alessandro sortino le iene davide parenti

VIENI AVANTI SORTINO! – IL GIORNALISTA CARO AI VESCOVI È TORNATO A FARE L’INVIATO PER “LE IENE”, DOPO LA ROTTURA POLEMICA CON DAVIDE PARENTI NEL 2008 PER UN SERVIZIO SU MASTELLA “CENSURATO”: “HO INTERROTTO IL RAPPORTO CON IL MIO PADRE TELEVISIVO. PER ANNI ME LO SON SOGNATO LA NOTTE. ORA LO RIABBRACCIO” – LA FEDE: “A 18 ANNI MI SONO CONVERTITO. OGGI UN CATTOLICO È GUARDATO CON SOSPETTO, CONSIDERATO ESPRESSIONE DI UN POTERE. MA SONO UN FALLITO: NON HO MAI CONVERTITO NESSUNO” – “SOGNO IL REALITY ‘PARROCCHIE DA INCUBO’: PERCHÉ I LOCALI DELLE PARROCCHIE SONO DI UNA TRISTEZZA INFINITA?”

Estratto dell’articolo di Maria Volpe per il “Corriere della Sera”

 

alessandro sortino foto di bacco

Nelle sue biografie c’è sempre scritto «giornalista cattolico», come se ci fosse una forte necessità di sottolineare il suo essere uomo di fede. Lui è Alessandro Sortino, 54 anni, romano, faccia simpatica, capelli rossicci. Molti di noi se lo ricordano anni fa alle Iene, combattivo, petulante, coraggioso, sfacciato, ironico.

 

Fino alla rottura nel 2008 e l’addio, per nulla pacato, al programma. Sono seguiti anni di lavori importanti: ha fatto l’autore, ha insegnato il mestiere di inviato a tanti ragazzi, ha vinto premi, ha firmato programmi nuovi, ha diretto una tv, ha scritto un libro importante. Tutto sempre dietro le quinte. Ora il ritorno a casa, alle Iene, il ritorno in campo.

 

alessandro sortino

Perché torna alle Iene [...]?

«Perché ho nostalgia del trolley. Ho voglia di tornare in pista. Sono stufo di fare l’autore».

 

Torna dopo 17 anni, dopo un brutto litigio: lei realizzò un servizio sulla famiglia Mastella e per una serie di ragioni Mediaset ritenne di non mandarlo in onda. Lei si infuriò, litigò con il deus ex machina delle Iene, Davide Parenti, e se ne andò sbattendo la porta. Fumantino eh...

«Si sono molto fumantino. E quando vivo una delusione reagisco malissimo. Allora pensai che fosse giusto, con onestà e coraggio, mollare tutto e ricominciare da capo».

 

Alessandro Sortino - libro il nuovo dio

Un addio doloroso dal punto di vista umano.

«Sì, ho interrotto il rapporto con il mio padre televisivo, Davide Parenti. Per anni me lo son sognato la notte quando mi dava indicazione sui pezzi. Ora sono felice di averlo riabbracciato e di riprendere il nostro rapporto».

 

[…]

 

Qualcosa sarà cambiato in questi 24 anni?

«Le Iene di allora erano un programma di satira: entravamo con il linguaggio dello spettacolo nel mondo della politica, arrivando nelle conferenze stampa e sparigliando le carte. Oggi è già tutto sparigliato, la politica fa già spettacolo, ci sono già 30 cellulari che riprendono le conferenze stampa. Noi che possiamo fare? Cambiare registro e dalla satira passare a un vero racconto popolare. Questo fanno le Iene oggi».

 

davide parenti

Cosa bisogna fare per essere una Iena?

«Devi fare cose che gli altri non farebbero, devi rischiare di uscirne male e fare cose che tornando indietro non rifaresti».

 

Faccia un esempio di un servizio che non rifarebbe?

«Ci fu una lite tra il Trio Medusa e Sgarbi e lui li appellò: “Raccomandati e culattoni”. Per difendersi Sgarbi cercò di spiegare che a Ferrara culattone vuol dire fortunato. Allora io andai a Ferrara a dare del culattone alla gente (con una parrucca bionda) fino a che mi arrestarono».

 

Gli inizi delle Iene?

«Era una specie di collettivo, eravamo un po’ tutti disadattati, avevamo tutti dei problemi. In redazione giocavamo a ping pong, facevamo partite con il cancellino con il Trio Medusa».

 

Alessandro Sortino

Rivedrà tanti amici. Giulio Golia per esempio.

«Grande maestro, è la prima iena. Ci siamo riabbracciati con affetto. Lui ha una grandissima capacità di entrare nella realtà e raccontarla attraverso la relazione che instaura con le persone».

 

E poi c’è il suo compagno di liceo, Filippo Roma.

«Amico di una vita e grande iena. I suoi pezzi più belli?

Quelli sugli anziani che si innamorano di giovani truffatrici e si fanno fregare tutti i soldi. Un grande racconto italiano».

 

E lei che farà: dopo aver inventato programmi, diretto reti, si rimette in strada?

«Sì voglio tornare in strada. Non ho mai fatto cronaca nera ma ci voglio provare. Voglio confrontarmi con le storie e le persone».

 

alessandro sortino

Oggi la cronaca nera ha un grande appeal, se ne parla in tv a tutte le ore. Lo trova disdicevole?

«Inutile scandalizzarsi. Non è tutta morbosità. Ho lavorato a “Far west” con Salvo Sottile, grandissimo esperto di cronaca nera e ho capito molte cose. In quello che ammazza la famiglia non ti riconosci, ma riconosci una parte del tuo problema. Io credo che si possa entrare in queste storie, incontrando l’uomo, la contraddizione dell’uomo, il bene e il male».

 

Da buon cristiano...

«Se vuoi arrivare alla verità, devi incontrare le persone e guardarle negli occhi».

Alessandro Sortino - le iene

 

Veniamo al suo essere cattolico impegnato, militante. L’ha aiutata o penalizzata?

«Di solito un cristiano è abbastanza penalizzato. È sempre in minoranza, guardato con sospetto, considerato espressione di un potere. Il cristiano oggi si trova un po’ nelle condizioni in cui si trovavano i cristiani del I secolo. Al centro di tanti conflitti».

 

Che poi è il tema del suo ultimo libro «Il Dio nuovo - Storia dei primi cristiani che portarono Gesù a Roma». Un viaggio nella storia degli Apostoli attraverso la città di Roma. Cristiani disorientati oggi come allora?

«Se oggi dicessi a un giovane: il potere ha condannato a morte il figlio di Dio che adesso vuole aiutarti, eliminando la violenza, il bullismo, e questo cammino lo faremo insieme. Qualcuno mi ascolterebbe? No, come allora».

 

Quando parla di queste cose ad amici e colleghi cosa le dicono?

«Da questo punto di vista sono un fallito: non ho mai convertito nessuno».

alessandro sortino

 

Ma lei viene da una famiglia cattolica?

«Mi sono convertito a 18 anni leggendo il Vangelo, quel giorno non avevo voglia di studiare Diritto privato. L’ho letto e mi son detto: “Oh cavolo”. I primi tre giorni pensavo di fare san Francesco, poi è passata. A 18 anni il tuo eroe è Gesù, a 50 anni il tuo riferimento è Pietro, l’uomo che le ha sbagliate tutte».

 

Un suo essere cattolico molto umano che guarda alle fragilità dell’uomo.

« Dio non fa preferenze di persone. Se ti senti buono, non sei migliore di chi è cattivo».

 

Perché le chiese sono sempre più vuote?

«Io vorrei fare un reality: “Parrocchie da incubo” (sulla falsariga di “Cucine da incubo” con Cannavacciuolo, ndr ). Perché nei locali delle parrocchie ci sono quei mobili? Perché non si usano mobili Ikea invece che quelli noce? Perché traspare una tristezza infinita? Creiamo delle belle stanze per i ragazzi!».

 

È un problema estetico?

alessandro sortino foto di bacco

«Anche. La bellezza è importante. Non si può più legare l’idea del cristiano al buio e alla sofferenza. La chiesa cattolica è una delle ultime agenzie culturali di questo Paese.

Uno come Bernini sarebbe lo scenografo di Sanremo oggi». [...]

DAVIDE PARENTI LE IENE Alessandro Sortino alessandro sortino

Ultimi Dagoreport

nietzsche e marx si danno la mano venditti meloni veneziani

VIDEO! “ATREJU E’ IL LUOGO IN CUI NIETZSCHE E MARX SI DAVANO LA MANO, COME DIREBBE ANTONELLO VENDITTI” – GIORGIA MELONI CITA “COMPAGNO DI SCUOLA”, IL BRANO DATATO 1975 DEL CANTAUTORE DI SINISTRA. OVVIAMENTE MARX E NIETZSCHE NON SI DIEDERO MAI LA MANO, NÉ AD ATREJU NÉ ALTROVE. CIÒ È STATO ANCHE IMMAGINATO NELL’ULTIMO LIBRO DI MARCELLO VENEZIANI “NIETZSCHE E MARX SI DAVANO LA MANO”. LO SCRITTORE IPOTIZZA COME MISE EN SCÈNE CHE LA SERA DEL 5 MAGGIO 1882 I DUE SI SIANO TROVATI IN UNA LOCANDA DI NIZZA (DOVE ENTRAMBI PASSARONO). NON SI CAPISCE BENE SE LA MELONI CI ABBIA CREDUTO DAVVERO – VIDEO

giorgia meloni balla ad atreju

GIORGIA, ER MEJO TACCO DI ATREJU! - ZOMPETTANDO COME UN MISIRIZZI, LA MELONI CAMALEONTE HA MESSO IN SCENA CIO' CHE SA FARE BENISSIMO: IL BAGAGLINO DI CORBELLERIE (''QUESTO È IL LUOGO IN CUI NIETZSCHE E MARX SI DANNO LA MANO'') E DI SFOTTO' SU ELLY SCHLEIN: "IL CAMPO LARGO L'ABBIAMO RIUNITO NOI... CON IL SUO NANNIMORETTIANO 'MI SI NOTA DI PIÙ SE VENGO O STO IN DISPARTE O SE NON VENGO PER NIENTE' HA FATTO PARLARE DI NOI" -UBRIACA DI SE' E DEI LECCAPIEDI OSPITI DI ATREJU, HA SCODELLATO DUE ORE DI PARACULISSIMA DEMAGOGIA: NULLA HA DETTO SU LAVORO, TASSE, SANITA', ECC - IDEM CON PATATE SULLA GUERRA RUSSIA-UCRAINA, SUL CONFLITTO STATI UNITI-EUROPA, SUL RUOLO DEL GOVERNO SU DIFESA E IL RIARMO EUROPEO - IN COMPENSO, HA STARNAZZATO DI VITTORIE DEL GOVERNO MA  GUARDANDOSI BENE DI CITARE MINISTRI O ALLEATI; SI E' INFERVORATA PER IL PARTITO MA NON RICORDA CHE L’HA FONDATO CON CROSETTO E LA RUSSA ('GNAZIO E' STATO DEL TUTTO OSCURATO AD ATREJU) - "GIORGIA! GIORGIA!", GRIDA LA FOLLA - OK, L'ABBIAMO CAPITO: C’È UNA PERSONA SOLA AL COMANDO. URGE UN BALCONE PER LA NUOVA MARCHESA DEL GRILLO - DAGOREPORT+VIDEO 

elly schlein pina picierno stefano bonaccini giorgio gori lorenzo guerini giuseppe conte pd

NAZARENO, ABBIAMO (PIU’ DI) UN PROBLEMA - L’ASSEMBLEA PD DI DOMANI RISCHIA DI TRASFORMARSI IN UN BOOMERANG PER SCHLEIN: I DELEGATI DISERTANO, A RIDOSSO DI NATALE, NESSUNO SPENDE SOLDI E TEMPO PER VENIRE NELLA CAPITALE AD ASCOLTARE UNA RELAZIONE SENZA DIBATTITO – LA MOSSA DEI PRETORIANI DI ELLY PER SCONGIURARE LA SALA VUOTA ED EVITARE IL CONFRONTO IMPIETOSO CON MELONI CHE CONTEMPORANEAMENTE FARA’ IL PIENO A ATREJU – SORGI: “BONACCINI ENTRERA’ IN MAGGIORANZA MA SE I RIFORMISTI NON DOVESSERO RICEVERE RASSICURAZIONI SULLE LISTE ELETTORALI, IL RISCHIO DI UNA EVENTUALE SCISSIONE, SI FAREBBE PIÙ CONCRETO…”

ignazio la russa theodore kyriakou pier silvio berlusconi giorgia meloni matteo salvini

DAGOREPORT - LA TRATTATIVA DI ELKANN PER LA VENDITA DEL GRUPPO GEDI AL GRECO THEO KYRIAKOU STA SCOMBUSSOLANDO IL GOVERNO MELONI E DINTORNI - SE LA “GIORGIA DEI DUE MONDI” VEDE DI BUON OCCHIO LA TRANSIZIONE ELLENICA E SALVINI HA BEN GRADITO LA PROSPETTIVA CHE IL GRECO ANTENNATO SISTEMI PER LE FESTE I “COMUNISTI” DI ‘REPUBBLICA’ E ‘STAMPA’, PER FORZA ITALIA C’È STATO IL VEEMENTE INTERVENTO DEL ‘’PRESIDENTE IN PECTORE’’ DEL PARTITO, PIER SILVIO BERLUSCONI, CHE VEDE IN KYRIAKOU UN COMPETITOR PERICOLOSISSIMO, ALFIERE DI QUEL CAPITALISMO DI STAMPO LIBERISTA, PER NULLA “LIBERAL”, CHE PREDICA IL PRIMATO DELL’ECONOMIA SULLA POLITICA - COSI', DIMENTICANDO IL SUO ATTIVISMO IN GERMANIA PER CREARE UN GIGANTE EUROPEO DELLA TV COMMERCIALE, L’EREDE DEL BISCIONE NON HA TROVATO DI MEGLIO CHE RISPOLVERARE LA BANDIERINA DELL’ITALIANITÀ (“CHE UN PEZZO DI STORIA DELL'INFORMAZIONE DEL NOSTRO PAESE VADA IN MANI STRANIERE UN PO' DISPIACE’’) - MA IL COLPO DI SCENA ARRIVA DAL CO-FONDATORE DI FRATELLI D’ITALIA E SECONDA CARICA DELLO STATO, IGNAZIO LA RUSSA, QUANDO SI È DICHIARATO DISPOSTO A FARE DA INTERMEDIARIO TRA I GIORNALISTI “COMUNISTI” DI GEDI E IL GRECO USURPATORE (ULTIMA USCITA DELLA GUERRIGLIA DI ‘GNAZIO IN MODALITÀ ''LA RISSA'' CONTRO LA DITTATURA DELLE SORELLE MELONI...)

2025agnoletti

CAFONAL ''AGNOLETTI & TORTELLONI'' – AL CIRCOLO CANOTTIERI ANIENE, PER IL PARTY DI “JUMP COMUNICAZIONE” DI MARCO AGNOLETTI, EX PORTAVOCE DI RENZI, E "SOCIAL COM" DI LUCA FERLAINO, UNA MARIA ELENA BOSCHI IN MODALITA' PIN-UP SI PRESENTA CON LA SUA NUOVA FIAMMA, L'AVVOCATO ROBERTO VACCARELLA, CHE QUI È DI CASA (SUA SORELLA ELENA È LA COMPAGNA DI MALAGÒ, GRAN VISIR DEL CIRCOLO DELLA “ROMA BENISSIMO”) – UN GRAN MISCHIONE ALLA ROMANA DI DESTRA E SINISTRA E TIPINI INTERMEDI HA BRINDATO AL NATALE, STARRING: LUCIO PRESTA, PEPPE PROVENZANO, ANTONELLA GIULI, FITTIPALDI, ALESSIA MORANI, FAUSTO BRIZZI, PAOLO CORSINI, NELLO MUSUMECI, SIMONA SALA, ALBERTO MATANO, SALVO SOTTILE, MYRTA MERLINO E MARCO TARDELLI, MICHELA DI BIASE, ITALO BOCCHINO, LAURA TECCE CON VESTITUCCIO SBRILLUCCICANTE CHE NON AVREBBE SFIGURATO AL MOULIN ROUGE, GIORGIA CARDINALETTI IN LOVE... 

alfredo mantovano papa leone xiv italia agenti servizi segreti

OGGI ALLE 11 ALFREDO MANTOVANO E I VERTICI DELL’INTELLIGENCE ITALIANA SONO STATI RICEVUTI IN UDIENZA DA PAPA LEONE XIV, A CITTÀ DEL VATICANO – SARANNO PRESENTI I COMPONENTI COPASIR, IL DIRETTORE GENERALE DEL DIPARTIMENTO DELLE INFORMAZIONI PER LA SICUREZZA (DIS), VITTORIO RIZZI, I DIRETTORI DELLE AGENZIE INFORMAZIONI E SICUREZZA ESTERNA (AISE), GIOVANNI CARAVELLI, E INTERNA (AISI), BRUNO VALENSISE. È LA PRIMA VOLTA DI UN PAPA TRA GLI SPIONI (DI CERTO NON E' LA PRIMA VOLTA DI SPIE INTORNO A UN PAPA...) - PREVOST: "MAI USARE INFORMAZIONI PER RICATTARE" (SI VEDE CHE L'INTELLIGENCE NON È IL SUO FORTE)