
ABBANDONATO DAL POPOLO, ZELENSKY OGGI POTREBBE RICEVERE UN CEFFONE ANCHE DAL PARLAMENTO UCRAINO – SUL COMMISSARIAMENTO DELLE AGENZIE ANTICORRUZIONE, IL PRESIDENTE SI GIOCA LA FACCIA: OGGI IN AULA SI VOTERÀ LA NUOVA LEGGE CHE DOVREBBE RIMEDIARE ALLA CONTESTATA RIFORMA, E L’EX COMICO POTREBBE PERDERE LA MAGGIORANZA – GLI OPPOSITORI SCALDANO I MOTORI: QUANDO ARRIVERÀ LA PACE, NON POTRÀ ESSERE ZELENSKY A FIRMARLA (ODIATO DA PUTIN E TRUMP, CHIEDERANNO ENTRAMBI LA SUA TESTA). ZALUZHNY, KLITSCHKO E IL VECCHIO ARNESE POROSHENKO: I POSSIBILI SUCCESSORI...
1 - ANTI CORRUZIONE, IL GIORNO DELLA VERITÀ A KIEV
Estratto dell’articolo di M.Ser. per il “Corriere della Sera”
andriy yermak volodymyr zelensky
Sale la tensione in Ucraina in vista del voto previsto per oggi della nuova legge che dovrebbe porre rimedio all’odiata riforma con cui il governo ucraino ha esautorato le due agenzie anticorruzione, Nabu e Sapo, provvedimento che ha provocato le prime proteste di piazza dall’inizio dell’invasione russa in tutto il Paese.
Lo scenario più temuto […] è che i parlamentari di Servitori del popolo, il partito di maggioranza, non votino compatti per paura di ripercussioni da parte degli investigatori, impedendo così di raggiungere la maggioranza necessaria di 226 voti.
VOLODYMYR ZELENSKY AL FRONTE TRA I SOLDATI
«Secondo le mie stime, siamo tra i 220 e i 230 sì assicurati», spiega al Corriere un parlamentare di Servitore del popolo che chiede di restare anonimo. «C’è chi potrebbe dare forfait con la scusa delle ferie dato che il parlamento è riunito in seduta straordinaria», continua la fonte mentre gli osservatori fanno notare come siano 24 i deputati oggetto di indagine proprio da parte di Nabu e Sapo.
Per far passare il nuovo disegno di legge chiesto a gran voce soprattutto dagli alleati europei il partito di Zelensky […] potrebbe affidarsi agli ex membri della Piattaforma di opposizione per la vita, partito messo al bando e legato alla Russia, che hanno cambiato posizione dopo il febbraio 2022.
MANIFESTAZIONE A KIEV CONTRO ZELENSKY
[…] Le forze armate russe continuano a bersagliare l’Ucraina. Preso di mira dai missili Iskander un altro centro di addestramento militare. E se Mosca rivendica 200 vittime tra morti e feriti, cifra non confermata da Kiev che parla di 3 morti e 18 feriti, fonti interne fanno sapere che è stata aperta un’inchiesta su quello che è considerato un nervo scoperto per le forze ucraine già a corto di nuove reclute, dopo altri due attacchi, uno dei quali costato il posto al capo delle forze di terra, il generale Mykhailo Drapatyi, sostituito in primavera con il generale Hennadii Shapovalov. Il tutto mentre il capo di Stato maggiore Oleksandr Syrsky annuncia che il processo di addestramento sarà spostato il più possibile sottoterra. […]
2 - DALL’«EX» AL GENERALE LE MANOVRE DEGLI ANTI ZELENSKY USCITI DALL’OMBRA
Estratto dell’articolo di Marta Serafini per il “Corriere della Sera”
Era primavera quando l’ipotesi si è fatta certezza: la corsa per il post Zelensky sarà tutt’altro che noiosa. Dopo che Trump ha definito il leader ucraino «un dittatore» per non essersi sottoposto al voto nonostante la scadenza del mandato, in molti si sono detti: l’era del comico diventato comandante in capo è finita, facciamoci sotto.
Il ragionamento è semplice. Nonostante la legge marziale impedisca al Paese di votare finché è in corso un conflitto, se è probabile che il prossimo presidente sarà colui che firmerà il cessate il fuoco con Mosca, difficile che quell’uomo possa essere Zelensky, inviso sia a Trump sia a Putin.
poroshenko a davos con un pezzo di autobus ucraino fatto saltare da filorussi
Così, con il passare dei mesi, gli sfidanti del presidente eletto con il maggior numero di voti della storia d’Ucraina — prese il 73% — si sono fatti coraggio. E ora, stimolati da questa nuova crisi che vede per la prima volta dall’inizio dell’invasione i giovani in piazza contro Zelensky e il suo odiato vice Yermak, sono usciti dall’ombra.
Il più attivo nella corsa è sicuramente Petro Poroshenko. La rivalità tra i due risale al 2019, anno in cui l’oligarca, proprietario dell’impero dolciario Roshen, dopo aver guidato il Paese per 5 anni è stato sonoramente sconfitto dal comico sceso in politica. Nonostante il suo partito, Solidarietà europea, abbia solo 27 seggi su 450, il re del cioccolato […] grida letteralmente ormai ai quattro venti che il modo migliore per agevolare i colloqui di pace è portare al governo esponenti dell’opposizione.
MANIFESTAZIONE A KIEV CONTRO ZELENSKY
Proposta che però il presidente in carica non solo non ha preso in considerazione ma cui ha risposto facendo inasprire i processi a suo carico. […] Poroshenko è al centro di indagini che hanno portato al congelamento dei suoi conti bancari e che potrebbero escluderlo da future elezioni. «Processi politici», li definisce lui. Ragion per cui, di fronte allo scivolone dell’avversario sull’anticorruzione ha gioco facile ad accusarlo.
Gradito a Putin, il «cioccolataio» come lo chiamano i detrattori, non è amato in patria.
PETRO POROSHENKO E VLADIMIR PUTIN IN NORMANDIA - 2014
Amato a furor di piazza e popolo è invece il generale Valery Zaluzhny, uomo-montagna (è alto due metri). Prima di essere spedito a Londra a fare l’ambasciatore dopo essersi permesso di criticare la strategia militare del presidente, oltre a svettare su Zelensky fisicamente, lo sovrasta in termini di gradimento (71% contro il 49%, secondo un sondaggio della società ucraina Socis).
[…] Zaluzhny nei giorni scorsi si è fatto immortalare su Vogue Ukraine con un Patek Philippe da oltre 20 mila euro. E non c’è autogrill del Paese che non esponga la sua biografia, la stessa che avrebbe regalato a Poroshenko durante un incontro a Londra.
Che cosa i due si siano detti non è dato sapere ma il ticket potrebbe funzionare: sempre secondo Socis, se le presidenziali si svolgessero a breve (e il dato è diverso dal gradimento), il 21,8% voterebbe per Zelensky, il 19,6% per Zaluzhny e Poroshenko riceverebbe il 4,5%. Al generale di ferro il compito di far digerire l’amaro calice del cessate il fuoco mentre il re del cioccolato addolcisce Trump e Putin?
Outsider ma sempre sulla cresta dell’onda, resta il sindaco di Kiev, Vitali Klitschko.
Anche lui montagna, ex campione di pesi massimi, figlio di un generale sovietico e bambino di Chernobyl, ha abbandonato una redditizia carriera sportiva per la politica poco più di un decennio fa, determinato a guidare l’Ucraina verso un percorso filoeuropeo.
Sconfitto nel 2019, nel 2022 ha distribuito 20 mila fucili ai cittadini per difendere la città e, ancora oggi, si impegna a visitare i luoghi degli attacchi russi. Alleato di Poroshenko, […] non ha confermato di volersi candidare alle elezioni — «prima dobbiamo vincere la guerra» — ma non perde occasione per provare a mettere ko Zelensky. Che ci riesca, è da vedere.
MANIFESTAZIONE A KIEV CONTRO ZELENSKY
vitalii e wladimir klitschko
putin - merkel - hollande - poroshenko
vitali klitschko
wladimir e vitali klistschko 8
wladimir e vitali klistschko 7
andriy yermak volodymyr zelensky