vasco rossi 5

“EH GIA’ IO SONO ANCORA QUA...SEMPRE CONTRO TUTTO” – VASCO POLITIK: “L’ITALIA È PREDA DI RABBIE E PAURE ALIMENTATE DA POLITICI IRRESPONSABILI IN CERCA DI CONSENSO E POTERE – DA OBAMA A TRUMP È STATA UNA BELLA CADUTA. UNA ESPLOSIONE DI IGNORANZA, EGOISMO E QUALUNQUISMO" – E POI LA MALATTIA, "GLI ANNI FORMIDABILI" DEL ROCK E I CONCERTI DELLA PROSSIMA ESTATE (DOPPIA DATA AL CIRCO MASSIMO) - INTANTO AL CINEMA ARRIVA IL FILM CHE... – VIDEO

 

 

 

Andrea Laffranchi per il “Corriere della sera”

 

vasco rossi

«Il rock è un modo di essere. Non morirà mai». Vasco Rossi, simbolo del rock in Italia dagli anni Ottanta, commenta da Los Angeles la vittoria del sondaggio del Corriere sulla canzone degli anni Dieci. Sono tempi in cui le chitarre elettriche fanno fatica, ma con la sua Eh già il rock ha battuto tutti gli altri generi con il 17,7% degli oltre 25 mila voti.

Vasco però va oltre le definizioni. Il decennio per lui si era aperto proprio con quella canzone in cui raccontava la meraviglia (o l' autocompiacimento?) di essere «ancora qua».

 

vasco rossi

C' era poi stata la clamorosa dichiarazione delle dimissioni da rockstar. Le ha poi ritirate, ma è stato a lungo in bilico sull' abisso di una malattia che gli era costata preoccupazioni personali non da poco e l' annullamento di un pezzo del tour 2011. Sistemata la salute è tornato. L' uomo più semplice (2013) presentava un nuovo modo di guardare la vita: «siamo vivi/ domani chi lo sa». Cambia-menti era la consapevolezza che per «vivere bene o cercare di vivere» bisogna partire da se stessi. Le Dannate nuvole del 2014 portavano domande e dubbi ispirate dalla lettura di Nietzsche.

 

In Sono innocente si proclamava tale nonostante «qualche incidente di gioventù».

Nel 2017 la festa per i 40 anni di carriera con il megashow di Modena Park e il record mondiale di biglietti (220 mila).

vasco rossi

L' anno scorso altre domande con La libertà e i fan che rispondono con un altro record, i sei San Siro di quest' estate.

 

Era il 2011 e in quella canzone diceva: «Io sono ancora qua». Siamo a fine decennio e Vasco c' è ancora Cosa voleva dire allora? «Esattamente quello: stupore, sberleffo, provocazione e la grande soddisfazione di essere ancora qua sempre contro tutto». Sondaggio a parte, cosa resterà della musica dei Dieci?

«L' ultima che mi ha davvero entusiasmato è stata Sei nell' anima della Nannini. Vero capolavoro. Ma credo sia del 2006».

Il decennio per l' artista Vasco?

«Basterebbe solo Modena Park, il più grande raduno rock della storia della musica italiana, a dare un senso a questi ultimi dieci anni. Anni formidabili, con un ritorno di entusiasmo artistico da parte mia decisamente inaspettato.

vasco rossi

Consideri che sono ormai quattro i decenni che mi vedono impegnato a scrivere canzoni che arrivino direttamente al cuore della gente».

In privato ha attraversato un momento complicato

«Se guardo indietro vedo l' incontro traumatico col reale della sofferenza e il lento e duro lavoro su me stesso per tornare sul palco. Il cambio di prospettiva dello sguardo su tutto quello che mi sono ritrovato intorno. Adesso le consapevolezze, che non consolano, sono decisamente aumentate».

 

Dieci anni di storia. Quale evento rappresenta meglio questo momento? Il passaggio da Obama a Trump? Il fenomeno migratorio? La diffusione dei social network?

«Direi che da Obama a Trump è stata una bella caduta di tutto: stile, tono e sostanza. Una esplosione di ignoranza, egoismo e qualunquismo che non mi aspettavo.

 

Un preoccupante ritorno al passato. Forse è questa la vera faccia dell' America. Credo che Trump rappresenti bene il lato oscuro, oscurantista, egoista, bigotto e arrogante degli Stati Uniti. L' epocale fenomeno migratorio dal Terzo mondo verso i Paesi ricchi sta facendo saltare gli equilibri delle nostre fragili democrazie. L' esplosione dei social network la trovo la cosa meno peggio di tutte le altre. Almeno ci fanno divertire, incontrare e passare il tempo».

vasco rossi

 

E l' Italia di questi anni Dieci? Le è piaciuta?

«Poco. Mi dispiace che il nostro meraviglioso Paese sia così preda di rabbie e paure alimentate da politici irresponsabili in cerca di consenso e potere».

 

Oggi arriva al cinema il docufilm «Non stop live» diretto da Pepsy Romanoff che racconta i tour e le canzoni degli ultimi due anni. Il 6 dicembre esce invece il cd-dvd che documenta i sei show a San Siro di quest' estate. Che Vasco c' è dentro?

«Quello dei concerti dal vivo. Veri e propri riti laici di comunione e liberazione! Il mio gruppo di musicisti "stellare" e un pubblico fantastico, ancora numerosissimo. Dimenticavo dal vivo sono ancora il numero 1, il numero 2 e il numero 3».

 

vasco rossi 5

Nel video dell' ultima canzone, «Se ti potessi dire», è come se si guardasse allo specchio. Col trucco così pesante non la si era mai vista «È il Vasco della vita reale, dove si indossano delle maschere, quindi il trucco, mentre sul palco e nelle canzoni c' è il Vasco vero e sincero. Quello senza rimpianti».

 

A partire dai concerti nei festival della prossima estate (250 mila biglietti venduti in un giorno), cosa ci dobbiamo aspettare nei suoi anni 20?

vasco rossi 5

«Chi vivrà vedrà».

vasco rossivasco rossi la verita' 9vasco rossi la verita' 8vasco rossi la verita' 1vasco rossi e laura

Ultimi Dagoreport

spionaggio paragon spyware giorgia meloni fazzolari mantovano giorgetti orcel francesco gaetano caltagirone flavio cattaneo

DAGOREPORT - E TRE! DALLO SPIONAGGIO DI ATTIVISTI E DI GIORNALISTI, SIAMO PASSATI A TRE PROTAGONISTI DEL MONDO DEGLI AFFARI E DELLA FINANZA: CALTAGIRONE, ORCEL, CATTANEO - SE “STAMPA” E “REPUBBLICA” NON LI FANNO SMETTERE, VEDRETE CHE OGNI MATTINA SBUCHERÀ UN NUOVO E CLAMOROSO NOME AVVISATO DI AVERE UN BEL SPYWARE NEL TELEFONINO - COME NEL CASO DEGLI ACCESSI ABUSIVI ALLA PROCURA ANTIMAFIA (FINITI IN CHISSÀ QUALCHE SCANTINATO), I MANDANTI DELLO SPIONAGGIO NON POSSONO ESSERE TROPPO LONTANI DALL’AREA DEL SISTEMA DEL POTERE, IN QUANTO PARAGON FORNISCE I SUOI SERVIZI DI SPYWARE SOLO AD AUTORITÀ ISTITUZIONALI - A QUESTO PUNTO, IL CASO È CORNUTO: O SI SONO TUTTI SPIATI DA SOLI OPPURE IL GOVERNO MELONI DEVE CHIARIRE IN PARLAMENTO SE CI SONO APPARATI “FUORILEGGE”. PERCHÉ QUANDO IL POTERE ENTRA NEI CELLULARI DEI CITTADINI, NON C’È PIÙ DEMOCRAZIA…

matteo salvini roberto vannacci giorgia meloni massimiliano fedriga luca zaia

DAGOREPORT – GIORGIA MELONI HA GLI OCCHI PUNTATI SULLA TOSCANA! NELLA REGIONE ROSSA SARÀ CONFERMATO EUGENIO GIANI, MA ALLA DUCETTA INTERESSA SOLO REGISTRARE IL RISULTATO DELLA LEGA VANNACCIZZATA – SE IL GENERALE, CHE HA RIEMPITO LE LISTE DI SUOI FEDELISSIMI E SI È SPESO IN PRIMA PERSONA, OTTENESSE UN RISULTATO IMPORTANTE, LA SUA PRESA SULLA LEGA SAREBBE DEFINITIVA CON RIPERCUSSIONI SULLA COALIZIONE DI GOVERNO – INOLTRE ZAIA-FEDRIGA-FONTANA SONO PRONTI A UNA “SCISSIONE CONTROLLATA” DEL CARROCCIO, CREANDO DUE PARTITI FEDERATI SUL MODELLO DELLA CDU/CSU TEDESCA - PER LA MELONI SAREBBE UNA BELLA GATTA DA PELARE: SALVINI E VANNACCI POTREBBERO RUBARLE VOTI A DESTRA, E I GOVERNATORI IMPEDIRLE LA PRESA DI POTERE AL NORD...

matteo salvini luca zaia giorgia meloni orazio schillaci

FLASH! – L’”HUFFPOST” RIPORTA CHE SALVINI VUOL CONVINCERE LUCA ZAIA A PORTARE IL SUO 40% DI VOTI IN VENETO MA SENZA CHE IL SUO NOME BRILLI SUL SIMBOLO – PER ACCETTARE IL CANDIDATO LEGHISTA STEFANI, LA MELONA INSAZIABILE, PAUROSA CHE L’EX GOVERNATORE VENETO PORTI VIA TROPPI VOTI A FDI, L’HA POSTO COME CONDIZIONE A SALVINI – PER FAR INGOIARE IL ROSPONE, OCCORRE PERÒ CHE ZAIA OTTENGA UN INCARICO DI PESO NEL GOVERNO. IL MAGGIORE INDIZIATO A LASCIARGLI LA POLTRONA SAREBBE ORAZIO SCHILLACI, MINISTRO TECNICO IN QUOTA FDI, ENTRATO IN COLLISIONE CON I TANTI NO-VAX DELLA FIAMMA - AVVISATE QUEI GENI DI PALAZZO CHIGI CHE ZAIA SUI VACCINI LA PENSA ESATTAMENTE COME SCHILLACI…

monique veaute

NO-CAFONAL! – ARCO DI TRIONFO PER MONIQUE VEAUTE, QUELLA VISPA RAGAZZA FRANCESE CHE NEL 1984 GIUNSE A ROMA PER LAVORARE ALL’ACCADEMIA DI FRANCIA DI VILLA MEDICI - DA ABILISSIMA CATALIZZATRICE DI GENIALI E VISIONARIE REALTÀ ARTISTICHE INTERNAZIONALI, DETTE VITA A UN FESTIVAL CHE SCOSSE LO STATO DI INERZIA E DI AFASIA CULTURALE IN CUI ERA PIOMBATA ROMA DOPO L’ERA DI RENATO NICOLINI – L'ONORIFICENZA DI ''COMMANDEUR DE L'ORDRE DES ARTS ET DES LETTRES'' NON POTEVA NON ESSERE CONSEGNATA DALL’AMBASCIATORE FRANCESE SE NON A VILLA MEDICI, DOVE 40 ANNI FA TUTTO È NATO….

de luca manfredi schlein tafazzi conte landini silvia salis

DAGOREPORT - LA MINORANZA DEL PD SCALDA I MOTORI PER LA RESA DEI CONTI FINALE CON ELLY SCHLEIN. L’ASSALTO ALLA GRUPPETTARA (“NON HA CARISMA, CON LEI SI PERDE DI SICURO”), CHE HA TRASFORMATO IL PD DA PARTITO RIFORMISTA IN UN INCROCIO TRA UN CENTRO SOCIALE E UN MEETUP GRILLINO – NONOSTANTE LA SONORA SCONFITTA SUBITA NELLE MARCHE E IL FLOP CLAMOROSO IN CALABRIA, LA SEGRETARIA CON TRE PASSAPORTI E UNA FIDANZATA RESISTE: TRINCERATA AL NAZARENO CON I SUOI FEDELISSIMI QUATTRO GATTI, NEL CASO CHE VADA IN PORTO LA RIFORMA ELETTORALE DELLA DUCETTA, AVREBBE SIGLATO UN ACCORDO CON LA CGIL DI “MASANIELLO” LANDINI, PER MOBILITARE I PENSIONATI DEL SINDACATO PER LE PRIMARIE – IL SILENZIO DEI ELLY ALLE SPARATE DI FRANCESCA ALBANESE - I NOMI DEL DOPO-SCHLEIN SONO SEMPRE I SOLITI, GAETANO MANFREDI E SILVIA SALIS. ENTRAMBI INADEGUATI A NEUTRALIZZARE L’ABILITÀ COMUNICATIVA DI GIORGIA MELONI – ALLARME ROSSO IN CAMPANIA: SE DE LUCA NON OTTIENE I NOMI DEI SUOI FEDELISSIMI IN LISTA, FICO RISCHIA DI ANDARE A SBATTERE…