ALLA FANDANGO CHE UN PROGRAMMA RAI COME “PARLA CON ME” Può ESSERE DATO IN APPALTO SOLO DOPO UNA GARA - LUCY ANNUNZIATA SOLIDARIZZA “NON OBBEDIRÒ PIÙ AL CDA”…

1. DANDINI: AZIENDA E' SOTTO OCCUPAZIONE POLITICA...
(ANSA)
- "L'unica soddisfazione di una giornata amara è di averli stanati": è il commento di Serena Dandini alla bocciatura da parte del cda Rai del contratto per Parla con me. "Mi hanno accusato di essere avida, di volere troppi autori ecc. e pezzo a pezzo abbiamo smontato ogni pretesto: ora - sottolinea la conduttrice - il re è nudo e tutti hanno capito perché non andiamo in onda! Mi dispiace per l'azienda in cui abbiamo lavorato per decenni che, mai come adesso, è sotto occupazione politica e per gli abbonati che ci hanno dimostrato sempre un enorme affetto. E che - lo prendiamo come impegno - ci ritroveranno presto altrove". Infine una chiusa ironica: "Visto che ho regalato alla Rai il format ideato da me, potrei almeno riavere il divano?".

2. PROCACCI (FANDANGO), DECISIONE POLITICA...
(ANSA)
- Una "decisione completamente politica, presa contro l'interesse dell'azienda, conseguente a un preciso mandato, del tutto politico": non usa mezzi termini Domenico Procacci, numero uno della Fandango, nel commentare la bocciatura da parte del cda Rai del contratto per Parla con me di Serena Dandini. "Tutti ricordiamo le intercettazioni di Trani - argomenta Procacci - ed è noto che la trasmissione sia stata più volte citata nell'elenco di quelle sgradite al nostro premier".

"Da questo momento - sottolinea il produttore - lavoriamo per cercare altre strade". Un possibile passaggio a La7? "Vedremo le poche alternative che ci sono le andremo ad esplorare, per cercare di far vivere una trasmissione che merita di sopravvivere anche a decisioni come quella presa da questo cda. Mi dispiace perché la Rai è la tv di Stato e questa maggioranza politica la sta facendo a pezzi: un giorno questa maggioranza passerà e rimarranno le ceneri".

3. GARIMBERTI, DECISIONE INCOMPRENSIBILE. NELLA STESSA SEDUTA VIA LIBERA A ISOLA DEI FAMOSI...
(ANSA)
- "Trovo aziendalmente incomprensibile la decisione presa dalla maggioranza del Consiglio di Amministrazione su 'Parla con me'. E mi rammarico che il Consiglio si sia spaccato come non accadeva da mesi". Lo afferma il presidente della Rai, Paolo Garimberti. "Personalmente - prosegue Garimberti - ho votato sì per coerenza con i palinsesti approvati praticamente all'unanimità dal Cda prima dell'estate, palinsesti all'interno dei quali era prevista la trasmissione di Serena Dandini.

Ho votato sì per coerenza con quanto annunciato insieme a Sipra agli investitori pubblicitari quando abbiamo presentato i programmi autunnali. E ho votato sì per tutelare l'immagine della Rai, già scossa, e per evitare segnali di incoerenza. E' alla luce di queste riflessioni che ritengo aziendalmente incomprensibile il no a 'Parla con me' tanto più quando, nella stessa seduta, si è dato il via libera alla riproposizione dell'Isola dei famosi - contro cui ho votato - un programma che è certamente meno di Servizio Pubblico rispetto a quello condotto dalla Dandini".

4. VAN STRATEN, ATTUATA VOLONTA' PREMIER...
(ANSA)
- "La decisione della maggioranza del Consiglio di bocciare il contratto di 'Parla con me' è una scelta gravissima per la Rai e rappresenta il risultato di come il Direttore Generale ha voluto gestire il problema in questi mesi e di come l'ha presentato oggi in Consiglio". Lo afferma il consigliere Rai Giorgio Van Straten.

"Questa decisione - afferma in una nota - produce un danno certo in termini editoriali perché scompagina la struttura del palinsesto di Rai 3 che prevedeva una seconda serata a durata variabile in modo da far partire a mezzanotte in punto Linea Notte. Fa perdere alla Rai un altro volto che contribuiva a definirne l'identità di servizio pubblico dopo quelli di Michele Santoro e di Roberto Saviano. Attua la volontà di Silvio Berlusconi, come manifestata nelle intercettazioni di Trani, su personaggi e trasmissioni a lui sgradite". "E non sembra davvero un caso - conclude - che la decisione sia assunta, per la prima volta da tempo, ricreando la contrapposizione fra i consiglieri nominati dalla maggioranza di governo e quelli indicati dall'opposizione".

5. VERRO, SCELTA CORAGGIOSA, SERVE FERMEZZA...
(ANSA)
- "La valorizzazione delle risorse interne deve affermarsi come principio concreto e non può essere invocata a intervalli, ovvero a seconda di convenienze di parte e situazioni particolari".

Lo afferma il consigliere Rai, Antonio Verro, che oggi in cda ha votato contro il contratto con Fandango per 'Parla con me' di Serena Dandini. "Sul tema - prosegue Verro - è necessario uno scatto di orgoglio da parte del servizio pubblico: credo infatti che la Rai debba dotarsi di una linea di condotta ferma e univoca nei confronti dei produttori indipendenti, soggetti che in molti casi, con la loro influenza, riescono a vincolare l'azienda pubblica su scelte produttive ed editoriali non sempre convenienti ed opportune".

"Il Consiglio, con il voto di oggi, - aggiunge Verro - ha in sostanza voluto consolidare una prassi positiva che si è andata affermando in questi ultimi tempi e cioé che la realizzazione di ogni programma di cui Rai possiede tutti i diritti non possa essere affidata in appalto a società esterne. Il servizio pubblico non sempre si trova in una posizione di forza di fronte ai grandi agenti e ai produttori esterni. Ritengo quindi questa una scelta coraggiosa che, anche alla luce delle mie perplessità e del mio voto di astensione sui palinsesti autunnali, ho condiviso e appoggiato".

6. RIZZO NERVO, MI CHIEDO SE HA SENSO RESTARE IN CDA...
(ANSA)
- "La missione, così come era emerso nelle intercettazioni dell'inchiesta di Trani, è stata portata a compimento: dopo Michele Santoro e Paolo Ruffini è toccato all'ultimo nome della lista, quello di Serena Dandini. Anche a un bambino non può sfuggire il senso del voto a strettissima maggioranza con cui sono state soppresse a due settimane dalla partenza ben quattro seconde serate di Rai3. Tutto il resto sono chiacchere".

Lo scrive il consigliere Rai, Nino Rizzo Nervo, che ha votato a favore del contratto con Fandango, che conclude il suo ragionamento: "comincio a chiedermi se ha un senso restare per assistere impotente alla consumazione di un delitto". "La verità è solo una - aggiunge il consigliere -: lo smantellamento di quella rete è già in atto e pur di raggiungere l'obiettivo non si è tenuto conto degli ingenti danni che derivano da un palinsesto profondamente diverso da quello che era stato presentato agli investitori pubblicitari tre mesi fa e da un'offerta editoriale nel periodo di garanzia che sarà inevitabilmente inadeguata non essendoci i tempi per realizzare una programmazione alternativa a 'Parla con me'. Oggi é stata scritta una delle pagine più nere perché è stata clamorosamente annullata l'autonomia dell'azienda e del servizio pubblico.

"Ho sempre ritenuto - conclude Rizzo Nervo - che pur in una posizione di minoranza la presenza in consiglio fosse importante nell'interesse dell' azienda per poter arginare gli attacchi alla sua indipendenza che di volta in volta sono venuti dall'esterno e dall'interno e per questo sono orgoglioso di aver contribuito ad esempio al rinnovo di quei contratti che erano stati fortemente messi in discussione, come quelli di Fabio Fazio, di Giovanni Floris e di Milena Gabanelli.

Oggi sono colpito dall'ostinazione con cui si sta perseguendo il disegno di uccidere un'esperienza editoriale, quella di Rai3, che ha contribuito in questi anni al successo della Rai ed ha dato un'identità al servizio pubblico e per questo comincio a chiedermi se ha un senso restare per assistere impotente alla consumazione di un delitto".

7. ANNUNZIATA, NON OBBEDIRO' PIU' AL CDA....
(ANSA)
- "La bocciatura del contratto della Dandini è una vergogna. Soprattutto dopo gli sforzi fatti dalla produzione per rispettare ogni richiesta aziendale". Lo afferma la giornalista di Rai3 Lucia Annunziata. "Un Cda in scadenza in tutti i sensi - prosegue l'ex presidente della Rai - ha ancora una volta messo i suoi piccoli interessi di parte davanti a quelli della Rai. Mi considero sciolta da ogni obbedienza nei confronti di un organo che opera con tali modalità".

 

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