C’E’ VITA DOPO DOPO LA MODA - SE IL DIRETTORE DI ‘VOGUE ITALIA’ FRANCA SOZZANI SI AGITA A COLPI DI ‘CHARITY BALL’ PRO AFRICA E DI COPERTINE (QUELLA DI “VOGUE UOMO” DEDICATA AL SEGRETARIO DELL’ONU) PER DIVENTARE AMBASCIATRICE DELLE NAZIONE UNITE, LA ZARINA ANNA WINTOUR DA OLTRE VENT’ANNI DIRETTRICE DI ‘VOGUE AMERICA’, SOGNA DI INSTALLARSI NELL’AMBASCIATA USA DI LONDRA….

Enrico Franceschini per "La Repubblica"

Il Diavolo veste Prada, di solito, ma un giorno potrebbe indossare anche una feluca da ambasciatore. Anna Wintour, da oltre vent'anni direttrice dell'edizione americana di Vogue, ruolo che l'ha resa una delle donne più celebri e potenti nel mondo della moda, al punto da diventare l'ispirazione per il film di Hollywood in cui era interpretata da Meryl Streep, sta moltiplicando gli sforzi come "fund raiser", raccoglitrice di fondi per la campagna elettorale di Barack Obama.

E se il presidente sarà rieletto a novembre, secondo indiscrezioni raccolte dal domenicale britannico The Observer, è possibile che il capo della Casa Bianca la premi dandole il posto di rappresentante diplomatico degli Stati Uniti in un'ambasciata importante quale è quella di Londra. Una trama da cinema, ma perché no? Glamour, denaro e politica vanno spesso d'accordo, particolarmente in America.

Inoltre l'incarico di ambasciatore a Londra è stato usato da vari presidenti, tra cui George W. Bush e lo stesso Obama, per ricompensare importanti finanziatori del proprio partito e della propria personale corsa elettorale. Sta diventando una tradizione che la prestigiosa carica cambi all'inizio di ogni nuovo mandato presidenziale, per cui a fine anno il posto diventerebbe vacante.

E la Wintour sarebbe perfetta per numerose ragioni. È nata nel Regno Unito e conserva la cittadinanza britannica, pur avendo acquisito anche quella americana dopo il suo matrimonio con un ricco imprenditore Usa, il texano Shelby Bryan, un finanziatore delle campagne democratiche dai tempi di Bill Clinton. Conosce tutti in una capitale del fashion come Londra.

Si è inoltre impegnata per rilanciare le esportazioni dell'industria tessile statunitense, imponendo nuovi stilisti "made in Usa" sui mercati internazionali, cosicché vanterebbe anche buone credenziali per il lavoro che un ambasciatore deve fare in campo commerciale. Ma non c'è dubbio che la ragione principale sarebbe la sua raccolta di donazioni a favore della campagna di Obama. Già attiva in tal senso in occasione delle elezioni del 2008, è diventata una figura di primo piano nella campagna di quest'anno.

Questa settimana parteciperà insieme all'ex-fotomodella Imam, moglie del cantante inglese David Bowie, e al vice capo di gabinetto della Casa Bianca Jim Messina, a una cena da 1000 dollari a persona a Chicago, base politica del leader democratico nero. Quindi organizzerà a New York un "dinner" ancora più costoso ed esclusivo a casa della sua amica Sarah Jessica Parker, l'attrice protagonista del serial "Sex and the City", anche lei arruolata nella campagna pro-Obama.

Nei giorni scorsi ha lanciato una colletta intitolata "Runway to win" con un party insieme a un'altra stella di Hollywood, l'attrice Scarlett Johansson, pure lei una convinta democratica, e con un video diffuso sul web invitando gli elettori a «votare Obama e finanziare la sua corsa».

E negli ultimi mesi ha partecipato a due cene di gala alla Casa Bianca, inclusa quella in aprile per la visita a Washington del primo ministro britannico David Cameron. In più, la 62nne direttrice di Vogue ha un asso nella manica: l'amicizia costruita con Michelle Obama. Più che un'amica, la Wintour è considerata l'artefice del look vincente della first-lady americana, avendola aiutata a scegliere abiti e designer giusti, con un effetto apprezzato dai media e a quanto pare anche con soddisfazione personale di Barack.

Sulle voci che potrebbe essere nominata ambasciatore a Londra in caso di rielezione di Obama, una fonte del dipartimento di Stato Usa si limita a dire che «l'incarico viene assegnato a discrezione del presidente », dunque non è detto che vada a un diplomatico di carriera (quello attuale è un banchiere del Citigroup soprannominato "l'aspirapolvere" per la sua abilità di raccoglitore di fondi per la campagna 2008 del candidato democratico).

Ironizza un editorialista della Fox, la rete televisiva privata di proprietà di Rupert Murdoch e bastione della destra americana: «Forse Mitt Romney (il candidato repubblicano, ndr.) ha messo il Diavolo a casa di Obama, per ricordare agli elettori che in tempi di crisi economica c'è chi paga 40 mila dollari per sedersi a tavola con le star della moda e del cinema». Di sicuro c'è che Anna Wintour fa paura ai suoi avversari, perché annusa sempre da che parte soffia la moda. Vedremo a novembre se non si è sbagliata neanche in politica.

 

MET BALL 2012: ANNA WINTOURAnna Wintour MET GALA- ANNA WINTOURBARACK OBAMA BOWIE E LA MOGLIE IMAN FRANCA SOZZANI SCARLETT JOHANSSONDavid Cameron

Ultimi Dagoreport

sergio mattarella quirinale

DAGOREPORT - DIRE CHE SERGIO MATTARELLA SIA IRRITATO, È UN EUFEMISMO. E QUESTA VOLTA NON È IMBUFALITO PER I ‘’COLPI DI FEZ’’ DEL GOVERNO MELONI. A FAR SOBBALZARE LA PRESSIONE ARTERIOSA DEL PRESIDENTE DELLA REPUBBLICA SONO STATI I SUOI CONSIGLIERI QUIRINALIZI - QUANDO HA LETTO SUI GIORNALI IL SUO INTERVENTO A LATINA IN OCCASIONE DEL PRIMO MAGGIO, CON LA SEGUENTE FRASE: “TANTE FAMIGLIE NON REGGONO L'AUMENTO DEL COSTO DELLA VITA. SALARI INSUFFICIENTI SONO UNA GRANDE QUESTIONE PER L'ITALIA”, A SERGIONE È PARTITO L’EMBOLO, NON AVENDOLE MAI PRONUNCIATE – PER EVITARE L’ENNESIMO SCONTRO CON IL GOVERNO DUCIONI, MATTARELLA AVEVA SOSTITUITO AL VOLO ALCUNI PASSI. PECCATO CHE IL TESTO DELL’INTERVENTO DIFFUSO ALLA STAMPA NON FOSSE STATO CORRETTO DALLO STAFF DEL COLLE, COMPOSTO DA CONSIGLIERI TUTTI DI AREA DEM CHE NON RICORDANO PIU’ L’IRA DI MATTARELLA PER LA LINEA POLITICA DI ELLY SCHLEIN… - VIDEO

andrea orcel gaetano caltagirone carlo messina francesco milleri philippe 
donnet nagel generali

DAGOREPORT - BUM! ECCO LA RISPOSTA DI CALTAGIRONE ALLA MOSSA DI NAGEL CHE GLI HA DISINNESCATO LA CONQUISTA DI GENERALI - L’EX PALAZZINARO STA STUDIANDO UNA CONTROMOSSA LEGALE APPELLANDOSI AL CONFLITTO DI INTERESSI: È LEGITTIMO CHE SIA IL CDA DI GENERALI, APPENA RINNOVATO CON DIECI CONSIGLIERI (SU TREDICI) IN QUOTA MEDIOBANCA, A DECIDERE SULLA CESSIONE, PROPRIO A PIAZZETTA CUCCIA, DI BANCA GENERALI? - LA PROVA CHE IL SANGUE DI CALTARICCONE SI SIA TRASFORMATO IN BILE È NELL’EDITORIALE SUL “GIORNALE” DEL SUO EX DIPENDENTE AL “MESSAGGERO”, OSVALDO DE PAOLINI – ECCO PERCHÉ ORCEL HA VOTATO A FAVORE DI CALTARICCONE: DONNET L’HA INFINOCCHIATO SU BANCA GENERALI. QUANDO I FONDI AZIONISTI DI GENERALI SI SONO SCHIERATI A FAVORE DEL FRANCESE (DETESTANDO IL DECRETO CAPITALI DI CUI CALTA È STATO GRANDE ISPIRATORE CON FAZZOLARI), NON HA AVUTO PIU' BISOGNO DEL CEO DI UNICREDIT – LA BRUCIANTE SCONFITTA DI ASSOGESTIONI: E' SCESO IL GELO TRA I GRANDI FONDI DI INVESTIMENTO E INTESA SANPAOLO? (MAGARI NON SI SENTONO PIÙ TUTELATI DALLA “BANCA DI SISTEMA” CHE NON SI SCHIERERÀ MAI CONTRO IL GOVERNO MELONI)

giorgia meloni intervista corriere della sera

DAGOREPORT - GRAN PARTE DEL GIORNALISMO ITALICO SI PUÒ RIASSUMERE BENE CON L’IMMORTALE FRASE DELL’IMMAGINIFICO GIGI MARZULLO: “SI FACCIA UNA DOMANDA E SI DIA UNA RISPOSTA” -L’INTERVISTA SUL “CORRIERE DELLA SERA” DI OGGI A GIORGIA MELONI, FIRMATA DA PAOLA DI CARO, ENTRA IMPERIOSAMENTE NELLA TOP PARADE DELLE PIU' IMMAGINIFICHE MARZULLATE - PICCATISSIMA DI ESSERE STATA IGNORATA DAI MEDIA ALL’INDOMANI DELLE ESEQUIE PAPALINE, L’EGO ESPANSO DELL’UNDERDOG DELLA GARBATELLA, DIPLOMATA ALL’ISTITUTO PROFESSIONALE AMERIGO VESPUCCI, È ESPLOSO E HA RICHIESTO AL PRIMO QUOTIDIANO ITALIANO DUE PAGINE DI ‘’RIPARAZIONE’’ DOVE SE LA SUONA E SE LA CANTA - IL SUO EGO ESPANSO NON HA PIÙ PARETI QUANDO SI AUTOINCORONA “MEDIATRICE” TRA TRUMP E L'EUROPA: “QUESTO SÌ ME LO CONCEDO: QUALCHE MERITO PENSO DI POTER DIRE CHE LO AVRÒ AVUTO COMUNQUE...” (CIAO CORE!)

alessandro giuli bruno vespa andrea carandini

DAGOREPORT – CHI MEGLIO DI ANDREA CARANDINI E BRUNO VESPA, GLI INOSSIDABILI DELL’ARCHEOLOGIA E DEL GIORNALISMO, UNA ARCHEOLOGIA LORO STESSI, POTEVANO PRESENTARE UN LIBRO SULL’ANTICO SCRITTO DAL MINISTRO GIULI? – “BRU-NEO” PORTA CON SÉ L’IDEA DI AMOVIBILITÀ DELL’ANTICO MENTRE CARANDINI L’ANTICO L’HA DAVVERO STUDIATO E CERCA ANCORA DI METTERLO A FRUTTO – CON LA SUA PROSTRAZIONE “BACIAPANTOFOLA”, VESPA NELLA PUNTATA DI IERI DI “5 MINUTI” HA INANELLATO DOMANDE FICCANTI COME: “E’ DIFFICILE PER UN UOMO DI DESTRA FARE IL MINISTRO DELLA CULTURA? GIOCA FUORI CASA?”. SIC TRANSIT GLORIA MUNDI – VIDEO

banca generali lovaglio francesco gaetano caltagirone philippe donnet alberto nagel milleri

DAGOREPORT - DA QUESTA MATTINA CALTAGIRONE HA I SUDORI FREDDI: SE L’OPERAZIONE DI ALBERTO NAGEL ANDRÀ IN PORTO (SBARAZZARSI DEL CONCUPITO “TESORETTO” DI MEDIOBANCA ACQUISENDO BANCA GENERALI DAL LEONE DI TRIESTE), L’82ENNE IMPRENDITORE ROMANO AVRÀ BUTTATO UN PACCO DI MILIARDI PER RESTARE SEMPRE FUORI DAL “FORZIERE D’ITALIA’’ - UN FALLIMENTO CHE SAREBBE PIÙ CLAMOROSO DEI PRECEDENTI PERCHÉ ESPLICITAMENTE SOSTENUTO DAL GOVERNO MELONI – A DONNET NON RESTAVA ALTRA VIA DI SALVEZZA: DARE UNA MANO A NAGEL (IL CEO DI GENERALI SBARRÒ I TENTATIVI DI MEDIOBANCA DI ACQUISIRE LA BANCA CONTROLLATA DALLA COMPAGNIA ASSICURATIVA) - PER SVUOTARE MEDIOBANCA SOTTO OPS DI MPS DEL "TESORETTO" DI GENERALI, VA BYPASSATA LA ‘’PASSIVITY RULE’’ CONVOCANDO  UN’ASSEMBLEA STRAORDINARIA CHE RICHIEDE UNA MAGGIORANZA DEL 51% DEI PRESENTI....