biden putin russia stati uniti

CHI E’ IL VERO NEMICO: UN PAESE EUROPEO E CRISTIANO COME LA RUSSIA O I FONDAMENTALISTI ISLAMICI? – E INFATTI BIDEN TENDE LA MANO A PUTIN DOPO LA STRAGE AL CROCUS CITY HALL: “L'ISIS E’ UN NEMICO COMUNE CHE DEVE ESSERE SCONFITTO OVUNQUE” – I SERVIZI SEGRETI AMERICANI AVEVANO AVVERTITO QUELLI RUSSI, IN PIU’ DI UN’OCCASIONE, SUL RISCHIO ATTENTATI A MOSCA – UN COMPORTAMENTO CHE RIENTRA NEL "DUTY OF WARN" OVVERO IL CODICE DI CONDOTTA DEGLI 007 CHE PREVEDE UNA SORTA DI DOVERE DI INFORMARE OGNI PAESE, ANCHE NEMICI E RIVALI, IN CASO DI MINACCIA TERRORISTICA…

putin biden

Estratto dell’articolo di Alberto Simoni per “la Stampa”

 

Prima ancora che Mosca cominciasse a lanciare tutt'altro che velate accuse sulla presunta complicità di Kiev nell'attentato al Crocus City Hall, venerdì sera Washington aveva fatto trapelare quanto si nascondeva dietro la locuzione «estremisti in azione» con cui il 7 marzo i servizi d'intelligence Usa avevano avvertito le controparti russe dell'imminenza di un attacco.

 

attentato alla crocus city hall di mosca

Ovvero il nome dell'Isis-K, struttura della galassia jihadista che nei corridoi dell'intelligence Usa conoscono bene. Nell'agosto del 2021 furono i miliziani del "Khorasan" a compiere l'attentato all'aeroporto di Kabul costato la vita a 15 marines; e sempre l'Isis-K è ritenuto l'elemento di maggiore instabilità nel cuore dell'Asia. Ieri in pratica la CIA ha confermato che quello che era il più «accreditato sospettato» della strage moscovita è proprio l'Isis-K.

PUTIN BIDEN

 

L'obiettivo non era solo quello di anticipare qualsiasi mossa accusatoria nei confronti dell'Ucraina, ma anche di confermare come certi canali di collaborazione con la Russia non si sono interrotti nemmeno in questi due anni di conflitto. Non è infatti casuale che il comunicato con cui ieri Karine Jean-Pierre, portavoce della Casa Bianca, si chiude con un richiamo «all'Isis nemico terroristico comune che deve essere sconfitto ovunque».

attentato alla crocus city hall di mosca 18

 

Evidenziando questo aspetto e parlando dei report segnalati in occasioni pubbliche e private a Mosca, l'idea Usa è quella di distogliere ogni sospetto da Kiev. Piano che finora non sembra aver sortito gli effetti sperati, a giudicare dall'affondo di Maria Zakharova, portavoce del ministero degli Esteri russo, e del Cremlino stesso, intenti a costruire un casus contro Kiev.

 

attentato alla crocus city hall di mosca 3

Eppure un altro funzionario della comunità d'intelligence ancora ieri ha ribadito che «non ci sono alcune indicazioni di un coinvolgimento dell'Ucraina». A Washington, ad ora, non si fanno nemmeno supposizioni su coperture o complicità logistiche da parte di qualche elemento fuori dalla catena di comando di Kiev. Insomma al momento è escluso un bis del sabotaggio del Nord Stream 2 o dell'operazione che ha portato alla morte di Darja Dugina, figlia dell'ideologo nazionalista russo Alexander Dugin, morta in un attentato nell'agosto 2022.

joe biden e vladimir putin se la ridono

 

[…] Negli ultimi due anni, secondo le valutazioni dell'intelligence Usa, l'Isis ha rialzato la testa e intensificato le operazioni contro obiettivi esterni (al fronte Siria-Iraq).

I contenuti del report con cui l'America avvertiva i russi dei piani dell'Isis-K sono stati condivisi con i russi in due occasioni: la prima in forma pubblica il 7 marzo, quando le autorità americana parlarono di un attacco imminente, entro 48 ore, in luoghi di incontro «inclusi i concerti».

 

attentato alla crocus city hall di mosca 8

Mosca aveva reagito piccata, e dodici giorni più tardi lo stesso Putin aveva parlato di tentativi di «destabilizzare il Paese». Ma fra le due date erano intercorsi altri incontri e privatamente l'intelligence Usa sarebbe stata molto dettagliata sul genere di pericolo che incombeva su Mosca. Adrienne Watson, portavoce del Consiglio per la Sicurezza nazionale, in una nota ha spiegato che questo comportamento americano rientra nel "duty of warn" ovvero il codice di condotta degli 007 che prevede una sorta di dovere di informare ogni Paese – anche nemici e rivali – in caso di minaccia terroristica.

attentato alla crocus city hall di mosca 13

 

È successo con Mosca, ma è successo anche con l'Iran in gennaio in occasione del memoriale per il quarto anniversario dell'uccisione da parte di un drone Usa di Qassim Suleimani. […]

attentato alla crocus city hall di mosca 12

Ultimi Dagoreport

alessandro giuli pietrangelo buttafuoco arianna giorgia meloni beatrice venezi nicola colabianchi nazzareno carusi tiziana rocca giulio base

''L’ESSERE STATI A CASA MELONI O DI LA RUSSA NON PUÒ ESSERE L’UNICO O IL PRIMO REQUISITO RICHIESTO PER LE NOMINE CULTURALI’’ - LETTERA A DAGOSPIA DI PIERLUIGI PANZA: “SONO TRA LE ANIME BELLE CHE QUANDO GIORGIA MELONI HA VINTO LE ELEZIONI HA SPERATO CHE, AL POSTO DEL PLURIDECENNALE AMICHETTISMO ROMANO DI SINISTRA SI AVVIASSE UN METODO, DICIAMO SUPER-PARTES, APERTO (MAGARI ANCHE SOLO PER MANCANZA DI CANDIDATI) E TESO A DELINEARE UNA CULTURA LIBERALE LEGATA AL PRIVATO O ALLE CONFINDUSTRIE DEL NORD… POVERO ILLUSO. IL SISTEMA È RIMASTO LO STESSO, APPLICATO CON FEROCE VERIFICA DELL’APPARTENENZA DEL CANDIDATO ALLA DESTRA, MEGLIO SE ROMANA DI COLLE OPPIO, PER GENEALOGIA O PER ADESIONE, MEGLIO SE CON UNA PRESENZA AD ATREJU E CON UN LIBRO DI TOLKIEN SUL COMODINO - LE NOMINE DI GIULI, BUTTAFUOCO, CRESPI, VENEZI, COLABIANCHI, BASE & ROCCA, IL PIANISTA NAZARENO CARUSI E VIA UNA INFINITÀ DI NOMI NEI CDA, NELLE COMMISSIONI (IN QUELLA PER SCEGLIERE I 14 NUOVI DIRETTORI DEI MUSEI C’È SIMONETTA BARTOLINI, NOTA PER AVER SCRITTO "NEL BOSCO DI TOLKIEN, LA FIABA L’EPICA E LA LINGUA") 

salvini calenda meloni vannacci

DAGOREPORT – LA ''SUGGESTIONE'' DI GIORGIA MELONI SI CHIAMA “SALVIN-EXIT”, ORMAI DIVENTATO IL SUO NEMICO PIU' INTIMO A TEMPO PIENO - IN VISTA DELLE POLITICHE DEL 2027, SOGNA DI LIBERARSI DI CIO' CHE E' RIMASTO DI UNA LEGA ANTI-EU E VANNACCIZZATA PER IMBARCARE AL SUO POSTO AZIONE DI CARLO CALENDA, ORMAI STABILE E FEDELE “FIANCHEGGIATORE” DI PALAZZO CHIGI - IL CAMBIO DI PARTNER PERMETTEREBBE DI ''DEMOCRISTIANIZZARE" FINALMENTE IL GOVERNO MELONI A BRUXELLES, ENTRARE NEL PPE E NELLA STANZA DEI BOTTONI DEL POTERE EUROPEO (POSTI E FINANZIAMENTI) - PRIMA DI BUTTARE FUORI SALVINI, I VOTI DELLE REGIONALI IN VENETO SARANNO DIRIMENTI PER MISURARE IL REALE CONSENSO DELLA LEGA - SE SALVINI DIVENTASSE IRRILEVANTE, ENTRA CALENDA E VIA A ELEZIONI ANTICIPATE NEL 2026, PRENDENDO IN CONTROPIEDE, UN'OPPOSIZIONE CHE SARA' ANCORA A FARSI LA GUERRA SUL CAMPOLARGO - LA NUOVA COALIZIONE DI GOVERNO IN MODALITÀ DEMOCRISTIANA DI MELONI SI PORTEREBBE A CASA UN BOTTINO PIENO (NUOVO CAPO DELLO STATO COMPRESO)....

donald trump vladimir putin xi jinping

DAGOREPORT - PERCHÉ TRUMP VUOLE ESSERE IL "PACIFICATORE GLOBALE" E CHIUDERE GUERRE IN GIRO PER IL MONDO? NON PER SPIRITO CARITATEVOLE, MA PER GUADAGNARE CONSENSI E VOTI IN VISTA DELLE ELEZIONI DI MIDTERM DEL 2026: IL PRESIDENTE USA NON PUÒ PERMETTERSI DI PERDERE IL CONTROLLO DEL CONGRESSO - SISTEMATA GAZA E PRESO ATTO DELLA INDISPONIBILITÀ DI PUTIN AL COMPROMESSO IN UCRAINA, HA DECISO DI AGGIRARE "MAD VLAD" E CHIEDERE AIUTO A XI JINPING: L'OBIETTIVO È CONVINCERE PECHINO A FARE PRESSIONE SU MOSCA PER DEPORRE LE ARMI. CI RIUSCIRÀ? È DIFFICILE: LA CINA PERDEREBBE UNO DEI SUOI POCHI ALLEATI....

fabio tagliaferri arianna meloni

FLASH! FABIO TAGLIAFERRI, L’AUTONOLEGGIATORE DI FROSINONE  CARO A ARIANNA MELONI, AD DEL ALES, CHE DOVREBBE VALORIZZARE IL PATRIMONIO CULTURALE DEL PAESE, PUBBLICA SU INSTAGRAM UNA FOTO DELLA PARTITA LAZIO-JUVENTUS IN TV E IL COMMENTO: “LE ‘TRASMISSIONI’ BELLE E INTERESSANTI DELLA DOMENICA SERA” – DURANTE IL MATCH, SU RAI3 È ANDATO IN ONDA UN’INCHIESTA DI “REPORT” CHE RIGUARDAVA LA NOMINA DI TAGLIAFERRI ALLA GUIDA DELLA SOCIETÀ IN HOUSE DEL MINISTERO DELLA CULTURA…