carlo nordio giulia bongiorno matteo salvini giorgia meloni

AVETE NOTATO IL SILENZIO DELLA LEGA SUL BATTIBECCO TRA IL MINISTRO NORDIO E I MAGISTRATI? - IL CARROCCIO, CHE NON VUOLE SENTIRSI SCAVALCATO NÉ OSCURATO DA FRATELLI D’ITALIA, NON SOLO HA EVITATO COMMENTI TRIONFALISTICI SULL’ABOLIZIONE DELL’ABUSO D’UFFICIO MA SI E’ BEN GUARDATO DAL DIFENDERE IL MINISTRO DELLA GIUSTIZIA NELLA POLEMICA APERTA CON LE TOGHE - LO SCETTICISMO DELLA LEGHISTA GIULIA BONGIORNO, CHE HA FATTO CAPIRE CHE ARIA TIRA: “L'ABROGAZIONE DELL'ABUSO D'UFFICIO È UN PUNTO DI PARTENZA E NON DI ARRIVO” - FALSO LO SCAZZO TRA MELONI E NORDIO: E’ L’ALA GIUSTIZIALISTA DI FDI A FIBRILLARE…

Estratto dell’articolo di Giulia Merlo per https://www.editorialedomani.it

 

giorgia meloni carlo nordio

Mi si nota di più se parlo o se non parlo? La giustizia è tema incandescente – ultimo argomento divisivo è l’abolizione dell’abuso d’ufficio […] Non certo parco di dichiarazioni è stato il ministro della Giustizia Carlo Nordio[…] ha attaccato i magistrati dell’Anm, sostenendo che le loro critiche fossero indebite interferenze.

 

Nel corso della giornata di ieri ha rincarato la dose, spiegando che la sua riforma è solo all’inizio e che il prossimo passo sarà la riscrittura delle regole sulle intercettazioni per garantire «la libertà e la segretezza delle conversazioni tutelata dalla Costituzione».

giulia bongiorno matteo salvini conferenza stampa dopo l'udienza sul caso gregoretti 1

 

Poi ad un convegno del Luiss Hub ha aggiunto l’ultima sferzata: «Sono stato in magistratura fino al 2017 e non ho mai visto un evasore in manette. O qualcosa non ha funzionato o si parte da un principio sbagliato».

 

E poi ancora un affondo ad una legislazione tributaria, strizzando l’occhio al «pizzo di Stato» evocato da Meloni: «Se un imprenditore onesto volesse pagare fino all'ultimo centesimo non ci riuscirebbe, perché qualche violazione verrebbe comunque trovata. Il sistema è pieno di contraddizioni». […] il rischio del ministro è di voltarsi e trovarsi solo.

GIORGIA MELONI CARLO NORDIO

 

I suoi affondi, che hanno ottenuto il risultato di dividere sì le opposizioni ma di compattare la magistratura associata, non hanno infatti incassato alcun appoggio. […] nessun fiato da parte della Lega, pochissimi da parte di Fratelli d’Italia, dove la difesa d’ufficio del ddl è spettata per competenza al sottosegretario alla Giustizia, Andrea Delmastro. Unici cori entusiasti sull’abolizione dell’abuso d’ufficio sono stati incassati da Forza Italia […]

 

IL SILENZIO DELLA LEGA

«Il ddl è solo un piccolo inizio, sono otto articoli...», minimizza una fonte leghista. L’ordine di scuderia è buttare acqua sul fuoco, ma la sensazione in casa Lega è che tanto clamore abbia più a che vedere con le intemperanze di Nordio che con la reale portata del disegno di legge. Al netto delle modifiche procedurali e del ritocco sulle intercettazioni, l’abolizione dell’abuso d’ufficio è l’unica vera novità e il partito di Matteo Salvini nemmeno la condivide del tutto.

giulia bongiorno matteo salvini conferenza stampa dopo l'udienza sul caso gregoretti

 

Di qui le bocche cucite. Sulla giustizia, infatti, l’unica voce autorizzata a esprimere la linea è quella di Giulia Bongiorno, la potente presidente della commissione Giustizia al Senato e legale di Matteo Salvini, di cui lui si fida ciecamente.

 

Era lei la candidata leghista per il dicastero oggi ricoperto da Nordio, ma contro di lei avrebbe giocato l’antipatia della premier Meloni, che sarebbe figlia di una vecchia storia di Alleanza nazionale: il pasticcio della casa di Montecarlo, lasciata in eredità al partito da una nobildonna missina e finita svenduta al cognato di Gianfranco Fini, segnandone la fine della carriera politica. E la legale di Fini nei processi per riciclaggio era proprio l’attuale senatrice leghista, che però in parlamento era entrata con An nel 2006.

GIORGIA MELONI CARLO NORDIO

 

Le parole di Bongiorno […] «Il ministro Nordio mi ha garantito che ci sarà una rivisitazione complessiva dei reati contro la pubblica amministrazione», perché «l'abrogazione dell'abuso d'ufficio è un punto di partenza e non di arrivo» […] contengono tutto lo scetticismo della Lega sull’abolizione del reato e le assicurazioni che il guardasigilli avrebbe dovuto dare pur di ottenere il via libera. […] I lavori non saranno semplici: dovrebbero cominciare la prossima settimana e sono previsti un fiume di emendamenti.

 

GIULIA BONGIORNO MATTEO SALVINI

[…] Il clamore suscitato dalle sortite di Nordio avrebbe provocato una «conversazione di chiarimento» tra i due, di cui però non ci sono conferme […] Certo è che gli attacchi del guardasigilli alle toghe hanno colto tutti alla sprovvista: uno scontro con la magistratura associata non era certo nei programmi della premier, visto anche che il governo è reduce da un duro scontro con la magistratura contabile sul controllo del Pnrr. Inoltre, alzare così i toni per un ddl di portata tutto sommato modesta, ha portato più di qualcuno a palazzo Chigi a chiedersi cosa farà Nordio quando sarà il momento delle riforme davvero divisive come la separazione delle carriere. […]

Ultimi Dagoreport

ravello greta garbo humphrey bogart truman capote

DAGOREPORT: RAVELLO NIGHTS! LE TROMBATE ETERO DI GRETA GARBO, LE VACANZE LESBO DI VIRGINIA WOOLF, RICHARD WAGNER CHE S'INVENTA IL “PARSIFAL'', D.H. LAWRENCE CHE BUTTA GIU’ L'INCANDESCENTE “L’AMANTE DI LADY CHATTERLEY’’, I BAGORDI DI GORE VIDAL, JACKIE KENNEDY E GIANNI AGNELLI - UN DELIRIO ASSOLUTO CHE TOCCO’ IL CLIMAX NEL 1953 DURANTE LE RIPRESE DE “IL TESORO D’AFRICA” DI JOHN HUSTON, SCENEGGIATO DA TRUMAN CAPOTE, CON GINA LOLLOBRIGIDA E HUMPHREY BOGART (CHE IN UN CRASH D’AUTO PERSE I DENTI E VENNE DOPPIATO DA PETER SELLERS). SE ROBERT CAPA (SCORTATO DA INGRID BERGMAN) SCATTAVA LE FOTO SUL SET, A FARE CIAK CI PENSAVA STEPHEN SONDHEIM, FUTURO RE DI BROADWAY – L’EFFEMMINATO CAPOTE CHE SI RIVELÒ UN BULLDOG BATTENDO A BRACCIO DI FERRO IL “DURO” BOGART - HUSTON E BOGEY, SBRONZI DI GIORNO E UBRIACHI FRADICI LA NOTTE, SALVATI DAL CIUCCIO-TAXI DEL RISTORANTE ‘’CUMPÀ COSIMO’’ - QUANDO CAPOTE BECCÒ IL RE D’EGITTO FARUK CHE BALLAVA ALLE 6 DEL MATTINO L’HULA-HULA NELLA CAMERA DA LETTO DI BOGART… - VIDEO + FILM

marina pier silvio berlusconi giorgia meloni antonio tajani quirinale alfredo mantovano

DAGOREPORT - NON CI SARÀ ALCUNA ROTTURA TRA MARINA E PIER SILVIO: NONOSTANTE LA NETTA CONTRARIETÀ ALLA DISCESA IN POLITICA DEL FRATELLINO, SE DECIDESSE, UN GIORNO, DI PRENDERE LE REDINI DI FORZA ITALIA, LEI LO SOSTERRÀ. E L’INCONTRO CON LA CAVALIERA, SOLLECITATO DA UN ANTONIO TAJANI IN STATO DI CHOC PER LE LEGNATE RICEVUTE DA UN PIER SILVIO CARICATO A PALLETTONI, È SALTATO – LA MOLLA CHE FA VENIRE VOGLIA DI EMULARE LE GESTA DI PAPI E DI ‘’LICENZIARE’’ IL VERTICE DI FORZA ITALIA È SALTATA QUANDO IL PRINCIPE DEL BISCIONE HA SCOPERTO IL SEGRETO DI PULCINELLA: TAJANI SOGNA DI DIVENTARE PRESIDENTE DELLA REPUBBLICA NEL 2029, INTORTATO DA GIORGIA MELONI CHE HA PROMESSO I VOTI DI FRATELLI D’ITALIA. UN SOGNO DESTINATO A SVANIRE QUANDO L’EX MONARCHICO SI RITROVERÀ COME CANDIDATO AL QUIRINALE UN ALTRO NOME CHE CIRCOLA NEI PALAZZI DEL POTERE ROMANO, QUELLO DI ALFREDO MANTOVANO…

giorgia meloni alfredo mantovano francesco lollobrigida carlo nordio andrea giambruno

DAGOREPORT - NON SI PUO' DAVVERO MAI STARE TRANQUILLI: MANTOVANO, IL SAVONAROLA DI PALAZZO CHIGI – D'ACCORDO CON GIORGIA MELONI, PRESA LA BACCHETTA DEL FUSTIGATORE DI OGNI FONTE DI ''DISSOLUTEZZA'' E DI ''DEPRAVAZIONE'' SI È MESSO IN TESTA DI DETTARE L’ORTODOSSIA MORALE  NON SOLO NEL PARTITO E NEL GOVERNO, MA ANCHE SCONFINANDO NEL ''DEEP STATE''. E CHI SGARRA, FINISCE INCENERITO SUL "ROGO DELLE VANITÀ" - UN CODICE ETICO CHE NON POTEVA NON SCONTRARSI CON LA VIVACITÀ CAZZONA DI ALCUNI MELONIANI DI COMPLEMENTO: CI SAREBBE LO SGUARDO MORALIZZATORE DI MANTOVANO A FAR PRECIPITARE NEL CONO D’OMBRA PRIMA ANDREA GIAMBRUNO E POI FRANCESCO LOLLOBRIGIDA – IL PIO SOTTOSEGRETARIO PERÒ NON DORME SONNI TRANQUILLI: A TURBARLI, IL CASO ALMASRI E IL TURBOLENTO RAPPORTO CON I MAGISTRATI, MARTELLATI A TUTTA CALLARA DA RIFORME E PROCURE ALLA FIAMMA...

pier silvio berlusconi silvia toffanin

L’IMPRESA PIÙ ARDUA DI PIER SILVIO BERLUSCONI: TRASFORMARE SILVIA TOFFANIN IN UNA STAR DA PRIMA SERATA - ARCHIVIATA LA FAVOLETTA DELLA COMPAGNA RESTIA ALLE GRANDI OCCASIONI, PIER DUDI HA AFFIDATO ALL'EX LETTERINA DELLE SUCCULENTI PRIME SERATE: OLTRE A “THIS IS ME”, CON FASCINO E MARIA DE FILIPPI A MUOVERE I FILI E SALVARE LA BARACCA, C'E' “VERISSIMO” CHE OCCUPERÀ TRE/QUATTRO PRIME SERATE NELLA PRIMAVERA 2026. IL PROGRAMMA SARÀ PRODOTTO DA RTI E VIDEONEWS CON L’OK DELLA FASCINO A USARE LO “STUDIO-SCATOLA" UTILIZZATA DA MAURIZIO COSTANZO NEL FORMAT “L’INTERVISTA” - COSA C'E' DIETRO ALLE MANOVRE DI PIER SILVIO: E' LA TOFFANIN A COLTIVARE L'AMBIZIONE DI DIVENTARE LA NUOVA DIVA DI CANALE 5 (CON I CONSIGLI DELLA REGINA DE FILIPPI) O È LA VOLONTÀ DEL COMPAGNO DI INCORONARLA A TUTTI I COSTI, COME UN MIX DI LILLI GRUBER E MARA VENIER? 

wang

DAGOREPORT - CICLONE WANG SUL FESTIVAL DI RAVELLO! - PERCHÉ NEGARLO? E' COME VEDERE GIORGIA MELONI COL FAZZOLETTO ROSSO AL COLLO E ISCRITTA ALL’ASSOCIAZIONE DEI PARTIGIANI - YUJA WANG, LA STELLA PIU' LUMINOSA DEL PIANISMO CLASSICO, ENTRA IN SCENA STRIZZATA IN UN VESTITINO DI PAILLETTES CHE SCOPRE LE COSCE FINO ALL'INGUINE, TACCHI “ASSASSINI” E LA SCHIENA NUDA FINO ALL’OSSO SACRO. MA NON STIAMO ASSISTENDO ALLE SCIOCCHEZZE DA DISCOTECA DI CERTE “ZOCCOLETTE” DEL POP IN PREDA A SFOGHI DI TETTE, SCARICHI DI SEDERONI, SCONCEZZE DA VESPASIANO; NO, SIAMO NEL MONDO AUSTERO E SEVERO DEI CONCERTI DI “CLASSICA”: RACHMANINOFF, PROKOFIEV, MOZART, CHOPIN, CAJKOVSKIJ. MA ALLA WANG BASTA UN MINUTO PER FAR “SUONARE” LE COSCE DESNUDE METTENDOLE AL SERVIZIO DELLE EMOZIONI E DELL’INTERPRETAZIONE MUSICALE, CONFERMANDO IN PIENO LE PAROLE DI LUDWIG VON BEETHOVEN: “LA MUSICA È LA MEDIATRICE TRA LA VITA SPIRITUALE E LA VITA SENSUALE” - VIDEO