salvini aereo

CHI E’ SENZA VOLO DI STATO, SCAGLI LA PRIMA PIETRA - BELPIETRO: “QUAL È IL REATO SE IN QUASI UN ANNO DI ATTIVITÀ SALVINI UTILIZZA 19 VOLTE UN MEZZO A DISPOSIZIONE DELLA POLIZIA ESSENDO IL MINISTRO CHE COMANDA LA POLIZIA? AI SEGUGI DI “REPUBBLICA” CHE HANNO SCAVATO ALLA RICERCA DI QUALCHE COSA DI ANOMALO, SUGGERIAMO DI DARE UN'OCCHIATA ANCHE AI VIAGGI DI ALTRI MINISTRI DELL'INTERNO. SI POTREBBE SCOPRIRE CHE MARCO MINNITI…”

Maurizio Belpietro per “la Verità”

 

maurizio belpietro con matteo salvini (3)

Ogni tanto c' è qualcuno che rimprovera a Matteo Salvini di occuparsi solo di immigrati e non dei problemi più complessi di cui soffre il Paese. Certo, l' Italia di guai ne ha un certo numero, a cominciare da quelli economici. Il Pil non cresce e le tasse sono troppo alte, così come la percentuale di disoccupati. Tuttavia, se si fa il ministro dell' Interno è piuttosto naturale che si parli dei temi riguardanti la sicurezza invece di quelli dell' industria e della finanza. Ancor più naturale che si cerchi di fare approvare in fretta delle norme che garantiscano l' ordine pubblico e il rispetto della legge.

 

Se mi sono permesso un preambolo degno di monsieur de La Palice è perché fatico a comprendere e dopo la riunione istituzionale partecipa anche a un evento di partito? Qual è il reato se in quasi un anno di attività utilizza 19 volte un mezzo a disposizione della Polizia essendo il ministro che comanda la Polizia? A nostro parere non c'è nulla di strano o censurabile, e le accuse andrebbero liquidate con una sonora risata, così come l' annuncio di un'indagine della Corte dei conti.

 

SALVINI IN AEREO

Però, visto che i segugi del quotidiano caro alla sinistra hanno scavato alla ricerca di qualche cosa di anomalo nei voli di Stato presi da Salvini, suggeriamo loro di dare un'occhiata anche ai viaggi di altri ministri dell' Interno, ossia di coloro che occupavano la poltrona del Viminale prima del capitano leghista.

 

Lo studio dei viaggi sarebbe interessante, perché per esempio si potrebbe scoprire che Marco Minniti, cioè l' idolo dei giornalisti di Repubblica - i quali lo avrebbero voluto segretario del Pd al posto di Nicola Zingaretti - ha viaggiato a bordo degli aerei del 31esimo stormo dell' Aeronautica ben 77 volte in un anno e mezzo, dunque con una media assai più elevata dei trasferimenti di Salvini. Sì, Minniti era proprio un ministro con la valigia, sempre con il piede sulla scaletta di un aereo.

 

matteo salvini con il direttore maurizio belpietro

Ma dove andava con tale frequenza l' allora inquilino del Viminale? Beh, a leggere i resoconti pubblicati dalla Presidenza del Consiglio, l' uomo a cui era affidata la sicurezza dello Stato faceva su e giù da Reggio Calabria. Zona ad alta densità criminale, segnalano le statistiche e le indagini. Sì, ma anche la zona dove Minniti ha casa e il suo regno elettorale. I viaggi avevano una frequenza quasi settimanale: Roma-Reggio Calabria andata e ritorno. In un mese il ministro ci andava anche quattro volte. In altre occasioni, atterrava di là dallo Stretto. Altre ancora raggiungeva Firenze, altra località interessata dai voli di Matteo Renzi.

 

Naturalmente noi siamo certi che Minniti, ogni qual volta si sia recato a Reggio Calabria oppure a Lamezia Terme, lo abbia fatto per importanti impegni istituzionali e non di partito.

SALVINI IN AEREO

Tantomeno pensiamo che il suo fosse un ritorno a casa dopo una settimana di duro lavoro. Certo, consultando gli elenchi, balza spesso all' occhio la coincidenza del volo di Stato con il weekend, ma siamo certi che il fatto debba essere considerato puramente casuale e se in agosto (2017) il ministro ha fatto avanti e indietro più volte da Reggio Calabria è stato solo per svolgere al meglio il proprio compito.

 

Ma a viaggiare molto su e giù per la penisola non era solo Minniti. Un assiduo della cabina di volo era anche Angelino Alfano, il quale però non s' imbarcava per la cittadina calabrese, ma volava spesso in Sicilia, a volte atterrando a Palermo, altre a Catania, altre ancora a Trapani. Che il fondatore del Nuovo centrodestra sia di Agrigento è anche quella - come per Minniti - una pura coincidenza, tanto è vero che i voli sul sito della Presidenza del Consiglio sono classificati tutti con la motivazione «Istituzionale/sicurezza».

 

marco minniti (2)

Se citiamo i viaggi aerei dei predecessori di Salvini, non lo facciamo per il gusto di mostrare il rovescio della medaglia, cioè in questo caso i numerosi voli blu quando a Palazzo Chigi c' era Matteo Renzi, ma allo scopo di fare un po' di chiarezza sull' uso di questo servizio e soprattutto per scoprire chi accompagnava i ministri nelle trasferte. L' altro giorno abbiamo scoperto che in almeno un caso a bordo c' erano proprio dei giornalisti di Repubblica, cioè i colleghi di coloro che l' altroieri si scandalizzavano per i viaggi di Salvini.

 

SALVINI IN AEREO

Sarebbe interessante dunque rendere pubblica la lista. Addirittura, si potrebbero fare delle classifiche sui frequent flyer di Stato, con un punteggio per ogni singolo globetrotter ministeriale. Anzi, suggerisco al Viminale e alla Presidenza del Consiglio di dirci anche quanto sono costati questi viaggi. Allora sì che ne scopriremmo delle belle.

ANGELINO ALFANO

Ultimi Dagoreport

donald trump volodymyr zelensky vladimir putin servizi segreti gru fsb cia

DAGOREPORT - L’OSCENO PIANO DI PACE SCODELLATO DA TRUMP, CHE EQUIVALE A UNA CAPITOLAZIONE DELL’UCRAINA, ANDAVA CUCINATO BENE PER FARLO INGOIARE A ZELENSKY - E, GUARDA LA COINCIDENZA!, ALLA VIGILIA DELL’ANNUNCIO DEL PIANO TRUMPIANO SONO ESPLOSI GLI SCANDALI DI CORRUZIONE A KIEV, CHE VEDONO SEDUTO SU UN CESSO D’ORO TIMUR MINDICH, L’EX SOCIO DI ZELENSKY CHE LO LANCIÒ COME COMICO - PER OTTENERE ZELENSKY DIMEZZATO BASTAVA POCO: È STATO SUFFICIENTE APRIRE UN CASSETTO E DARE ALLA STAMPA IL GRAN LAVORIO DEI SERVIZI SEGRETI CHE “ATTENZIONANO” LE TRANSIZIONI DI DENARO CHE DA USA E EUROPA VENGONO DEPOSITATI AL GOVERNO DI KIEV PER FRONTEGGIARE LA GUERRA IN CORSO…

andrea orcel unicredit giorgiia meloni giovanbattista fazzolari giancarlo giorgetti francesco gaetano caltagirone lovaglio milleri

DAGOREPORT - SUL RISIKO BANCARIO, DI RIFFA O DI RAFFA, L’ARMATA BRANCA-MELONI HA FATTO L’ENNESIMA FIGURA DI MERDA - DI SICURO, NON POTRÀ PIÙ FAR RIDERE I POLLI BLATERANDO CHE UNICREDIT È UNA BANCA STRANIERA, QUINDI L’OPA SU BANCO BPM VA STOPPATA PERCHÉ È UNA MINACCIA PER LA ‘’SICUREZZA NAZIONALE’’ - PROSSIMAMENTE IL CEO DI UNICREDIT, ANDREA ORCEL, AVRÀ MANI LIBERE PER SCEGLIERE QUALE BANCA PAPPARSI, MENTRE NEI PROSSIMI DUE MESI I GENI DI ‘’PA-FAZZO” CHIGI AVRANNO I NEURONI MOLTO IMPEGNATI PER RISPONDERE CON UNA MODIFICA DELLA LEGGE (CHISSÀ SE AVRÀ EFFETTO RETROATTIVO) ALLA PROCEDURA D'INFRAZIONE DI BRUXELLES - SE POI ORCEL SARÀ COSTRETTO DAL GOVERNO DI BERLINO A VENDERE LA SUA PARTECIPAZIONE IN COMMERZBANK, UNA VOLTA INTASCATO IL RICCO BOTTINO, LE OPZIONI SULLA SUA SCRIVANIA PER EVENTUALI ACQUISIZIONI SAREBBERO SENZA FRONTIERE. E NULLA VIETEREBBE A UNICREDIT DI LANCIARE UNA RICCA OPA SU MPS DI LOVAGLIO-CALTAGIRONE-MEF, OBIETTIVO GENERALI: SAREBBE LA MASSIMA RIVINCITA DI ORCEL SUL GOVERNO SMANDRAPPATO DEL GOLDEN POWER…

beatrice venezi secolo d italia libero verita italo bochino fenice venezia

DAGOREPORT - DI PIÙ STUPEFACENTE DELLA DESTRA CI SONO SOLO I SUOI GIORNALI MALDESTRI. SULLA VICENDA VENEZI A VENEZIA, PRODUCONO PIÙ BUFALE CHE NELL’INTERA CAMPANIA - SI SORRIDE SULLA RINASCITA DEL TEATRO LA FENICE CON “LIBERO” E “LA VERITÀ” MA LA RISATA (PIU’ PERNACCHIO) ARRIVA COL “SECOLO D’ITALIA”: “BUONA LA PRIMA: 7 MINUTI DI APPLAUSI PER VENEZI”. PECCATO CHE NON DIRIGESSE AFFATTO LEI, LA “BACCHETTA NERA”, MA IVOR BOLTON, COME C’È SCRITTO PERFINO NEL PEZZO. INCREDIBILE MA VERO. PERÒ LÌ SOTTO C’È LA GERENZA DEL GIORNALE, DOVE SI SCOPRE CHE NE È DIRETTORE EDITORIALE TALE BOCCHINO ITALO. E ALLORA TUTTO SI SPIEGA

giuseppe conte rocco casalino marco travaglio roberto fic o todde paola taverna elly schlein

DAGOREPORT - DOVE STA ANDANDO A PARARE QUELL’AZZECCAGARBUGLI DI GIUSEPPE CONTE? ALL’INTERNO DEL M5S SI CONTRAPPONGONO DUE POSIZIONI: LA LINEA MOVIMENTISTA ED EUROSCETTICA SQUADERNATA DAGLI EDITORIALI DI MARCO TRAVAGLIO, CONVINTO COM'È CHE IL "CAMPOLARGO" SIA UNA DISGRAZIA PEGGIORE DELL'ARMATA BRANCA-MELONI; CHE HA UNA CERTA PRESA SULLA BASE DEGLI ELETTORI EX GRILLINI - DALL’ALTRA, LA LINEA DI TAVERNA, FICO, PATUANELLI E TODDE, IN SINTONIA CON LA BASE PARLAMENTARE DEI CINQUE STELLE, FAVOREVOLE A UN ACCORDO PROGRAMMATICO DI GOVERNO CON IL PD, ANCHE AL DI LÀ DEL FATTO CHE CONTE SIA, VIA PRIMARIE, IL CANDIDATO PREMIER DELLA COALIZIONE DI CENTROSINISTRA (GOVERNARE SIGNIFICA CONQUISTARE POTERE, POSTI E PREBENDE) – PERCHÉ CONTE ZIGZAGHEGGIA BARCAMENANDOSI CON SUPERCAZZOLE PRIMA DI STRINGERE UN APERTO ACCORDO PROGRAMMATICO COL PD? - COME MAI TA-ROCCO CASALINO, L’APPRENDISTA STREGONE RASPUTINIANO CHE HA CONFEZIONATO PER ANNI LE MASCHERE DEL CAMALEONTISMO DI “CONTE PREMIER”, HA MOLLATO ''LA POCHETTE DAL VOLTO UMANO'' PER FONDARE UN GIORNALE ONLINE?

giorgia meloni maurizio belpietro francesco saverio garofani sergio mattarella

DAGOREPORT - IL “PIANO DEL QUIRINALE PER FERMARE MELONI” NON ESISTE: LO “SCOOP” DELLA “VERITÀ” È STATO CONFEZIONATO CON L’OBIETTIVO DI PRENDERE DI MIRA SERGIO MATTARELLA, COME MASSIMA RAPPRESENTANZA DI QUEL "DEEP STATE" CHE I CAMERATI DI PALAZZO CHIGI HANNO SUL GOZZO – LA STATISTA DELLA SGARBATELLA SOGNA L’EGEMONIA ISTITUZIONALE: BOCCIATO IL PREMIERATO, VUOLE CAMBIARE CON LA FORZA IL SISTEMA MODIFICANDO LA LEGGE ELETTORALE E INSERENDO IL NOME DEL PRESIDENTE DEL CONSIGLIO SULLA SCHEDA (COSI' DA BYPASSARE DI FATTO I POTERI DI NOMINA DEL PREMIER CHE SPETTANO AL COLLE) - MA NON TUTTO FILA LISCIO: LEGA E FORZA ITALIA SI OPPONGONO PERCHE' NON VOGLIONO ESSERE CANNIBALIZZATI DA FDI E IN CAMPANIA E PUGLIA SI PROSPETTA UNA BATOSTA PER IL CENTRODESTA - DA QUESTO DERIVA QUEL NERVOSISMO, CON VITTIMISMO PARACULO ANNESSO, CHE HA SPINTO GIORGIA MELONI A CAVALCARE IL “COMPLOTTO DEL COLLE” – E SE FDI, PER BOCCA DI BIGNAMI E MALAN, NON AVESSE RINCULATO, DAL QUIRINALE SAREBBE PARTITO UN SILURO A TESTATA MULTIPLA...