FORZA, USIAMO GLI ASSET RUSSI - LO SBLOCCO DEI BENI CONGELATI A MOSCA, CHE L’EUROPA VORREBBE USARE COME GARANZIA PER DARE 140 MILIARDI ALL’UCRAINA, FA TREMARE QUEI LEADER CHE TEMONO POSSA ESSERE PERCEPITO COME UNA “CONFISCA”, SPAVENTANDO COSI' GLI INVESTITORI ESTERI (CON CONSEGUENTE AUMENTO DEGLI SPREAD E DEL COSTO DI FINANZIAMENTO DEI DEBITI) - MA L'UE NON "CONFISCA" A CAZZO: LA RUSSIA HA SCATENATO UNA GUERRA! - IL VERO PROBLEMA E' CHE SERVE L’UNANIMITÀ: BASTEREBBE UN ORBAN QUALUNQUE PER BLOCCARE TUTTO IL PROCESSO...
EUROCLEAR ALL'UE, 'DA USO ASSET COSTI DEBITO PIÙ ALTI'
(ANSA) - L'uso degli asset russi implicherà "costi del debito più alti" per i governi europei. Lo ha sottolineato Euroclear, la società belga che detiene gran parte dei beni congelati di Mosca, in una lettera inviata alla Commissione Ue e visionata dal Financial Times.
Secondo Euroclear il piano di prestiti per l'Ucraina sarebbe percepito come una "confisca" al di fuori dell'Ue e spaventerebbe gli investitori nel debito sovrano europeo. "Il premio di rischio che ne deriva porterà a un aumento sostenuto degli spread dei titoli di Stato europei, aumentando i costi di finanziamento per tutti gli Stati membri", si legge nel testo.
OLTRE 200 MILIARDI CONGELATI NELLA BANCA RUSSA LE IPOTESI PER USARE GLI ASSET IN FAVORE DI KIEV
Estratto dell’articolo di Marco Bresolin per “La Stampa”
1. A quanto ammontano gli asset russi congelati in Europa?
«Dopo l'invasione dell'Ucraina nel 2022, l'Unione europea ha congelato gli oltre 200 miliardi di asset finanziari della Banca centrale russa che si trovano in Europa. La maggior parte sono depositati nella società finanziaria Euroclear, che ha sede in Belgio. Circa 180 miliardi sono ormai fermi perché giunti a maturazione.
URSULA VON DER LEYEN VOLODYMYR ZELENSKY
L'idea è di usare questa somma per fornire un prestito a Kiev da 140 miliardi, pari alle esigenze finanziarie dei prossimi due anni, e di usare i restanti per rimborsare il prestito attivato precedentemente in seguito a una decisione del G7».
2. Come funzionerebbe il meccanismo?
«L'Ue emetterebbe bond, garantiti dagli Stati membri, che verrebbero acquistati con i flussi di cassa degli asset che si sono accumulati nei conti di Euroclear. Le risorse raccolte verrebbero così utilizzate per finanziare il prestito all'Ucraina, la quale lo ripagherebbe soltanto nel caso in cui la Russia si assumesse l'onere finanziario della ricostruzione».
VOLODYMYR ZELENSKY INCONTRA DONALD TRUMP ALLA CASA BIANCA - 17 OTTOBRE 2025 - FOTO LAPRESSE
3.Ma l'Ue non ha già usato gli asset russi?
«Sinora […] ha utilizzato solo i profitti generati dagli asset russi immobilizzati, vale a dire gli interessi e non il capitale […]».
4. Si tratta di una confisca?
«No, gli asset non verrebbero confiscati, in quanto la Banca centrale russa manterrebbe le sue rivendicazioni su Euroclear. Solo che, fintanto che gli asset restano congelati, Mosca non potrà riaverli».
5.Fino a quando resteranno congelati?
«Da un punto di vista politico, il Consiglio europeo ha stabilito che resteranno bloccati fino a quando la Russia non avrà ripagato i danni di guerra. Da un punto di vista giuridico, la decisione di immobilizzare quei beni deve essere rinnovata ogni sei mesi dagli Stati dell'Ue all'unanimità, visto che si tratta di una misura sanzionatoria».
6.Quindi, un solo Paese potrebbe opporsi, facendo crollare tutto il castello?
«Sì, per questo, in parallelo, la Commissione ha proposto di rivedere il meccanismo decisionale per queste sanzioni, passando a una decisione a maggioranza qualificata per ridurre i rischi».
7. Ma la Russia potrebbe avviare un contenzioso e pretendere la restituzione dei suoi asset?
«È ciò che teme il Belgio, il quale sarebbe chiamato a rispondere tramite Euroclear.
ursula von der leyen volodymyr zelensky
Per la Commissione questo rischio è "limitato" perché sostenuto da solide basi giuridiche. Ma un rischio esiste, perciò è necessario un sistema di garanzie bilaterali da parte degli Stati, che dovrebbero farsi trovare pronti a versare la loro quota di liquidità necessaria».
8. Quali sono le altre soluzioni possibili?
«Von der Leyen ne ha presentate due. Con la prima, gli Stati verrebbero chiamati a fornire – in proporzione al loro Pil – sovvenzioni a fondo perduto all'Ucraina per almeno 90 miliardi nel prossimo biennio.
Per reperire le risorse, i Paesi avrebbero la possibilità di attivare una linea di credito presso il Mes e farseli così prestare. Ma servirebbe una nuova riforma del trattato, con le relative ratifiche nei parlamenti nazionali».
9.E l'altra?
«Consiste in un prestito Ue per Kiev, anche questo da ripagare soltanto nel caso in cui la Russia non coprisse i danni. Tale prestito sarebbe coperto da garanzie "vincolanti, incondizionate e irrevocabili" da parte degli Stati membri che in questo caso si accollerebbero anche il costo degli interessi e vedrebbero le loro quote gonfiare, a livello contabile, i valori di deficit e debito (cosa che non succederebbe con il "prestito di riparazione"). […] ».
donald trump volodymyr zelensky alla casa bianca
DONALD TRUMP - VOLODYMYR ZELENSKY - CASA BIANCA, 17 OTTOBRE 2025 - FOTO LAPRESSE
volodymyr zelensky ursula von der leyen


