giorgia meloni santiago abascal alberto nunez feijoo

L’EURO-PIANO DELLA MELONI PASSA PER MADRID - IL 23 LUGLIO LA SPAGNA VA AL VOTO E POTREBBE REALIZZARSI IL PRIMO ASSE TRA IL PARTITO POPOLARE E VOX, ALLEATO DELLA DUCETTA NEL GRUPPO DEI CONSERVATORI EUROPEI - IL SOCIALISTA PEDRO SANCHEZ LANCIA L’ALLARME: “L'ASSE TRA POPOLARI-VOX SEGNEREBBE UN PASSO INDIETRO PER LA SPAGNA E UNA SERIA BATTUTA D'ARRESTO PER L'UE" - DA PEDRO ALMODOVAR A JAVIER BARDEM, GLI ARTISTI SPAGNOLI CONTRO L’ARRIVO DEI “FASCISTI”: “FERMIAMO L’ONDA ESTREMISTA” - IL PROGRAMMA DI QUEI “PATRIOTI” DI VOX? CANCELLARE LA “LEGGE SULLA MEMORIA DEMOCRATICA” CHE CONSENTE DI PUNIRE I CRIMINI COMMESSI DURANTE LA DITTATURA DEL GENERALE FRANCO

GIORGIA MELONI SANTIAGO ABASCAL

1. SANCHEZ, 'L'ASSE POPOLARI-VOX È UNA MINACCIA PER L'UE'

(ANSA) - A pochi giorni dalle elezioni in Spagna, in programma domenica, "da una parte ci sono le politiche progressiste e dall'altra c'è la minaccia reale rappresentata da un governo di coalizione tra il Partito popolare e Vox, che segnerebbe un passo indietro per la Spagna e una seria battuta d'arresto per il progetto europeo". Lo ha detto il premier spagnolo, Pedro Sanchez, al suo arrivo al vertice Ue-Celac. "Vinceremo le elezioni perché i cittadini sono sempre più coscienti delle opportunità che potremmo perdere se non consolidiamo i passi avanti che abbiamo fatto negli ultimi quattro anni", ha sottolineato Sanchez.

pedro sanchez giorgia meloni 2 2

 

2. ARTISTI E VIP, MANIFESTO ANTI VOX «FERMIAMO L’ONDA ESTREMISTA»

Estratto dell’articolo de “il Giornale”

 

Una campagna senza esclusione di colpi, con tanti comizi, malgrado il clima torrido, e grande mobilitazione sui social, a colpi di hashtag e slogan, tra le quattro maggiori forze politiche in lizza, il 23 luglio, per la guida del governo spagnolo. Anche se il governo socialista di Pedro Sanchez punta a proseguire il lavoro, il Partido Popular avrebbe il 32,6% dei voti, pari a 136 seggi, il massimo da inizio campagna elettorale, con un vantaggio di 4,5 punti percentuali sul Psoe, fermo a 28,1% […]

SANTIAGO ABASCAL GIORGIA MELONI

 

Insieme con Vox, che avrebbe il 14,2%, pari a 38 seggi, il blocco delle destre raggiungerebbe 174 seggi, due in meno la maggioranza assoluta, cioè la garanzia quasi totale di poter formare un governo. […] Contro la destra di Vox si è schierato in que' ste ore gran parte del mondo della cultura spagnolo. Il partito di Santiago Abascal «è fascismo» per circa 200 esponenti dell’arte, della musica, del cinema, tra cui i premi Oscar Pedro Almodovar e Javier Bardem […] che hanno lanciato un manifesto […] per chiedere a tutti gli spagnoli di votare «in massa» e scegliere i partiti progressisti.

 

Il leader di Vox, Abascal, replica: «È la sinistra che ha imposto la dittatura del politicamente corretto, della cancel culture, che ha imbavagliato scrittori, poeti o cantanti. […]». […] Il premier socialista uscente, Sanchez, spiega che un governo sarebbe Pp -Vox «una battuta d’arresto, una regressione» e fonti del Psoe si dicono invece convinte che «la Spagna voterà per il progresso e gli spagnoli potranno rimettere gli amici della signora Meloni nell’angolo oscuro della storia da cui provengono». […]

javier bardem

 

3. LA TRIBÙ DEI PATRIOTI

Estratto dell’articolo di Maurizio Molinari per “la Repubblica”

 

Con un video-messaggio al comizio di Vox, tenutosi giovedì sera a Valencia, Giorgia Meloni si è augurata un successo delle destre alle elezioni spagnole del 23 luglio al fine di accelerare la realizzazione dell’“Europa dei patrioti” in vista delle consultazioni per il Parlamento Ue a metà del prossimo anno.

pedro sanchez e ursula von der leyen

 

L’“Europa dei patrioti” per Meloni […] è in via di costruzione grazie ai recenti risultati elettorali in Finlandia e Svezia che si sommano alle leadership conservatrici in Polonia, Ungheria, Repubblica Ceca e, ovviamente, Italia. Tutti Paesi dove partiti popolari e conservatori si sono alleati per governare proprio come […]  potrebbe avvenire a Madrid grazie ad un patto fra il partito popolare e Vox. Vediamo […] chi sono questi “patrioti” spagnoli con cui Meloni vuole costruire l’Europa dei nostri figli.

 

francisco franco

L’“Agenda Spagna” che presentano agli elettori […] è eloquente […] Vox vuole “far riguadagnare sovranità agli Stati membri contro la burocrazia di una Commissione Europea che nessuno ha scelto”. La transizione ecologica dell’Unione Europea deve essere “sconfitta” “perché trasferisce risorse dalla classe lavoratrice alle élites con la scusa della difesa del clima”.

 

Le imposte vanno “abbattute” al fine di “smantellare il sistema delle autonomie regionali, ridurre i ministeri e tagliare i membri del Parlamento”. […] va superata la “Legge sulla memoria democratica” che consente di perseguire e punire i crimini commessi durante la dittatura del generale Franco. […] la legge “contro le violenze di genere” va sostituita con una nuova di zecca “sulla difesa della famiglia” e tutti gli immigrati illegali “vanno espulsi” perché “è l’avanzata del globalismo che minaccia la protezione dell’identità culturale delle nostre nazioni”.

 

alberto nunez feijoo

Ovvero, per i “patrioti” di Vox gli avversari sono le istituzioni europee, le autonomie regionali (a cominciare da Catalogna e Paesi Baschi), le tasse, la protezione del clima, i diritti di genere, i migranti, il ricordo dei crimini del franchismo e più in generale “il globalismo” […] È la fotografia fedele di un’idea tribale di patria […] Ciò che accomuna le posizioni ostili ad ogni accordo sui migranti di Varsavia, Budapest e Praga con il linguaggio politico di Meloni e Santiago Abascal […] è la volontà di spostare il focus della costruzione europea dall’attuale agenda basata sulla […] integrazione nell’orizzonte del federalismo ad una visione sul prepotente ritorno delle nostalgiche patrie di stampo ottocentesco.

 

ALBERTO NUNEZ FEIJOO CON SANTIAGO ABASCAL

Si tratta di un bivio che nasce dalla crisi dello Stato-nazione contemporaneo investito dall’impatto della globalizzazione. […] incapace di governare il flusso dei migranti e in […] ritardo rispetto all’impatto delle diseguaglianze, lo Stato nazionale europeo può reagire cercando una soluzione a queste temibili sfide nell’accelerazione dell’integrazione europea oppure nel […] tribalismo di una politica in mano a gruppi sempre più auto-referenti, etnici, isolati.

 

alberto nunez feijoo 2

[…] Saranno i prossimi mesi a dirci se il partito popolare europeo cederà alla tentazione sovranista del patto con la tribù dei patrioti ma quanto sta avvenendo in Gran Bretagna è un evidente monito contro la facile seduzione di un ritorno al nazionalismo: il Paese che nel 2016 a sorpresa scelse la Brexit, cedendo alla campagna anti-migranti, oggi è alle prese con conseguenze sociali ed economiche […] negative […] A Londra ieri come a Madrid oggi, i patrioti hanno facile gioco ad esaltare le paure collettive per offrire come rifugio il nazionalismo del passato ma il prezzo è il pericoloso indebolimento dell’Europa comune.

Ultimi Dagoreport

john elkann lingotto fiat juventus gianni agnelli

A PROPOSITO DI… YAKI – CHI OGGI ACCUSA JOHN ELKANN DI ALTO TRADIMENTO NEL METTERE ALL’ASTA GLI ULTIMI TESORI DI FAMIGLIA (“LA STAMPA” E LA JUVENTUS), SONO GLI STESSI STRUZZI CHE, CON LA TESTA SOTTO LA SABBIA, IGNORARONO CHE NEL FEBBRAIO DEL 2019, SETTE MESI DOPO LA SCOMPARSA DI MARCHIONNE, IL NUMERO UNO DI EXOR E STELLANTIS ABBANDONÒ LA STORICA E SIMBOLICA “PALAZZINA FIAT”, LE CUI MURA RACCONTANO LA STORIA DEL GRUPPO AUTOMOBILISTICO. E SOTTO SILENZIO (O QUASI) L’ANNO DOPO C’ERA STATO LO SVUOTAMENTO DEL LINGOTTO, EX FABBRICA EMBLEMA DELLA FIAT – LA PRECISAZIONE: FONTI VICINE ALLA SOCIETÀ BIANCONERA SMENTISCONO QUALSIVOGLIA TRATTATIVA CON SAUDITI...

giorgia meloni matteo salvini

DAGOREPORT – ESSÌ, STAVOLTA BISOGNA AMMETTERLO: SULLA LEGGE DI BILANCIO MATTEO SALVINI HA PIÙ DI QUALCHE SACROSANTA RAGIONE PER IMPEGNARSI A MORTE NEL SUO RUOLO DI IRRIDUCIBILE SFASCIACARROZZE DELLA MARCHESINA DEL COLLE OPPIO (“IL GOVERNO SONO IO E VOI NON SIETE UN CAZZO!’’) - DIETRO UNA FINANZIARIA MAI COSÌ MICRAGNOSA DI 18 MILIARDI, CHE HA AFFOSSATO CONDONI E PENSIONI CARI A SALVINI, L’OBIETTIVO DELLA DUCETTA È DI USCIRE CON UN ANNO IN ANTICIPO DALLA PROCEDURA DI INFRAZIONE PER DEFICIT ECCESSIVO ATTIVATA DALL'EUROPA NEL 2024. COSÌ SARÀ LIBERA E BELLA PER TRAVESTIRSI DA BEFANA PER LA FINANZIARIA 2026 CHE SARÀ RICCA DI DEFICIT, SPESE E "MENO TASSE PER TUTTI!", PROPRIO IN PERFETTA COINCIDENZA CON LE ELEZIONI POLITICHE 2027 – OVVIAMENTE LA “BEFANA MELONI” SI PRENDERÀ TUTTO IL MERITO DELLA CUCCAGNA, ALLA FACCIA DI LEGA E FORZA ITALIA…

moravia mussolini

‘’CARO DUCE TI SCRIVO...’’, FIRMATO ALBERTO MORAVIA - “AMMIRO L'OPERA DEL REGIME IN TUTTI I VARI CAMPI IN CUI SI È ESPLICATA E IN PARTICOLARE IN QUELLO DELLA CULTURA. DEBBO SOGGIUNGERE CHE LA PERSONALITÀ INTELLETTUALE E MORALE DELLA ECCELLENZA VOSTRA, MI HA SEMPRE SINGOLARMENTE COLPITO PER IL FATTO DI AVERE NEL GIRO DI POCHI ANNI SAPUTO TRASFORMARE E IMPRONTARE DI SÉ LA VITA DEL POPOLO ITALIANO” (1938) - LE 998 PAGINE DEI “TACCUINI” DI LEONETTA CECCHI PIERACCINI SONO UNA PREZIOSISSIMA MEMORIA, PRIVA DI MORALISMO E DI SENTIMENTALISMO, PER FICCARE IL NASO NEL COSTUME DELL’ITALIA LETTERARIA E ARTISTICA FINITA SOTTO IL TALLONE DELLA DITTATURA FASCISTA - DAL DIARIO DI LEONETTA PIERACCINI, SPICCANO LA VITA E LE OPERE E LA SERVILE E UMILIANTE LETTERA A MUSSOLINI DEL “SEMI-EBREO” ALBERTO PINCHERLE, IN ARTE MORAVIA – ALTRA NOTA: “SIMPATIA DI MORAVIA PER HITLER. EGLI DICE CHE DEGLI UOMINI POLITICI DEL MOMENTO È QUELLO CHE PIÙ GLI PIACE PERCHÉ GLI PARE NON SIA MOSSO DA AMBIZIONE PERSONALE PER QUELLO CHE FA...”

leonardo maria del vecchio - gabriele benedetto - andrea riffeser monti - marco talarico - luigi giacomo mascellaro

DAGOREPORT - ELKANN NON FA IN TEMPO A USCIRE DALLA SCENA CHE, ZAC!, ENTRA DEL VECCHIO JR: DAVVERO, NON SI PUÒ MAI STARE TRANQUILLI IN QUESTO DISGRAZIATO PAESE - GIÀ L’ACQUISIZIONE DEL 30% DE ‘’IL GIORNALE’’ DA PARTE DEL VIVACISSIMO LEONARDINO DEL VECCHIO, ANTICIPATA IERI DA DAGOSPIA, HA SUSCITATO “OH” DI SORPRESA. BUM! BUM! STAMATTINA SONO SALTATI I BULBI OCULARI DELLA FINANZA E DELLA POLITICA ALL’ANNUNCIO DELL'EREDE DELL VECCHIO DI VOLER ACQUISIRE IL TERZO POLO ITALIANO DELL’INFORMAZIONE, IN MANO ALLA FAMIGLIA RIFFESER MONTI: “LA NAZIONE” (FIRENZE), “IL RESTO DEL CARLINO” (BOLOGNA) E “IL GIORNO” (MILANO) - IN POCHI ANNI DI ATTIVITÀ, LMDV DI DEL VECCHIO HA INVESTITO OLTRE 250 MILIONI IN PIÙ DI 40 OPERAZIONI, SOSTENUTE DA UN FINANZIAMENTO DI 350 MILIONI DA INDOSUEZ (GRUPPO CRÉDIT AGRICOLE) - LA LINEA POLITICA CHE FRULLA NELLA TESTA TRICOLOGICAMENTE FOLTA DELL'INDIAVOLATO LMDV, A QUANTO PARE, NON ESISTE - DEL RESTO, TRA I NUOVI IMPRENDITORI SI ASSISTE A UN RITORNO AD ALTO POTENZIALE ALLO "SPIRITO ANIMALE DEL CAPITALISMO", DOVE IL BUSINESS, ANCHE IL PIU' IRRAZIONALE, OCCUPA IL PRIMO POSTO E LA POLITICA E' SOLO UN DINOSAURO DI BUROCRAZIA…

roberto occhiuto corrente sandokan antonio tajani pier silvio e marina berlusconi 2025occhiuto roscioli

CAFONAL! FORZA ITALIA ''IN LIBERTÀ'' - DALLA CALABRIA, PASSANDO PER ARCORE, ARRIVA LO SFRATTO DEFINITIVO A TAJANI DA ROBERTO OCCHIUTO: “SONO PRONTO A GUIDARE IL PARTITO FONDATO DA SILVIO BERLUSCONI’’ - PARLA IL GOVERNATORE DELLA CALABRIA E, A PARTE L'ACCENTO CALABRO-LESO, SEMBRA DI SENTIRE MARINA & PIER SILVIO: “BASTA GALLEGGIARE INTORNO ALL'8%. MELONI NON È SUFFICIENTE AL CENTRODESTRA. BISOGNA RAFFORZARE L'ALA LIBERALE DELLA COALIZIONE" - A FAR TRABOCCARE LA PAZIENZA DELLA FAMIGLIA BERLUSCONI È STATA LA PROSPETTIVA DI UN CONGRESSO NAZIONALE CHE AVREBBE DATO A TAJANI, GASPARRI E BARELLI IL POTERE DI COMPORRE LE LISTE PER LE POLITICHE NEL 2027. A SPAZZARE VIA LE VELLEITÀ DEI TAJANEI, È ARRIVATA DA MILANO LA MINACCIA DI TOGLIERE DAL SIMBOLO DEL PARTITO IL NOME "BERLUSCONI", CHE VALE OLTRE LA METÀ DELL'8% DI FORZA ITALIA - DA LOTITO A RONZULLI, DALL’EX MELONIANO MANLIO MESSINA A NICOLA PORRO: NELLA NUTRITA TRUPPA CHE SI È PRESENTATA AL CONVEGNO DI OCCHIUTO, SPICCAVA FABIO ROSCIOLI, TESORIERE DI FORZA ITALIA ED EMISSARIO (E LEGALE PERSONALE) DI MARINA E PIER SILVIO...

amadeus programmi sul nove like a star chissa chi e la corrida tha cage sukuzi music party

DAGOREPORT: AMADEUS TORNA IN RAI - IL RITORNO A VIALE MAZZINI POTREBBE MATERIALIZZARSI GRAZIE ALLO ZAMPONE DI FIORELLO, CHE NON VEDE L'ORA DI RITROVARE LA SUA "SPALLA" - CON "AMA" AL SUO FIANCO, L'EX ANIMATORE DEI VILLAGGI TURISTICI POTREBBE RINGALLUZZIRSI AL PUNTO DA AFFIANCARLO AL FESTIVALONE DI SANREMO 2027 - L'USCITA DI AMADEUS NON SAREBBE OSTACOLATA DA "NOVE" DI DISCOVERY, ANZI: I DIRIGENTI DELL’EMITTENTE AMERICANA NON VEDONO L’ORA DI RECEDERE DALL’ONEROSISSIMO CONTRATTO QUADRIENNALE CON L’EX DISC JOCKEY - SECONDO GLI “ADDETTI AI LIVORI”, LA CATENA DI FLOP INANELLATA DA "AMA" SUL "NOVE" HA PESATO SUL BILANCIO DI DISCOVERY: PER PUBBLICITÀ INCASSATA E RIMBORSATA PER MANCATO RAGGIUNGIMENTO DELLO SHARE STABILITO NEI CONTRATTI, SI PARLA DI UNA SOMMETTA INTORNO AI 15 MILIONI - A DIFFERENZA DI CROZZA E FAZIO, PERSONAGGI-FORMAT, AMADEUS SENZA UN PROGRAMMA FORTE E LA GIUSTA CORNICE DI UNA EMITTENTE GENERALISTA PRIMARIA COME RAI1, È DESTINATO A SCOMPARIRE NEL MUCCHIO…