porta a porta vespa

VESPA VELENOSA: "RENZI? PIÙ CATTIVO DI BERLUSCONI - PLASTICI? PERCHÉ QUANDO LI FACEVA AUGIAS NESSUNO L'HA CONTESTATO? - PER 2 VOLTE HO RIFIUTATO DI FARE IL PRESIDENTE RAI - L'EDITORE DI RIFERIMENTO DELLA RAI E' IL GOVERNO. E' UNA NOVITA'?"

Carlo Tecce per il “Fatto Quotidiano”

 

bruno vespa e i 20 anni di porta a porta  4bruno vespa e i 20 anni di porta a porta 4

Bruno Vespa, c' è vita dopo Porta a Porta ?

Quella privata sempre.

Vent' anni. Quando smette?
Chieda a Enzo Biagi oppure a Piero Angela. A chi non s' è mai stancato. Io mi diverto.

Porta a Porta può sopravvivere a Vespa?
Ogni programma ha un legame di identità con il conduttore. È sbagliato chiamare un programma con lo stesso nome e un conduttore diverso.
 

Capita, anche in Rai.
Per Ballarò, un esempio recente. C' è stata una discussione, non mi intrometto.
Secondo me, dopo parecchi anni con un volto, il titolo va modificato. E cosa vorrebbe modificare o cancellare nel passato di Porta a Porta ? Niente, davvero niente.
 

bruno vespa e i 20 anni di porta a porta  3bruno vespa e i 20 anni di porta a porta 3

Arroganza.
Piuttosto orgoglio. Per lo speciale sull' attentato a New York, mentre non eravamo neanche in servizio. Per la copertura del terremoto in Abruzzo, che ho patito da aquilano.
 

Arroganza doppia.
No, ammetto di aver sbagliato. Forse ho dedicato troppe puntate al caso di Cogne, anche se rappresenta un episodio enorme per la criminologia e appassionava i media del mondo.

Non è pentito dei plastici?
Perché quando li faceva Corrado Augias nessuno l' ha contestato?
 

Dov' è il museo degli arnesi di Porta a Porta ?

bruno vespa e i 20 anni di porta a porta  6bruno vespa e i 20 anni di porta a porta 6

C' è un magazzino, dove spesso recuperiamo qualcosa. Come la bicicletta di don Matteo. A volte ci vado, assisto al tempo che usura gli oggetti. Lì c' è pure la scrivania di Silvio Berlusconi, un pezzo di legno da quattro soldi.
 

Ma il contratto con gli italiani era impegnativo.
L' ha pensato Porta a Porta.

L' ha scritto Bruno Vespa e l' ha firmato l' ex Cavaliere?
No, per carità. Berlusconi voleva fare l' annuncio, un patto con gli elettori, qualcosa del genere. E parlando assieme, gli abbiamo proposto di sceneggiare un accordo dal notaio.
 

Era il 2001. Quelle promesse furono il fallimento più eclatante per il governo.
Con calma, sarà fatta la storia. Quel giorno sarà più chiaro il ruolo che ha rivestito Berlusconi in politica.
 

bruno vespa e i 20 anni di porta a porta  8bruno vespa e i 20 anni di porta a porta 8

C' è chi è diventato famoso combattendo o affiancando il Cavaliere.
E voi di Porta a Porta dove vi collocate? Non eravamo contro Berlusconi, ma io non ho ricevuto favori. Gli riconosco un merito: nel '94 c' era una deriva antipatica in Italia con la sinistra di Achille Occhetto, il Cavaliere ha dato voce a chi non ce l' aveva.

Ha notato una differenza fra Berlusconi e Matteo Renzi?
Il Cavaliere gli invidia la cattiveria. E sono d' accordo. Renzi è un politico determinato con qualche punta di cattiveria. Come Margaret Thatcher o Winston Churchill. Benito Mussolini no, non aveva un animo crudele. Giulio Andreotti era cinico, non cattivo. Renzi è un politico di razza. Berlusconi ha pagato, a volte, lo scarso coraggio.

Il conflitto d' interessi l' ha percepito?
Con il gradimento di Berlusconi sono stati nominati direttori generali, presidenti e dirigenti. Accade da sempre e sempre accadrà, finché la Rai avrà questa conformazione.
 

bruno vespa e i 20 anni di porta a porta  5bruno vespa e i 20 anni di porta a porta 5

Oggi come ieri.
Sì, giusto. E dal punto di vista dell' offerta informativa, vi ricordo che c' era Rai3, che martellava contro il governo di centrodestra da mane a sera. Soltanto in Italia la tv pubblica fa opposizione al primo ministro.
 

bruno vespa e i 20 anni di porta a porta  2bruno vespa e i 20 anni di porta a porta 2

Un primo ministro proprietario di televisioni e giornali.
Forse le aziende investivano di più su Mediaset, ma il Biscione ha sempre perseguito un atteggiamento più dinamico. L' indipendenza la fanno gli uomini. Il servilismo nasce dai giornalisti, non dal potere politico.
Come Berlusconi ha scelto Mauro Masi, Renzi ha scelto Antonio Campo Dall' Orto.
Esatto, cosa vi sorprende? Arnaldo Forlani scelse Gianni Pasquarelli e Ciriaco De Mita scelse Biagio Agnes.

Perché non ha accettato la presidenza di viale Mazzini?
Mi piace il mio lavoro.

Il presidente guadagna di meno, non va in onda. Vanità o denaro?
Scherza? Io ho rifiutato due volte. La prima oltre dieci anni fa, la proposta arrivava da Pier Ferdinando Casini e Marcello Pera. Mi dissero: ci risolvi un problema. E io replicai: me ne create uno voi a me.

E la seconda?
Telefonata di Berlusconi una sera, telefonata di Renzi dopo poche ore. Ho chiesto con ironia a Renzi: ma ti immagini il presidente della Rai che va al Vinitaly a proporre il suo vino? Mi ha mandato a quel paese. Il fatto è questo: dopo tre anni dietro la scrivania, che avrei fatto?
 

bruno vespa e i 20 anni di porta a porta  16bruno vespa e i 20 anni di porta a porta 16

Il contratto è prorogato fino al 2017, Campo Dall' Orto vuole svecchiare il palinsesto.
Ha ragione, ma non l' ha spiegato a me. Porta a Porta s' è rinnovato già. In un attimo, due anni fa. Ci siamo incontrati, in riunione di redazione, e ci siamo detti: ragazzi, così non funziona più. La politica ha stufato.

Preferisce la cronaca?
Io? La musica classica. I punti più bassi di ascolto li abbiamo registrati con i maestri Riccardo Muti e Claudio Abbado. Mi piace la politica, ma può sfiancare. Nel '76 scappai da Montecitorio, rischiavo di fare il cronista. Tutti i giorni, sa che noia?

Anche Vespa dà l' estrema unzione ai talk show ?
È un rituale rispettabile, ma che ormai ha esaurito la sua forza. Il pubblico non può reggere quattro ore di dibattito. Noi dividiamo la puntata in tre blocchi. E non è vero come scrivete che in questa stagione abbiamo perso due punti di share. Abbiamo quasi raggiunto il livello dell' anno scorso.

Perché chi comanda in Italia sgomita per sedersi a Porta a Porta ?
Non c' è un segreto. Siamo corretti. I nostri ospiti non si lamentano mai. Nessuno ci saluta e confessa 'ci hanno fregato'.

Concorda la scaletta?
Mai successo, e non faccio entrare materiale dei candidati. Non subisco pressioni.

bruno vespa e i 20 anni di porta a porta  11bruno vespa e i 20 anni di porta a porta 11

 

Neanche da Palazzo Chigi?
Il rapporto è limpido e semplice. In questi anni con il portavoce Filippo Sensi ci scambiamo un messaggino, per sapere di cosa si discute. E basta.
 

"Tranquillo, gliela cuciamo addosso". Così rassicurò Salvo Sottile prima di un' intervista a Gianfranco Fini.
Non mi vergogno di questa frase, la rivendico. Fini era ministro degli Esteri. La trasmissione era blindata, perché avevano ammazzato l' agente Nicola Calipari e c' era Jeb Bush a Roma, il fratello di George W, che voleva partecipare.
 

Ha rinchiuso Massimo D' Alema in cucina, però.
Il risotto fu un' invenzione di Claudio Velardi. D' Alema non era simpatico, e lo voleva rendere umano. Tant' è che fece una campagna pubblicitaria mirata su se stesso, senza il simbolo di partito, per testare il suo valore da leader.
 

vespa grillovespa grillo

Anche Beppe Grillo ha ascoltato in diretta il famoso "din don".
Ho completato l' intero emiciclo del Parlamento. E mi ha regalato autorevolezza.
A Grillo non ha giovato perché s' è dimostrato impreparato. Mi ha aiutato molto il suo comportamento, mi ha dato subito del tu. Sembrava una chiacchierata fra vecchi amici.

Ma davvero Giovanni Paolo II chiamò a sorpresa?
Sì, fu un miracolo: perché fu un desiderio del Santo Padre che forse si commosse per il racconto del suo pontificato e perché don Stanislao Dziwisz, il segretario particolare, riuscì a prendere la linea attraverso il centralino.

Ha pagato soltanto Monica Lewinsky?
L' ingaggio prevedeva un colloquio a Porta a Porta e, soprattutto, a Domenica In, che spese più soldi. È un evento che non è stato replicato. Non diamo gettoni di presenze. Tra l' altro, la Lewinsky se ne andò presto.
 

vespa dalemavespa dalema

Era in Italia per sponsorizzare una collezione di borse, vide sullo schermo una sua foto con Bill Clinton e scattò in piedi: 'Cosa c' entra?'. Sipario.

Chi sono gli invitati che declinano?
Emma Bonino e Maurizio Landini.
 

porta a porta renziporta a porta renzi

Forse perché la considerano aderente ai palazzi romani.
Non l' ho mai scoperto. Senza Berlusconi al governo, la mia vita è migliorata perché subisco meno attacchi.

È stato berlusconiano?
Neanche i miei figli sanno per chi voto. Ripeto: dobbiamo essere grati a Berlusconi.
 

È automatico passare da B.a Renzi?
Questa è una domanda volgare, non ricevibile.

Perché circola il sospetto che Vespa sia figlio di Mussolini?
Forse perché ci somigliamo. È un' ossessione di Alessandra Mussolini. All' inizio mi divertiva pure. Ma non è possibile. Mia madre in quel periodo non era nella zona di Assergi, dove il Duce fu confinato fra l' agosto e il settembre del '43. E non poteva concepirmi in quei giorni con Mussolini, stava altrove e stava per sposarsi.

Dove ha iniziato?
Collaboravo con il Tempo, da l' Aquila.
Non era un progressista.
Ma difendevo l' occupazione delle fabbriche. Pubblicai i bigliettini che gli operai della Siemens dovevano compilare per andare al gabinetto. L' Unità fu costretta al volantinaggio.

È stato più antifascista o anticomunista?
Per me il fascismo è inaccettabile. Anche se poi l' ho studiato e posso affermare che qualcosa di buono l' ha fatto. Il comunismo l' ho visto, e spaventava. Negli anni 70 gli iscritti del Pci volevano affidare allo Stato i mezzi di produzione industriale.
 

porta a porta plastico 1porta a porta plastico 1

Questa è scolpita in qualche luogo di viale Mazzini: "Il mio editore di riferimento è la Democrazia cristiana".
C' era la ripartizione dei canali.

Come aggiorna l' epigrafe?
L' editore di riferimento della Rai è la maggioranza di governo. È una novità?

porta a porta 4porta a porta 4porta a porta 1porta a porta 1

 

Ultimi Dagoreport

la scala opera attilio fontana ignazio la russa daniela santanche santanchè matteo salvini

A PROPOSITO DI… QUANTO PIACE LA MATRICIANA ROMANA - IL FORFAIT DELLE ISTITUZIONI ALLA PRIMA DELLA SCALA, IVI COMPRESO LA SECONDA CARICA DELLO STATO, IL SICULO-MILANESE IGNAZIO LA RUSSA, HA SPINTO IL GOVERNATORE DEL PIRELLONE LOMBARDO, ATTILIO FONTANA, INDOSSATI I PANNI DI NOVELLO ALBERTO DA GIUSSANO A DICHIARARE: “ANCHE SE TUTTI APPREZZIAMO LA MATRICIANA, IL NORD DÀ FASTIDIO” – DÀ COSÌ FASTIDIO CHE NEL GOVERNO DELLA “PULZELLA” DELLA GARBATELLA, SIEDONO BEN 6 MINISTRI “LUMBARD” SU 24. E BEN 5 SONO DELLA LEGA – A RISPONDERE A FONTANA, CI HA PENSATO IL RODOMONTE DEL CARROCCIO, SALVINI: “TRA UNA MATRICIANA E UNA CARBONARA TROVI I SOLDI PER SISTEMARE LE CASE POPOLARI”…

pam bondi

DAGOREPORT - COME MAI L’INFORMAZIONE ITALICA SI È TOTALMENTE DISINTERESSATA DELLO SBARCO A ROMA DEL MINISTRO DELLA GIUSTIZIA, LA FOSFORESCENTE SESSANTENNE PAM BONDI, ARRIVATA CON TANTO DI AEREO DI STATO IL 10 DICEMBRE? - EPPURE LA FEDELISSIMA DI TRUMP NON SI È TENUTA NASCOSTA: HA ALLOGGIATO ALL’HOTEL ST. REGIS, SI E’ ATTOVAGLIATA AL BOLOGNESE DI PIAZZA DEL POPOLO, HA INCONTRATO AL MINISTERO DELLA GIUSTIZIA DI VIA ARENULA CARLETTO NORDIO, HA AVUTO L'INESPRIMIBILE GIOIA DI CONOSCERE IL VICEPREMIER MATTEO SALVINI A UN RICEVIMENTO DELL'AMBASCIATORE USA IN ITALIA, TILMAN J. FERTITTA. E, FORSE, LA BEN DOTATA DALLA NATURA PAMELONA HA PURE INCOCCIATO IL MINISTRO PIANTEDOSI - MA DELLA “VACANZA ROMANA” DELL'ITALOAMERICANA CARISSIMA A TRUMP, NON SI REGISTRA MANCO UNA RIGA SUI GIORNALONI DE' NOANTRI - VABBE', A NATALE BISOGNA ESSERE BUONI: MAGARI ERANO TUTTI TROPPO IMPEGNATI A SEGUIRE LA FESTILENZA DI ATREJU DEI FRATELLINI DI GIORGIA…

john elkann theodore kyriakou leonardo maria del vecchio

DAGOREPORT - L’OSTACOLO PIÙ TOSTO DELLA TRATTATIVA IN CORSO TRA IL MAGNATE GRECO KIRIAKOU E JOHN ELKANN NON E' L'ACQUISIZIONE DEL GRUPPO GEDI BENSÌ COME “RISTRUTTURARE” UN ORGANICO DI 1300 DIPENDENTI, TRA TAGLI ALLE REDAZIONI LOCALI, PREPENSIONAMENTI E “SCIVOLI”, DI CUI CIRCA 280 GIORNALISTI FANNO CAPO A “REPUBBLICA” E ALTRI 170 A “LA STAMPA” - LA PARTITA SUL FUTURO DEL QUOTIDIANO TORINESE, ASSET CHE NON RIENTRA NEL PROGETTO DI KYRIAKOU, NON ACCELERA CON LA CORDATA VENETA MESSA SU DA ENRICO MARCHI - NEL CASO LA TRANSIZIONE ELLENICA NAUFRAGASSE, LEONARDINO DEL VECCHIO HA CONFERMATO DI ESSERE PRONTO: “NOI CI SIAMO” - “NOI” CHI? ESSENDO “QUEL RAGAZZO'' (COPY ELKANN), DEL TUTTO A DIGIUNO DI EDITORIA, I SOSPETTI DILAGANO SU CHI SI NASCONDE DIETRO LA CONTRO-OFFERTA CON RILANCIO DELL’AZIONISTA DELL’IMPERO DEL VECCHIO, IL CUI CEO MILLERI È STATO ISCRITTO NEL REGISTRO DEGLI INDAGATI CON CALTAGIRONE E LOVAGLIO, PER LA SCALATA DI MPS SU MEDIOBANCA-GENERALI - E DA TORINO, AVVISANO LE REDAZIONI IN RIVOLTA DI ROMA E TORINO DI STARE ATTENTI: DALLA PADELLA GRECA RISCHIANO DI FINIRE NELLA BRACE DI CHISSÀ CHI...

nietzsche e marx si danno la mano venditti meloni veneziani

VIDEO! “ATREJU E’ IL LUOGO IN CUI NIETZSCHE E MARX SI DAVANO LA MANO, COME DIREBBE ANTONELLO VENDITTI” – GIORGIA MELONI CITA “COMPAGNO DI SCUOLA”, IL BRANO DATATO 1975 DEL CANTAUTORE DI SINISTRA. OVVIAMENTE MARX E NIETZSCHE NON SI DIEDERO MAI LA MANO, NÉ AD ATREJU NÉ ALTROVE. CIÒ È STATO ANCHE IMMAGINATO NELL’ULTIMO LIBRO DI MARCELLO VENEZIANI “NIETZSCHE E MARX SI DAVANO LA MANO”. LO SCRITTORE IPOTIZZA COME MISE EN SCÈNE CHE LA SERA DEL 5 MAGGIO 1882 I DUE SI SIANO TROVATI IN UNA LOCANDA DI NIZZA (DOVE ENTRAMBI PASSARONO). NON SI CAPISCE BENE SE LA MELONI CI ABBIA CREDUTO DAVVERO – VIDEO

giorgia meloni balla ad atreju

GIORGIA, ER MEJO TACCO DI ATREJU! - ZOMPETTANDO COME UN MISIRIZZI, LA MELONI CAMALEONTE HA MESSO IN SCENA CIO' CHE SA FARE BENISSIMO: IL BAGAGLINO DI CORBELLERIE (''QUESTO È IL LUOGO IN CUI NIETZSCHE E MARX SI DANNO LA MANO'') E DI SFOTTO' SU ELLY SCHLEIN: "IL CAMPO LARGO L'ABBIAMO RIUNITO NOI... CON IL SUO NANNIMORETTIANO 'MI SI NOTA DI PIÙ SE VENGO O STO IN DISPARTE O SE NON VENGO PER NIENTE' HA FATTO PARLARE DI NOI" -UBRIACA DI SE' E DEI LECCAPIEDI OSPITI DI ATREJU, HA SCODELLATO DUE ORE DI PARACULISSIMA DEMAGOGIA: NULLA HA DETTO SU LAVORO, TASSE, SANITA', ECC - IDEM CON PATATE SULLA GUERRA RUSSIA-UCRAINA, SUL CONFLITTO STATI UNITI-EUROPA, SUL RUOLO DEL GOVERNO SU DIFESA E IL RIARMO EUROPEO - IN COMPENSO, HA STARNAZZATO DI VITTORIE DEL GOVERNO MA  GUARDANDOSI BENE DI CITARE MINISTRI O ALLEATI; SI E' INFERVORATA PER IL PARTITO MA NON RICORDA CHE L’HA FONDATO CON CROSETTO E LA RUSSA ('GNAZIO E' STATO DEL TUTTO OSCURATO AD ATREJU) - "GIORGIA! GIORGIA!", GRIDA LA FOLLA - OK, L'ABBIAMO CAPITO: C’È UNA PERSONA SOLA AL COMANDO. URGE UN BALCONE PER LA NUOVA MARCHESA DEL GRILLO - DAGOREPORT+VIDEO 

elly schlein pina picierno stefano bonaccini giorgio gori lorenzo guerini giuseppe conte pd

NAZARENO, ABBIAMO (PIU’ DI) UN PROBLEMA - L’ASSEMBLEA PD DI DOMANI RISCHIA DI TRASFORMARSI IN UN BOOMERANG PER SCHLEIN: I DELEGATI DISERTANO, A RIDOSSO DI NATALE, NESSUNO SPENDE SOLDI E TEMPO PER VENIRE NELLA CAPITALE AD ASCOLTARE UNA RELAZIONE SENZA DIBATTITO – LA MOSSA DEI PRETORIANI DI ELLY PER SCONGIURARE LA SALA VUOTA ED EVITARE IL CONFRONTO IMPIETOSO CON MELONI CHE CONTEMPORANEAMENTE FARA’ IL PIENO A ATREJU – SORGI: “BONACCINI ENTRERA’ IN MAGGIORANZA MA SE I RIFORMISTI NON DOVESSERO RICEVERE RASSICURAZIONI SULLE LISTE ELETTORALI, IL RISCHIO DI UNA EVENTUALE SCISSIONE, SI FAREBBE PIÙ CONCRETO…”