beppe grillo giuseppe conte

“CONTE? DOVEVO LASCIARLO AL BANCHETTO” – BEPPE GRILLO TUONA CONTRO IL "VAFFA" DI PEPPINIELLO APPULO, CHE GLI HA STRACCIATO IL CONTRATTO DI CONSULENZA CON IL MOVIMENTO 5 STELLE – BEPPE-MAO GIURA: “GLIELA FARÒ PAGARE”. MA L’UNICA COSA CHE PUÒ FARE È PORTARE IN TRIBUNALE L’AVVOCATO DEL POPOLO… - L'AFFONDO DEL "CORRIERE": "NELLO SCONTRO TRA DUE PERSONE DALL’EGO IPERTROFICO, LA FACCENDA ERA INEVITABILMENTE DESTINATA A DIVENTARE PERSONALE...."

Estratto dell’articolo di Marco Imarisio per il “Corriere della Sera”

 

GIUSEPPE CONTE VS BEPPE GRILLO

Lasciate stare le palanche. Ormai i soldi c’entrano ma fino a un certo punto. Beppe Grillo è incavolato nero, il suo umore abituale, diciamo, non tanto per il messaggio quanto per il mezzo. La revisione o la risoluzione del contratto tanto paventata da Giuseppe Conte dapprima con una lettera formale, poi con una dichiarazione scritta, era stata ampiamente messa in conto.

 

Nell’eremo di Nervi, dove l’Elevato torna dopo aver smaltito le sue frequenti malinconie, si aspettavano una raccomandata con ricevuta di ritorno. Non certo il licenziamento tramite anticipazione del libro di Bruno Vespa.

 

conte e beppe grillo a roma alla manifestazione del m5s

«La scelta di comunicare attraverso il giornalista più istituzionale della storia di questo Paese» è il ragionamento dei soliti amici senza nome «è la conferma di quanto Beppe sostiene da sempre: quell’uomo ha stravolto e distrutto il progetto suo e di Gianroberto Casaleggio».

 

Era difficile aspettarsi qualcosa di diverso da due persone che si sono sempre state sulle scatole, e anche questo è un gentile eufemismo. […] Sono cinque anni che assistiamo a un minuetto scandito dall’ipocrisia reciproca. Dal «ma chi c… è questo» con cui Grillo apostrofò Luigi Di Maio e Davide Casaleggio nell’hotel romano dove nel 2018 i due tapini gli stavano spiegando che uno sconosciuto avvocato pugliese sarebbe divenuto il prossimo presidente del Consiglio, non è cambiato poi molto.

 

conte grillo di maio

«Senza agibilità politica» «Seicentesco», «Privo di visione politica e di capacità manageriali», «Inadeguato che non studia neppure», «Vaporizzatore del Movimento», eccetera, in precario ordine cronologico.

 

Gli ultimi tempi non hanno certo portato consiglio, se è vero che in quel di Camogli, dove trascorre gran parte dei suoi pomeriggi, Grillo ha affermato di avere un solo rimpianto. «Dovevo lasciarlo al banchetto» avrebbe detto ai suoi amici.

 

Il riferimento è alla conferenza stampa tenuta dietro a un tavolino in piazza Colonna a Roma, il giorno dopo la caduta del Conte 2 che lasciò l’avvocato del popolo senza governo e senza una casa politica.

 

L’ex comico è convinto di avere un credito con quello che sembra essere diventato il suo nemico giurato, perché gli offrì un indirizzo e un partito chiavi in mano, per quanto in crisi. Ma anche questa è una mezza verità, o uno di quei racconti compiacenti che ognuno fa a sé stesso quando si rende conto di avere fatto un errore che risulta insopportabile.

 

giuseppe conte beppe grillo

«Beppe, tu ci hai lasciato soli». I pochi parlamentari della prima e della seconda ora con i quali è ancora in contatto non mancano di ripetergli lo stesso concetto. L’Elevato era l’uomo che non c’era. Che non voleva più saperne, preso da un senso di stanchezza e dalle proprie apocalissi personali, il figlio a processo per stupro, le tensioni familiari che derivano da un evento traumatico come questo. […]

 

Nello scontro tra due persone dall’ego ipertrofico, la faccenda era inevitabilmente destinata a diventare personale. E quindi, tutto sommato, anche poco interessante. A meno di essere interessati ai cavilli e ai drammi soporiferi da tribunale civile.

 

LOTTA CONTINUA TRA GIUSEPPE CONTE E BEPPE GRILLO - MEME BY EDOARDO BARALDI

«Gliela farò pagare» giura Grillo scottato da questa umiliazione pubblica e forse immemore delle tonnellate di letame riversate anche dal palco dei suoi spettacoli suo rivale, non meno sensibile di lui alla lesa maestà. Ma mentre lui faceva altro, Conte ha svuotato il «suo» M5S, privandolo di ogni arma congressuale. Rimangono solo le carte bollate, oppure la strada, come ai tempi dello Tsunami tour […]. Ma tranquilli. Nessuno si farà male, a cominciare dai due contendenti. Siamo pur sempre nel territorio della commedia all’italiana, mica del dramma.

GIUSEPPE CONTE BEPPE GRILLOGIUSEPPE CONTE PRIMA DELL INCONTRO CON BEPPE GRILLO ALL HOTEL FORUM IL POST DI BEPPE GRILLO CONTRO GIUSEPPE CONTE - 20 AGOSTO 2024CONTE GRILLODi Maio grillo conteBEPPE GRILLO INVECCHIATO DIGITALMENTE ASPETTA LE RISPOSTE DI CONTE - POST DEL 3 OTTOBRE 2024

Ultimi Dagoreport

berlusconi john elkann

FLASH! – “AHI, SERVA ITALIA, DI DOLORE OSTELLO...”: DA QUALE FANTASTICA IPOCRISIA SPUNTA LA FRASE “MESSA IN PROVA” PER LIQUIDARE IL PATTEGGIAMENTO DI JOHN ELKANN, CONDANNATO A 10 MESI DI LAVORO DAI SALESIANI? - QUANDO TOCCÒ AL REIETTO SILVIO BERLUSCONI DI PATTEGGIARE CON LA GIUSTIZIA, CONDANNATO A UN ANNO DI LAVORO PRESSO UN OSPIZIO DI COLOGNO MONZESE, A NESSUNO VENNE IN MENTE DI TIRARE FUORI LA FRASE “MESSA IN PROVA”, MA TUTTI TRANQUILLAMENTE SCRISSERO: “SERVIZI SOCIALI”…

bomba doha qatar trump netanyahu epstein ghislaine maxwell

DAGOREPORT - COME MAI DONALD TRUMP,  PRESIDENTE DELLA PIÙ GRANDE POTENZA PLANETARIA, NON È NELLE CONDIZIONI DI COMANDARE SUL PREMIER ISRAELIANO BENJAMIN NETANYAHU? - COME E' RIUSCITO "BIBI" A COSTRINGERE L’IDIOTA DELLA CASA BIANCA A NEGARE PUBBLICAMENTE DI ESSERE STATO PREAVVISATO DA GERUSALEMME DELL'ATTACCO CONTRO ALTI ESPONENTI DI HAMAS RIUNITI A DOHA? - DATO CHE IL QATAR OSPITA LA PIÙ GRANDE BASE AMERICANA DEL MEDIO ORIENTE, COME MAI LE BOMBE SGANCIATE VIA DRONI SUI VERTICI DI HAMAS RIUNITI A DOHA SONO RIUSCITE A PENETRARE IL SISTEMA ANTIMISSILISTICO IRON DOME ('CUPOLA DI FERRO') DI CUI È BEN DOTATA LA BASE AMERICANA? - TRUMP ERA STATO OVVIAMENTE AVVISATO DELL’ATTACCO MA, PUR CONTRARIO A UN BOMBARDAMENTO IN CASA DI UN ALLEATO, TUTTO QUELLO CHE HA POTUTO FARE È STATO DI SPIFFERARLO ALL’EMIRO DEL QATAR, TAMIN AL-THANI - SECONDO UNA TEORIA COMPLOTTISTICA, SOSTENUTA ANCHE DAL MOVIMENTO MAGA, NETANYAHU AVREBBE IN CASSAFORTE UN RICCO DOSSIER RICATTATORIO SUI SOLLAZZI SESSUALI DI TRUMP, FORNITO ALL’EPOCA DA UN AGENTE DEL MOSSAD ''SOTTO COPERTURA'' IN USA, TALE JEFFREY EPSTEIN...

giorgia meloni matteo salvini adolfo urso abodi giorgetti tajani giorgio armani

UN PO’ PIU’ DI RISPETTO SE LO MERITAVA GIORGIO ARMANI DA PARTE DEL GOVERNO – SOLO IL MINISTRO DELL’UNIVERSITA’, ANNA MARIA BERNINI, HA RESO OMAGGIO ALL’ITALIANO PIU’ CONOSCIUTO AL MONDO RECANDOSI ALLA CAMERA ARDENTE DOVE, TRA SABATO E DOMENICA, SONO SFILATE BEN 16 MILA PERSONE - EPPURE MILANO E’ A DUE PASSI DA MONZA, DOVE IERI ERA PRESENTE AL GP, OLTRE AL VICEPREMIER MATTEO SALVINI, IL MINISTRO DELLO SPORT ANDREA ABODI, SMEMORATO DEL PROFONDO LEGAME DELLO STILISTA CON BASKET, CALCIO, TENNIS E SCI - A 54 KM DA MILANO, CERNOBBIO HA OSPITATO NEL WEEKEND TAJANI, PICHETTO FRATIN, PIANTEDOSI, CALDERONE E SOPRATTUTTO ADOLFO URSO, MINISTRO DEL MADE IN ITALY, DI CUI ARMANI E’ L’ICONA PIU’ SPLENDENTE – E IGNAZIO LA RUSSA, SECONDA CARICA DELLO STATO, DOMENICA ERA A LA SPEZIA A PARLARE DI ''PATRIOTI'' AL DI LA’ DI RITUALI POST E DI ARTICOLETTI (MELONI SUL “CORRIERE”), UN OMAGGIO DI PERSONA LO MERITAVA TUTTO DAL GOVERNO DI CENTRODESTRA PERCHE’ ARMANI E’ STATO UN VERO “PATRIOTA”, AVENDO SEMPRE PRESERVATO L’ITALIANITA’ DEL SUO IMPERO RIFIUTANDO LE AVANCES DI CAPITALI STRANIERI…