giorgia meloni joe biden

WASHINGTON CHIAMA, GIORGIA RISPONDE – LA CORRISPONDENZA DI AMOROSI SENSI DELLA MELONI CON GLI STATI UNITI: “STATI UNITI E NATO POSSONO CONTARE SU DI NOI PER SOSTENERE AL MEGLIO IL CORAGGIOSO POPOLO UCRAINO” – L’ELOGIO DELL’ALLEANZA ATLANTICA: “GRAZIE A JENS STOLTENBERG. PRONTI A LAVORARE CON LA NATO, CHE È PIÙ DI UN'ALLEANZA MILITARE: UN BALUARDO DI VALORI COMUNI CHE NON SMETTEREMO MAI DI DIFENDERE” – IL MESSAGGIO A ZELENSKY: “SIAMO CON VOI” – LA MANO TESA DI BIDEN: “ITALIA ALLEATO VITALE”

volodymyr zelensky antony blinken

MELONI A BLINKEN, USA E NATO POSSONO CONTARE SU DI NOI

(ANSA) - ROMA, 22 OTT - "Molte grazie Antony Blinken. Sai che gli Stati Uniti e tutti i nostri partner della Nato possono contare su di noi per sostenere al meglio il coraggioso popolo ucraino e rafforzare la nostra partnership strategica". Lo scrive su Twitter il presidente del Consiglio, Giorgia Meloni, rispondendo a un messaggio di congratulazioni del segretario di Stato Usa.

 

MELONI A STOLTENBERG, NATO È PIÙ DI UN'ALLEANZA MILITARE

(ANSA) - ROMA, 22 OTT - "Grazie a Jens Stoltenberg. Pronti a lavorare con la Nato, che è più di un'alleanza militare: un baluardo di valori comuni che non smetteremo mai di difendere". Così il presidente del Consiglio, Giorgia Meloni, ha risposto su Twitter a un messaggio di congratulazioni del segretario generale della Nato.

 

Lloyd Austin Jens Stoltenberg

SCHOLZ SI CONGRATULA CON MELONI, INSIEME IN UE E NATO

(ANSA) - BERLINO, 22 OTT - "Congratulazioni Giorgia Meloni". Lo ha scritto in italiano il cancelliere Olaf Scholz su Twitter. "Non vedo l'ora di continuare a lavorare in modo stretto insieme all'Italia nell'Ue, nella Nato e nel G7", ha aggiunto.

 

MELONI A ZELENSKY, 'SIAMO CON VOI'. TAJANI CHIAMA KIEV

JENS STOLTENBERG - vertice nato madrid

(di Laurence Figà-Talamanca) (ANSA) - ROMA, 22 OTT - "L'Italia è e sarà sempre dalla parte del coraggioso popolo ucraino che lotta per la sua libertà e per una giusta pace. Non sei solo!". Nell'esordio da presidente del Consiglio Giorgia Meloni affida alla diplomazia di Twitter il primo scambio con Volodymyr Zelensky, dopo gli scossoni di inizio settimana - che hanno fatto traballare la stessa nascita del governo e la nomina di Antonio Tajani alla Farnesina - scatenati dagli audio trapelati di Silvio Berlusconi sull'amicizia ritrovata con Vladimir Putin e dai toni usati nei confronti del leader ucraino (seguiti dall'applauso di deputati forzisti presenti all'incontro).

giorgia meloni dopo il giuramento 9

 

Sempre in un tweet erano arrivate le congratulazioni dallo stesso Zelensky che le ha augurato "di rispondere con successo a tutte le sfide di oggi". "Attendo con impazienza una continua fruttuosa cooperazione per garantire pace e prosperità in Ucraina, in Italia e nel mondo!", ha insistito il presidente ucraino, in attesa che Meloni si rechi a Kiev, la capitale che potrebbe essere - secondo indiscrezioni di stampa - la meta del suo primo viaggio all'estero da premier.

 

giorgia meloni ai funerali di francesco valdiserri 1

E per ribadire, ancora una volta, la posizione decisamente euroatlantica della politica estera del nuovo governo, la prima azione del neoministro degli Esteri - appena messo piede alla Farnesina e salutato l'uscente Luigi Di Maio - è stata telefonare al collega ucraino Dmytro Kuleba per esprimere anche lui "il forte e totale sostegno dell'Italia" a Kiev "in difesa della libertà e contro l'invasione russa: non c'è pace senza giustizia, e giustizia significa indipendenza dell'Ucraina", ha aggiunto il numero 2 di Forza Italia. Una prima telefonata - che Tajani aveva annunciato appena uscito dal Quirinale dopo il giuramento - "apprezzata" in primis dallo stesso Kuleba che ha parlato di "un chiaro segnale delle priorità del nuovo governo".

 

"Gli ho augurato ogni successo e ho sottolineato che la priorità assoluta ora è fornire rapidamente all'Ucraina sistemi di difesa aerea", ha poi rilanciato il ministro di Kiev dopo l'ennesima notte di allarmi aerei e una pioggia di missili russi su tutta l'Ucraina. Nel nuovo governo "voglio portare tutta la mia esperienza per far sì che l'Italia possa affrontare e superare tutti gli ostacoli che ha di fronte, sia economici, sia ai confini dell'Unione", dove si combatte "una guerra sanguinosa che vorremmo finisca il prima possibile", aveva ripetuto Tajani in mattinata, sottolineando "solidarietà e vicinanza a un Paese invaso dalla Russia che con il sostegno della Nato e dell'Ue sta difendendo la propria indipendenza".

 

JENS STOLTENBERG

Parole e rassicurazioni che sembrano, almeno finora, aver convinto gli alleati (e i media stranieri). "Non vedo l'ora di lavorare insieme al Consiglio Affari esteri dell'Ue", ha twittato il capo della diplomazia di Bruxelles Josep Borrell, mentre la collega tedesca, la verde Annalena Baerbock, ha sottolineato il ruolo e "la responsabilità speciale" di Italia e Germania come fondatori dell'Unione.

 

giorgia meloni ai funerali di francesco valdiserri 2

"La tua esperienza europea sarà una risorsa importante", ha scritto - anche lei in un tweet - all'ex presidente del Parlamento di Strasburgo. Con un governo dimissionario a Londra, è l'ambasciatore britannico a Roma, Ed Llewellyn, a twittare in nome di uno dei più solidi alleati di Kiev: "Italia e Regno Unito continueranno a lavorare fianco a fianco nel sostegno all'Ucraina e nelle sfide globali come partner nella Nato, nel G7 e nel G20", ha dichiarato il diplomatico ricordando la tradizionale vocazione multilaterale di Roma.

 

joe biden

MANO TESA DI BIDEN AL NUOVO GOVERNO,ITALIA ALLEATO VITALE

(di Claudio Salvalaggio) (ANSA) - WASHINGTON, 22 OTT - Joe Biden ha atteso il giuramento formale di Giorgia Meloni come premier per mandarle ufficialmente le sue congratulazioni e dettare la linea della futura cooperazione, anche a livello di G7, nel quadro dell'alleanza transatlantica. Un messaggio che potrebbe preludere al loro primo incontro a margine del G20 di Bali, per suggellare la continuità della cooperazione dopo il monito sulla svolta a destra in Italia.

JENS STOLTENBERG

 

E in futuro ad una visita alla Casa Bianca. "L'Italia - ha affermato il commander in chief in una nota in cui non si rimarca la novità della prima donna premier - è un vitale alleato Nato e un partner stretto mentre le nostre nazioni affrontano insieme le sfide comuni globali. Come i leader del G7, sono impaziente di continuare a lavorare per far avanzare il nostro sostegno all'Ucraina, chiedere conto alla Russia delle sue responsabilità per le sue aggressioni, garantire il rispetto dei diritti umani e dei valori democratici e costruire una crescita economica sostenibile".

 

joe biden 3

Un messaggio subito raccolto e rilanciato da Meloni, che ha ringraziato il presidente americano ricordando che "Stati Uniti e Italia sono uniti da una profonda amicizia e dalla partnership transatlantica, fondata su valori comuni" che non vede l'ora "di rafforzare ulteriormente, battendoci insieme per la libertà e la sicurezza internazionale". A Biden ha fatto eco su Twitter il segretario di stato americano Antony Blinken, che ha esteso le congratulazioni al suo collega Antonio Tajani, definendo "eccellente" la partnership con l'Italia. Tre quindi le direttrici su cui il presidente Usa, dopo la luna di miele con Mario Draghi, si aspetta di proseguire la cooperazione con Meloni, accreditata da tempo negli ambienti conservatori americani e sostenitrice in passato di molte politiche di Donald Trump.

 

La prima è garantire la continuità degli aiuti a Kiev e la fermezza contro Mosca, anche nelle sanzioni: una linea che Meloni ha già scolpito da tempo, rassicurando l'amministrazione americana anche sui più riottosi alleati di coalizione. Lo confermano le prime mosse di Tajani: la sua prima azione come ministro degli Esteri è stata una telefonata al collega ucraino Dmytro Kuleba, per esprimere "solidarietà e vicinanza a un Paese invaso dalla Russia che con il sostegno della Nato e dell'Ue sta difendendo la propria indipendenza".

joe biden.

 

Sulla stessa lunghezza d'onda il neo ministro della difesa Guido Crosetto: "Mi pare che la presidente Meloni sia stata molto chiara da mesi. La posizione dell'Italia è fortemente collocata nell'alleanza occidentale e nell'Europa". Uscite seguite dalle congratulazioni del presidente ucraino Volodymr Zelensky alla "prima premier donna dell'Italia" e dai suoi "auguri al nuovo governo di rispondere con successo a tutte le sfide di oggi, nell'attesa "impaziente" di una "continua fruttuosa cooperazione per garantire pace e prosperità in Ucraina, in Italia e nel mondo!".

 

La seconda direttrice di cooperazione è il rispetto dei diritti umani, un tema che preoccupa la Casa Bianca sul fronte dell'aborto, della comunità Lgbtq, dei migranti, su cui però deve fare i conti prima di tutto a casa: con la Corte suprema e i repubblicani. Il terzo punto è la sostenibilità di una crescita economica messa a rischio dall'inflazione e dal caro energia ma su questo l'Italia sembra restare in prima linea, sulla scia di Draghi.

guido crosetto adolfo urso

 

Il messaggio di Biden arriva dopo che ha lanciato un paio di volte un monito su quello che è successo in Italia, come esempio di quello che potrebbe accadere anche in Usa a Midterm se vincesse un partito repubblicano sempre più dominato dagli estremisti trumpiani 'Maga' (acronimo dello slogan 'Make America Great Again') e dalla loro ideologia a sfondo "fascista". Parole da contestualizzare in eventi elettorali ma che avevano spiazzato la linea ufficiale di prudente apertura al nuovo governo e mandato in fibrillazione le diplomazie dei due Paesi.

Guido Crosetto

 

Prudente apertura che caratterizza anche i principali quotidiani americani: se da un lato enfatizzano la storica ascesa della prima premier donna italiana e il suo recente riposizionamento come leader conservatrice mainstream fedele alla Nato e al sostegno a Kiev, dall'altro non nascondono le preoccupazioni legate alle difficili sfide da superare, ad alleati ribelli e ambigui sulla Russia, e al diffuso scetticismo dei leader europei, timorosi che la visione 'Italy first' di Meloni porti a battaglie con Bruxelles.

Ultimi Dagoreport

emanuele orsini romana liuzzo luiss sede

FLASH! – IL PRESIDENTE DI CONFINDUSTRIA, EMANUELE ORSINI, HA COMINCIATO IL "RISANAMENTO" DELL’UNIVERSITÀ "LUISS GUIDO CARLI" ALLONTANANDO DALLA SEDE DELL’ATENEO ROMANO LO SPAZIO OCCUPATO DALLA "FONDAZIONE GUIDO CARLI" GUIDATA DALL’INTRAPRENDENTE ROMANA LIUZZO, A CUI VENIVA VERSATO ANCHE UN CONTRIBUTO DI 350 MILA EURO PER UN EVENTO ALL’ANNO (DAL 2017 AL 2024) - ORA, LE RESTA SOLO UNA STANZETTA NELLA SEDE LUISS DI VIALE ROMANIA CHE SCADRÀ A FINE ANNO – PRIMA DELLA LUISS, LA FONDAZIONE DELLA LIUZZO FU "SFRATTATA" DA UN PALAZZO DELLA BANCA D’ITALA NEL CENTRO DI ROMA...

rai giampaolo rossi gianmarco chiocci giorgia meloni bruno vespa scurti fazzolari

DAGOREPORT - RIUSCIRÀ GIAMPAOLO ROSSI A DIVENTARE IL CENTRO DI GRAVITÀ DELL’INDOMABILE BARACCONE RAI? - IL “FILOSOFO” DEL MELONISMO HA TENUTO DURO PER NON ESSERE FATTO FUORI DAL FUOCO AMICO DEL DUPLEX SERGIO-CHIOCCI. A “SALVARE” IL MITE ROSSI ARRIVÒ IL PRONTO SOCCORSO Di BRUNO VESPA, CON IL SUO CARICO DI MEZZO SECOLO DI VITA VISSUTA NEL FAR WEST DI MAMMA RAI - A RAFFORZARE LA SUA LEADERSHIP, INDEBOLENDO QUELLA DI CHIOCCI, È INTERVENUTA POI LA FIAMMA MAGICA DI PALAZZO CHIGI, “BRUCIANDO” IN PIAZZA IL DESIDERIO DI GIORGIA DI ARRUOLARLO COME PORTAVOCE - L’OPERAZIONE DI ROSSI DI ESSERE IL BARICENTRO IDEOLOGO E PUNTO DI RIFERIMENTO DI TELE-MELONI, SI STA SPOSTANDO SUI TALK-SHOW E L’INTRATTENIMENTO, A PARTIRE DALLA PROBABILE USCITA DI PAOLO DEL BROCCO, DA UNA DOZZINA DI ANNI ALLA GUIDA “AUTONOMA” DELLA CONSOCIATA RAI CINEMA, IN SCADENZA AD APRILE 2026 - IL NOME CHE SCALPITA PER ANDARLO A SOSTITUIRE, È UN AMICO FIDATO DI ROSSI, L’ATTUALE DIRETTORE DEL DAY-TIME, LO SCRITTORE-POETA-CANTANTE-SHOWMAN ANGELO MELLONE - MENTRE A RAI FICTION...

roberto vannacci matteo salvini giorgia meloni

DAGOREPORT - UNO SPETTRO SI AGGIRA MINACCIOSO PER L'ARMATA BRANCA-MELONI: ROBERTINO VANNACCI - L’EX GENERALE DELLA FOLGORE STA TERREMOTANDO NON SOLO LA LEGA (SE LA VANNACCIZZAZIONE CONTINUA, ZAIA ESCE DAL PARTITO) MA STA PREOCCUPANDO ANCHE FRATELLI D’ITALIA - IL RICHIAMO DEL GENERALISSIMO ALLA DECIMA MAS E ALLA PACCOTTIGLIA DEL VENTENNIO MUSSOLINIANO (“IO FASCISTA? NON MI OFFENDO”)  ABBAGLIA LO “ZOCCOLO FASCIO” DELLA FIAMMA, INGANNATO DA TRE ANNI DI POTERE MELONIANO IN CUI LE RADICI POST-MISSINE SONO STATE VIA VIA DEMOCRISTIANAMENTE “PETTINATE”, SE NON DEL TUTTO SOTTERRATE - IL PROGETTO CHE FRULLA NELLA MENTE DI VANNACCI HA COME TRAGUARDO LE POLITICHE DEL 2027, QUANDO IMPORRÀ A SALVINI I SUOI UOMINI IN TUTTE LE CIRCOSCRIZIONI. ALTRIMENTI, CARO MATTEO, SCENDO DAL CARROCCIO E DO VITA AL MIO PARTITO - INTANTO, SI È GIÀ APERTO UN ALTRO FRONTE DEL DUELLO TRA LEGA E FRATELLI D’ITALIA: LA PRESIDENZA DEL PIRELLONE…

berlusconi john elkann

FLASH! – “AHI, SERVA ITALIA, DI DOLORE OSTELLO...”: DA QUALE FANTASTICA IPOCRISIA SPUNTA LA FRASE “MESSA IN PROVA” PER LIQUIDARE IL PATTEGGIAMENTO DI JOHN ELKANN, CONDANNATO A 10 MESI DI LAVORO DAI SALESIANI? - QUANDO TOCCÒ AL REIETTO SILVIO BERLUSCONI DI PATTEGGIARE CON LA GIUSTIZIA, CONDANNATO A UN ANNO DI LAVORO PRESSO UN OSPIZIO DI COLOGNO MONZESE, A NESSUNO VENNE IN MENTE DI TIRARE FUORI LA FRASE “MESSA IN PROVA”, MA TUTTI TRANQUILLAMENTE SCRISSERO: “SERVIZI SOCIALI”…

bomba doha qatar trump netanyahu epstein ghislaine maxwell

DAGOREPORT - COME MAI DONALD TRUMP,  PRESIDENTE DELLA PIÙ GRANDE POTENZA PLANETARIA, NON È NELLE CONDIZIONI DI COMANDARE SUL PREMIER ISRAELIANO BENJAMIN NETANYAHU? - COME E' RIUSCITO "BIBI" A COSTRINGERE L’IDIOTA DELLA CASA BIANCA A NEGARE PUBBLICAMENTE DI ESSERE STATO PREAVVISATO DA GERUSALEMME DELL'ATTACCO CONTRO ALTI ESPONENTI DI HAMAS RIUNITI A DOHA? - DATO CHE IL QATAR OSPITA LA PIÙ GRANDE BASE AMERICANA DEL MEDIO ORIENTE, COME MAI LE BOMBE SGANCIATE VIA DRONI SUI VERTICI DI HAMAS RIUNITI A DOHA SONO RIUSCITE A PENETRARE IL SISTEMA ANTIMISSILISTICO IRON DOME ('CUPOLA DI FERRO') DI CUI È BEN DOTATA LA BASE AMERICANA? - TRUMP ERA STATO OVVIAMENTE AVVISATO DELL’ATTACCO MA, PUR CONTRARIO A UN BOMBARDAMENTO IN CASA DI UN ALLEATO, TUTTO QUELLO CHE HA POTUTO FARE È STATO DI SPIFFERARLO ALL’EMIRO DEL QATAR, TAMIN AL-THANI - SECONDO UNA TEORIA COMPLOTTISTICA, SOSTENUTA ANCHE DAL MOVIMENTO MAGA, NETANYAHU AVREBBE IN CASSAFORTE UN RICCO DOSSIER RICATTATORIO SUI SOLLAZZI SESSUALI DI TRUMP, FORNITO ALL’EPOCA DA UN AGENTE DEL MOSSAD ''SOTTO COPERTURA'' IN USA, TALE JEFFREY EPSTEIN...