the idol

STASERA ESCE L’ULTIMA PUNTATA DI “THE IDOL”, LA DISASTROSA SERIE HBO CHE TUTTI AMANO ODIARE – LA FICTION, CON IL CANTANTE ABEL “THE WEEKND” TESFAYE E LILY ROSE DEPP, HA DOVUTO CHIUDERE I BATTENTI IN ANTICIPO A CAUSA DELLE TROPPE CRITICHE RICEVUTE: LA PERFORMANCE DELLA POPSTAR TRACAGNOTTA NEL PERSONAGGIO DI “TEDROS” È CONSIDERATA UNA DELLE PEGGIORI DI SEMPRE, E ALCUNEE SCENE E I DIALOGHI AI LIMITI DI UN FILM PORNO DI SERIE B: PER QUESTO DIVENTERA' STRACULT NEL TEMPO – VIDEO

Estratto dell’articolo di Stefano Pistolini per “il Foglio”

 

the idol 5

Benvenuti allo spettacolo televisivo che adesso tutti adorano odiare. Trattasi di serie molto firmata: diretta da Sam Levinson, il venerabile creatore di “Euphoria”, è “The Idol”, lanciata all’ultimo festival di Cannes tra la riprovazione collettiva. Ora “The Idol” è approdato sui nostri teleschermi, apparentemente nel generale disinteresse, fatto salvo per i commenti malevoli verso uno show accusato di sprofondare nella fossa delle Marianne del cattivo gusto e della cialtroneria hollywoodiana. 

lily rose depp the weeknd the idol 2

 

[…] Insomma. un disgraziato Titanic della serialità, sbeffeggiato per l’insulsaggine dei personaggi, la ridicolaggine della storia, i dialoghi memorabili solo per la deflagrante cafonaggine[…] Eppure – garantito – “The Idol” è divertente se si abbandonano i preconcetti e ci si accomoda a guardarlo con rilassatezza, senza l’obbligo di sbandierare la paletta della riprovazione ogni volta che s’affaccia un capezzolo […] oppure ogni volta che viene pronunciata una battuta che pare prelevata da un romanzetto d’appendice anni Cinquanta[…] 

 

Come avrete capito, anche se non avete visto i primi episodi della serie, al centro del dibattito c’è quel che resta della musica, o meglio della pop music da altissima classifica. E l’ambientazione è l’eternamente volgare e peccaminosa L.A., in una vicenda incentrata su una lei e un lui. Lei, interpretata dalla figlia di Johnny Depp e Vanessa Paradis, è Jocelyn, ex baby star che è stata lungamente abusata dalla madre, infine morta un anno prima. 

 

THE IDOL

Nonostante la brutalità di cui è stata vittima, la perdita ha provocato in Jocelyn/Joss una violenta crisi d’identità, facendola sentire insicura e infelice[…]Finché una foto compromettente, scattata da un amante occasionale, finisce online e fa esplodere la crisi: Joss si ostina a voler rinascere a nuova verginità artistica, ma non ha la più pallida idea di come fare, circondata da tutta l’ostilità possibile da parte del suo team, che teme l’implosione della gallina dalle uova d’oro (ecco: “L’implosione d’una gallina” è buona metafora del beat stilistico di questa serie).

 

lily rose depp the idol

 Il “lui” invece è Tedros, figura memorabile fin dal primo apparire, sbalorditiva già solo immaginandone il concepimento, chissà se ricalcato sul vero essere di chi l’interpreta, Abel Tesfaye, comunemente noto come la sofisticata popstar The Weeknd. Tedros è il gestore d’una discoteca dozzinale di Hollywood, dove Jocelyn va a distrarsi e dove lui si prende sul serio nemmeno fosse nella Rimini anni Ottanta, ad esempio concedendosi deprecabili monologhi al microfono del disc jockey.

 

 Tedros da subito è l’antitesi del sexy: un tracagnotto con una patetica pettinatura a coda di topo, che regolarmente le spara grosse e non si risparmia nemmeno uno dei possibili ammiccamenti sessuali. Dal momento che Jocelyn è la cantante più famosa del mondo e Lily-Rose ha una bellezza a cui non si resta indifferenti, la domanda successiva è: come si fa a inventare una storia su una relazione improbabile come quella tra questi due? Il bello sta qui. 

 

THE IDOL

Un po’ perché, con la sua interpretazione melodrammatica e sopra le righe, la Depp alla fine è credibile nella parte della star nevrotica e stonata, che non crede più nelle sue capacità. Un po’ perché Tesfaye affronta il proprio sbalorditivo ruolo con l’approccio di un caterpillar, inconsapevole della sua inadeguatezza e convinto che il febbricitante carisma ormonale che pensa di sprigionare sia sufficiente a spianargli la strada della conquista. 

lily rose depp the weeknd the idol 1

 

Di fatto Jocelyn, inconsciamente alla ricerca di una nuova relazione violenta, cede subito, cade nella sua rete e a quel punto lo spettacolo può davvero cominciare. Tedros, assume il controllo di Jocelyn senza incontrare opposizione e, mentre lui, nel pieno di un amplesso, la percuote con una spazzola per capelli, lei mugola: “Grazie per prenderti cura di me”. Anche se non ne avete ancora fatta l’esperienza diretta, ormai avrete capito che, televisivamente parlando, a questo tavolo si fa il gioco duro, di quelli che ti stroncano la carriera. 

the weeknd the idol 1

 

[…] Tedros, dopo avere ipnotizzato sessualmente Jocelyn, si stabilisce nella sua villa, trascinandosi dietro un entourage di scappati di casa che avrebbero fatto la loro figura al fianco di Totò, nell’“Imperatore di Capri”. Lo stesso Tedros è un Dracula autodidatta, però privo dei sublimi tempi morti del vampiro, piuttosto in perenne erezione, predicando alla meno peggio la teoria secondo cui la buona arte nasce solo dal dolore.

 

the idol 3

 Un guru di risulta, coi bravi scommettitori che da subito puntano contro di lui, che invece si gonfia come un pavone e gigioneggia in alcune delle peggiori, ma delle più divertenti scene di sesso di tutti i tempi. Episodio dopo episodio si assiste, senza alcun coinvolgimento emotivo, alla violenta relazione tra Joss e Tedros, ma non si può fare a meno di godere del sadico punzecchiamento al perbenismo che ha eccitato la mente perversa di Sam Levinson, tracciando il solco di questa storia come di un’arzigogolata caricatura della misoginia. 

lily rose depp the weeknd the idol 4

 

Vedendolo così, “The Idol” diventa caotico, sfacciato, irriverente nel mettere in mutande (letteralmente) il concetto di celebrity. L’ossessione psicosessuale, il tasso di perversione, la svergognata avidità sono parametri sempre eccitati di questo teatrino della crudeltà. E la popstar Jocelyn si rivela una patetica farsa vivente, assemblata in laboratorio e convinta di saper stuzzicare le fantasie erotiche dei suoi imberbi fans gorgheggiando versetti come “Mettiti in ginocchio e preparati a diventare la mia cagna”.

 

the idol 2

 Levinson, il creatore di questo universo, manifesta indubbie e irrisolte turbe sessuali, evidentemente intrecciate nella sua mente con deliri ribellistici che ricordano i deliranti manifesti pubblicati su Facebook da un qualsiasi stragista da shopping mall. Non a caso nella versione finale di “The Idol” aleggia di continuo una specie d’imbarazzo, come se davvero Levinson e i suoi l’avessero fatta grossa e sporca, alle spalle d’una produzione che s’è fidata di lui. […]  

 

the idol 4

“Volevo una satira dark della fama nel Ventunesimo secolo e nel mondo post Trump”, ha spiegato a Cannes Levinson. “E volevo raccontare una donna che usa il sesso per riconnettersi con se stessa. Ma, sotto la direzione della Seimetz, la storia era diventata quella d’un uomo che la sottomette e ne abusa, mentre lei non smette di adorarlo”. E Tesfaye rilancia: “Volevamo fosse un vero thriller attorno alla love story più squallida di tutta Hollywood”. 

the weeknd the idol 2

 

Insomma, detto fatto: con la Hbo Levinson ha il coltello dalla parte del manico, perché è imminente la realizzazione della terza serie della macchina spara-nuovi-divi chiamata “Euphoria”. Perciò convince i capi a sorvolare sul budget già speso, ne ottiene un duplicato, liquida la Seimetz, ma tiene a bordo gli sceneggiatori Joe Epstein e Mary Laws, reduci da “Succession”. Poi riscrive pezzi della storia e trasforma il set in un Helzapoppin, da cui presto trasudano vergognosi resoconti di eccessi. 

 

the idol 7

In ogni caso mette al servizio del progetto il suo occhio febbrile e dà uno scrollone a Tesfaye/The Weeknd affinché la serie assuma una temperatura musicale, oltre che narrativa, perlomeno inconsueta. E, così facendo, edifica una volta la saga di prede e predatori a cui stiamo assistendo. E il sesso? Lo sparge sul tutto nemmeno fosse un condimento messicano, ma con lo stesso distacco verso il vero erotismo che si respirava a una sfilata di Gucci fino all’anno scorso e con tutto il sarcasmo possibile nel picconare il mito del “Saremo Famosi”. 

the idol 6

[…] 

 

Finito il rifacimento, comunque, si è sciolta la compagnia, si è strombazzato che era pronta la serie più sconvolgente mai apparsa sul piccolo schermo e ciascuno se l’è data a gambe per la sua strada. Hbo s’aspettava qualcosa in stile “Euphoria” e invece si è ritrovata tra le mani questa patata bollente. E tutto il mondo dello spettacolo ha cominciato a sogghignare e a spalare fango, in particolare sull’ex ragazzo-prodigio Levinson, ormai inviso come il gobbo di Notre Dame.

 

 “The Idol” però sta là, piantato in mezzo a questo insulso 2023, col suo sesso non-eccitante, con Lily sempre nuda, con quel pirla di Tedros che si masturba dentro al negozio di Valentino di Rodeo Drive, col body horror, con l’intimacy coordinator incaricato di valutare la visibilità dei membri, con la pretesa, avanzata dai produttori, di una spina di birra gelata al centro del set, sennò non si gira. Che roba è? Un tango stonato? Un giudizio universale ambientato nella West Coast? 

the idol 4

 

Caviamocela dicendo che è un satirico, scoppiettante, antipatizzante pamphlet sul potere, quello ingiustificato, quello della sopraffazione, declinato in ogni abominevole maniera – tutto, purché sia potere. E che del resto, come insegna Tedros, anche se, poverett

Articoli correlati

\'THE IDOL\' E STATO UN FLOP A LUCI ROSSE SUL QUALE ADESSO ALEGGIA UN MISTERO - SECONDO UNA VERSIONE..

\'NON SONO MAI STATA INTERESSATA A FARE QUALCOSA DI PURITANO\' - LILY ROSE DEPP DIFENDE \'THE IDOL\'...

\'THE IDOL\' CHIUDERA CON UNA PUNTATA IN MENO. A CHIEDERE DI ACCORCIARE E ANDARE AL RISPARMIO ...

LE SERIE DEI GIUSTI - CINQUE PUNTATE INVECE DI SEI. UN DISASTRO. \'THE IDOL\' CHIUDE PER MANCANZA DI..

the idol 2the idol 6lily rose depp the weeknd 2the idol 1lily rose depp the weeknd the idol lily rose depp the weeknd the idol 3the idol 5the idol 1the idol 7the idol 8the idol 9the idol 3

Ultimi Dagoreport

francesco gaetano caltagirone alberto nagel francesco milleri

DAGOREPORT - GONG! ALLE ORE 10 DI LUNEDÌ 16 GIUGNO SI APRE L’ASSEMBLEA DI MEDIOBANCA; ALL’ORA DI PRANZO SAPREMO L’ESITO DELLA GUERRA DICHIARATA DAL GOVERNO MELONI PER ESPUGNARE IL POTERE ECONOMICO-FINANZIARIO DI MILANO - LO SCONTRO SI DECIDERÀ SUL FILO DI UNO ZERO VIRGOLA - I SUDORI FREDDI DI CALTARICCONE DI FINIRE CON IL CULO A TERRA NON TROVANDO PIÙ A SOSTENERLO LA SEDIA DI MILLERI SAREBBERO FINITI – L’ATTIVISMO GIORGETTI, DALL’ALTO DELL’11% CHE IL MEF POSSIEDE DI MPS – L’INDAGINE DELLA PROCURA DI MILANO SU UNA PRESUNTA CONVERGENZA DI INTERESSI TRA MILLERI E CALTAGIRONE, SOCI DI MEDIOBANCA, MPS E DI GENERALI - ALTRO GIALLO SUL PACCHETTO DI AZIONI MEDIOBANCA (2%?) CHE AVREBBE IN TASCA UNICREDIT: NEL CASO CHE SIA VERO, ORCEL FARÀ FELICE LA MILANO DI MEDIOBANCA O LA ROMA DI CALTA-MELONI? AH, SAPERLO….

iran israele attacco netanyahu trump khamenei

DAGOREPORT - STANOTTE L'IRAN ATTACCHERÀ ISRAELE: RISCHIO DI GUERRA TOTALE - È ATTESO UN VIOLENTISSIMO ATTACCO MISSILISTICO CON DRONI, RISPOSTA DI TEHERAN ALL'"OPERAZIONE LEONE NASCENTE" DI NETANYAHU, CHE QUESTA MATTINA HA COLPITO IL PRINCIPALE IMPIANTO DI ARRICCHIMENTO IRANIANO, UCCIDENDO L'INTERO COMANDO DELL'ESERCITO E DELLE GUARDIE RIVOLUZIONARIE. LA MAGGIOR PARTE DI LORO È STATA FATTA FUORI NELLE PROPRIE CASE GRAZIE AI DRONI DECOLLATI DALLE QUATTRO BASI SOTTO COPERTURA DEL MOSSAD A TEHERAN - ISRAELE HA DICHIARATO LO STATO DI EMERGENZA: GLI OSPEDALI SPOSTANO LE OPERAZIONI IN STRUTTURE SOTTERRANEE FORTIFICATE - TRUMP HA AVVERTITO OGGI L'IRAN DI ACCETTARE UN ACCORDO SUL NUCLEARE "PRIMA CHE NON RIMANGA NULLA", SUGGERENDO CHE I PROSSIMI ATTACCHI DI ISRAELE CONTRO IL PAESE POTREBBERO ESSERE "ANCORA PIÙ BRUTALI" - VIDEO

lauren sanchez jeff bezos venezia

FLASH! – I VENEZIANI HANNO LA DIGA DEL MOSE PURE NEL CERVELLO? IL MATRIMONIO DI JEFF BEZOS È UNA FESTICCIOLA PER 250 INVITATI DISTRIBUITI TRA QUATTRO HOTEL: GRITTI, AMAN, CIPRIANI E DANIELI - NIENTE CHE LA SERENISSIMA NON POSSA SERENAMENTE SOSTENERE, E NULLA A CHE VEDERE CON LE NOZZE MONSTRE DELL'INDIANO AMBANI, CHE BLOCCARONO MEZZA ITALIA SOLO PER IL PRE-TOUR MATRIMONIALE – DITE AI MANIFESTANTI IN CORTEO "VENEZIA NON E' IN VENDITA" CHE I 10 MILIONI DI EURO SPESI DA MR.AMAZON SI RIVERSERANNO A CASCATA SU RISTORATORI, COMMERCIANTI, ALBERGATORI, GONDOLIERI E PUSHER DELLA CITTÀ…

tajani urso vattani peronaci azzoni antonio adolfo mario marco alessandro

DAGOREPORT - MAI SUCCESSO CHE LA LISTA DEI NUOVI AMBASCIATORI, SCODELLATA DA TAJANI, VENISSE SOSPESA PER L’OPPOSIZIONE DI UN MINISTRO (URSO) IRATO PERCHÉ IL SUO CONSIGLIERE DIPLOMATICO È FINITO A NAIROBI ANZICHÉ A BUCAREST - DAL CDM SONO USCITI SOLO GLI AMBASCIATORI STRETTAMENTE URGENTI. ALLA NATO SBARCA AZZONI, MENTRE PERONACI VOLA A WASHINGTON. E’ LA PRIMA VOLTA CHE LA PIÙ IMPORTANTE SEDE DIPLOMATICA VIENE OCCUPATA DA UN MINISTRO PLENIPOTENZIARIO ANZICHÉ DA UN AMBASCIATORE DI GRADO (FRA DUE ANNI È GIA’ PRONTO IL FIDO CONSIGLIERE DIPLOMATICO DI LADY GIORGIA, FABRIZIO SAGGIO) – IL MALDESTRO MARIO VATTANI IN GIAPPONE, ANCHE SE ERA WASHINGTON LA SCELTA IDEALE DELLA FIAMMA MAGICA (MATTARELLA AVREBBE SBARRATO IL PASSO) – LA LISTA DI TUTTI GLI AMBASCIATORI SOSPESI….

giorgia meloni antonio tajani matteo salvini giancarlo giorgetti

DAGOREPORT - A SINISTRA SI LITIGA MA A DESTRA VOLANO GLI STRACCI! - LA MAGGIORANZA SI SPACCA SU ROTTAMAZIONE E TAGLIO ALL'IRPEF - GIORGIA MELONI DAVANTI AI COMMERCIALISTI PARLA DI SFORBICIATA AL CUNEO E LODA MAURIZIO LEO, "DIMENTICANDOSI" DI GIORGETTI. CHE ALZA I TACCHI E SE NE VA SENZA PARLARE - LA LEGA PRETENDE UN'ALTRA ROTTAMAZIONE, FORZA ITALIA E FDI CHIEDONO PRIMA DI TAGLIARE LE TASSE AL CETO MEDIO - PECCATO CHE I SOLDI PER ENTRAMBI I PROVVEDIMENTI, NON CI SIANO - LA LISTA DEGLI SCAZZI SI ALLUNGA: RISIKO BANCARIO, CITTADINANZA, POLITICA ESTERA, FISCO E TERZO MANDATO - VANNACCI METTE NEL MIRINO I GOVERNATORI LEGHISTI ZAIA E FEDRIGA CON UNA SPARATA, A TREVISO, CONTRO IL TERZO MANDATO: IL GENERALE, NOMINATO VICESEGRETARIO DA SALVINI, È LA MINA CHE PUÒ FAR SALTARE IN ARIA LA FRAGILE TREGUA NEL CARROCCIO (E DUNQUE NEL CENTRODESTRA)

ignazio la russa giorgia meloin zaia fedriga salvini fontana

DAGOREPORT - MEGLIO UN VENETO OGGI O UNA LOMBARDIA DOMANI? È IL DILEMMA SPECULARE DI GIORGIA MELONI E MATTEO SALVINI – L’APERTURA SUL TERZO MANDATO DEL NASUTO DONZELLI È UN RAMOSCELLO D’ULIVO LANCIATO VERSO IL CARROCCIO (ANCHE PER DESTABILIZZARE IL CAMPO LARGO IN CAMPANIA) - MA ALLA PROPOSTA S’È SUBITO OPPOSTO IL GENERALE VANNACCI – L’EX TRUCE DEL PAPEETE, CHE HA CAPITO DI NON POTER GOVERNARE TUTTO IL NORD CON L'8%, È DISPOSTO A CEDERE IL PIRELLONE A FRATELLI D'ITALIA (SI VOTA TRA TRE ANNI), MA LA SORA GIORGIA RIFLETTE: SOTTO LA MADUNINA COMANDA LA RUSSA, E SAREBBE DIFFICILE SCALZARE LA SUA PERVASIVA RETE DI RELAZIONI – I MALIGNI MORMORANO: VANNACCI AGISCE COME GUASTATORE PER CONTO DI SALVINI, PER SABOTARE IL TERZO MANDATO, O PARLA PER SE'?