EMILIANO SI AGGRAPPA ALLA TOGA – L’EX GOVERNATORE PUGLIESE HA CHIESTO DI TORNARE IN MAGISTRATURA DOPO 22 ANNI. HA FATTO DOMANDA PER LA SETTIMA VALUTAZIONE DI PROFESSIONALITÀ, CHE GLI PERMETTEREBBE DI RIENTRARE CON UNO STIPENDIO DOPPIO RISPETTO A QUELLO PERCEPITO QUANDO LASCIÒ LA TOGA NEL 2003, SETTEMILA EURO AL MESE – SI TRATTA DI UN’EXIT STRATEGY PER EMILIANO, CHE PUNTAVA A ESSERE NOMINATO ASSESSORE NELLA NUOVA GIUNTA DECARO, COME IMPIEGO “PONTE” FINO ALLE ELEZIONI POLITICHE DEL 2027. MA IL NEOPRESIDENTE DELLA PUGLIA NON LO HA VOLUTO NEANCHE TRA I CANDIDATI...
Estratto dell’articolo di Chiara Spagnolo per "la Repubblica"
Non indagini né sentenze ma le attività amministrative da sindaco e presidente della Regione, che per due decenni hanno segnato la storia di Bari e della Puglia: è con questo curriculum che il quasi ex governatore pugliese, Michele Emiliano, bussa alla porta della sua prima casa, la magistratura. È lì che, con tutta probabilità, dovrà tornare se – come sembra – il neopresidente Antonio Decaro non lo nominerà assessore, dopo aver imposto il veto alla sua candidatura in Consiglio regionale.
[...] Emiliano voleva trovare una sistemazione politica, che lo traghettasse fino a una possibile candidatura alle elezioni del 2027. Il primo si è impuntato, il secondo ha dovuto cedere e ora prova la carta di un rientro in magistratura dalla porta principale. Ovvero con la settima valutazione di professionalità, la più alta, che gli consentirebbe di raddoppiare lo stipendio che percepiva quando lasciò la toga da pm in servizio a Bari [...]
antonio decaro - michele emiliano - foto lapresse
All'epoca, era il 2003, Emiliano aveva 44 anni e la quarta valutazione di professionalità. Oggi, che di anni ne ha 66 e una figlia appena nata, ha alle spalle una lunga carriera politica ma ha perso un ventennio di professione. Si era fermato da sostituto procuratore e ora i colleghi della sua classe di concorso sono alla guida di importanti uffici giudiziari.
A lui non resta tempo per rifarsi ma può puntare almeno ad uno stipendio da circa 7mila euro netti al mese, il doppio rispetto a quello di 20 anni fa ma sempre meno degli 11mila da presidente della giunta. La pratica per ottenere la settima valutazione di professionalità è stata presentata al Consiglio giudiziario di Bari, che darà il suo parere prima di inviarla alla Quarta commissione del Csm, da cui passerà al Plenum.
Nel curriculum il governatore uscente ha inserito gli atti amministrativi a cui ha messo la firma da sindaco e da presidente della Regione, compreso l'iter che ha portato all'abbattimento dell'ecomostro di Punta Perotti. Atti che non è detto che i colleghi chiamati a valutarlo, ritengano utili ai fini della progressione di carriera. [...]
Nel 2014 l'allora governatore era stato protagonista di un procedimento disciplinare, a causa dell'iscrizione al Pd fin dal 2007 (di cui è stato segretario e presidente pugliese), concluso con l'ammonimento da parte del Csm. Per non incorrere in ulteriori problemi, nel 2018, aveva deciso di lasciare il partito.
michele emiliano antonio decaro
michele emiliano e antonio decaro

