andrea orlando raffaella paita edoardo rixi giovanni toti

DOPO TOTI, IL DILUVIO? – C’È ACCORDO TRA LEGA E FRATELLI D’ITALIA PER LA CANDIDATURA DI EDOARDO RIXI, GIÀ ASSESSORE NELLA PRIMA GIUNTA TOTI, FEDELISSIMO DI SALVINI. IN CAMBIO LA LEGA È DISPOSTA A CONSEGNARE IL VENETO ALLA MELONI, CON ZAIA DIROTTATO A SINDACO DI VENEZIA, AL POSTO DI BRUGNARO, ORMAI BRUCIATO – AD OGGI, I SONDAGGI IN LIGURIA DANNO IN VANTAGGIO LA SINISTRA, MA ANDREA ORLANDO NON VUOLE SCENDERE IN CAMPO, SI CONSIDERA UN LEADER NAZIONALE - SE ITALIA VIVA PASSASSE CON IL PD, ELLY SCHLEIN POTREBBE PRENDERE IN ESAME IL NOME DELLA RENZIANA RAFFAELLA PAITA…

DAGONOTA

LUIGI BRUGNARO GIOVANNI TOTI

Cosa succederà quando Giovanni Toti, travolto dall’inchiesta sulle mazzette al porto di Genova, farà definitivamente il passo indietro?

 

Sarà il diluvio o il pediluvio per il centrodestra? Tra un pesto e una focaccia di Recco, ha preso forma un accordo tra Lega e Fratelli d’Italia per arrivare alla candidatura a governatore di Edoardo Rixi, già assessore nella prima giunta Toti, fedelissimo di Salvini.

 

Il “Capitone”, che s’è visto “commissariare” Attilio Fontana nel fu fortino della Lombardia dal sistema di potere del tandem La Russa-Santanché, vuole consegnare al Carroccio la guida di una regione. Sarebbe il primo successo, dopo tante scoppole.

 

salvini rixi

In cambio, la Lega è disposta a consegnare il Veneto a Giorgia Meloni, con Luca Zaia dirottato a sindaco di Venezia, al posto di Luigi Brugnaro, ormai bruciato dall’inchiesta sulla tangentopoli in Laguna.

 

Ad oggi, i sondaggi in Liguria danno in vantaggio la sinistra, ma Andrea Orlando (che è di La Spezia e sarebbe il candidato naturale del Pd) non vuole sporcarsi le mani con un lavoro in regione: avendo fatto il ministro, si considera un leader nazionale e vivrebbe l’incarico come una retrocessione.

 

Se Italia Viva, dopo i proclami di Renzi e l’abbraccio con Elly Schlein alla “partita del cuore”, passasse davvero in pianta stabile con il “Campo largo”, la segretaria multigender (con tre passaporti) potrebbe prendere in considerazione il nome della renziana Raffaella Paita…

luca zaia matteo salvini roberto maroni edoardo rixi

 

2 - TOTI VALUTA LE DIMISSIONI

Estratto dell’articolo di Stefano Iannacone per “Domani”

 

La decisione sembra ormai presa, Giovanni Toti sta valutando seriamente le dimissioni dalla presidenza della regione Liguria. Se così fosse, si andrà al voto nei prossimi mesi, in autunno. Il fedelissimo di Matteo Salvini, Edoardo Rixi, è pronto a scendere in campo con il sostegno dell’intero centrodestra. La Lega ha portato a casa l’accordo. E dovrebbe sfidare Andrea Orlando, il big del Pd, in rampa di lancio.

 

giuseppe conte elly schlein genova, manifestazione per le dimissioni di giovanni toti

Intanto, nel fine settimana, o al massimo lunedì, il governatore in carica dovrebbe annunciare la decisione, salvo clamorosi ripensamenti. Per alcuni non si tratta più di un “se” lascerà, ma di quando. Dopo due mesi e mezzo di arresti domiciliari, per l’ipotesi di reato di corruzione, è intenzionato a mollare. La riflessione è maturata dopo aver constatato l’isolamento politico in cui è stato lasciato.

 

edoardo rixi con matteo salvini 3

Nessuno, ufficialmente, gli ha voltato le spalle. Ma l’incontro con il leader della Lega, Matteo Salvini, è saltato. E a oggi non è stata fissata una nuova data […] Le pressioni del centrosinistra, nella versione campo largo visto che anche Giuseppe Conte chiede il ritorno al voto in Liguria, mettono comunque in ambasce il centrodestra. Così l’orizzonte politico ligure è cambiato, nei fatti non c’è più la difesa a oltranza di Toti. Restano solo le dichiarazioni di circostanza.

ANDREA ORLANDO

 

Ancora ieri è stata rinnovata la «piena solidarietà» al presidente, ma lo slittamento del vertice dei segretari regionali del centrodestra – in programma venerdì – è stato interpretato come un segnale di attesa di una svolta imminente. Inutile confrontarsi su uno scenario destinato a cambiare a breve. […] Per la Liguria la nuova fase è già cominciata nei conciliaboli, anche alla Camera: l’opzione delle elezioni sembra l’unica praticabile. Nessuno crede, a destra, che sia possibile proseguire in questo modo. La destra sente peraltro di aver adempiuto alla missione garantista, manifestando la propria vicinanza a Toti in questi mesi complicati.

 

edoardo rixi con matteo salvini 2

Solo che, ora come ora, prevale il pragmatismo. Quindi è già in corso un’operazione politica per pensare al dopo-Toti, che paga il problema di non avere alle spalle un partito forte. Noi Moderati di Maurizio Lupi non ha la forza per imporsi, viene ormai considerato un pezzo di Forza Italia dopo l’alleanza stipulata alle europee.

 

Allora ecco che durante le trattative private, è stata trovata la base di un accordo tra Lega e Fratelli d’Italia con il via libera alla candidatura di Edoardo Rixi, già assessore nella prima giunta Toti, viceministro ministro delle Infrastrutture e fedelissimo di Salvini.

ANDREA ORLANDO - CHIARA BRAGA - ELLY SCHLEIN

 

In cambio i leghisti sono disposti a sacrificare il Veneto, rinunciando al braccio di ferro per il candidato a raccogliere l’eredità di Luca Zaia. Un do ut des che negli ambienti politici regionali viene dato per scontato, nonostante le mille variabili. Non per ultima la volontà stessa di Zaia, che non potrà ricandidarsi per il tetto ai mandati. Ma che di fatto è il padrone del destino leghista in Veneto.

 

edoardo rixi con matteo salvini 1

Salvini, da parte sua, è intenzionato a tirare dritto, convinto che comunque sta portando a casa una vittoria politica: Giorgia Meloni vuole il Veneto e non avrebbe lasciato spazio all’azione della Lega. Perciò meglio prendersi il candidato in Liguria, invece di restare a mani vuote. La Lega di Imperia ha già individuato i candidati locali per le prossime elezioni: il vicepresidente della giunta e governatore facente funzione, Alessandro Piana, e la consigliera Sonia Viale. Un ulteriore segnale dell’accelerazione verso le elezioni. […]

Alberto Stefani matteo salvini luca zaia - festa per l autnomia a montecchio maggiore

 

È sempre più plausibile, infatti, che la procura chieda il rito immediato fin dai primi giorni di agosto. Dal punto di vista procedurale ci sono tutti i requisiti per andare in questa direzione con un risvolto: il presidente della regione Liguria resterebbe agli arresti domiciliari. Inoltre, le decisioni degli altri coinvolti nell’inchiesta avrebbero un impatto sulla posizione dell’ex giornalista Mediaset.

 

Un eventuale patteggiamento da parte di alcuni indagati potrebbe complicare ancor di più il quadro. Il rischio è di restare con il cerino in mano. Allora ecco che le dimissioni diventano la soluzione ideale per arrivare alla scarcerazione e affrontare i passi successivi in libertà […]

andrea orlandogiovanni toti marco bucci edoardo rixi matteo salvini

Ultimi Dagoreport

la scala opera attilio fontana ignazio la russa daniela santanche santanchè matteo salvini

A PROPOSITO DI… QUANTO PIACE LA MATRICIANA ROMANA - IL FORFAIT DELLE ISTITUZIONI ALLA PRIMA DELLA SCALA, IVI COMPRESO LA SECONDA CARICA DELLO STATO, IL SICULO-MILANESE IGNAZIO LA RUSSA, HA SPINTO IL GOVERNATORE DEL PIRELLONE LOMBARDO, ATTILIO FONTANA, INDOSSATI I PANNI DI NOVELLO ALBERTO DA GIUSSANO A DICHIARARE: “ANCHE SE TUTTI APPREZZIAMO LA MATRICIANA, IL NORD DÀ FASTIDIO” – DÀ COSÌ FASTIDIO CHE NEL GOVERNO DELLA “PULZELLA” DELLA GARBATELLA, SIEDONO BEN 6 MINISTRI “LUMBARD” SU 24. E BEN 5 SONO DELLA LEGA – A RISPONDERE A FONTANA, CI HA PENSATO IL RODOMONTE DEL CARROCCIO, SALVINI: “TRA UNA MATRICIANA E UNA CARBONARA TROVI I SOLDI PER SISTEMARE LE CASE POPOLARI”…

pam bondi

DAGOREPORT - COME MAI L’INFORMAZIONE ITALICA SI È TOTALMENTE DISINTERESSATA DELLO SBARCO A ROMA DEL MINISTRO DELLA GIUSTIZIA, LA FOSFORESCENTE SESSANTENNE PAM BONDI, ARRIVATA CON TANTO DI AEREO DI STATO IL 10 DICEMBRE? - EPPURE LA FEDELISSIMA DI TRUMP NON SI È TENUTA NASCOSTA: HA ALLOGGIATO ALL’HOTEL ST. REGIS, SI E’ ATTOVAGLIATA AL BOLOGNESE DI PIAZZA DEL POPOLO, HA INCONTRATO AL MINISTERO DELLA GIUSTIZIA DI VIA ARENULA CARLETTO NORDIO, HA AVUTO L'INESPRIMIBILE GIOIA DI CONOSCERE IL VICEPREMIER MATTEO SALVINI A UN RICEVIMENTO DELL'AMBASCIATORE USA IN ITALIA, TILMAN J. FERTITTA. E, FORSE, LA BEN DOTATA DALLA NATURA PAMELONA HA PURE INCOCCIATO IL MINISTRO PIANTEDOSI - MA DELLA “VACANZA ROMANA” DELL'ITALOAMERICANA CARISSIMA A TRUMP, NON SI REGISTRA MANCO UNA RIGA SUI GIORNALONI DE' NOANTRI - VABBE', A NATALE BISOGNA ESSERE BUONI: MAGARI ERANO TUTTI TROPPO IMPEGNATI A SEGUIRE LA FESTILENZA DI ATREJU DEI FRATELLINI DI GIORGIA…

john elkann theodore kyriakou leonardo maria del vecchio

DAGOREPORT - L’OSTACOLO PIÙ TOSTO DELLA TRATTATIVA IN CORSO TRA IL MAGNATE GRECO KIRIAKOU E JOHN ELKANN NON E' L'ACQUISIZIONE DEL GRUPPO GEDI BENSÌ COME “RISTRUTTURARE” UN ORGANICO DI 1300 DIPENDENTI, TRA TAGLI ALLE REDAZIONI LOCALI, PREPENSIONAMENTI E “SCIVOLI”, DI CUI CIRCA 280 GIORNALISTI FANNO CAPO A “REPUBBLICA” E ALTRI 170 A “LA STAMPA” - LA PARTITA SUL FUTURO DEL QUOTIDIANO TORINESE, ASSET CHE NON RIENTRA NEL PROGETTO DI KYRIAKOU, NON ACCELERA CON LA CORDATA VENETA MESSA SU DA ENRICO MARCHI - NEL CASO LA TRANSIZIONE ELLENICA NAUFRAGASSE, LEONARDINO DEL VECCHIO HA CONFERMATO DI ESSERE PRONTO: “NOI CI SIAMO” - “NOI” CHI? ESSENDO “QUEL RAGAZZO'' (COPY ELKANN), DEL TUTTO A DIGIUNO DI EDITORIA, I SOSPETTI DILAGANO SU CHI SI NASCONDE DIETRO LA CONTRO-OFFERTA CON RILANCIO DELL’AZIONISTA DELL’IMPERO DEL VECCHIO, IL CUI CEO MILLERI È STATO ISCRITTO NEL REGISTRO DEGLI INDAGATI CON CALTAGIRONE E LOVAGLIO, PER LA SCALATA DI MPS SU MEDIOBANCA-GENERALI - E DA TORINO, AVVISANO LE REDAZIONI IN RIVOLTA DI ROMA E TORINO DI STARE ATTENTI: DALLA PADELLA GRECA RISCHIANO DI FINIRE NELLA BRACE DI CHISSÀ CHI...

nietzsche e marx si danno la mano venditti meloni veneziani

VIDEO! “ATREJU E’ IL LUOGO IN CUI NIETZSCHE E MARX SI DAVANO LA MANO, COME DIREBBE ANTONELLO VENDITTI” – GIORGIA MELONI CITA “COMPAGNO DI SCUOLA”, IL BRANO DATATO 1975 DEL CANTAUTORE DI SINISTRA. OVVIAMENTE MARX E NIETZSCHE NON SI DIEDERO MAI LA MANO, NÉ AD ATREJU NÉ ALTROVE. CIÒ È STATO ANCHE IMMAGINATO NELL’ULTIMO LIBRO DI MARCELLO VENEZIANI “NIETZSCHE E MARX SI DAVANO LA MANO”. LO SCRITTORE IPOTIZZA COME MISE EN SCÈNE CHE LA SERA DEL 5 MAGGIO 1882 I DUE SI SIANO TROVATI IN UNA LOCANDA DI NIZZA (DOVE ENTRAMBI PASSARONO). NON SI CAPISCE BENE SE LA MELONI CI ABBIA CREDUTO DAVVERO – VIDEO

giorgia meloni balla ad atreju

GIORGIA, ER MEJO TACCO DI ATREJU! - ZOMPETTANDO COME UN MISIRIZZI, LA MELONI CAMALEONTE HA MESSO IN SCENA CIO' CHE SA FARE BENISSIMO: IL BAGAGLINO DI CORBELLERIE (''QUESTO È IL LUOGO IN CUI NIETZSCHE E MARX SI DANNO LA MANO'') E DI SFOTTO' SU ELLY SCHLEIN: "IL CAMPO LARGO L'ABBIAMO RIUNITO NOI... CON IL SUO NANNIMORETTIANO 'MI SI NOTA DI PIÙ SE VENGO O STO IN DISPARTE O SE NON VENGO PER NIENTE' HA FATTO PARLARE DI NOI" -UBRIACA DI SE' E DEI LECCAPIEDI OSPITI DI ATREJU, HA SCODELLATO DUE ORE DI PARACULISSIMA DEMAGOGIA: NULLA HA DETTO SU LAVORO, TASSE, SANITA', ECC - IDEM CON PATATE SULLA GUERRA RUSSIA-UCRAINA, SUL CONFLITTO STATI UNITI-EUROPA, SUL RUOLO DEL GOVERNO SU DIFESA E IL RIARMO EUROPEO - IN COMPENSO, HA STARNAZZATO DI VITTORIE DEL GOVERNO MA  GUARDANDOSI BENE DI CITARE MINISTRI O ALLEATI; SI E' INFERVORATA PER IL PARTITO MA NON RICORDA CHE L’HA FONDATO CON CROSETTO E LA RUSSA ('GNAZIO E' STATO DEL TUTTO OSCURATO AD ATREJU) - "GIORGIA! GIORGIA!", GRIDA LA FOLLA - OK, L'ABBIAMO CAPITO: C’È UNA PERSONA SOLA AL COMANDO. URGE UN BALCONE PER LA NUOVA MARCHESA DEL GRILLO - DAGOREPORT+VIDEO 

elly schlein pina picierno stefano bonaccini giorgio gori lorenzo guerini giuseppe conte pd

NAZARENO, ABBIAMO (PIU’ DI) UN PROBLEMA - L’ASSEMBLEA PD DI DOMANI RISCHIA DI TRASFORMARSI IN UN BOOMERANG PER SCHLEIN: I DELEGATI DISERTANO, A RIDOSSO DI NATALE, NESSUNO SPENDE SOLDI E TEMPO PER VENIRE NELLA CAPITALE AD ASCOLTARE UNA RELAZIONE SENZA DIBATTITO – LA MOSSA DEI PRETORIANI DI ELLY PER SCONGIURARE LA SALA VUOTA ED EVITARE IL CONFRONTO IMPIETOSO CON MELONI CHE CONTEMPORANEAMENTE FARA’ IL PIENO A ATREJU – SORGI: “BONACCINI ENTRERA’ IN MAGGIORANZA MA SE I RIFORMISTI NON DOVESSERO RICEVERE RASSICURAZIONI SULLE LISTE ELETTORALI, IL RISCHIO DI UNA EVENTUALE SCISSIONE, SI FAREBBE PIÙ CONCRETO…”