BUNGA BUNGA FOREVER! COSA È CAMBIATO A VIA OLGETTINA, 18 MESI DOPO LO SCOPPIO DELLO SCANDALO RUBY? LE “CENE ELEGANTI” SONO DIVENTATE “GARE DI BURLESQUE”, LE RAGAZZE SONO STATE DICHIARATE DAL GIUDICE “PARTI OFFESE”, QUATTRO APPARTAMENTI CONTINUANO A ESSERE INTESTATI ALLA MINETTI, UNO A BARBARA GUERRA E DUE A MARYSTHELL POLANCO, INSOMMA NIENTE! - CHI PAGA? SEMPRE IL MITICO RAGIONIER SPINELLI CHE AMMINISTRA IL PORTAFOGLIO DEL BANANA E PREPARAVA LE “BUSTE” PIENE DI BIGLIETTONI DA 500 € PER “AIUTARE” LE RAGAZZE…

Gianni Barbacetto per "il Fatto Quotidiano"

C'è una pila di lettere che aspetta Nicole Minetti, nella portineria di via Olgettina 65, a Milano. "Passa ogni tanto a ritirare la posta, ma lei ormai abita in centro". Qui, alla Dimora Olgettina, la vita procede tranquilla. Un piccolo adesivo di Hello Kitty sulla porta di uno degli appartamenti è autografato da "Aris" e dice: "Cattiva, muah!".

Nel parcheggio, c'è la Smart giallina con il tetto nero di Barbara Guerra (il suo suv Bmw X3 bianco è chiuso nel box). Le "ragazze di Silvio", come le chiamano i vicini di casa, sono ancora qui. Non si fanno vedere, difficile incontrarle, spariscono tutti i finesettimana e non si perdono un "ponte" festivo.

Sono passati 18 mesi da quell'ottobre 2010 in cui è scoppiato lo scandalo Ruby e i giornali hanno raccontato le feste del bunga-bunga. Le frequentatrici più assidue delle cene di Arcore allora abitavano qui, in questi due palazzi ai confini di Milano, stretti tra la "Ricicleria" di rifiuti del Comune e l'ospedale San Raffaele di don Verzè. L'inchiesta della procura per induzione e favoreggiamento della prostituzione, anche minorile (imputati: Nicole Minetti, Lele Mora, Emilio Fede) le ha inserite nell'elenco delle donne pagate per partecipare ai festini e ha trasformato la Dimora Olgettina nell'harem di Silvio Berlusconi (a sua volta imputato di concussione e prostituzione minorile).

Le ragazze sempre a disposizione del presidente avevano appartamenti con affitto e bollette pagate, qui all'Olgettina . E Nicole Minetti, una di loro, era diventata la loro organizzatrice, quella che gestiva gli appartamenti e riceveva richieste, suppliche e proteste. È cambiato qualcosa, 18 mesi dopo? Le "cene eleganti" sono diventate "gare di burlesque". Le ragazze sono state dichiarate dal giudice "parti offese". Ma le "olgettine" sono sempre qua. Barbara Guerra, la più gentile con i vicini di casa, abita sempre al quarto piano della scala D. Vuoto l'altro appartamento sullo stesso pianerottolo a disposizione dell'harem.

Arisleida Espinosa, detta Aris e proveniente da Santo Domingo, ha traslocato dalla scala A alla scala E. Elisa Toti resta alla D, terzo piano, e le gemelline napoletane Eleonora e Imma De Vivo al quarto della scala B. La più giovane di tutte, Iris Berardi, metà italiana e metà brasiliana, vive ancora nel suo appartamento alla scala A. Se n'è andata invece Marysthell Garcia Polanco , ex Pupa rimasta senza Secchione: con la sua figlia piccola ha trovato casa pochi metri più in là, nel quartiere confinante di Milano 2, vanto e orgoglio del Berlusconi costruttore di città.

Chi paga? "Sono contratti Mediaset", rispondono in via Olgettina. In realtà l'affitto dei sette appartamenti a disposizione delle "ragazze di Silvio" è stato trattato dall'agente immobiliare Marcello Fabbri, della società Friza srl che gestisce la Dimora Olgettina, e a pagare è sempre il mitico "Spinaus" , il ragionier Giuseppe Spinelli, quello che amministra il portafoglio personale di Silvio Berlusconi e preparava le buste piene di bigliettoni da 500 euro per "aiutare" le ragazze che partecipavano alle serate.

Quattro appartamenti continuano a essere intestati a Nicole Minetti, che ha lasciato via Olgettina dopo aver ricevuto la promozione sul campo a consigliera regionale nel listino bloccato di Roberto Formigoni. Gli altri tre sono intestati, uno a Barbara Guerra e due a Marysthell Polanco, anche dopo il suo trasloco a Milano 2.

"Pago io", ha ammesso l'ex presidente del Consiglio, nell'ultima udienza del processo Ruby (subito dopo aver ribadito: "Non ho mai avuto bisogno di pagare una donna per fare sesso"): "Sì, mantengo 47 ragazze, perché hanno avuto la vita rovinata da questo processo. Hanno perso il lavoro, i fidanzati, e forse non ne avranno mai più. Quando uno ha una barca", ha concluso ammiccante, "non deve preoccuparsi di quanto gli costa l'equipaggio". Non solo affitti e bollette, dunque, ma anche generose regalie (la procura ha individuato almeno sei bonifici, per 257 mila euro totali, arrivati recentemente a Minetti e alle gemelle De Vivo).

Alle "ragazze di Silvio" nel gennaio 2011 era arrivata, dopo una protesta dei condomini, la lettera firmata dall'amministratore del condominio che chiedeva di lasciare liberi gli appartamenti entro otto giorni: per aver "arrecato danno al decoro del palazzo". Uno sfratto immaginario: i sette appartamenti sono ancora tutti a disposizione, le ragazze sono ancora lì.

A parte qualche fisiologico avvicendamento: nel tempo, sono state almeno 14 le ragazze che sono passate da via Olgettina. Tra queste, oltre a Nicole Minetti, la romena Annina Visan, che abitava al primo piano della scala F. Ora però sembra che sia proprio arrivato il momento di abbandonare la barca: entro un paio di mesi le ragazze lasceranno tutte la Dimora Olgettina. Destinazione sconosciuta.

 

Berlusconi E MINETTIla Minetta saluta BerlusconiCaricatura-Silvio-Berlusconi-e-Nicole-Minetti-berlusquesberlusconi_burlesque_oni_peter_brookesOLGETTINA BY NIGHT OLGETTINA BY NIGHT ragazze di via olgettina Emilio Fede con la Olgettina Marysthell Garcia Polanco nel 2007

Ultimi Dagoreport

francesco milleri andrea orcel carlo messina nagel donnet generali caltagirone

DAGOREPORT - COSA FRULLA NELLA TESTA DI FRANCESCO MILLERI, GRAN TIMONIERE DEGLI AFFARI DELLA LITIGIOSA DINASTIA DEL VECCHIO? RISPETTO ALLO SPARTITO CHE LO VEDE DA ANNI AL GUINZAGLIO DI UN CALTAGIRONE SEMPRE PIÙ POSSEDUTO DAL SOGNO ALLUCINATORIO DI CONQUISTARE GENERALI, IL CEO DI DELFIN HA CAMBIATO PAROLE E MUSICA - INTERPELLATO SULL’OPS LANCIATA DA MEDIOBANCA SU BANCA GENERALI, MILLERI HA SORPRESO TUTTI RILASCIANDO ESPLICITI SEGNALI DI APERTURA AL “NEMICO” ALBERTO NAGEL: “ALCUNE COSE LE HA FATTE… LUI STA CERCANDO DI CAMBIARE IL RUOLO DI MEDIOBANCA, C’È DA APPREZZARLO… SE QUESTA È UN’OPERAZIONE CHE PORTA VALORE, ALLORA CI VEDRÀ SICURAMENTE A FAVORE” – UN SEGNALE DI DISPONIBILITÀ, QUELLO DI MILLERI, CHE SI AGGIUNGE AGLI APPLAUSI DELL’ALTRO ALLEATO DI CALTARICCONE, IL CEO DI MPS, FRANCESCO LOVAGLIO - AL PARI DELLA DIVERSITÀ DI INTERESSI BANCARI CHE DIVIDE LEGA E FRATELLI D’ITALIA (SI VEDA L’OPS DI UNICREDIT SU BPM), UNA DIFFORMITÀ DI OBIETTIVI ECONOMICI POTREBBE BENISSIMO STARCI ANCHE TRA GLI EREDI DELLA FAMIGLIA DEL VECCHIO RISPETTO AL PIANO DEI “CALTAGIRONESI’’ DEI PALAZZI ROMANI…

sergio mattarella quirinale

DAGOREPORT - DIRE CHE SERGIO MATTARELLA SIA IRRITATO, È UN EUFEMISMO. E QUESTA VOLTA NON È IMBUFALITO PER I ‘’COLPI DI FEZ’’ DEL GOVERNO MELONI. A FAR SOBBALZARE LA PRESSIONE ARTERIOSA DEL PRESIDENTE DELLA REPUBBLICA SONO STATI I SUOI CONSIGLIERI QUIRINALIZI - QUANDO HA LETTO SUI GIORNALI IL SUO INTERVENTO A LATINA IN OCCASIONE DEL PRIMO MAGGIO, CON LA SEGUENTE FRASE: “TANTE FAMIGLIE NON REGGONO L'AUMENTO DEL COSTO DELLA VITA. SALARI INSUFFICIENTI SONO UNA GRANDE QUESTIONE PER L'ITALIA”, A SERGIONE È PARTITO L’EMBOLO, NON AVENDOLE MAI PRONUNCIATE – PER EVITARE L’ENNESIMO SCONTRO CON IL GOVERNO DUCIONI, MATTARELLA AVEVA SOSTITUITO AL VOLO ALCUNI PASSI. PECCATO CHE IL TESTO DELL’INTERVENTO DIFFUSO ALLA STAMPA NON FOSSE STATO CORRETTO DALLO STAFF DEL COLLE, COMPOSTO DA CONSIGLIERI TUTTI DI AREA DEM CHE NON RICORDANO PIU’ L’IRA DI MATTARELLA PER LA LINEA POLITICA DI ELLY SCHLEIN… - VIDEO

andrea orcel gaetano caltagirone carlo messina francesco milleri philippe 
donnet nagel generali

DAGOREPORT - BUM! ECCO LA RISPOSTA DI CALTAGIRONE ALLA MOSSA DI NAGEL CHE GLI HA DISINNESCATO LA CONQUISTA DI GENERALI - L’EX PALAZZINARO STA STUDIANDO UNA CONTROMOSSA LEGALE APPELLANDOSI AL CONFLITTO DI INTERESSI: È LEGITTIMO CHE SIA IL CDA DI GENERALI, APPENA RINNOVATO CON DIECI CONSIGLIERI (SU TREDICI) IN QUOTA MEDIOBANCA, A DECIDERE SULLA CESSIONE, PROPRIO A PIAZZETTA CUCCIA, DI BANCA GENERALI? - LA PROVA CHE IL SANGUE DI CALTARICCONE SI SIA TRASFORMATO IN BILE È NELL’EDITORIALE SUL “GIORNALE” DEL SUO EX DIPENDENTE AL “MESSAGGERO”, OSVALDO DE PAOLINI – ECCO PERCHÉ ORCEL HA VOTATO A FAVORE DI CALTARICCONE: DONNET L’HA INFINOCCHIATO SU BANCA GENERALI. QUANDO I FONDI AZIONISTI DI GENERALI SI SONO SCHIERATI A FAVORE DEL FRANCESE (DETESTANDO IL DECRETO CAPITALI DI CUI CALTA È STATO GRANDE ISPIRATORE CON FAZZOLARI), NON HA AVUTO PIU' BISOGNO DEL CEO DI UNICREDIT – LA BRUCIANTE SCONFITTA DI ASSOGESTIONI: E' SCESO IL GELO TRA I GRANDI FONDI DI INVESTIMENTO E INTESA SANPAOLO? (MAGARI NON SI SENTONO PIÙ TUTELATI DALLA “BANCA DI SISTEMA” CHE NON SI SCHIERERÀ MAI CONTRO IL GOVERNO MELONI)

giorgia meloni intervista corriere della sera

DAGOREPORT - GRAN PARTE DEL GIORNALISMO ITALICO SI PUÒ RIASSUMERE BENE CON L’IMMORTALE FRASE DELL’IMMAGINIFICO GIGI MARZULLO: “SI FACCIA UNA DOMANDA E SI DIA UNA RISPOSTA” -L’INTERVISTA SUL “CORRIERE DELLA SERA” DI OGGI A GIORGIA MELONI, FIRMATA DA PAOLA DI CARO, ENTRA IMPERIOSAMENTE NELLA TOP PARADE DELLE PIU' IMMAGINIFICHE MARZULLATE - PICCATISSIMA DI ESSERE STATA IGNORATA DAI MEDIA ALL’INDOMANI DELLE ESEQUIE PAPALINE, L’EGO ESPANSO DELL’UNDERDOG DELLA GARBATELLA, DIPLOMATA ALL’ISTITUTO PROFESSIONALE AMERIGO VESPUCCI, È ESPLOSO E HA RICHIESTO AL PRIMO QUOTIDIANO ITALIANO DUE PAGINE DI ‘’RIPARAZIONE’’ DOVE SE LA SUONA E SE LA CANTA - IL SUO EGO ESPANSO NON HA PIÙ PARETI QUANDO SI AUTOINCORONA “MEDIATRICE” TRA TRUMP E L'EUROPA: “QUESTO SÌ ME LO CONCEDO: QUALCHE MERITO PENSO DI POTER DIRE CHE LO AVRÒ AVUTO COMUNQUE...” (CIAO CORE!)

alessandro giuli bruno vespa andrea carandini

DAGOREPORT – CHI MEGLIO DI ANDREA CARANDINI E BRUNO VESPA, GLI INOSSIDABILI DELL’ARCHEOLOGIA E DEL GIORNALISMO, UNA ARCHEOLOGIA LORO STESSI, POTEVANO PRESENTARE UN LIBRO SULL’ANTICO SCRITTO DAL MINISTRO GIULI? – “BRU-NEO” PORTA CON SÉ L’IDEA DI AMOVIBILITÀ DELL’ANTICO MENTRE CARANDINI L’ANTICO L’HA DAVVERO STUDIATO E CERCA ANCORA DI METTERLO A FRUTTO – CON LA SUA PROSTRAZIONE “BACIAPANTOFOLA”, VESPA NELLA PUNTATA DI IERI DI “5 MINUTI” HA INANELLATO DOMANDE FICCANTI COME: “E’ DIFFICILE PER UN UOMO DI DESTRA FARE IL MINISTRO DELLA CULTURA? GIOCA FUORI CASA?”. SIC TRANSIT GLORIA MUNDI – VIDEO