boschi renzi

1. LA FATINA BOSCHI SI ALLARGA, NON SOLO DI FIANCHI, ANCHE DI POTERE: IN CASO DI VITTORIA AI REFERENDUM VERRA' INCORONATA SEGRETARIO DEL PD DAL DUCETTO DI RIGNANO SULL'ARNO 2. SE INVECE IL DESTINO SI RIVELASSE CINICO E CRUDELE, RENZI, COME STRAPROMESSO, TORNEREBBE A GIOCARE A FLIPPER NEL BARETTO DI RIGNANO MENTRE LA SANTA ELENA PRENDEREBBE IL SUO POSTO A PALAZZO CHIGI. SEMPLICE, NO? PER NIENTE

DAGOREPORT

RENZI BOSCHIRENZI BOSCHI

Novità per il Giglio Magico: messo in naftalina dalla Cia l’”israeliano” Marcolino Carrai, in panchina la Manzione, Renzi ha cooptato Carlo Calenda per i rapporti economici ed industriali, Luca Lotti rimane alle prese con la cucina delle nomine e la fatina Boschi si allarga, non solo di fianchi, anche di potere: oltre ai rapporti col Parlamento, l’etrusca di Banca Etruria ha preso in carico anche le deleghe alle pari opportunità e alle adozioni internazionali.

crozza renzi con boschicrozza renzi con boschi

 

Ma per il futuro il Ducetto di Rignano sull’Arno “vede” la Boschi a capo del partito Democratico, nel caso in cui si vinca il referendum. Non a caso Maria Etruria è intervenuta per la prima volta all’assemblea dei democratici sparando subito una tosta gaffe.: “Chi vota no al referendum sulla costituzione  vota come Casa Pound”, facendo incazzare sinistra e dintorni. Infatti, in caso di vittoria, Renzi ha promesso un congresso straordinario dove la Boschi sarà incoronata.

crozza renzi e boschicrozza renzi e boschi

 

Se invece il destino cinico e crudele dovesse girarli le spalle, Renzi, come promesso, tornerebbe a giocare a flipper nel baretto di Rignano mentre per la Santa Elena prenderebbe il suo posto. Semplice, no? Per niente: Pittibullo non ha fatto i conti con la mummia sicula. Essì, Mattarella aprirebbe in caso di vittoria dei No subito le urne (gli ultimi tre presidenti del Consiglio non sono stati eletti dal popolo sovrano). A meno che non intervenga il solito Giorgio Napolitano che ha una grossa influenza sulle decisioni di Mattarella (ha sempre limato le ripetute crisi tra il capo dello Stato e Renzi).

maurizio crozza nei panni di matteo renzi canta per maria elena boschi   9maurizio crozza nei panni di matteo renzi canta per maria elena boschi 9

 

I motivi di gelo sono continui: Mattarella, ad esempio, non era propenso per niente al voto di fiducia sulle unioni civili; ancora: non è mai stato d’accordo con la linea tenuta dal suo vice al Csm, il renzianissimo Legnini, da sempre contrario alla libertà di esprimere giudizi dei magistrati sulla riforma della Costituzione.

 

napolitano mattarella gasparrinapolitano mattarella gasparri

Re Giorgio, da parte sua, continua indefesso a dar consigli: ad esempio ha suggerito a Matteuccio di aspettare l’esito del sondaggio prima delle vacanze per tarare bene la comunicazione sul referendum: se sono negativi, evitare di dire “se perdo vado a casa…”

 

 

Ultimi Dagoreport

tommaso labate mario giordano

DAGOREPORT - VA AVANTI IL PROGETTO DI PIER SILVIO BERLUSCONI DI “RIEQUILIBRARE” POLITICAMENTE LE RETI MEDIASET (TROPPO SOVRANISMO FA MALE ALL'AUDIENCE): L'ULTIMO ARRIVATO E' L’ACERBO TOMMASO LABATE, IN ODORE DI SINISTRA DEM, A CUI È STATO AFFIDATA LA PRIMA SERATA DEL MERCOLEDÌ - LA SUA SCELTA HA FATTO INVIPERIRE MARIO GIORDANO, SBATTUTO ALLA DOMENICA SERA CON IL SUO “FUORI DAL CORO”. E, GUARDA CASO, GIORDANO È DIVENTATO IMPROVVISAMENTE OSTILE AL GOVERNO MELONI: “NON STA DANDO LE RISPOSTE CHE SI ASPETTAVANO GLI ITALIANI, SEMBRA UN GOVERNO MELONI-FORLANI”

antonio tajani pier silvio marina berlusconi forza italia

DAGOREPORT: CHE CE FAMO CON FORZA ITALIA? È IL DUBBIO CHE ASSILLA I FRATELLI BERLUSCONI: MOLLARE AL SUO DESTINO IL PARTITO FONDATO DA "PAPI" O NE CAMBIAMO I CONNOTATI, A PARTIRE DAL "MAGGIORDOMO" DI CASA MELONI, ANTONIO TAJANI? -CON PIER SILVIO CHE SCALPITA PER SCENDERE IN POLITICA ALLE POLITICHE 2027, I DUE FRATELLI HANNO COMMISSIONATO UN SONDAGGIO SUL BRAND BERLUSCONI IN CHIAVE ELETTORALE. RISULTATO: L’8% DEI CONSENSI DI CUI È ACCREDITATO IL PARTITO, LA METÀ, CIOÈ IL 4%, È RICONDUCIBILE AL RICORDO DI SILVIO BERLUSCONI - ALTRO DATO: SE SCENDESSE IN CAMPO “UN” BERLUSCONI, I CONSENSI DI FORZA ITALIA CRESCEREBBERO FINO QUASI A RADDOPPIARSI - QUEL CHE COLPISCE È CHE IL PARTITO RACCOGLIEREBBE PIÙ VOTI CON PIER SILVIO LEADER DI QUANTI NE CONQUISTEREBBE CON MARINA - (SE SCENDE IN CAMPO, O PIER SILVIO PRENDERA' PIU' VOTI DI MELONI, STRAPPANDOLI A FDI E LEGA, E FARA' IL PREMIER OPPURE LO VEDREMO CHE PRENDERA' ORDINI DALLA DUCETTA...)

orazio schillaci gemmato meloni ministero salute

DAGOREPORT – ALLA SALUTE DI GIORGIA! IL FEDELISSIMO DELLA MELONI, IL SOTTOSEGRETARIO MARCELLO GEMMATO, È DESTINATO A ESSERE PROMOSSO A VICEMINISTRO DELLA SALUTE – MA A FRENARE LA SUA NOMINA È IL MINISTRO ORAZIO SCHILLACI, CHE NUTRE DUBBI SUL POSSIBILE CONFLITTO D’INTERESSI DEL SOTTOSEGRETARIO, TITOLARE DI UNA FARMACIA IN PUGLIA – BASTA VEDERE IL PROVVEDIMENTO CHE HA FATTO FELICI I FARMACISTI: ORA POSSONO VENDERE CON RICCHI MARGINI DI GUADAGNO UNA SERIE DI FARMACI CHE PRIMA ERANO NELLA CATEGORIA “ASSISTENZA DIRETTA” ED ERANO DISTRIBUITI DAGLI OSPEDALI – LA DUCETTA HA CAPITO CHE ANCHE MATTARELLA POTREBBE STORCERE IL NASO DAVANTI ALLA NOMINA DI GEMMATO, E PER ORA PRENDE TEMPO…

beppe sala manfredi catella giancarlo tancredi stefano boeri

MILANO TREMA: L’INCHIESTA SU “PALAZZOPOLI” POTREBBE INGROSSARSI – NELLA CAPITALE A-MORALE DEL PAESE, IMPRENDITORI, POLITICI E BUSINESSMAN SONO AMMUTOLITI E TERRORIZZATI DALLE POSSIBILI INDAGINI – SE IL GIP, DOPO GLI INTERROGATORI DI OGGI, DOVESSE CONFERMARE LE MISURE CAUTELARI RICHIESTE DALLA PROCURA, L’INCHIESTA TROVEREBBE NUOVO VIGORE, E LO SCANDALO ESPLODEREBBE IN MODO ANCORA PIÙ DECISO. A QUEL PUNTO IN TANTI, DI FRONTE AL RISCHIO DI FINIRE INDAGATI E INGUAIATI, POTREBBERO INIZIARE A PARLARE…

luigi lovaglio giorgia meloni giancarlo giorgetti alberto nagel milleri caltagirone

FLASH! – ENTRO LA FINE DI LUGLIO, AL MASSIMO ENTRO L’8 SETTEMBRE, ARRIVERÀ IL VERDETTO DELLA PROCURA DI MILANO SULL’OPERAZIONE CHE HA PORTATO BPM, ANIMA SGR, LA DELFIN DELLA FAMIGLIA DEL VECCHIO E CALTAGIRONE AD ACQUISTARE IL 15% DI AZIONI MPS ATTRAVERSO BANCA AKROS, MERCHANT BANK DEL BPM SU SPECIFICO MANDATO DEL MINISTERO DEL TESORO DI GIORGETTI – UN VERDETTO CONTRO L’OPERAZIONE MPS È RIMASTO L’ULTIMA SPERANZA PER MEDIOBANCA E GENERALI DI NON FINIRE NELLE FAUCI DI CALTARICCONE…