“È UNO SCANDALO CAMBIARE LE REGOLE DEL GIOCO IN CORSO” – IL POLITOLOGO ROBERTO D’ALIMONTE COMMENTA CON PAROLE DURISSIME L’INTENZIONE DELLA DESTRA DI CAMBIARE LA LEGGE ELETTORALE, CON L’ABOLIZIONE DEI COLLEGI, DOPO LE BATOSTE IN PUGLIA E CAMPANIA: “FDI È CONVINTA CHE CON LE ATTUALI REGOLE NEL 2027 POTREBBERO PERDERE LE POLITICHE, VISTO CHE I SONDAGGI DICONO CHE LE DUE COALIZIONI SI EQUIVALGONO” – “IL GOVERNO VUOLE INTRODURRE UN SISTEMA PROPORZIONALE, CON UN PREMIO DI MAGGIORANZA CHE SCATTEREBBE UNA SOGLIA TRA IL 40 E IL 42% DEI VOTI. E CHE SUCCEDE SE NESSUNO LA RAGGIUNGE?"
Estratto dell’articolo di Francesco Grignetti per “La Stampa”
giorgia meloni - foto lapresse
Non s'erano ancora scrutinate le schede, e già il partito di Giorgia Meloni annunciava che è urgente cambiare la legge elettorale. Il politologo Roberto D'Alimonte, professore di sistema politico italiano alla Luiss, non esita a definire «uno scandalo questa scoperta voglia di cambiare le regole del gioco perché si teme di perdere la prossima partita». Detto questo, non è sbagliato, però, rimettere mano alla legge elettorale, perché quella che c'è non va bene.
Professore, ci risiamo con la girandola della legge elettorale?
«È così. Durante la Prima Repubblica abbiamo votato per decenni con lo stesso sistema proporzionale. Negli ultimi venti anni siamo diventati il paese al mondo che ha cambiato più spesso il sistema elettorale. Una degenerazione».
Dice Giovanni Donzelli di FdI che occorre cambiare perché solo così si otterrà stabilità.
«Questo è vero ma è anche vero che vogliono cambiare perché sono convinti che con le attuali regole nel 2027 potrebbero perdere le elezioni. Infatti come dicono i sondaggi, le due coalizioni si equivalgono. A questo punto la vittoria della destra non è più sicura ed è anche possibile che l'attuale sistema elettorale non dia a nessuno una maggioranza in entrambe le camere».
Lei dice che si andrebbe allo stallo?
«Giorgia Meloni ha vinto le scorse elezioni solo perché ha stravinto nei collegi, ma ciò è successo perché Pd e M5s sono andati divisi. Cosa che non mi pare si ripeterà».
E allora?
«È un problema. Anche per me la stabilità è un grande valore».
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Come uscirne?
«Un'ipotesi potrebbe essere il ritorno alla legge Mattarella: 75% degli eletti con collegi uninominali, 25% con il proporzionale. L'attuale legge Rosato è una finta Mattarella, con solo un terzo di collegi uninominali e due terzi di seggi proporzionali. In questo modo, però, i collegi sono diventati troppo pochi per avere un effetto maggioritario certo e allo stesso tempo sono diventati troppo grandi per garantire un rapporto diretto tra eletti ed elettori».
Sembra che il governo lavori all'abolizione dei collegi.
«Pare di sì. Vuole introdurre un sistema proporzionale di lista, con un premio di maggioranza. Solo che la Corte costituzionale ci ha detto che occorre fissare una soglia per far scattare il premio. È probabile che sia tra il 40 e il 42% dei voti. E che succede se poi nessuno la raggiunge?
giorgia meloni punto stampa al g20 in sudafrica 10
Io penso che in questo caso la soluzione migliore sia il ballottaggio tra le due coalizioni più votate. Ma so che non mi ascolteranno perché il centrodestra ha paura dei ballottaggi. Addirittura vogliono eliminarli per i sindaci. La loro soluzione pare che sarà l'assegnazione di tutti i seggi con formula proporzionale nel caso nessuno raggiunga la soglia per far scattare il premio. In pratica il ritorno al proporzionale della Prima Repubblica». […]


