silvio berlusconi

“SARÒ CANDIDATO ALLE PROSSIME ELEZIONI EUROPEE“ - BERLUSCONI CI RIFILA L’ENNESIMA “DISCESA IN CAMPO” PER “SALVARE L’ITALIA” DAI GRILLINI MA I SONDAGGI DANNO “FARSA ITALIA” IN COMA, GLI ELETTORI HANNO SCELTO SALVINI COME LEADER DEL CENTRODESTRA E AGLI EFFETTI MIRACOLOSI DEL CAV NON CREDONO PIU’ NEANCHE  I MAGGIORENTI AZZURRI (CHE SPERANO IN UN NUOVO PARTITO CHE LI PORTI VIA DAI FURORI DEL BANANA)

Dino Martirano per il “Corriere della Sera”

 

Silvio Berlusconi chiude la convention di Forza Italia

C'è anche una suora delle Ancelle della Regina del Giglio nella bolgia dell' Hotel delle Acque in attesa di ascoltare il discorso di fine estate del Cavaliere: «Io prego per lui tutti i giorni», confida madre Giorgina, «e lo faccio da quando fu colpito in faccia da una statuetta perché, allora, in lui ho visto il volto sofferente di Cristo...». Ma Silvio Berlusconi, nove anni dopo quell'aggressione a freddo che si consumò in piazza Duomo a Milano, appare ancora sorridente e carico di empatia con chi lo circonda.

 

Nella platea di Fiuggi, mentre salgono martellanti le note dell' inno di Forza Italia, le prime file sono occupate dai giovani azzurri guidati da Annagrazia Calabria «perché - è l'input del cerimoniale - così ha deciso il presidente». La sala è stracolma di fan accorsi da ogni angolo della Ciociaria, da molti romani e anche da tanti calabresi e lucani che, sussurra il vicecapogruppo Roberto Occhiuto, «credono che al Sud Forza Italia possa ancora sbaragliare il M5S».

ANTONIO TAJANI E SILVIO BERLUSCONI

 

Più defilate le giovani deputate venute dal Mezzogiorno, la molisana Anna Elsa Tartaglione e la siciliana Matilde Siracusano. Francesca Pascale, che ha scortato Berlusconi a Fiuggi fin da sabato sera, prende posto nelle prime file , tra Antonio Tajani e Renato Brunetta.

«Abbiamo salvato l' Italia dai comunisti - attacca Berlusconi quando si trova di nuovo tra la «sua gente» - e ora, 25 anni dopo, l' Italia è difronte a un pericolo peggiore, all' ignoranza, all' incompetenza, all' odio sociale... Saremo ancora noi a salvare il Paese.

 

Sarò ancora in campo alle prossime elezioni per salvare il Paese che amo. E penso di candidarmi perché tutti me lo chiedono», incalza il Cavaliere, contro il M5S che promuove «politiche illiberali e nazionalizzazioni», che «mina la fiducia delle imprese», che «annuncia di togliere le sovvenzioni pubbliche ai giornali» e di «imporre un tetto alla pubblicità delle tv che farebbe chiudere Mediaset il giorno dopo».

Silvio Berlusconi chiude la convention di Forza Italia

 

Il sorriso del Cavaliere è ostentatamente smagliante, la sua «gag» sul discorso scritto è sempre la stessa («È troppo lungo per essere letto») ma stavolta - è la settima della tre giorni organizzata da Tajani a Fiuggi - parla a braccio «solo» una cinquantina di minuti. E non dimentica di rendere omaggio alla «prima presidente del Senato», l'azzurra Elisabetta Casellati, alla vicepresidente della Camera Mara Carfagna e alle capogruppo Mariastella Gelmini e Anna Maria Bernini. Il Cavaliere è fatto così, prima di tutto un saluto alle donne del partito e poi l' attacco, ma anche una sottile lusinga, per gli alleati della Lega.

 

«Le uscite del signor Salvini non sono gradevoli e sono per noi inaccettabili», è il massimo dell' affondo contro la Lega. E Berlusconi spiega il perché di tanta prudenza quando dice che «ora ci troviamo ad affrontare un governo a due velocità: quella della Lega che ha un programma scritto al 95% da noi di Forza Italia e quella del M5S che si sta rivelando più pericoloso della peggiore sinistra».

SILVIO BERLUSCONI

 

E «Di Maio - aggiunge - è un dilettante che pensa che il ministro del Tesoro sia un Bancomat». Dunque, conferma l'ex premier che sulla Rai ha già stretto l'accordo con Salvini, «siamo pronti a votare le proposte della Lega se sono quelle del centrodestra». Al leader azzurro, poi, arriverà la risposta del premier Conte: «Stia tranquillo, l' Italia è in buone mani. Ha avuto tanti lustri per governare, ora ci lasci l' opportunità di lavorare».

 

Al comizio di Fiuggi, però, l'applauso parte fragoroso quando il presidente spiega che «in una democrazia il signor Casalino starebbe fuori, con la valigia in mano». E pure a Di Maio, prima di partire in auto con Francesca Pascale, manda a dire: «Io ridicolo in cerca di visibilità? Si rivolga al portavoce Casalino...».

 

 

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