QUIRINAL TANGO – IL VOLO “DI ADDESTRAMENTO” USATO DALLA PINOTTI COME UN TAXI VOLA VERSO IL TRIBUNALE DEI MINISTRI – LA MINISTRA POTREBBE ESSERE INDAGATA PROPRIO MENTRE SI APRE LA CORSA PER IL COLLE

Marco Lillo e Valeria Pacelli per “il Fatto Quotidiano

   

RENZI PINOTTIRENZI PINOTTI

Il caso del volo “di addestramento” su misura del ministro Roberta Pinotti potrebbe arrivare al Tribunale dei ministri entro fine novembre, intralciando la sua corsa al Quirinale. Il procedimento nato dall’esposto dei deputati M5S Luca Frusone e Alessandro Di Battista potrebbe subire questo destino: entro la fine di questa settimana il ministro potrebbe essere iscritto sul registro degli indagati dal pm Roberto Felici.

 

Ed entro fine novembre il procuratore capo Giuseppe Pignatone potrebbe trasmettere il fascicolo al Tribunale dei ministri. Le conseguenze politiche sarebbero pesanti: le eventuali indagini entrerebbero nel vivo proprio alla vigilia della corsa per il Quirinale che vede Roberta Pinotti in buona posizione.

FALCON  50  AERONAUTICA  ITALIANA  FALCON 50 AERONAUTICA ITALIANA

   

Per ora si indaga contro “ignoti” ma l’iscrizione del fascicolo per il peculato d’uso (e non per abuso d’ufficio) sembra indirizzare le possibili investigazioni proprio sul soggetto che, per i parlamentari grillini, è stato il beneficiario del volo roma-genova del 5 settembre. il fascicolo dovrebbe arrivare al tribunale dei ministri entro il 28 novembre perché quel giorno scadono i 15 giorni dalla presentazione dell’esposto e la legge prevede che “il procuratore della repubblica, omessa ogni indagine, entro il termine di 15 giorni, trasmette con le sue richieste gli atti relativi al collegio dei reati ministeriali”.

 

Il procuratore dopo l’iscrizione potrebbe suggerire al Tribunale dei ministri di acquisire tutta la documentazione sul volo “incriminato” compresi i piani di volo pubblicati ieri dal Tg7, e la “nota del giorno” del 31° stormo pubblicata dal Fatto il 26 settembre, dalla quale risulta che il Falcon 50 che ha portato il ministro a casa quella sera, pur se classificato come volo di addestramento, sarebbe partito solo dopo l’arrivo del passeggero Roberta Pinotti di ritorno dal vertice Nato di Cardiff. Inoltre Pignatone potrebbe chiedere l’audizione dei militari per capire se il volo di addestramento sul quale Roberta Pinotti è salita il 5 settembre fosse stato programmato prima e a prescindere dalle esigenze del ministro.

FALCON  50  AERONAUTICA  ITALIANA FALCON 50 AERONAUTICA ITALIANA

 

Dal punto di vista politico sarebbe imbarazzante per il Pd un candidato al Quirinale indagato e sottoposto ad attacco dai grillini che non mollano la presa: già stasera il M5S potrebbe porre il tema durante l’audizione del ministro sull’Isis alle commissioni Difesa di Camera e Senato. Pinotti intanto si è portata avanti con il lavoro presentando in Procura una dettagliata relazione scritta dall’avvocato del ministero della Difesa.

 

Giuseppe Pignatone Giuseppe Pignatone

La linea è la stessa enunciata al Fatto il 25 settembre scorso: “Il ministro aveva prenotato il 2 settembre, due giorni prima di partire per Cardiff, un volo di linea da Roma a Genova per il sabato 6 settembre alle 10 e 20 di mattina. Nei giorni successivi il ministro ha scoperto che c’era un volo addestrativo programmato dal 31esimo stormo dell’Aeronautica da Roma a Genova in notturna con istruttore e due piloti”. Pertanto, secondo il Ministero: “Il volo di addestramento ci sarebbe stato comunque e quindi abbiamo risparmiato tre biglietti, comprendendo la scorta”.

   

ALESSANDRO DI BATTISTAALESSANDRO DI BATTISTA

Il punto da accertare è se quel volo di addestramento per genova alle 21 del sabato si sarebbe tenuto comunque o se sia stato organizzato su misura per evitare uno scomodo pernottamento e un volo di linea. il 31esimo stormo gestisce i voli di stato autorizzati dalla presidenza del consiglio ma può usare gli stessi aerei, senza chiedere autorizzazioni a palazzo chigi, per l’addestramento dei piloti. il tesoretto delle ore di volo di addestramento può essere usato discrezionalmente per far volare un politico o un generale invece di un altro.

 

E la questione politica è questa: il ministro della Difesa dovrebbe vigilare su questa discrezionalità invece di approfittarne. Anche perché Pinotti presto dovrà scegliere il nuovo capo di Stato Maggiore della Difesa e tra i nomi più quotati c’è proprio Pasquale Preziosa: il capo di Stato Maggiore di quell’Aeronautica così attenta alle sue esigenze.

 

Ultimi Dagoreport

francesco milleri andrea orcel carlo messina nagel donnet generali caltagirone

DAGOREPORT - COSA FRULLA NELLA TESTA DI FRANCESCO MILLERI, GRAN TIMONIERE DEGLI AFFARI DELLA LITIGIOSA DINASTIA DEL VECCHIO? RISPETTO ALLO SPARTITO CHE LO VEDE DA ANNI AL GUINZAGLIO DI UN CALTAGIRONE SEMPRE PIÙ POSSEDUTO DAL SOGNO ALLUCINATORIO DI CONQUISTARE GENERALI, IL CEO DI DELFIN HA CAMBIATO PAROLE E MUSICA - INTERPELLATO SULL’OPS LANCIATA DA MEDIOBANCA SU BANCA GENERALI, MILLERI HA SORPRESO TUTTI RILASCIANDO ESPLICITI SEGNALI DI APERTURA AL “NEMICO” ALBERTO NAGEL: “ALCUNE COSE LE HA FATTE… LUI STA CERCANDO DI CAMBIARE IL RUOLO DI MEDIOBANCA, C’È DA APPREZZARLO… SE QUESTA È UN’OPERAZIONE CHE PORTA VALORE, ALLORA CI VEDRÀ SICURAMENTE A FAVORE” – UN SEGNALE DI DISPONIBILITÀ, QUELLO DI MILLERI, CHE SI AGGIUNGE AGLI APPLAUSI DELL’ALTRO ALLEATO DI CALTARICCONE, IL CEO DI MPS, FRANCESCO LOVAGLIO - AL PARI DELLA DIVERSITÀ DI INTERESSI BANCARI CHE DIVIDE LEGA E FRATELLI D’ITALIA (SI VEDA L’OPS DI UNICREDIT SU BPM), UNA DIFFORMITÀ DI OBIETTIVI ECONOMICI POTREBBE BENISSIMO STARCI ANCHE TRA GLI EREDI DELLA FAMIGLIA DEL VECCHIO RISPETTO AL PIANO DEI “CALTAGIRONESI’’ DEI PALAZZI ROMANI…

sergio mattarella quirinale

DAGOREPORT - DIRE CHE SERGIO MATTARELLA SIA IRRITATO, È UN EUFEMISMO. E QUESTA VOLTA NON È IMBUFALITO PER I ‘’COLPI DI FEZ’’ DEL GOVERNO MELONI. A FAR SOBBALZARE LA PRESSIONE ARTERIOSA DEL PRESIDENTE DELLA REPUBBLICA SONO STATI I SUOI CONSIGLIERI QUIRINALIZI - QUANDO HA LETTO SUI GIORNALI IL SUO INTERVENTO A LATINA IN OCCASIONE DEL PRIMO MAGGIO, CON LA SEGUENTE FRASE: “TANTE FAMIGLIE NON REGGONO L'AUMENTO DEL COSTO DELLA VITA. SALARI INSUFFICIENTI SONO UNA GRANDE QUESTIONE PER L'ITALIA”, A SERGIONE È PARTITO L’EMBOLO, NON AVENDOLE MAI PRONUNCIATE – PER EVITARE L’ENNESIMO SCONTRO CON IL GOVERNO DUCIONI, MATTARELLA AVEVA SOSTITUITO AL VOLO ALCUNI PASSI. PECCATO CHE IL TESTO DELL’INTERVENTO DIFFUSO ALLA STAMPA NON FOSSE STATO CORRETTO DALLO STAFF DEL COLLE, COMPOSTO DA CONSIGLIERI TUTTI DI AREA DEM CHE NON RICORDANO PIU’ L’IRA DI MATTARELLA PER LA LINEA POLITICA DI ELLY SCHLEIN… - VIDEO

andrea orcel gaetano caltagirone carlo messina francesco milleri philippe 
donnet nagel generali

DAGOREPORT - BUM! ECCO LA RISPOSTA DI CALTAGIRONE ALLA MOSSA DI NAGEL CHE GLI HA DISINNESCATO LA CONQUISTA DI GENERALI - L’EX PALAZZINARO STA STUDIANDO UNA CONTROMOSSA LEGALE APPELLANDOSI AL CONFLITTO DI INTERESSI: È LEGITTIMO CHE SIA IL CDA DI GENERALI, APPENA RINNOVATO CON DIECI CONSIGLIERI (SU TREDICI) IN QUOTA MEDIOBANCA, A DECIDERE SULLA CESSIONE, PROPRIO A PIAZZETTA CUCCIA, DI BANCA GENERALI? - LA PROVA CHE IL SANGUE DI CALTARICCONE SI SIA TRASFORMATO IN BILE È NELL’EDITORIALE SUL “GIORNALE” DEL SUO EX DIPENDENTE AL “MESSAGGERO”, OSVALDO DE PAOLINI – ECCO PERCHÉ ORCEL HA VOTATO A FAVORE DI CALTARICCONE: DONNET L’HA INFINOCCHIATO SU BANCA GENERALI. QUANDO I FONDI AZIONISTI DI GENERALI SI SONO SCHIERATI A FAVORE DEL FRANCESE (DETESTANDO IL DECRETO CAPITALI DI CUI CALTA È STATO GRANDE ISPIRATORE CON FAZZOLARI), NON HA AVUTO PIU' BISOGNO DEL CEO DI UNICREDIT – LA BRUCIANTE SCONFITTA DI ASSOGESTIONI: E' SCESO IL GELO TRA I GRANDI FONDI DI INVESTIMENTO E INTESA SANPAOLO? (MAGARI NON SI SENTONO PIÙ TUTELATI DALLA “BANCA DI SISTEMA” CHE NON SI SCHIERERÀ MAI CONTRO IL GOVERNO MELONI)

giorgia meloni intervista corriere della sera

DAGOREPORT - GRAN PARTE DEL GIORNALISMO ITALICO SI PUÒ RIASSUMERE BENE CON L’IMMORTALE FRASE DELL’IMMAGINIFICO GIGI MARZULLO: “SI FACCIA UNA DOMANDA E SI DIA UNA RISPOSTA” -L’INTERVISTA SUL “CORRIERE DELLA SERA” DI OGGI A GIORGIA MELONI, FIRMATA DA PAOLA DI CARO, ENTRA IMPERIOSAMENTE NELLA TOP PARADE DELLE PIU' IMMAGINIFICHE MARZULLATE - PICCATISSIMA DI ESSERE STATA IGNORATA DAI MEDIA ALL’INDOMANI DELLE ESEQUIE PAPALINE, L’EGO ESPANSO DELL’UNDERDOG DELLA GARBATELLA, DIPLOMATA ALL’ISTITUTO PROFESSIONALE AMERIGO VESPUCCI, È ESPLOSO E HA RICHIESTO AL PRIMO QUOTIDIANO ITALIANO DUE PAGINE DI ‘’RIPARAZIONE’’ DOVE SE LA SUONA E SE LA CANTA - IL SUO EGO ESPANSO NON HA PIÙ PARETI QUANDO SI AUTOINCORONA “MEDIATRICE” TRA TRUMP E L'EUROPA: “QUESTO SÌ ME LO CONCEDO: QUALCHE MERITO PENSO DI POTER DIRE CHE LO AVRÒ AVUTO COMUNQUE...” (CIAO CORE!)

alessandro giuli bruno vespa andrea carandini

DAGOREPORT – CHI MEGLIO DI ANDREA CARANDINI E BRUNO VESPA, GLI INOSSIDABILI DELL’ARCHEOLOGIA E DEL GIORNALISMO, UNA ARCHEOLOGIA LORO STESSI, POTEVANO PRESENTARE UN LIBRO SULL’ANTICO SCRITTO DAL MINISTRO GIULI? – “BRU-NEO” PORTA CON SÉ L’IDEA DI AMOVIBILITÀ DELL’ANTICO MENTRE CARANDINI L’ANTICO L’HA DAVVERO STUDIATO E CERCA ANCORA DI METTERLO A FRUTTO – CON LA SUA PROSTRAZIONE “BACIAPANTOFOLA”, VESPA NELLA PUNTATA DI IERI DI “5 MINUTI” HA INANELLATO DOMANDE FICCANTI COME: “E’ DIFFICILE PER UN UOMO DI DESTRA FARE IL MINISTRO DELLA CULTURA? GIOCA FUORI CASA?”. SIC TRANSIT GLORIA MUNDI – VIDEO