dybala meme

“NON POTEVO TRADIRE I TIFOSI DELLA ROMA”- TUTTI I RETROSCENA SUL NO DI DYBALA AI 75 MILIONI DEGLI ARABI – LA RIUNIONE DI 2 ORE CON LA MOGLIE (CONTRARIA A LASCIARE LA CAPITALE) E L’AGENTE, LE FORTI PRESSIONI DEI COMPAGNI, I DUBBI DI FRIEDKIN QUANDO HANNO CAPITO CHE GLI ARABI ERANO FERMI A UN’OFFERTA DA 3 MILIONI DI EURO PER IL CARTELLINO DELLA JOYA. MA LA CONFERMA DI DYBALA NON BASTA. ORA DE ROSSI ASPETTA RINFORZI…

1. LA JOYA RINUNCIA Ai 75 MILIONI arabi «RESTO QUI, GRAZIE ROMA»

Andrea Pugliese per la “Gazzetta dello Sport” - Estratti

 

dybala meme

Il colpo di scena che non ti aspetti, il gran finale che cambia tutta la scenografia proprio quando sembrava già scelta. Un colpo di teatro, che in un attimo ha spazzato via tutte le certezze di 24 ore prima. Paulo Dybala ieri ci ha ripensato, rifiutando l’offerta faraonica dell’Al-Qadsiah da 75 milioni di euro (bonus compresi) in tre anni e decidendo di restare ancora qui, dalle nostre parti. Dove a Cagliari, domenica scorsa, ha iniziato la sua tredicesima stagione in Italia. «Grazie Roma, ci vediamo domenica», il testo sotto il post pubblicato poco dopo le ore 20 sul suo account Instagram.

 

(…)Una scelta su cui Paulo stava già riflettendo dalla mattina. Anche per le forti pressioni degli altri due argentini, Paredes e Soulé, due che gli vogliono bene come un fratello. «Per chi non ha capito, la Joya rimane con noi», la storia serale di Leo, con tanto di cuori giallorossi (mentre Matias ha messo una foto con Dybala a Cagliari, anche qui con cuori ed emoticon che sprizza felicità). Il messaggio Così è successo che nel pomeriggio Paulo ha radunato i suoi uomini, ad iniziare da Carlos Novel, il suo nuovo agente, che anche in mattinata si era intrattenuto con la Roma per limare gli ultimi dettagli dell’eventuale trasferimento in Arabia. Con lui mamma Alicia e Oriana, la moglie. Poi la decisione finale, con il no.

 

dybala

E quel video che in verità era stato già preparato come commiato e che finisce con un “Grazie Roma” che però ha tutto un altro sapore, tutto un altro significato. Doveva essere il ringraziamento per quanto vissuto in questi due anni, è invece la scintilla per la ripartenza. E il suo grazie alla gente romanista, che in questi giorni gli ha fatto sentire in ogni modo possibile il suo affetto: con messaggi, striscioni, quadri, parole... Come quelle sotto il post di compagni, tifosi e amici. Tutti commenti felici e gioiosi.

 

 In giornata, però, erano emersi forti dubbi sull’operazione anche da parte del club, soprattutto quando a Trigoria hanno capito che l’Al-Qadsiah voleva davvero tenere il punto, restando fermo all’offerta da 3 milioni di euro per il cartellino della Joya. A quella cifra sarebbe stato anche offensivo venderlo. Ed infatti la trattativa non è mai decollata, con la Roma che ha fatto sapere al club saudita che se non avesse alzato l’offerta non se ne sarebbe fatto nulla. Ma anche in quel momento tutto faceva presagire ad una imminente fumata bianca, il modo di far quadrare i conti lo si sarebbe trovato. Fino al contropiede di Paulo, appunto...

 

dybala paredes

Il futuro E ora cosa succederà? Dybala dovrà probabilmente guadagnarsi il posto da titolare, ma in cuor suo è sicuro di poterci riuscire. Del resto è ancora il giocatore più forte della rosa giallorossa, anche se per De Rossi potrebbe esserci un problema di collocazione tattica. Il tecnico romanista sugli esterni vuole gente di gamba, che strappi, di fatto caratteristiche che non appartengono alla Joya. E poi c’è il nodo del rinnovo contrattuale.

 

Secondo i calcoli della Roma mancherebbero 14-15 partite da titolare per far scattare la clausola con il prolungamento del contratto fino al 2026. Ipotesi che a Trigoria vogliono scongiurare, costando Dybala 7 milioni più 2 di bonus. E allora è possibile che presto ci si metta a tavolino per trovare un accordo comune: Dybala magari potrà rinunciare al rinnovo, vivendo però serenamente la sua ultima annata in giallorosso. Poi a giugno si vedrà, Buenos Aires e Miami sono meglio dell’Arabia...

 

2. RETROSCENA DYBALA: "NON POTEVO TRADIRE I TIFOSI DELLA ROMA". TUTTA LA VERITÀ

Roberto Maida per www.corrieredellosport.it

 

dybala de rossi

Non bisogna mai smettere di sognare l’amore. A Paulo Dybala sono bastate cinque parole scritte su Instagram alle ore 20.26 per spegnere l’incendio emotivo che divampava nei cuori di un’intera tifoseria: «Grazie Roma, ci vediamo domenica». Qualcuno non ha voluto aspettare: un gruppo di circa cento tifosi ieri sera s’è radunato sotto casa di Paulo che si è affacciato dal balcone ringraziando ancora per tanto affetto, filmando tutto con il telefonino.

È un incredibile, meraviglioso dietrofront. Un dribbling da campione che ha disorientato avidi procuratori, intermediari, faccendieri, fanfaroni. Dybala resta, non si muove, perché il suo posto è questo. Il posto del benessere, della serenità. Il posto dove brilla la passione. Niente Arabia con le proprie ben remunerate restrizioni, niente Al-Qadsiah, società che dovevi cercare sul web per assicurarti di averla scritta correttamente. Solo Roma, solo la Roma. Dalla tristezza alla Joya in 24 ore, le più tormentate e folli della carriera. E se De Rossi vorrà, giocherà subito. Già contro l’Empoli.

 

cagliari roma dybala

La rottura tra Roma e Al-Qadsiah

È possibile che sulla decisione finale abbia inciso la divergenza di valutazioni sul suo cartellino. La Roma, rappresentata al tavolo della trattativa da Lina Souloukou, si era sentita quasi offesa dalla proposta da 3 milioni per la pietra più luccicante della collezione. Visto che i sauditi erano pronti a versarne 8 di commissioni a tutti coloro che avevano favorito il maxi accordo del giorno prima, tre anni a 75 milioni totali, la Ceo pretendeva almeno il pagamento della clausola da 12 scaduta a luglio. C’è stata tensione. E anche, a un certo punto, la sensazione che potesse saltare tutto, perché anche l’acquirente si era irrigidito. Ai delegati dell’Al-Qadsiah era stato prospettato uno scenario che non corrispondeva alla realtà. Non ne facevano una questione di soldi ma di principio. Hanno pensato a un gioco al rialzo e si sono sentiti presi in giro (non dalla Roma, si intende).

 

L'intervento di Dybala risolve ogni dubbio

dybala oriana sabatini 4

Ma niente sarebbe successo se Dybala non avesse risolto ogni dubbio. Dopo tre settimane di silenzi grigi e di sorrisi forzati, ha spiegato al procuratore Carlos Novel e poi ai dirigenti e ai compagni che non avrebbe più firmato l’accordo. Senza offesa per chi lo aveva cercato ed era pronto a ricoprirlo d’oro per tre anni, ha ritenuto che esistessero elementi più importanti per comporre il suo concetto di felicità. Il ricordo della festa del colosseo quadrato, le lacrime di Budapest, il boato virtuale dei tifosi che lo trattano come un profeta. Tutto gli è passato per la mente suggerendogli di ascoltare il rumore dell’anima. E quella, in un calcio sempre più professionale, gli ha indicato la strada. «Non posso tradire questa gente» ha confidato Paulo a chi gli sta vicino.

 

roma milan dybala

Dybala verso il rinnovo automatico con la Roma

Poco importa adesso se a maggio Dybala aveva comunicato a De Rossi che l’avrebbe mollato davanti a una proposta di un top club europeo. Tra la folla impazzita dell’Olimpico e il deserto delle emozioni ha scelto la prima. Tra tredici partite giocate rinnoverà anche il contratto fino al 2026 a cifre altissime ma certo non paragonabili a quelle del piano B. La sua storia con la Roma potrebbe essere ancora molto lunga. Di sicuro è appena ricominciata.

esultanza dybala foto mezzelani gmt10dybala oriana sabatini 56

Ultimi Dagoreport

andrea orcel gaetano caltagirone carlo messina francesco milleri philippe 
donnet nagel generali

DAGOREPORT - LA CAPITALE DEGLI AFFARI A MISURA DUOMO, A CUI IL GOVERNO MELONI HA LANCIATO L’ANATEMA “BASTA CON I BANCHIERI DEL PD”, È IN TREPIDA ATTESA DI COSA DELIBERERÀ UNICREDIT DOMENICA PROSSIMA, A MERCATI CHIUSI - SI RINCORRONO VOCI SULLA POSSIBILITÀ CHE ANDREA ORCEL ANNUNCI L’ADDIO NON SOLO ALL’OPS SU BPM MA ANCHE ALLA SCALATA DI COMMERZBANK, PER PUNTARE TUTTA LA POTENZA DI FUOCO DI UNICREDIT LANCIANDO UN’OPS SU GENERALI - DOPO LE GOLDEN MANGANELLATE PRESE SU BPM, ORCEL AVRÀ DI CERTO COMPRESO CHE SENZA IL SEMAFORO VERDE DI PALAZZO CHIGI UN’OPERAZIONE DI TALE PORTATA NON VA DA NESSUNA PARTE, E UN’ALLEANZA CON I FILO-GOVERNATIVI ALL’INTERNO DI GENERALI COME MILLERI (10%) E CALTAGIRONE (7%) È A DIR POCO FONDAMENTALE PER AVVOLGERLA DI “ITALIANITÀ” - CHISSÀ CHE COSA ARCHITETTERÀ IL CEO DI BANCA INTESA-SANPAOLO, CARLO MESSINA, QUANDO DOMENICA IL SUO COMPETITOR ORCEL ANNUNCERÀ IL SUO RISIKO DI RIVINCITA…

parolin prevost

PAROLIN È ENTRATO PAPA ED È USCITO CARDINALE - IN MOLTI SI SONO SBILANCIATI DANDO PER CERTO CHE IL SEGRETARIO DI STATO DI BERGOGLIO SAREBBE STATO ELETTO AL POSTO DI PAPA FRANCESCO – GLI “AUGURI DOPPI” DI GIOVANNI BATTISTA RE, IL TITOLO FLASH DEL “SOLE 24 ORE” (“PAROLIN IN ARRIVO”) E LE ANALISI PREDITTIVE DI ALCUNI SITI - PERCHÉ I CARDINALI HANNO IMPALLINATO PAROLIN? UN SUO EVENTUALE PAPATO NON SAREBBE STATO TROPPO IN CONTINUITÀ CON BERGOGLIO, VISTO IL PROFILO PIU' MODERATO - HA PESATO IL SUO “SBILANCIAMENTO” VERSO LA CINA? È STATO IL FAUTORE DELL’ACCORDO CON PECHINO SUI VESCOVI...

matteo renzi sergio mattarella elly schlein maurizio landini

DAGOREPORT – IL REFERENDUM ANTI JOBS-ACT PROMOSSO DALLA CGIL DI LANDINI, OLTRE A NON ENTUSIASMARE MATTARELLA, STA SPACCANDO IL PD DI ELLY SCHLEIN - NEL CASO CHE UNA DECINA DI MILIONI DI ITALIANI SI ESPRIMESSERO A FAVORE DELL’ABOLIZIONE DEL JOBS-ACT, PUR NON RIUSCENDO A RAGGIUNGERE IL QUORUM, LANDINI ASSUMEREBBE INEVITABILMENTE UN'INVESTITURA POLITICA DA LEADER DELL'OPPOSIZIONE ANTI-MELONI, EMARGINANDO SIA SCHLEIN CHE CONTE - E COME POTRANNO I RIFORMISTI DEM, I RENZIANI E AZIONE DI CALENDA VALUTARE ANCORA UN PATTO ELETTORALE CON UN PD "LANDINIZZATO", ALLEATO DEL POPULISMO 5STELLE DI CONTE E DE SINISTRISMO AVS DI BONELLI E FRATOIANNI? - A MILANO LA SCISSIONE DEL PD È GIÀ REALTÀ: I RIFORMISTI DEM HANNO APERTO UN CIRCOLO IN CITTÀ INSIEME A ITALIA VIVA E AZIONE. MA BONACCINI DIFENDE ELLY SCHLEIN

sergio mattarella giorgia meloni

DAGOREPORT - L'ARDUO COMPITO DI MATTARELLA: FARE DA ARBITRO ALLA POLITICA ITALIANA IN ASSENZA DI UN’OPPOSIZIONE - IL PRESIDENTE DELLA REPUBBLICA NON VUOLE SOSTITUIRSI A QUEGLI SCAPPATI DI CASA DI SCHLEIN E CONTE, NÉ INTENDE SCONTRARSI CON GIORGIA MELONI. ANZI, IL SUO OBIETTIVO È TENERE IL GOVERNO ITALIANO DALLA PARTE GIUSTA DELLA STORIA: SALDO IN EUROPA E CONTRO LE AUTOCRAZIE – IL PIANO DI SERGIONE PER SPINGERE LA PREMIER VERSO UNA DESTRA POPOLARE E LIBERALE, AGGANCIATA UN'EUROPA GUIDATA DA FRANCIA, GERMANIA E POLONIA E LONTANA DAL TRUMPISMO - LE APERTURE DI ''IO SONO GIORGIA" SUL 25 APRILE E AFD. MA IL SUO PERCORSO VERSO IL CENTRO E' TURBATO DALLL'ESTREMISMO DI SALVINI E DALLO ZOCCOLO DURO DI FDI GUIDATO DA FAZZOLARI...

francesco micheli

DAGOREPORT - IN UNA MILANO ASSEDIATA DAI BARBARI DI ROMA, SI CELEBRA LA FAVOLOSA CAPITALE DEGLI AFFARI CHE FU: IL CAPITALISMO CON IL CUORE A SINISTRA E IL PORTAFOGLIO GONFIO A DESTRA - A 87 ANNI, FRANCESCO MICHELI APRE, SIA PURE CON MANO VELLUTATA E SENZA LASCIARE IMPRONTE VISTOSE, IL CASSETTO DEI RICORDI: “IL CAPITALISTA RILUTTANTE” È IL DIARIO DI BORDO DELL’EX BUCANIERE DELLA FINANZA CHE, SALITO SULL’ALBERO PIÙ ALTO DEL VASCELLO, HA OSSERVATO I FONDALI OSCURI INCONTRATI NEL MARE MAGNUM INSIDIOSO DELL’ECONOMIA, SOMMERSA E SPESSO AFFONDATA - “IO E LEI APPARTENIAMO A ZOO DIVERSI”, FU IL VATICINIO DI CUCCIA – LUI, UNICO TESTIMOME A RACCOGLIERE LO SFOGO DI EUGENIO CEFIS SU QUEL “MATTO” DI CUCCIA CHE NEL GIORNO DELLE SUE CLAMOROSE DIMISSIONI DA MONTEDISON L’AVEVA ACCOLTO CON UN BEFFARDO: “DOTTORE, PENSAVO VOLESSE FARE UN COLPO DI STATO…”