cafonal repubblica 40

1. ‘'STASERA MI SONO VESTITO DA ‘REPUBBLICA’: CON IL VELLUTINO, LA BARBA, GLI OCCHIALI...” 2. PER 20 MINUTI FIORELLO HA TRASFORMATO LA MESSA CANTATA DEI REPUBBLICONES IN UN IRRESISTIBILE HELLZAPOPPIN’: “NEL ’76 RENZI AVEVA SOLO UN ANNO E GIÀ SI LAMENTAVA PERCHÉ SU ‘’REPUBBLICA’’ NON C’ERA LA NOTIZIA DEL SUO COMPLEANNO…” (VIDEO-CULT) 3. E ADESSO, CON L'ARRIVO ALLA DIREZIONE DI "REPUBBLICA" DI MARIO CALABRESI, VIENE IL BELLO. MEGLIO IL BELLUM, LA GUERRA A CALABRESI

Foto di Luciano Di Bacco per Dagospia

 

1. VIDEO FIORELLO - REPUBBLICA AUDITORIUM

2. TESTO DEL FIORELLO SHOW

‘’Avete visto? Stasera mi sono vestito da Repubblica: con il vellutino, la barba, gli occhiali...

 

rodolfo de benedettirodolfo de benedetti

Assante e Castaldo? Sono come Baglioni e Morandi: i capitani coraggiosi di Repubblica...

Sull’invito si vergognavano a mettere il nome mio accanto a quello di De Gregori. Mi hanno inviato un pizzino di nascosto, me lo ha portato Sean Penn...

 

Repubblica? Non è un quotidiano ma un settimanale. Ci vuole una settimana per leggerlo. Per cercare lo sport ci metto mezz’ora...

 

Sugli spettacoli a “Repubblica” hanno sempre amato un certo tipo di personaggio di nicchia, io in tv faccio il 53%, quindi, per loro faccio cagare. Io non sono da “Repubblica”, a voi vi piace la nicchia. Per l’ultimo show che ho fatto, Bartezzaghi mi ha massacrato in verticale...e in orizzontale. Meglio non scherzare, altrimenti la prossima volta mi crittografa...

roberto saviano ezio mauroroberto saviano ezio mauromonica mondardini  carlo de benedettimonica mondardini carlo de benedetti

 

Nel 1976 andai in edicola e comprai i miei fumetti preferiti Zora la Vampira e Iacula (E congiunzione, mi raccomando). Fu quel giorno che capii che Repubblica si scrive con due b. In classifica quell’anno c’era anche “Mi hanno fatto innamorare gli occhi verdi di tua madre”, la prima canzone che parlava di omosessualità e fu censurata. Il titolo originale era “Mi hanno fatto innamorare gli occhi verdi di tuo padre”. E parlava di un ragazzo che va a trovare la fidanzata e si innamora di suo padre. 

 

Cosa succede? Scalfari chiama il giovane Castaldo e gli chiede: “Vai ad intervistare quel ragazzo”. Quando lo va ad intervistare, quello si innamora di Castaldo, che gli risponde: “Mi dispiace, sono di Repubblica, e mi piace la nicchia...”

 

Sono stato a Dogliani, a casa di De Benedetti con veduta sul Cervino. No, è il Cervino che ha la vista su casa De Benedetti...

 

mario calabresi intervistato da ernesto assante e gino castaldomario calabresi intervistato da ernesto assante e gino castaldo

A Roma siamo senza sindaco e stiamo andando alla grande... Fare il sindaco nella capitale è un po’ come fare il prete a La Mecca

 

3. DAGONOTA

E adesso, con l'arrivo di Mario Calabresi alla direzione di "Repubblica", viene il bello. Meglio il bellum, la guerra. Perché dentro la redazione c'è una doviziosa corrente eziomaurista, i cosiddetti ''eziani'', che non sono affatto disposti ad assecondare la linea filo-governativa del povero MarioPio, il più prezioso regalo di Natale che Renzi potesse ricevere da Carlo De Benedetti.

mario calabresi eugenio scalfarimario calabresi eugenio scalfari

 

L'Ingegnere torinese è uno dei due gran sostenitori di Matteuccio (l’altro è Marchionne), anche perché ha ancora molti dossier aperti per cui fa comodo avere il controllo del giornale di Largo Fochetti.

 

Non solo il processo per l'amianto a Ivrea o i casini della centrale di Vado Ligure, dove per tutelare gli azionisti l'esecutivo ha scritto una norma ''porcata'' (come da intercettazioni dei funzionari del Ministero dello Sviluppo economico). Anche il caso Etruria tocca la famiglia De Benedetti, visto che Sorgenia – che CDB è riuscito a smollare alle banche un anno fa – era esposta anche con la banca aretina. I giornali che hanno fatto le pulci ai "prestiti facili'' di un istituto che avrebbe dovuto guardare al territorio, e non alle famiglie miliardarie, non si sono soffermati troppo sui conti sballati dell'ex gioiellino di casa De Benedetti.

marco de benedetti e paola ferrarimarco de benedetti e paola ferrari

 

Si dirà: ma come? l'Ingegnere ha lasciato il controllo delle sue società al figlio Rodolfo, non c'entra più niente con Sorgenia e ''Repubblica'', è un serafico pensionato con la passione per l'imprenditoria e il gioco in Borsa. Niente di più falso, e la conferma è arrivata tonante dall'alto del Monte Sinai, da quel Mosé che va sotto il nome di Eugenio Scalfari.

 

mario orfeo  ezio mauromario orfeo ezio mauro

Il Fondatore, a ''Otto e Mezzo'' da Lilli Gruber, ha confessato la sua ''delusione'' e il suo ''fastidio'', per il fatto che ''l'ingegner Carlo De Benedetti non mi abbia consultato prima di decidere il nuovo direttore... Dopo – e sottolineo dopo - averlo fatto approvare dal cda, De Benedetti mi è venuto a trovare e mi ha chiesto scusa". Ci pare di leggere Carlo, non Rodolfo, che avrà nome e cognome in primo piano sulla carta intestata del gruppo Cir, ma resta invisibile al resto del mondo.

 

laura boldrinilaura boldrini

Proprio sulla ‘latitanza’ dell'erede, e sul potere che ancora mantiene nonno Scalfari, si basa il timore dell'Ingegnere sul futuro, e i rumor sulla vendita (del controllo) delle testate.

 

A CDB ''Repubblica'' serve ancora molto. Ma i soldati della ''Caserma Mauro'' sono pronti all'insubordinazione, sotterranea, davanti alla nuova e renzianissima direzione. Per questo, Calabresi sta andando alla ricerca di firme filogovernative da trasformare in editorialisti repubbliconi. Cominciate a mandare il curriculum.

giuseppe tornatoregiuseppe tornatore

 

4. LA MESSA CANTATA - DAGOCRONACA

 

«Ho voluto fare il giornalista perché sono curioso. Da bambino andavo sempre dalla portinaia perché volevo sapere tutte le storie del palazzo».

Alla sala Santa Cecilia dell’Auditorium si festeggiano i primi 40 anni di “Repubblica” e Mario Calabresi mette insieme ricordi, storie di vita e buoni propositi: da oggi firmerà come direttore quel giornale che ha letto per la prima volta, di nascosto, il giorno della strage di Bologna.

 

eugenio scalfari carlo de benedetti emanuelle de villepin il marito rodolfo de benedetti e la figlia neigeeugenio scalfari carlo de benedetti emanuelle de villepin il marito rodolfo de benedetti e la figlia neige

Come ha sillabato De Benedetti, il pennellone milanese (45 anni) sarà il terzo direttore in 40 anni: dal giorno della fondazione il quotidiano di Largo Fochetti, dopo Eugenio Scalfari e Ezio Mauro. Anche questo spiega la specificità di quella avventura editoriale che vide la luce la sera del 13 gennaio 1976 a Roma nella tipografia di Roberto Tumminelli.

 

Quello che gli antipatizzanti definiscono «giornale-partito» è una «comunità di pensiero» (Carlo De Benedetti) che mantiene «il carattere di un club» (Ezio Mauro) e «il rigore come metodo per arrivare alle notizie», Eugenio Scalfari dixit: «Mi considero il nonno anche di Mario Calabresi e se il nipote sbaglia, il nonno lo dice…».

 

eugenio scalfari carlo de benedettieugenio scalfari carlo de benedetti

«Nel ’76 Renzi aveva solo un anno e già si lamentava perché su Repubblica non c’era la notizia del suo compleanno», l’irruzione di Fiorello è una ventata d’aria fresca. Un’esibizione travolgente che fa sganasciare dalle risate anche il direttore del Tg1, Mario Orfeo, tessera numero 1 del fan club dello showman: «Fiore è di un’altra categoria».

 

ezio mauro intervistato da ernesto assante e gino castaldoezio mauro intervistato da ernesto assante e gino castaldo

Dopo le pagine chiare e le pagine scure cantate da De Gregori trovano spazio lo swingante Renzo Arbore, Gigi Proietti con i suoi cavalli di battaglia e le corse a ritroso del direttore-maratoneta di Radiodeejay, Linus, che ricorda come nel ’76 la nascita di Rep. incroci la rivoluzione delle radio private italiane.

 

Al primo posto in classifica c’era Bruno Lauzi con “la Tartaruga”. Tra gli album dominava “Lilli” di Antonello Venditti. Nella sua sterminata discografia il cantautore romano rammenta un suo vecchio pezzo anni ’80, «Quell’insostenibile leggerezza dell’essere», in cui satireggia la posa intellò «dell’amico estetico» che legge Repubblica, Milan Kundera ma poi va in crisi perché si innamora. «Se non leggevi Rep. non eri intellettuale e non eri di sinistra».

ezio mauro saluta roberto d agostinoezio mauro saluta roberto d agostino

 

Anche se Venditti rifiuta etichette e rivendica la sua libertà d’artista che canta le cose della vita: «La mia sfortuna storica, che è diventata poi la mia fortuna, è non essere mai stato “organico” a niente: ho parlato di droga quando il Pci diceva che era un fatto borghese, scrissi “A Cristo” e fui condannato per vilipendio alla religione di Stato. Quando uscì “In questo mondo di ladri”, l’Unità mi stroncò».

 

franco recanatesi  mario orfeo  ezio mauro  guglielmo pepefranco recanatesi mario orfeo ezio mauro guglielmo pepe

Da qui la nascita di giornali-comunità in cui i lettori trovano quello che i partiti non sono più in grado di offrire: «Quello che è successo con Repubblica si è riproposto, su scala più piccola, anche col Fatto. Nel ventennio berlusconiano molte persone di sinistra si sono aggrappati a Marco Travaglio, che di sinistra non è...»

 

Sullo sfondo c’è la partita per il sindaco di Roma che assomiglia sempre di più una mano di ciapanò o traversone. Una gara a non prendere il Campidoglio. «Con le regole che si sono dati per il M5S sarà difficile vincere nelle grandi città - prosegue Scanzi - Di Battista? Non si candiderà come sindaco di Roma ma punterà a sfidare Renzi nel 2018 per governare il Paese».

 

 

 

 

 

Ultimi Dagoreport

sergio mattarella quirinale

DAGOREPORT - DIRE CHE SERGIO MATTARELLA SIA IRRITATO, È UN EUFEMISMO. E QUESTA VOLTA NON È IMBUFALITO PER I ‘’COLPI DI FEZ’’ DEL GOVERNO MELONI. A FAR SOBBALZARE LA PRESSIONE ARTERIOSA DEL PRESIDENTE DELLA REPUBBLICA SONO STATI I SUOI CONSIGLIERI QUIRINALIZI - QUANDO HA LETTO SUI GIORNALI IL SUO INTERVENTO A LATINA IN OCCASIONE DEL PRIMO MAGGIO, CON LA SEGUENTE FRASE: “TANTE FAMIGLIE NON REGGONO L'AUMENTO DEL COSTO DELLA VITA. SALARI INSUFFICIENTI SONO UNA GRANDE QUESTIONE PER L'ITALIA”, A SERGIONE È PARTITO L’EMBOLO, NON AVENDOLE MAI PRONUNCIATE – PER EVITARE L’ENNESIMO SCONTRO CON IL GOVERNO DUCIONI, MATTARELLA AVEVA SOSTITUITO AL VOLO ALCUNI PASSI. PECCATO CHE IL TESTO DELL’INTERVENTO DIFFUSO ALLA STAMPA NON FOSSE STATO CORRETTO DALLO STAFF DEL COLLE, COMPOSTO DA CONSIGLIERI TUTTI DI AREA DEM CHE NON RICORDANO PIU’ L’IRA DI MATTARELLA PER LA LINEA POLITICA DI ELLY SCHLEIN… - VIDEO

andrea orcel gaetano caltagirone carlo messina francesco milleri philippe 
donnet nagel generali

DAGOREPORT - BUM! ECCO LA RISPOSTA DI CALTAGIRONE ALLA MOSSA DI NAGEL CHE GLI HA DISINNESCATO LA CONQUISTA DI GENERALI - L’EX PALAZZINARO STA STUDIANDO UNA CONTROMOSSA LEGALE APPELLANDOSI AL CONFLITTO DI INTERESSI: È LEGITTIMO CHE SIA IL CDA DI GENERALI, APPENA RINNOVATO CON DIECI CONSIGLIERI (SU TREDICI) IN QUOTA MEDIOBANCA, A DECIDERE SULLA CESSIONE, PROPRIO A PIAZZETTA CUCCIA, DI BANCA GENERALI? - LA PROVA CHE IL SANGUE DI CALTARICCONE SI SIA TRASFORMATO IN BILE È NELL’EDITORIALE SUL “GIORNALE” DEL SUO EX DIPENDENTE AL “MESSAGGERO”, OSVALDO DE PAOLINI – ECCO PERCHÉ ORCEL HA VOTATO A FAVORE DI CALTARICCONE: DONNET L’HA INFINOCCHIATO SU BANCA GENERALI. QUANDO I FONDI AZIONISTI DI GENERALI SI SONO SCHIERATI A FAVORE DEL FRANCESE (DETESTANDO IL DECRETO CAPITALI DI CUI CALTA È STATO GRANDE ISPIRATORE CON FAZZOLARI), NON HA AVUTO PIU' BISOGNO DEL CEO DI UNICREDIT – LA BRUCIANTE SCONFITTA DI ASSOGESTIONI: E' SCESO IL GELO TRA I GRANDI FONDI DI INVESTIMENTO E INTESA SANPAOLO? (MAGARI NON SI SENTONO PIÙ TUTELATI DALLA “BANCA DI SISTEMA” CHE NON SI SCHIERERÀ MAI CONTRO IL GOVERNO MELONI)

giorgia meloni intervista corriere della sera

DAGOREPORT - GRAN PARTE DEL GIORNALISMO ITALICO SI PUÒ RIASSUMERE BENE CON L’IMMORTALE FRASE DELL’IMMAGINIFICO GIGI MARZULLO: “SI FACCIA UNA DOMANDA E SI DIA UNA RISPOSTA” -L’INTERVISTA SUL “CORRIERE DELLA SERA” DI OGGI A GIORGIA MELONI, FIRMATA DA PAOLA DI CARO, ENTRA IMPERIOSAMENTE NELLA TOP PARADE DELLE PIU' IMMAGINIFICHE MARZULLATE - PICCATISSIMA DI ESSERE STATA IGNORATA DAI MEDIA ALL’INDOMANI DELLE ESEQUIE PAPALINE, L’EGO ESPANSO DELL’UNDERDOG DELLA GARBATELLA, DIPLOMATA ALL’ISTITUTO PROFESSIONALE AMERIGO VESPUCCI, È ESPLOSO E HA RICHIESTO AL PRIMO QUOTIDIANO ITALIANO DUE PAGINE DI ‘’RIPARAZIONE’’ DOVE SE LA SUONA E SE LA CANTA - IL SUO EGO ESPANSO NON HA PIÙ PARETI QUANDO SI AUTOINCORONA “MEDIATRICE” TRA TRUMP E L'EUROPA: “QUESTO SÌ ME LO CONCEDO: QUALCHE MERITO PENSO DI POTER DIRE CHE LO AVRÒ AVUTO COMUNQUE...” (CIAO CORE!)

alessandro giuli bruno vespa andrea carandini

DAGOREPORT – CHI MEGLIO DI ANDREA CARANDINI E BRUNO VESPA, GLI INOSSIDABILI DELL’ARCHEOLOGIA E DEL GIORNALISMO, UNA ARCHEOLOGIA LORO STESSI, POTEVANO PRESENTARE UN LIBRO SULL’ANTICO SCRITTO DAL MINISTRO GIULI? – “BRU-NEO” PORTA CON SÉ L’IDEA DI AMOVIBILITÀ DELL’ANTICO MENTRE CARANDINI L’ANTICO L’HA DAVVERO STUDIATO E CERCA ANCORA DI METTERLO A FRUTTO – CON LA SUA PROSTRAZIONE “BACIAPANTOFOLA”, VESPA NELLA PUNTATA DI IERI DI “5 MINUTI” HA INANELLATO DOMANDE FICCANTI COME: “E’ DIFFICILE PER UN UOMO DI DESTRA FARE IL MINISTRO DELLA CULTURA? GIOCA FUORI CASA?”. SIC TRANSIT GLORIA MUNDI – VIDEO

banca generali lovaglio francesco gaetano caltagirone philippe donnet alberto nagel milleri

DAGOREPORT - DA QUESTA MATTINA CALTAGIRONE HA I SUDORI FREDDI: SE L’OPERAZIONE DI ALBERTO NAGEL ANDRÀ IN PORTO (SBARAZZARSI DEL CONCUPITO “TESORETTO” DI MEDIOBANCA ACQUISENDO BANCA GENERALI DAL LEONE DI TRIESTE), L’82ENNE IMPRENDITORE ROMANO AVRÀ BUTTATO UN PACCO DI MILIARDI PER RESTARE SEMPRE FUORI DAL “FORZIERE D’ITALIA’’ - UN FALLIMENTO CHE SAREBBE PIÙ CLAMOROSO DEI PRECEDENTI PERCHÉ ESPLICITAMENTE SOSTENUTO DAL GOVERNO MELONI – A DONNET NON RESTAVA ALTRA VIA DI SALVEZZA: DARE UNA MANO A NAGEL (IL CEO DI GENERALI SBARRÒ I TENTATIVI DI MEDIOBANCA DI ACQUISIRE LA BANCA CONTROLLATA DALLA COMPAGNIA ASSICURATIVA) - PER SVUOTARE MEDIOBANCA SOTTO OPS DI MPS DEL "TESORETTO" DI GENERALI, VA BYPASSATA LA ‘’PASSIVITY RULE’’ CONVOCANDO  UN’ASSEMBLEA STRAORDINARIA CHE RICHIEDE UNA MAGGIORANZA DEL 51% DEI PRESENTI....