
IL CORTOCIRCUITO DEI TRUMPIANI: SI SONO ACCORTI CHE, SENZA IMMIGRATI, GLI USA NON VANNO AVANTI - LA MINISTRA DELL’AGRICOLTURA, BROOKE ROLLINS, AVVERTE CHE SENZA GLI STRANIERI IRREGOLARI (CACCIATI DA TRUMP) I RACCOLTI VANNO IN MALORA, VISTO CHE NON C'E' NESSUNO DISPOSTO A SPEZZARSI LA SCHIENA - LO STESSO ALLARME LO LANCIANO COSTRUTTORI, ALBERGATORI E RISTORATORI - I "MAGA" STANNO PER FARE UN MEGA BOTTO? LA BASE DI TRUMP LITIGA SU TUTTO, ANCHE SULL'EVENTUALE INTERVENTO DEGLI USA IN IRAN, CONSIDERATO TROPPO LONTANO DALL'ORTICELLO AMERICANO....
Estratto dell'articolo di Massimo Gaggi per il "Corriere della Sera"
Orientato a colpire ma ancora incerto: Donald Trump non è sicuro che si possa distruggere totalmente la capacità nucleare dell’Iran senza infilarsi in un altro conflitto senza fine e fatica a tenere testa ai «puristi» Maga che, compatti, lo accusano di tradire la sua promessa: «Niente più guerre» lontano dai confini, anche a costo di scivolare verso l’isolazionismo.
Slogan popolari ma sganciati dalla realtà. Eppure anche dopo l’elezione Trump ha promesso di rispettarli alla lettera. Oggi deve sedare la rivolta dei fan più accesi, dalla star televisiva Tucker Carlson a Charlie Kirk, a influencer motori della sua campagna elettorale coi loro milioni di follower come Candace Owens e Theo Von, fino ai suoi pasdaran in Congresso come Marjorie Taylor Greene e Matt Gaetz, al re dei cospirazionisti, Alex Jones, e all’ideologo suo ex stratega elettorale, Steve Bannon: il più insidioso perché definisce Trump esponente «moderato» del «movimento populista di destra».
I riflettori sono ora sull’atomica di Teheran, ma il presidente ha problemi seri anche sul fronte immigrati, per Bannon più importante dell’Iran: la ministra dell’Agricoltura Brooke Rollins avverte che senza migranti i raccolti vanno in malora, mentre costruttori, albergatori e ristoratori lanciano allarmi analoghi. Trump aveva cominciato con le espulsioni di chi ha commesso crimini. Pochi: il suo braccio destro Stephen Miller ha ordinato ai poliziotti Ice [...] di fare almeno tremila arresti al giorno. Per riuscirci hanno dovuto prendere di mira clandestini che lavorano sodo e pagano le tasse.
Quando Trump ha ordinato di escludere agricoltura, hotel e ristoranti dalle retate, i puristi di Bannon si sono ribellati: fuori tutti i clandestini, questi erano i patti. Ora le retate sono riprese, ma Trump è fra due fuochi. Col settore delle costruzioni già vicino al collasso. E poi c’è il terzo fronte, più remoto, ma politicamente cruciale. Trump ha chiesto alla Palantir di Peter Thiel (gestisce le reti informatiche di Pentagono, intelligence e altro) di mettere insieme e ordinare i dati sui cittadini Usa delle agenzie federali (Fisco, pensioni, patenti, scuole, sanità e altro). [...]
donald trump
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protesta negli usa contro politica migratoria di trump